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Autore: maryc    08/09/2010    10 recensioni
Edward, torna a Forks dopo cinque anni, torna per implorare il perdono della sua amata, ma avrà delle sorprese...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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POV EDWARD

Sono qui. Sono tornato a Forks dopo cinque anni.
Sono passati cinque anni da quel maledetto giorno. Il giorno in cui dissi la mia peggior bugia, il giorno in cui morii definitivamente, il giorno in cui abbandonai in un bosco la mia unica ragione di vita con la speranza che si facesse una vita vera, una famiglia...tutto ciò che io non avrei mai potuto darle.
In questi anni mi sono annientato, ho lasciato la mia famiglia, il loro dolore era troppo forte e non volevo recar loro ulteriori preoccupazioni per il mio stato d'animo.
Persino Rosalie ha sofferto, lei che non ha mai mostrato un briciolo di affetto nei confronti della mia dolce Bella.
Bella, amore mio, cosa stai facendo? Ti sei dimenticata di me? Ti sei rifatta una vita? Hai una famiglia? Hai dei figli?
Non posso pensare ciò, no morirei ancora di più.
Sono solo un'egoista, da un lato volevo che fosse felice con un umano, ma dall'altro ucciderei tutti coloro che osano solo pensare a lei.
Lei è mia.

No stupido di un vampiro, lei ERA tua, e tu l'hai lasciata andare mentendole, dicendole di non amarla.
Mai bestemmia fu peggiore.
"Fratellino, sono sicura che tutto si sistemerà!" Trilla allegra, troppo allegra mia sorella Alice.
Lei ha sofferto tantissimo per la perdita della sua migliore amica, e quando ha visto la mia decisione di tornare a Forks l'ha comunicata a tutti e tutti sono venuti a cercarmi per tornare qui insieme.
"Hai per caso visto qualcosa Alice? Perché mi stai nascondendo i tuoi pensieri dietro la traduzione in giapponese della Divina Commedia?"
"Iooooo? Non farei mai una cosa del genere, è solo che adoro il giapponese e adoro la Divina Commedia."
Sono più che sicuro che mi nasconde qualcosa.
Guardo Jasper, si sente in colpa per ciò che è successo.
"Tranquillo Jazz, la colpa è solo la mia. Io l'ho abbandonata, mentendole."
"Se il mio controllo fosse stato migliore, non avrei cercato di attaccarla, io..."
"Basta così, la colpa è solo la mia, voi non ne avete. Anzi vi chiedo ancora scusa per avervi abbandonato, per averla abbandonata, recandovi solo dolore."
"Ed siamo una famiglia, e Bella fa parte della nostra famiglia e in un modo o nell'altro ti perdonerà. Sono sicura che nel suo cuore non c'è posto per nessun altro che non sia tu. Voi vi appartenente."
Sono colpito, Rose non aveva mai parlato così di lei. Le sorrido e corro ad abbracciarla e lei ricambia.
"Ehi non vale, anche io voglio l'abbraccio di mio fratello, in fondo sono io la tua sorellina preferita."
"Alice, vieni qui."
Ci abbracciamo tutti e tre, come farei senza le mie sorelle. Poi mi allontano da loro e vado ad abbracciare mia madre.
Lei e mio padre la consideravano e la considerano come una figlia.
"Figliolo, vi amate tanto, troppo, sia tu che lei non potete amare nessun altro, sii tranquillo."
Spero con tutto il cuore che le cose che mi vengono dette siano vere, altrimenti andrò di corsa in Italia dai Volturi ad implorare la morte.
Rientriamo in casa, quanti ricordi mi avvolgono, vado in camera mia e sento ancora il suo odore, ma è forte, anche se un pò diverso e non capisco, poi mi avvicino al divano in pelle e noto un bigliettino.
Il mio cuore morto inizia a battere furiosamente.
E' piegato ed è indirizzato a me, è la sua scrittura, ho paura, non voglio aprirlo, non voglio sapere cosa c'è scritto.
Jasper sentendo le mie emozioni corre in camera mia, seguito da tutti.
"Cosa è successo Ed?"
Mostro a tutti il bigliettino e tutti si immobilizzano e smettono di respirare,  anche se hanno notato il suo odore in questa camera.
Apro lentamente il bigliettino e inizio a leggere ad alta voce.
"Dolce amore mio,
se stai leggendo questo biglietto vuol dire che sei tornato a Forks, sicuramente saranno passati tanti anni e io non ci sarò più.
Ti scrivo poche righe, non vorrei che tu abbia una compagna e a causa di questa lettera succeda qualcosa di spiacevole, ho notato che voi vampiri siete molto gelosi e possessivi quando amate "veramente" una persona.
Ti scrivo per dirti che sbagliavi, la mia memoria non è come un colino e ciò che provavo e che provo per te non è una semplice cotta passeggera.
Ti amo, ti amo di un amore immenso, di un amore indistruttibile, ti amo da star male e non puoi chiedermi di dimenticarmi di te, di andare avanti con la mia vita, di cercare qualcun altro, non puoi farlo perché una volta che si ha al proprio fianco la perfezione, un angelo del paradiso, poi non ci si può accontentare.
Ma tranquillo amore mio, sono sempre stata consapevole di non essere adatta a te, tu l'essere perfetto, io un'insignificante ed inutile essere umano, non vi era paragone tra di noi, l'ho sempre saputo, ma mi illudevo che tu mi volessi almeno bene, di certo non ho mai preteso che tu mi amassi veramente come dicevi, ma mi piaceva crederlo. Poi quel giorno nel bosco hai confermato tutti i miei sospetti e il mondo mi è crollato addosso.
Tutto ha perso senso, non vivevo più, ero un fantasma che camminava, ho provato a morire in vari modi, ma neanche la morte mi ha voluta con se, non mi vuole proprio nessuno,che strana cosa.
Però devo ringraziarti, mi hai regalato un sogno, mi hai regalato un pò del tuo tempo, e mi hai fatta diventare donna la sera prima del tuo abbandono, da parte tua non c'era amore, però mi è sembrato il contrario.
Quella notte è stata magica per diversi motivi...che mi dispiace ma non ti spiegherò, tanto sicuramente hai una splendida vita ed una splendida compagna ed io non voglio rubarti altro tempo.
Un'ultima cosa, vorrei che salutassi calorosamente tutti, l'allegra Alice, il simpatico Emmett, la dolce Esme, il paziente Carlisle, la tenace Rosalie e il misterioso Jasper (p.s. Jazz sicuramente ti incolpi di tutto, ma non hai assolutamente colpe, era una cosa inevitabile).
Vi ho amato tutti e non vi dimenticherò mai, spero che anche voi non vi dimentichiate di me.
Vi voglio un bene dell'anima.
Ti amo Edward.
Bella.

Lei credeva che io non l'avessi mai amata, lei credeva che fosse inadeguata e inutile al mio fianco, lei credeva che io fossi la perfezione, un angelo del paradiso, lei credeva che io avessi un'altra donna. Le credeva alle mie bugie, lei...lei...lei.
Lei mi ama, lei tentato di morire per causa mia, lei non mi ha dimenticato, lei non può amare nessun altro oltre me, lei...lei...lei.
"Lei mi ama, devo spiegarle tutto, in quella lettera ci sono solo bugie, lei è la mia perfezione, il mio angelo, il mio paradiso, il mio tutto. Implorerò, anche strisciando il suo perdono, lei tornerà ad essere mia."
Mia madre e le mie sorelle si erano strette ai loro compagni, tutti siamo rimasti toccati profondamente da quelle parole, è stata dolce nei confronti di tutti, anche di Jazz, e io non merito una donna del genere, ma questa volta la troverò e non me la lascerò sfuggire. Se vuole essere trasformata, lo farò, sarà mia per l'eternità.
Tutti scendiamo in salone in religioso silenzio, poco dopo un profumo e un cuore che batte ci avvertono dell'arrivo di qualcuno.
Mi correggo i cuori sono due, ma battono più veloci di quelli umani, cosa e chi sono? Siamo tutti tesi, mi stupisco, non riesco a sentire i loro pensieri, assurdo, solo con Bella mi è capitata una cosa del genere.
Tutti sono tesi.

"Non riesco a sentire i loro pensieri."
I miei fratelli e mio padre si posizionano di fronte le loro compagne e io li affianco.
Suonano alla porta, i loro profumi sono particolari, familiari, ma non riesco a capire.
Davanti a noi appaiono un ragazzo ed una ragazza, bellissimi, sento una strana forza che mi spinge verso di loro.
La ragazza ha i capelli di un colore particolare, sembra un bronzo ramato, ha due occhioni color cioccolato, proprio come quelli di Bella, la pelle è molto bianca, ma non proprio come quella dei vampiri, ed è molto aggraziata oltre che bellissima.
Il ragazzo ha i capelli castano con dei riflessi mogano, come quelli di Bella, mentre i suoi occhi sono di uno smeraldo intenso, la pelle è come quella della ragazza al suo fianco ed anche lui è bellissimo.
Si somigliano molto, probabilmente sono fratelli, solo che entrambi sembra che somiglino sia a me che a Bella, ma non è possibile.
Le mie considerazioni durano solo un secondo, tutta la mia famiglia li osserva curiosi e nervosi.
Anche loro ci osservano curiosi, ci guardano uno ad uno e quando i loro occhi si posano su di me entrambi si irrigidiscono.
"Voi siete i Cullen." Prende la parola il ragazzo.
"Si, siamo noi, finalmente siete arrivati." Tutti ci voltiamo verso mia sorella Alice, lei sapeva, ecco cosa mi nascondeva prima.
I due sorridono caldamente ad Alice, lei vorrebbe correre ad abbracciarli ma Jasper le impedisce di passare, teme per l'incolumità di sua moglie.
"Non preoccuparti Jasper, non vogliamo far del male a nessuno, tanto meno ad Alice, siamo qui per parlare con il più idiota dei Cullen."
Ora è stata la ragazza a parlare.
"Chi sarebbe l'idiota? Non vi conosciamo, nessuno sapeva del nostro arrivo qui e voi vi presentate senza invito in casa nostra ed osate offenderci?" Rose è molto agguerrita, anche se non si spiega il profondo affetto che prova verso questi due ragazzi.
Ora che ci penso, tutti, ed io più di loro, mi sento profondamente legato ai due.
I ragazzi si voltano verso Rose e le regalano un sorriso abbagliante. Lei, lei sorride come la mia piccola dea, mentre lui sembra abbia il mio stesso sorriso.
Rose resta spiazzata e poi inspiegabilmente sia lei che Alice che Esme scansano i loro compagni e corrono ad abbracciarli.
Noi quattro li fissiamo sbalorditi. Ma cosa combinano?
"Allora, l'idiota avete già capito chi è,- dice Alice indicandomi - accomodiamoci sul divano così ci spiegate tutto con calma, e ci spiegate anche perché io sapevo di incontrarvi e perché siamo corse ad abbracciarvi."
I ragazzi rivolgono nuovamente uno sguardo di pura rabbia, ma anche di grande dolore nei miei confronti.
Proprio non capisco e così anche Jasper che sente le loro emozioni.
"Allora, sapete già chi siamo ma ci presentiamo lo stesso, io sono Carlisle Cullen, lei è mia moglie Esme, mentre loro sono i miei figli Emmett, Rosalie, Alice, Jasper ed Edward."
Al mio nome un ringhio parte dai due.
"Eddino perché questi due vogliono farti la festa?"
Tutta la mia famiglia ride alla battuta di Emmett tranne noi tre che ci guardiamo in cagnesco.
"Ditemi immediatamente chi siete e cosa volete e soprattutto a cosa è dovuto il vostro astio nei miei confronti, perché sinceramente non credo di conoscervi, mi ricorderei di voi."
"Ovvio che non ci conosci, sei solo un codardo, un bugiardo, la cosa che riesce bene è ingannare la gente e poi piantarla in asso. Ma con noi i tuoi trucchetti da vampiro non funzionano, noi ci lasceremo abbindolare da te."
"Ora è veramente troppo ragazzina, come osi parlare così ad una persona che non conosci?" Ringhio verso di lei.
"E poi come fai a sapere cosa siamo?"
Il ragazzo le si posiziona di fronte in posizione di difesa, ed emette un ringhio pauroso, i suoi occhi sono diventati dorati. Non è possibile.
"Non osare avvicinarti a mia sorella se vuoi che entrambi i tuoi arti restino al proprio posto. Tu sei l'unico che non è nella posizione di minacciare. Ringrazia solo il fatto che non possiamo ucciderti, perché poi lei soffrirà ancora di più e noi sicuramente ne saremo pentiti per il resto della nostra esistenza."
"Ma di cosa diavolo parli, e soprattutto cosa siete."
"Noi siamo mezzi-vampiri."
Tutti li guardiamo allibiti.
"Ci state prendendo in giro, non esistono simili creature." Mi sto seriamente arrabbiando.
"Tu esisti e sei un vampiro, a LaPush ci sono i mutaforma, perché non dovremo esistere noi? Non credi nelle creature leggendarie? Hai per caso paura di noi? Faresti bene ad averne, perché noi possiamo distruggerti con una sola parola."
"Mi state innervosendo, cosa volete da me."
"Vogliamo raccontarvi una storia."
"Mi state prendendo in giro?"
"No. Siediti e ascolta prima che mi arrabbi seriamente."
Come osa quel ragazzino darmi degli ordini?
"Ed ascoltiamoli, poi valuteremo la situazione."
Mio padre cerca sempre di risolvere con le parole.
"Carlisle, sei proprio come ci sei stato descritto, ma tranquillo purtroppo non possiamo fare fisicamente del male a tuo figlio, vogliamo solo raccontargli la nostra storia e questo gli farà più male." Ghigna malefico il ragazzo, mentre la ragazza gli si avvicina di più cingendogli la vita con un braccio e nello stesso momento lui le posa un bacio sulla fronte.
Mi fermo a fissarli, lui mi ricorda tanto me, mentre lei mi ricorda tanto la mia dolce Bella.
"Dicevamo, noi siamo mezzi-vampiri, ma prima di continuare con la nostra storia, vi raccontiamo la storia di un amore tormentato.
Qualche anno fa una ragazza semplice e molto goffa, si trasferì da una città soleggiata ad una molto piovosa. In quella città sperduta lei trovò il grande amore, ma i due erano troppo diversi in tutto, ma una cosa li accomunava il loro amore. Un amore che ha sconfitto inizialmente la loro diversità, ma proprio questa diversità li separò. Lui l'abbandonò con delle bugie, mentre lei si sentì morire. Passarono i giorni, lui non tornava e lei ha cercato la morte più volte, ha provato a gettarsi da una scogliera, ma venne salvata dal suo migliore amico, ha provato a tagliarsi le vene, ma nuovamente il suo migliore amico la salvò. Un giorno faceva una passeggiata tra i boschi per ritrovare il posto speciale in cui la portava il suo amore, lì incontrò un vampiro, una vecchia conoscenza, voleva ucciderla, ma fortunatamente il suo angelo custode era arrivato in tempo per uccidere il vampiro e salvare lei. Dopo quell'episodio lui le rivelò i suoi sentimenti ma per lei restava solo il suo migliore amico, ma lui ancora non capiva il perché non riusciva a fare a meno di lei, ed inoltre lui odiava con tutto se stesso quel ragazzo che l'aveva abbandonata. L'odiava per la sua natura, l'odiava per aver fatto innamorare di se un essere così puro, ma soprattutto l'odiava perché abbandonandola l'aveva uccisa dentro. Dopo l'episodio nei boschi, la ragazza si trasferì, su richiesta del padre nella casa del suo amico, perché lui non riusciva a fare più nulla per lei, solo il ragazzo riusciva a strapparle qualche debole quanto falso sorriso. Qualche tempo dopo lei era nuovamente in pericolo, una vampira cercava vendetta a causa di un amore perduto, ma non sapeva che la ragazza non aveva più con se il suo grande amore, ma di questo alla vampira non interessava nulla. Arrivò con un esercito di circa venti neonati e la ragazza era felice, finalmente sarebbe morta, finalmente avrebbe smesso di soffrire, finalmente tutti coloro che erano al suo fianco avrebbero smesso di soffrire per lei e lei non sarebbe più stata un peso per suo padre, per il suo amico, per tutti coloro che le volevano bene. Ma anche questa volta si sbagliava, il ragazzo arrivò e la salvò nuovamente, certo con non poche difficoltà, ma alla fine ci riuscì."
Tutti eravamo senza parole, questa storia inizialmente era simile alla mia e quella di Bella, ma loro sono troppo grandi per esserne a conoscenza e poi Bella non l'avrebbe mai raccontata a loro, o forse si? Non capisco più nulla, devo sapere.
"La ragazza era ferita a causa di una caduta, subito dopo lo scontro il ragazzo la portò dal medico della sua tribù e lì venne a conoscenza di un fatto straordinario, un fatto che la fece rinascere con una nuova luce nei suoi occhi, con una nuova speranza e con tanta forza di volontà. Lì venne a sapere di essere incinta, ed era al settimo cielo per il fatto di non essere morta, in modo tale da poter mettere al mondo il frutto nato dalla passione con il suo grande amore. Si era concessa solo a lui e per una sola volta, e logicamente il bimbo non poteva che essere il suo, anche se in teoria lui non poteva procreare, ma a lei non interessava, aveva avuto un miracolo e tanto le bastava per vivere, non le importava cosa sarebbe uscito da quella gravidanza, non le importava che man mano che la gravidanza andava avanti lei si indeboliva sempre più, non le importava se più il bimbo cresceva e più lei moriva, non le importava se per far crescere il bimbo dentro di lei doveva seguire una "dieta particolare", non le importava nulla, voleva solo due cose che fosse un maschietto e che somigliasse al padre, lei dopo la gravidanza poteva anche morire non era importante. Aveva chiesto al suo migliore amico di prendersi cura del bimbo dopo il parto e lui con non poche difficoltà acconsentì, e acconsentì anche di raccontare tutto al bimbo una volta cresciuto. Gli avrebbe raccontato di quanto lei amava suo padre, di quanto lei amava il bambino, di non odiare suo padre per le sue scelte, della sua famiglia speciale, insomma tutto. La gravidanza avanzava in modo veloce, durò circa un mese, il bimbo era forte, troppo forte per il fisico della ragazza e ad ogni suo movimento rompeva qualche osso alla madre, ma lei non si curava di nulla, l'unica cosa che contava era la salute del bambino."
Fece un profondo respiro cercando di trattenere il dolore, mentre la ragazza lo abbracciò nascondendo il suo volto sul suo torace ed iniziò a piangere.
Non volevo che i due ragazzi soffrissero, volevo andare da loro e abbracciarli, volevo proteggerli da tutto e da tutti, volevo che la ragazza cercasse rifugio tra le mie braccia, volevo...cosa volevo? Perché facevo questi pensieri su degli sconosciuti?
Le donne della mia famiglia singhiozzavano tra le braccia dei loro compagni, mentre gli uomini le abbracciavano ascoltando il racconto in religioso silenzio.
"Un giorno, mentre la ragazza si stava alzando fece un movimento brusco e tutto accadde molto velocemente, lei urlò per il dolore, tutto si sporcò del suo sangue ed il suo amico accorse da lei come una furia. Stava accadendo una cosa orribile, il bambino si faceva strada dal ventre della madre con i suoi denti. Appena fu fuori il ragazzo voleva ucciderlo, poi si voltò verso la sua amica e vide che piangeva e rideva di gioia, guardava il bambino con una dolcezza mai vista, subito allungò le mani per prenderlo tra le sue braccia, ma lentamente un altro corpicino si avvicinò a lei gattonando, era una bambina. La ragazza aveva partorito due gemelli, era al settimo cielo, il suo unico rammarico era il fatto che stava per morire e non poteva vivere con loro. Li avvolse in un abbraccio carico d'amore e disse loro "Siete il mio miracolo personale, grazie a voi sono tornata a vivere, vi amo angeli miei, siete tutta la mia vita. Vivete, crescete, amate, piangete, e soprattutto non odiate vostro padre, se avesse saputo di voi non vi avrebbe mai abbandonati." Dopo queste parole si accasciò, le urla del ragazzo invano la chiamavano, i bimbi piangevano, tutti era accorsi per piangere la scomparsa di una madre, di una sorella, di un'amica, e prima che i bimbi vennero tolti da sopra il corpo della madre, questi si presero per mano, presero per mano la madre ed entrambi le baciarono il punto in cui fino a qualche momento prima batteva il suo cuore."
Eravamo tutti senza parole, tutti senza fiato, potrebbe essere che...
"Sappiamo cosa stai pensando Edward, si siamo noi i bimbi del racconto ed ora possiamo presentarci il nome di mia sorella è Renèesme Carlie mentre il mio è Edward Anthony Swan. Il nome di nostra madre è Isabella Marie Swan, vi lascio immaginare il nome di quello che in teoria è nostro padre."
Sono sconcertato, sono padre, la mia Bella mi ha reso padre, lei che ha tentato di morire più volte per non soffrire più, lei che è stata più volte in pericolo di vita a causa di quelli della mia specie, lei che ha portato in grembo due mezzi-vampiri, i miei figli, i nostri figli, lei che mi ama, lei che è...morta.
"Nooooooooooooooooooooooo!"
Urlo straziato cadendo a terra, lei è morta a causa mia, lei non c'è più a causa mia, sono stato solo uno stupido, credevo che sarebbe stata al sicuro senza di me, credevo che le avessi fatto un favore andandomene, invece non ho fatto altro che uccidere entrambi, ma lei è morta veramente.
"Lei, mi ha fatto sentire vivo, unico, lei ha amato il mostro e l'uomo, per lei ero unico, perfetto, ero un angelo, lei mi ha reso padre, ed io l'ho uccisa. Ho ucciso la mia perfezione, il mio angelo, ho ucciso tutto il mio mondo. Lei è la mia unica ragione di vita, io non esisto se lei non c'è più, non ho più nulla per cui vivere. Ragazzi scusatemi, io l'ho lasciata mentendole, dicendo di non amarla più perché volevo proteggerla, lei con me era sempre in pericolo, io invece per lei volevo una vita migliore, volevo..."
"Tu sei stato solo un'egoista, lei voleva te. Hai sempre pensato a ciò che volevi tu, anche andando via hai pensato a te, non hai mai pensato a ciò che voleva lei, questo solo perché sei un codardo, lei era disposta a rinunciare a tutto perché il suo tutto eri tu, ma tu non l'hai voluto e da bravo codardo ed idiota che sei..."
"Smettetela immediatamente tutti e due, non è questa l'educazione che vi ho insegnato e poi vi ho chiesto, pregato ed imposto di non venire in questa casa, almeno di non presentarvi da loro senza preavviso."
Di fronte a noi una vampira dai capelli mogano, con una voce che sembra un coro di campane e sta rimproverando i miei figli, è di spalle, nessuno di noi riesce a vederla in faccia, ma il suo odore, il suo odore è sublime.
Ma cosa sto pensando? Sono venuto a sapere che la mia dolce Bella è morta e penso all'odore di questa vampira?
Nuovamente il dolore mi colpisce forte e mi accascio a terra, la vampira sente il mio odore e si irrigidisce ma non si volta.
"Chiedete immediatamente scusa."
"Mai." Affermano i miei figli.
"Renèesme Carlie Swan, Edward Anthony Swan chiedete immediatamente scusa ai signori qui presenti, è un ordine."
E' stata categorica, non ammette repliche, ma come si permette di sgridare i miei figli? Di certo io non posso parlare ma mi infastidisce che un estraneo gli parli così.
"Non parlare in questo modo ai miei figli, non ne hai alcun diritto, mentre loro hanno tutto il diritto di dirmi queste cose."
Lei si irrigidisce e poi si mette a ridere e si gira verso di noi.
"Edward, questi ragazzi sono tuoi figli quanto miei, perciò ho tutto il diritto di sgridarli, soprattutto se si rivolgono al proprio padre in questo modo. Mi dispiace non li ho educati così. Loro sono molto educati di solito."
"Mamma, ma per favore, anzi siamo stati anche clementi meritava di peggio."
"Eddy smettila immediatamente, e chiedete subito scusa, è un ordine."
Il suo tono di voce non ammette repliche.
Lei è qui di fronte a me, lei è viva ed è una splendida vampira e sta sgridando i nostri figli.
Mi alzo di scatto, tutto intorno a me sparisce, c'è solo lei, ci fissiamo negli occhi, è semplicemente bellissima, mi avvicino a lei cautamente, mi inginocchio ai suoi piedi e le prendo le mani, mentre lei non capisce cosa voglio fare.
"Bella, striscerò ai tuoi piedi, ti implorerò, ma ti prego perdona questo codardo ed idiota di un vampiro. Quando ti ho lasciato ho commesso il più grande errore della mia non vita, dirti che non ti amo è la più grande bestemmia che ci sia, io l'ho fatto solo perché con me eri sempre in pericolo, ma tu per me sei il sole, sei l'aria, sei la vita. Tu sei la mia perfezione, sei il mio angelo ed io sono quello inutile ed inadeguato al tuo fianco. Ti prego perdonami, non dico subito ovviamente sarebbe troppo bello per essere vero, ma dimmi che un giorno potrai riaccettarmi come tuo compagno. Se non mi vorrai come compagno ti sarò ugualmente vicino, perché senza te non ce la faccio a vivere e poi ci sono anche i nostri figli ora. Io..."
"Bella, cosa ci fate con questi succhiasangue?"
Un puzzo incredibile arriva alle nostra narici, prendo Bella e la porto vicino i nostri figli e mi posiziono di fronte a lei in posizione di difesa e così fanno mio padre e i miei fratelli.
Poco dopo entra un mutaforma in casa, dai suoi pensieri capisco che è Jacob Black, ringhio verso di lui, mentre fissa la mia Bella.
"Jake, calmati è tutto apposto."
Il mio amore si sposta da dietro la mie schiena e va verso il cane e l'abbraccia, in quel momento un moto di gelosia mi invade e ringhio furiosamente. Tutti si voltano nella mia direzione, il cane e mio figlio sghignazzano, Bella sorride e mia figlia non capisce cosa sta accadendo.
"Togli le tue luride mani da lei."
Minaccio il cane.
"Altrimenti?"
"Altrimenti di te non resterà neanche una particella, e sai che un vampiro è molto pericoloso quando gli viene toccata la propria compagna."
Recepisce il messaggio e si allontana da lei, ma fissa un punto dietro le mie spalle, i suoi occhi sembrano dei cuoricini e il suo sguardo si addolcisce.
"Amore mio."
Questa volta resto senza parole, ha chiamato mia figlia amore mio? Ho sentito bene?
"Jake amore." Ho sentito di nuovo bene?
I due si abbracciano e si baciano. Ringhio di nuovo ancora più forte di prima e questa volta tutti ridono a crepapelle.
"Togli quelle zampe pelose da mia figlia e non provare mai più a baciarla o ti faccio al forno con le patate e ti mangio fino alla fine."
"Non sei nessuno per dire certe cose al mio fidanzato."
"Fi-fidanzato?" Da quando balbetto? Ah si da quando ho scoperto di avere una figlia ed un figlio, e questa figlia è fidanzata con un cane. Ora che ci penso c'è qualcosa che non torna, io sono andato via cinque anni fa, mentre i due ragazzi dimostrano sedici anni.
"Scusate, non capisco una cosa, dopo mi spiegherete il fatto del fidanzamento e spero proprio che sia un brutto scherzo. Ciò che non capisco è la vostra età. Io sono andato via da Forks cinque anni fa, e voi ne dimostrate all'incirca sedici anni..."
"Ti spiego io, loro essendo mezzi vampiri, hanno una crescita accelerata. In pratica loro dimostrano sedici anni, ma in realtà ne hanno cinque, cresceranno fino all'età di sette anni, e ne dimostreranno diciotto e poi resteranno così per il resto della loro esistenza. Anche loro fortunatamente sono immortali. Inoltre è stato possibile per noi procreare, perché io sono la tua cantante, cioè quando ero umana il mio sangue ti tentava come nessun altro e mai nella tua vita assaggerai sangue simile al mio, infine il giorno in cui partorii i bambini non mi diedero proprio un bacio sul cuore, ma mi morsero, e grazie al loro veleno dopo tre giorni mi risvegliai vampira. ci sono altre cose, tipo il fatto che noi tre siamo proprio vegetariani, nel senso che per noi l'odore del sangue umano è amaro e ci piace solo quello animale, i ragazzi possono seguire sia la dieta umana che vampira, possono dormire, piangere e procreare, - a quell'ultima parola guardai il cane e dal mio sguardo capì che doveva allontanarsi da mia figlia e così fece, - infine siamo dotati di poteri extra. Io sono uno scudo psichico, qualsiasi potere mentale su di me non funziona e posso proteggere chiunque voglia sotto lo scudo, mentre i ragazzi posseggono sia il mio potere che il tuo, perciò sono sia degli scudi che dei lettori del pensiero, ma con noi che siamo i genitori non funziona, infine hanno dei poteri propri Eddy riesce a curare qualsiasi tipo di ferita e di qualsiasi entità, mentre Nessie riesce a filtrare immagini mentali solo con un tocco della sua mano."
Bella finì il suo racconto e tutti eravamo senza parole, poi Alice ed Emmett volarono su di lei e l'abbracciarono caldamente e lei ricambiò.
Fu il turno di Esme e Carlisle ed anche Rose e Jazz l'abbracciarono. Ora tutti abbracciavano i propri nipoti, mentre io mi perdevo negli occhi della mia amata.
"Ho capito che hai letto la mia lettera, è molto imbarazzante."
"Vorrei solo che sapessi che sono solo falsità quelle che hai scritto, farò l'impossibile per farti credere nuovamente in me, nel mio amore, nel nostro amore."
"Ma io ti credo, poco tempo fa ho trovato le cose che hai lasciato sotto  il pavimento della mia camera."
"Ti amo Bella, spero che un giorno..."
Non riuscii a finire la frase perché le mie labbra erano impegnate. Lei mi stava baciando, lei mi stava mettendo una mano dietro il collo e una tra i capelli. Che bella sensazione, ora sono finalmente vivo e completo.
Vedendo la mia non reazione, Bella si stava allontanando pensando di aver sbagliato, ma mai errore fu migliore.
Subito afferrai i suoi fianchi e la strinsi in modo possessivo a me, baciandola in modo passionale e con tanto, ma tanto amore.
Ci staccammo dopo un tempo indefinito, le nostre fronti erano attaccate e ci sorridevamo.
"Ti amo Bella, più della mia stessa vita."
"Tu sei la mia vita, ti amo Edward. Non lasciarmi più."
Posso essere più felice di così? No, non posso, lei mi ama ancora.
"Amore mio non commetterò lo stesso errore per due volte."
Mi inginocchio di fronte a lei e le prendo le mani.
"Non ho preparato nulla, non ho un diamante con me, ma ho un amore immenso nei tuoi confronti. Mi hai salvato dall'oscurità, non hai mai avuto paura di me, mi hai amato quando eri una fragile umana, mi ami ora che sei una splendida vampira. Mi hai fatto diventare padre. Mi ami. Io ti amerò per sempre, prometto di prendermi cura di te e dei nostri figli, prometto di proteggervi sempre, prometto che non vi abbandonerò mai più e soprattutto prometto di uccidere il cane se osa nuovamente solo pensare a nostra figlia, ed ora ti chiedo Isabella Marie Swan vuoi diventare mia moglie?"
Cala un silenzio tombale, nessuno si aspettava una proposta del genere. Il tempo passa e lei non risponde, forse ho corso troppo, forse ho precipitato le cose, forse...
"Edward ti ho amato dal nostro primo sguardo in mensa, ho amato l'uomo e il vampiro, solo con te, tra le tue braccia mi sono sentita al sicuro, quando mi hai lasciata sono morta, ma non ti ho mai odiato, perché grazie a te ho conosciuto l'amore, e sempre grazie al nostro amore che sono nati i nostri angeli. Perciò si amore mio, voglio sposarti e passare il resto della mia esistenza con te, i nostri figli e la nostra famiglia, e mi dispiace ma non puoi uccidere Jake, lui è il migliore amico di cui ti parlava Eddy nel racconto, è grazie a lui se io e i nostri figli siamo qui oggi, ed inoltre ha avuto l'imprinting con Nessie e a quello non si sfugge."
Sono al settimo cielo, sono l'uomo più felice e più fortunato del mondo, adoro la mia futura moglie, adoro i miei figli anche se gli devo un sacco di spiegazioni e devo ringraziare il cane.
Tutti si congratulano con noi, vado a ringraziare il cane per tutto ciò che ha fatto. Mi volto verso i miei figli e sono entrambi in disparte con il capo abbassato. Tutti si dileguano restiamo solo noi quattro in casa, Bella mi mette una mano sulla spalla e mi infonde coraggio, devo parlare con loro, devo farmi perdonare.
"Ragazzi, io vi chiedo scusa, pensavo che andando via lei avrebbe avuto una vita normale e non una vita fatta di menzogne e bugie, fatta di sola oscurità, ma mi sbagliavo, con il mio comportamento ho ucciso entrambi e mi sono perso la nascita e la crescita dei nostri miracoli. Perché voi, figli miei, siete dei miracoli, perciò vi chiedo il permesso di poter farmi conoscere da voi e di conoscervi ed inoltre chiedo il permesso di poter sposare la creatura celestiale che è vostra madre."
Non rispondono, si fissano e annuiscono tra di loro, poi si voltano verso di me con il loro verdetto. Non mi rendo conto di nulla, solo del fatto che sono disteso a terra con due corpi che mi abbracciano spasmodicamente e singhiozzano.
Li avvolgo in un abbraccio protettivo, sembrano degli adolescenti ma hanno solo cinque anni, bacio il capo di entrambi e Bella si unisce a noi.
"Ci dispiace per prima...papà."
Che bello Nessie mi ha chiamato papà.
"Avete tutte le ragioni di questo mondo a pensare quelle cose di me,..."
"No, le abbiamo dette solo per farti capire cosa hai combinato con il tuo gesto e per fare in modo che tu non abbandonassi più la mamma, perché se avessimo anche solo sospettato che tu volessi prenderla in giro, non le avremo mai permesso di venire a conoscenza del tuo ritorno."
"Tranquillo Eddy, io amo immensamente ed incondizionatamente vostra madre e ora anche voi. Da quando siete entrati in casa sentivo una forza invisibile che mi spingeva verso di voi, ma non riuscivo a capire cosa fosse, poi l'ho scoperto è l'amore paterno. Vi amo figli miei. Ti amo Bella mia unica ragione di vita."
"Scusa ancora per prima..."
Sorrido a mio figlio, anche se vorrei che mi chiamasse papà, ma so che forse per lui è un pò presto.
"...papà."
Ora sono completo. Ho ritrovato la mia ragione di vita, ho ritrovato lei ed ho trovato loro.
"Ti amo Bella."
"Ti amo Edward."
Ora inizia la mia felice e lunga eternità con le persone che amo più della mia stessa vita.  

   
 
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