Serie di Drabbles di Furiosity… (per chi
non lo sapesse, sono delle semplici vignette!).
Ho trovato un’autrice che adoro, davvero! E così, ho scelto di
impegnarmi a tradurre il più possibile di quel che scrive, spero, nel modo
migliore… Vi ricordo che la mente è lei, io sono solo un braccino italiano ^_^
Potete trovare le drabbles che vi posto
a questo indirizzo: http://www.livejournal.com/users/furiosity/198455.html#cutid1
Attenzione: Spoilers del sesto libro
nella prima e ultima vignetta
Buona lettura.
Draco/Blaise (PG)
“Io odio questo posto. Questo zoo,
questa prigione, questa realtà” (Matrix)
Malfoy aveva l’aspetto troppo perfetto per uno che
doveva in realtà essere arrabbiato.
Blaise si guardò attorno con circospezione per
assicurarsi che nessuno stesse prestando loro attenzione, e si fece più vicino.
“Cosa ci fai qui?” chiese.
“Aspetto” disse Malfoy, guardandosi la punta delle
scarpe.
“Che cosa?”
“Non sono cose che possano interessarti”. Malfoy alzò la
testa; sul suo viso, un’espressione di sfida.
I loro occhi si incontrarono
per un attimo, e Blaise sentì il viso andargli a fuoco. L’ultima volta che si
erano visti era stato un anno prima. Esattamente il
pomeriggio che Blaise l’aveva trovato dietro le
tribune dello stadio di Quidditch, ubriaco oltre ogni limite per l’effetto di
un qualche whisky incendiario Siriano. Blaise aveva approfittato di Draco,
quella volta. Aveva deciso di dirgli tutto, ma il giorno dopo Malfoy aveva
fatto entrare i Mangiamorte ad Hogwarts ed era
sparito.
Non sapeva cosa dire. Era come se l’anno
prima appartenesse ad un’altra realtà, una dove tutto quel che contava
erano i rapporti coi compagni e con chi era capace di giocare gli scherzi più
crudeli. Ora, Malfoy aveva l’aspetto molto più
cresciuto di Blaise e il moro lo odiò per questo, odiò sé stesso per non essere
come lui. Esattamente come hai sempre fatto, gli disse una sgradevole vocetta nella sua testa.
Malfoy sembrò notare qualcosa alle spalle di Blaise.
“Devo andare” disse in tono pacato, mettendosi il
cappuccio del mantello e passando oltre in fretta senza altre parole.
Harry/Draco
(PG)
Huston, abbiamo
un problema
“Huston, abbiamo un problema”
“Chi?”
“Non importa”
“Cosa
vuoi dire con non importa? Chi
diavolo è questo Huston?”
“È
una citazione. Da un film Babbano”
“Ah,
e così è un Babbano? Grandioso, Potter. Davvero fantastico.
Mi tradisci con un Babbano!”
“Io
non… oh, cristo santo, Draco. È una citazione. Non ci sono Huston!”
“Stai
mentendo. Hai chiamato il nome di qualcun altro a letto e adesso cerchi di
nasconderlo”
“È un film! Con Tom Hanks! L’ho visto con Hermione quando era
ammalata la settimana scorsa!”
“Così
era un’orgia?
Chi è sto tipo,
questo Tom Hanks? Avrei dovuto
immaginarlo che
“Oh
ma finiscila!”
“…
Come facevi a sapere che non ero serio?”
“Perché
se avessi davvero partecipato un’orgia dove c’era Hermione, la cosa che ti
avrebbe dato più fastidio sarebbe stato non essere
invitato pure tu”
“Questo
non è vero. È una mez… una figlia di babbani”
“Ma
ha una bella carrozzeria, comunque”
“Uno
a zero per te”
A volte
diventiamo tutti un po’ pazzi
Harry
non sapeva com’era successo, né l’avrebbe mai saputo
le volte successive. Non sapeva perché aveva Malfoy piegato in avanti sul
tavolino da lavoro di Lupin.
C’erano
state parole acide, urlate con cattiveria, su Lucius Malfoy, Piton e
l’obbedienza. Ce n’erano state altre, sibilate con
malvagità, su Silente, Ginny e la codardia. E le
bacchette furono sguainate.
Poi il nulla, il vuoto totale, se si escludeva il calore
che avvolgeva il suo membro e le nocche bianche di Malfoy aggrappate ai bordi
della tavola. Harry si muoveva convulsamente, spinto dal desiderio,
spingendosi più a fondo, e ancora più a fondo,
mordendosi le labbra per non gridare.
“Sei
pazzo” gemette Malfoy. “Mi farai sanguinare”.
“A
volte diventiamo tutti un po’ pazzi” disse Harry con una voce sgradevole. “E tu te
lo sei meritato”
“Vaffanculo”
Harry rise stringendo
la presa sui
fianchi
Più
tardi, Malfoy di spalle alla porta, seduto sulla brandina
nell’angolo, avvolto nella misera coperta che Lupin aveva recuperato per lui. Harry per un attimo fu colto da un
sentimento quasi umano, ma si disse che non era nulla.
Parlò
prima di uscire, come faceva sempre.
“Sogni
d’oro, bastardo”.
Ecco qui… Che dire, sono diversissime una dall’altra, un po’ strane forse, ma io mi ripeto… Adoro Furiosity! ^_^
Laura