Buon giorno a tutti!
Dopo un lungo periodo di blocco sono tornata con un'altra storia!
Vi vedo già depressi a fare cerchietti per terra mentre vi chiedete "Ma perchè quest'idiota non ci lascia in pace?", ebbene vi rispondo subito: perchè mi diverto a darvi noia XD!
Questo era uno dei miei sproloqui che probabilmente troverete spesso a inizio capitolo, ma voi magnanimi sorvolate!

Dunque...
Prima di iniziare con la storia vera e propria, direi che è necessario dire che i protagonisti non sono ninja, ma normalissime (più o meno visti i soggetti) persone che fanno una vita come la nostra.
Per le restanti cose strane della storia, capirete andando avanti.
Buona lettura!

Titolo: Everdark
Autore: Sadako94
Raiting: Giallo (io metto sempre il giallo anche se le storie sono da verde, ma credo sia meglio mettere quello più alto visto che non ho ancora capito bene come funziona questa storia dei raiting)
Personaggi: Sasuke Uchiha, Naruto Uzumaki, Shikamaru Nara, Ino Yamanaka, Hinata Hyuuga, (scusate se nella presentazione non ce li ho maessi tutti ma non riesco a metterne più di tre)


Capitolo 1
-E' sicura della sua decisione Tsunade-sama?-
-Certo! Ci ho riflettuto bene prima di decidere.-
-Non ne dubito signorina. Dico solo che sono le cinque punte dell'Accademia, vuole davvero farli andare alla Everdark?-
La donna scrutò l'uomo che aveva davanti stringendo le labbra.
-Genma, ho preso la mia decisione. Parlerò domani stesso con i ragazzi e le loro famiglie.-
L'uomo scosse il capo, sospirando.
-Come vuole Tsunade-sama. Anche se per me sta commettendo un errore.-
Vedendo la vena che aveva cominciato a pulsare sulla fronte della sua interlocutrice, l'uomo si affrettò a congedarsi, e quasi scappò fuori dall'ufficio.
Tsunade sospirò.
Si sedette alla scrivania e premette un pulsante sul telefono che c'era sopra.
La voce di una giovane donna uscì dall'apparecchio.
-Signorina Tsunade! Desidera?-
-Chiama le famiglie dei ragazzi, Shitsune.  E chiedi se per domani alle quattro possono venire qui a scuola.-
-Avete deciso di proporre il trasferimento?-
-Sì. Non credo di riuscire a gestirli ancora a lungo. Meglio intervenire prima che la situazione cominci a degenerare.-
-Molto bene, signorina. Le farò sapere quanto prima.-
-Grazie Shitsune.-
La donna interruppe la chiamata e sospirò di nuovo.
E' un peccato, pensò, un vero peccato!

***

Il bipbip continuo del telefono costrinse Tsunade a distogliere la propria attenzione dai documenti per la richiesta di fondi.
Si avvicinò al telefono.
-Che cosa c'è?-
-Signorina?- chiese la voce di Shitsune attraverso l'apparecchio -Sono arrivati. Li mando nel suo ufficio?-
-Si, grazie, Shitsune.-
Tsunade chiuse la chiamata e cercò di rimediare un po' al disordine che regnava sulla sua scrivania, con scarsi risultati.
Stava giusto cominciando a chiedersi il perchè fosse nata così dannatamente cialtrona, quando bussarono alla porta.
-Avanti!- rispose, stampandosi in faccia un sorriso d'occasione.
La porta si aprì, rivelando dieci persone, cinque adulti e cinque ragazzi.
-Buon giorno.- gli accolse Tsunade, facendo cenno di entrare.
-Salve Tsunade baa-chan!- esclamò di rimando un ragazzo biondissimo, con due occhi di un azzurro che avrebbe fatto invidia al mare.
-Naruto Uzumaki. Tu chiamami di nuovo in quel modo e io ti faccio espellere a vita!-
-Ma io...-
Un' occhiata truce della donna lo convinse a desistere dall'aprire di nuovo bocca.
-Prego, accomodatevi.- invitò Tsunade, indicando le sedie che erano state portate nella stanza per l'occasione.
Una volta che tutti si furono seduti, la donna prese posto dietro la scrivania.
-Bene.- esordì rivolgendosi ai ragazzi -Vi ho convocati qui perchè ho una proposta da farvi.-
-Che proposta?- chiese Shicamaru, un ragazzo con i capelli mori legati in un codino alto e disordinato, con una voce da martire.
-Non fare quella faccia Nara! Non voglio mandarvi a lavorare in miniera! Dunque...  Ho riflettuto molto in questi giorni e ho convenuto con i miei collaboratori, che voi cinque in questa scuola non avete sbocchi adatti alle vostre capacità. Siete i migliori allievi che abbiamo mai avuto e mi costa molto proporvelo, ma lo farò lo stesso.
Io credo che dovreste cambiare scuola, e andare a finire gli studi alla Everdark.-
Ci fu un secondo di silenzio generale, spezzato poi dalla voce del terzo ragazzo.
-Everdark? Mai sentita.- sentenziò Sasuke, un moretto con la pella pallidissima.
-E' normale che non tu a conosca Uchiha. E' una scuola particolare, molto selettiva, che prende solo allievi raccomandati dai presidi di altre scuole. Ma vi garantisco che prepara benissimo e offre sbocchi per qualsiasi università decidiate di fare in futuro.-
-E quanto disterebbe da qui?- chiese Minato, il padre di Naruto.
-Abbastanza. Circa quattro ore in aereo, ma la scuola offre il servizio di dormitorio e i ragazzi possono restare lì per tutto l'anno scolastico.-
-E l'iscrizione? Ormai l'anno sta per cominciare, non sarà facile riuscire a farli entrare.- obbiettò il padre di Shicamaru.
-Oh, non dovete preoccuparvi! Sono sempre molto pochi gli iscritti quindi cinque in più non avranno nessun problema a sistemarli.-
-Non può darci qualche indicazione in più?- chiese scettico Itachi, il fratello maggiore di Sasuke.
-Vi ho già detto quello che vi serve. E' una scuola molto buona, e il preside è un mio vecchio compagno di scuola. Vi garantisco che non vi pentirete di andare a studiare là.-
Ci furono diversi minuti durante i quali ragazzi e adulti parlarono tra loro.
Tsunade cominciava a diventare nervosa. Se non avessero accettato di andare là sarebbero successi dei guai, ne era sicura.
-Allora che ne pensate?- chiese quando il chiacchiericcio cominciò ad abbassarsi.
-Io vado, 'ttebayo! Promette di essere divertente stare tutto l'anno là senza sorveglianza!- esclamò Naruto, mentre Minato scuoteva la testa affranto.
-Bha, vado anch'io. Altrimenti me lo farà pesare per i prossimi tre anni, vero? Che seccatura...- disse Shicamaru.
-Andiamo anche noi, vero Hinata?- disse Ino, una ragazza bionda, rivolgendosi all'altra ragazza.
-S-sì, Ino-chan.- rispose timida Hinata.
Si girarono tutti verso Sasuke che stava ancora discutendo sottovoce col fratello.
Quando si accorse di avere tutti gli sguardi dei presenti puntati addosso si strinse nelle spalle.
-Qui o la non fa nessuna differenza.- sentenziò annoiato.
Tsunade sorrise.
-Molto bene. Firmate questi moduli, li invierò io stessa stasera. Vi farò sapere al più presto quando dovrete partire.-
Quando i moduli furono pronti, Tsunade congedò tutti, ribadendo che li avrebbe chiamati non appena avesse saputo qualcosa.
Chiuse la porta, aspettò di non sentire più nessuno lungo il corridoio e tornò alla scrivania.
Compose un numero buttando nel cestino i fogli appena fatti firmare, prima di sedersi.
Una voce maschile rispose dall'altro capo del telefono.
-Pronto?-
-Orochimaru? Sono Tsunade. Ti devo parlare.-

Angolino dell'autrice:
Beeeeeneeee... capitolo noiosissimo e terribilmente statico! Mamma mia non è successo niente! Vaaaa bhe! Vedremo di riaquistare un po' di punti col prossimo XD!
So che la storia non è il massimo dell'originalità, ma spero che vi piaccia lo stesso.
Vi dico subito che non so quando aggiornerò, perchè la storia è ancora tutta da scrivere, non ho nemmeno niente di preciso in testa per andare avanti e tra poco ricomincia la scuola, ma in qualche modo farò.
Se qualcuno vorrebbe leggere qualcosa in particolare (tipo, che ne sò vuole che l'aereo caschi) oppure ha una coppia che gli piacerebbe vedere o un personaggio che gli piace e che vorrebbe che fosse valorizzato, basta che chiediate e io farò il possibile per accontentarvi XD! Anche se non prometto ninte XP! In questo modo avrei anche spunti per la storia!
Bene, direi che vado!
Ringrazio chi leggerà se lo farà qualcuno!
E ai temerari che arriveranno in fondo al capitolo senza spararsi chiederei un comentino veloce veloce se avete tempo!
Un bacio a tutti!