08/09/2010
3 recensioniUnder my Skin
Il fuoco strepitava infastidito, riempendo il silenzio notturno di un leggero scoppiettare. Sembrava stanco e desideroso di spegnersi, ma ogni volta arrivava un ceppo leggermente umido, che emetteva un piacevole odore di resina, e le fiamme parevano rinvigorirsi, alzandosi al cielo scuro, come per spiccare il volo.
Frau sistemò ancora qualche legnetto, assicurandosi che il calore non scomparisse improvvisamente in quel piccolo spiazzo, ma facendo bene attenzione a non fare rumore, consapevole che, al suo fianco, Teito dormiva profondamente.
Era passata giusto qualche ora dalla loro partenza, ma la notte era calata velocemente e, non avendo trovato altro rifugio se non quella modesta radura in mezzo ad una foresta sconosciuta, avevano deciso di accamparsi lì.
Fortunatamente, accendere il fuoco non era stato un problema e quel posto, essendo totalmente circondato da alti e robusti pini, si era rivelato anche abbastanza riparato.
Il ragazzino non aveva fatto storie e le provviste non gli erano mancate.
Sembrava che le cose non potessero andare meglio di così.
Teito si mosse appena nel sonno, mugugnando qualcosa di incomprensibile, mentre Mikage, avvertendo il lieve movimento, aprì appena gli occhietti color malva, per poi richiuderli subito dopo e accucciarsi meglio contro la spalla del ragazzo.
Frau inarcò un sopracciglio, dubbioso su quella sistemazione inadeguata.
Se solo Teito si fosse girato, avrebbe potuto schiacciarlo, ma d'altronde cosa poteva fare lui? Se soltanto avesse provato a spostarlo anche solo di mezzo centimetro, il cucciolo lo avrebbe azzannato e il fatto che fosse piccolo e innocuo, all'apparenza, non gli era molto d'aiuto: aveva già sperimentato i dentini del draghetto.
Sospirò, decretando che il miglior rimedio per togliersi quei pensieri dalla testa era leggere una bella rivista porno.
Poteva anche approfittarne, visto che il moccioso dormiva e non aveva possibilità di tormentarlo, ricordandogli di essere un vescovo e blaterando tutte quelle sciocchezze sul suo comportamento irresponsabile e via dicendo.
Non era colpa sua se necessitava di certe cose, era nato così e basta.
E poi doveva distrarsi, altrimenti avrebbe ceduto alla tentazione di dormire e non poteva assolutamente, troppo pericoloso.
Avrebbe dormito la notte successiva, dopo essere arrivati in città e aver trovato una buona locanda dove alloggiare.
Non sapeva cosa potesse nascondersi in quella foresta.
Non aveva detto nulla a Teito, consapevole che il ragazzo, cocciuto com'era, avrebbe insistito per restare sveglio con lui, ma Frau aveva capito che non ce l'avrebbe fatta, che era troppo stanco e sarebbe crollato, per poi rammaricarsene il giorno dopo.
Così gli aveva detto una piccola bugia, era a fin di bene, no?
Presa la rivista, il “Vescovo” si mise comodo e iniziò a leggere alla fievole luce del focolare. Si sarebbe rovinato la vista, ma per quelle piccole perle di saggezza ne sarebbe valsa la pena.
*
* *
Il tempo pareva trascorrere lentamente, in uno gioco perverso al solo scopo di farlo innervosire.
Gli bruciavano gli occhi, e no, non era per il fatto che stesse leggendo di notte alla misera luce di un fuoco mezzo morto e si sforzasse anche per vedere ogni minimo particolare di quelle “splendide” figure, ma aveva un sonno tremendo, dormiva troppo poco.
Sbadigliò vistosamente, ma sempre in silenzio, e si stiracchiò con cautela, avvertendo un leggero intorpidimento alle articolazioni.
Quasi gli venne un colpo quando, all'improvviso, udì la voce del ragazzino.
-Dannato pervertito, smettila di molestare la gente-
Aveva un tono impastato dal sonno e quella frase era sembrata più un sussurro che altro.
Frau si voltò allarmato nella direzione di Teito, premurandosi di nascondere dietro la schiena la sua preziosa rivista, ma rimase piuttosto interdetto quando si accorse, anche un po' sollevato, che il ragazzo dormiva ancora e che quella frase, molto probabilmente, era frutto di qualche strano sogno materializzatosi nella testa del moccioso.
Piegò la gamba destra verso il petto e vi poggiò su la testa, guardando di traverso la figura di Teito.
-Tsk, dannato ragazzino-
Imprecò a mezza voce: lui non molestava nessuno.
Continuò ad osservarlo per un po'.
Teito era voltato su un fianco, una mano sotto la testa e l'altra appoggiata a terra. Respirava profondamente e con calma, a tratti un po' più veloce, forse sempre a causa di quello strano sogno. I cappelli, che di solito risultavano castani, parevano aver preso fuoco alla luce del focolare, ma anche così si notava la polvere che, insidiosa, si era aggrappata a qualche ciuffo.
Per il resto sembrava tranquillo.
Ne era felice.
Non riusciva a capire bene cosa provasse esattamente per quel moccioso petulante, ma forse Castor aveva ragione e lui aveva iniziato ad affezionarsi troppo. Non era un bene, primo o poi Teito avrebbe intrapreso la sua strada da solo e lui non avrebbe potuto seguirlo, ma era stato qualcosa di inevitabile, una decisione del destino.
E come Bastian era stato un buon Padre per lui, anche Frau voleva esserlo per quel ragazzo.
Avrebbe continuato a tenergli la mano fino a quando non sarebbe stato necessario lasciarla, fino a quando lui avrebbe continuato a chiedergliela, con uno sguardo, con un insulto e con tutto ciò che aveva a disposizione. Non avrebbe permesso né alle tenebre di portarlo via, né all'esercito e nemmeno a Verolen.
Se tutto ciò fosse solo un modo per sentirsi sollevato, una preghiera, come quella che faceva da bambino, entrando in case altrui dalle finestre, per portare gioia e sollievo, non lo sapeva, ma, in fondo, non era la salvezza che stava cercando, solo un po'... di sollievo.
E Teito lo rendeva felice, più o meno.
Perchè più di tutti sembrava aver bisogno del suo aiuto e lui non esitava a concederglielo.
Anche se il mondo di quel ragazzo fosse caduto a pezzi, in tante piccole schegge, lui lo avrebbe raccolto e, incurante del sangue che sarebbe colato dalle sue mani e dei tagli che, pian piano, si sarebbero cicatrizzati col tempo, lo avrebbe rimesso in piedi, più forte di prima.
Perchè gli piaceva davvero la sua anima, aveva un bel colore.
E perchè, anche se non lo avrebbe mai detto ad anima viva, lui voleva bene a quel dannato ragazzino, sebbene quest'ultimo non gli permetteva di leggere le sue amatissime riviste porno.
Sbuffò appena, quando vide quel corpicino contrarsi per il freddo.
Così prese una coperta e gliela sistemò addosso, cercando di non svegliarlo.
Poi alzò lo sguardo al cielo e pronunciò una preghiera silenziosa.
Forse non ne aveva il diritto, ma pregò con tutto se stesso che il cielo lo ascoltasse, almeno una volta, un'ultima volta.
Fa che non cada, per favore.
Angolino di Baci
Prima fanfiction su 07 ghost, ambientata alla fine dell'anime, con protagonista il mio amato Frau U.U
Non è molto, non so nemmeno se si può chiamare fan fiction, ma mi piace e se, dopo averla riletta almeno una decina di volte, non l'ho ancora cancellata, è un miracolo o.O
Frau è un personaggio che amo particolarmente, così come mi piace Teito e adoro soprattutto il loro rapporto, penso più in chiave d'amicizia che altro.
Questa shot non è a sfondo yaoi/shonen - ai, ma voi potete vederla come vi pare, non pongo restrizioni U.U
Spero vivamente di essere riuscita a mantenere i personaggi IC, in questo caso Frau, visto che Teito non ha fatto altro che dormire U.U Comunque ci tengo davvero, spero di aver fatto un buon lavoro, non dico ottimo, ma almeno passabile XD
Non credo ci sia altro da dire, nel caso ci fossero problemi potete scriverlo in una recensione o contattarmi privatamente^^
Commenti e critiche costruttive sono sempre bene accette, ringrazio tutti coloro che perderanno qualche minuto per leggere questa piccola shot e ringrazio soprattutto chi, eventualmente, mi lascerà una piccola recensione.
Grazie e alla prossima, si spera XD