Anime & Manga > Inuyasha
Ricorda la storia  |      
Autore: Mei91    09/09/2010    7 recensioni
SEsshomaru tenta di uccidere Kagome ...Rin gli urla contro e scappa incontrarà la sua vera famiglia ma....
Genere: Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Rin, Sesshoumaru, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Salve ecco a voi una one Shot su Rin e Sesshomaru. Spero vi possa piacere un kiss Mei…

BUONA LETTURA

                                      

Ormai sono tredici anni che conosco Sesshomaru, sono tredici anni che lo vedo sempre azzuffarsi con suo fratello Inuyasha. Una cosa mi sorprese. Nonostante tutti i combattimenti che quei due hanno affrontato, non si sono mai uccisi o fatti male per davvero. Quando quattro anni fa, Inuyasha e Kagome si sono sposati, Sesshomaru andò su tutte le furie. Non lo ha dimostrato, certo, ma io lo conosco. Una sera lo senti parlare alla luna rivolgendosi a lei come se fosse suo padre. Diceva che quello stupido mezzo demone aveva infangato ancora di più la stirpe dei demoni cani. Io, invece sognavo  di potermi sposare proprio come la mia amica Kagome. Sognavo il principe azzurro in sella al suo cavallo bianco che mi salvava da ogni pericolo per poi baciarmi e sposarmi. Io, il mio principe che mi salva da ogni pericolo l’ ho trovato, ma di certo non sarà mai in sella a un cavallo bianco e pronto a baciarmi figurarsi sposarmi . Lui, il mio principe, è il demone maggiore delle terre dell’ ovest. Lui, è il freddo e spietato demone che non ha piètà per nessuno. Lui è semplicemente il grande possente demone cane: Sesshomaru. L’ uomo o meglio demone di cui mi sono innamorata perdutamente. Quando Inuyasha si  è sposato, è diventato più maturo, più responsabile e rispettoso del suo essere un marito, delle sue responsabilità verso la moglie e verso la sua razza demoniaca e umana. Infatti, non attacca più briga con suo Sesshomaru, piuttosto lo ignora e questo fa imbestialire il mio principe. Anche io ho scoperto una situazione alquanto complicata nella mia vita. Circa tre mesi fa scoprii che in realtà mia madre e mio padre non sono morti. Mio padre però è il capo di un gruppo di banditi spietati e ricercati che uccidono senza pietà chiunque si metta davanti a loro. Demoni, umani, donne bambini, uomini, mezzi demoni, tutti, e che mia madre era sua prigioniera, prigioniera di mio padre. A Sesshomaru di tutto questo non dissi nulla,e che lui non si sia accorto che stavo male mi sorprese tanto. Invece ad accorgersi del mio malore interiore fu proprio Inuyasha mentre stava combattendo contro Sesshomaru. Lo vidi interrompere il combattimento, andare a prendere sua moglie Kagome e subito dopo si piazzarono entrambi davanti a me .

“Rin, che hai?” mi disse preoccupato Inuyasha

“Si, sai che con noi puoi parlare, puoi dire tutto!” aggiunse la moglie del mezzo demone, Kagome.

Io, alzai lo sguardo e fissai i loro volti preoccupati, poi guardai dietro le loro spalle e notai Sesshomaru con un’ espressione incredula stampata in volto che mascherò immediatamente assumendo la stessa espressione fredda e indifferente di sempre. Ma, io sapevo, era furioso con Inuyasha. Sicuramente pensava, come si permetteva quello sporco mezzo sangue a lasciare un combattimento iniziato per correre da un’ umana che in quel momento era seduta ferma e immobile che non faceva nulla. Ma, io avevo bisogno di parlare con qualcuno e riportai il viso su Inuyasha,ma notai che la sua spalla era ferita e che Kagome sanguinava dalla pancia leggermente ricurva. Sesshomaru l’ aveva attaccata e Inuyasha l’ aveva protetta con il suo corpo ferendosi alla spalla e adesso guardando meglio mi accorgo che anche il petto è ferito e la casacca rossa e sporca di sangue, come anche la maglietta di Kagome. Mi accorsi che entrambi erano preoccupati e terrorizzati. Kagome perdeva molto sangue ma non sembrava preoccupata per se.

“Non ho nulla. State tranquilli, Inuyasha, Kagome sto bene, ma voi? Avete in viso un espressione preoccupata. Che avete?” chiedo guardandoli in viso. Intanto Sesshomaru si avvicina.

“Rin ..io..” inizia Kagome quasi con le lacrime agli occhi. Inuyasha stringe i denti e i pugni e la stringe a se.

“Devi sapere Rin, che Kagome è incinta, io le avevo detto di stare a casa, ma questa stupida ha detto che solo non mi lascia e ora rischiamo di perdere nostro figlio. Gli ho detto di tornare nella sua epoca o da Kagome, ma lei dice che a combattere solo contro Sesshomaru non mi lascia, ma così perdiamo nostro figlio. Questo lei non lo vuole capire.” Mi dice Inuyasha in un impeto di rabbia che fa bloccare me, Sesshomaru che si stava avvicinando e a Kagome abbassare lo sguardo.

“Aspetta Inuyasha. Vuoi dire che quella ferita gliela ha procurata Sesshomaru?”

Ora sono furiosa, ma con Sesshomaru. Lui annuisce.

“Voi due, andate a casa. Inuyasha curala e salva tuo figlio, a sto fighetto qua , so sempre tutto io e non mi importa chi muore ci penso io.” Dico arrabbiata.

“Rin, che vuoi fare?”

“Inuyasha, Kagome andatevene.”

“Ma…”
“Ora!”

“va bene!” Sussurra Inuyasha che prende in braccio la moglie e la porta al villaggio.

Inuyasha e Kagome vanno via. Sesshomaru mi guardò impassibile,ma  io ero stufa della sue eterna freddezza poi si voltò rinfoderò la spada e prese a guardare la luna, ignorandomi. Io ero furiosa. Non credevo che fosse così crudele e senza cuore.

“Dico sei impazzito!” grido io.

Sta volta lo sorprendo. Non ho mai gridato davanti a lui ne quanto meno a lui, ma sta volta ha esagerato. Essendo un demone so che aveva percepito l’ aura demoniaca del bambino di Kagome e Inuyasha ma non credevo fosse così meschino da attaccare una donna con un bambino ancora non nato, solo perché mezzo demone e figlio di suo fratello. Sesshomaru si voltò verso di me e mi guardò freddo.

“Se il tuo essere un demone completo non ti ha fatto percepire che Kagome è incinta, allora che razza di demone sei.”

“uno che non vuole nella sua famiglia un altro mezzo sangue. E un'altra umana in famiglia.”

Ah, era così. Non vuole un altro mezzo sangue e un'altra umana in famiglia.

“ E allora io che so? Un oggetto che puoi usare nelle notti in cui hai bisogno di sfogare i tuoi istinti,Sesshomaru. Io sarei una puttana.”
“Esattamente.”

Quelle parole mi ferirono profondamente.

“Sesshomaru ti dirò un ultima cosa. Non avvicinarti mai più a Kagome, o a Inuyasha o al loro figlio, perché giuro sulla mia vita che quel bambino sopraviverà. Ma soprattutto non avvicinarti più a me, non mi toccare più nemmeno con un dito, non toccarmi con le tue sudice mani.”

“Non dire stupidaggini, Rin”

“Non sono stupidaggini, Sesshomaru è un addio. Non mi rivedrai più. La sai una cosa tre mesi fa scopri da sola con le mie sole forze che i miei genitori sono vivi. Ritorno da loro. Hai detto che non vuoi un famiglia un'altra umana e un altro  mezzo sangue? Bene. Perché non provi a concentrarti su di me, imbecille. Su forza sapientone cerca un aura dentro di me.”

“perché dovrei?”
“tu fallo!”

Vidi Sesshomaru concentrarsi su di me e dopo un breve lasso di tempo sgranare gli occhi e osservarmi.

“Tu Sei incinta!”

“Evviva! Si , genio lo sono. Ma preparati a dire addio a me e a tuo figlio, non ci rivedrai mai più!”.

Detto questo io me ne andai. Passai dal villaggio dove vidi Kagome e Inuyasha abbracciati e le con una sacca di sangue appuntata al braccio e la pancia fasciata ma con un sorriso a 360°. Il bambino era salvo ed ero felice per loro. Lì salutai e li abbracciai poi mi avviai al villaggio accanto dove sentii che c’era mio padre. Appena mi vide mi abbracciò e fu felice di vedermi. Passarono due mesi e io ero sempre più triste, mi mancava Sesshomaru, ma lui non voleva me e mio figlio. Passeggiai per il tempio e sentii mia madre e mio padre parlare.

“Che cosa! Rin non è mia figlia!”

Io ero incredula, come non ero sua figlia.

“Mi dispiace Kenzo, ma Rin è figlia del principe Shioichi. Quando lo scoprii era oramai troppo tardi, ervamo gia sposati.”

“ma perché non me lo hai detto quando lo hai scoperto, Yukiko.”

“perché se lo avrei fatto,mi avresti costretta ad uccidere Rin?”

“Ovviamente!”

“Ecco perché!”

Io non riuscivo a crederci ero una principessa. Ero finita dalla padella alla brace. Infatti vidi quello che doveva essere mio padre piccare a morte mia madre e poi darle fuoco. Io per sbaglio feci un rumore e lui si accorse di me mi guardò con odio  e mi afferrò per i collo pronto ad uccidermi, ma un qualcosa scaturì da me, un aura demoniaca che allontanò Kenzo da me e lo uccise, ma prima di morire mi disse.

“Ma che cosa sei!”

“Una semplice umana  padre ma porto in grembo il figlio di un demone maggiore!” lo dissi come se ne andassi fiera, ma non volevo altro che morire, Questo figlio mi aveva salvato da una morte che volevo. La mia vita era diventata un inferno. Mia madre era stata uccisa, l’ uomo che doveva essere mio padre mio padre non era e il figlio che porto in grembo lo ha ucciso, e cosa più importante Sesshomaru non mi ama e non mi vuole con lui, ne  me ne nostro figlio.

“Tu porti in grembo in figlio di un demone, ma che razza di persona sei…sei un mostro.”

“Meno di quanto non lo sia tu” dissi con le lacrime agli occhi poi lui morì.

In lacrime mi avvicinai al fiume con un pugnale tra le mani. Io non volevo più vivere. Non c’è ne era ragione. Ero sola al mondo. Avevo assistito allo sterminio della mia famiglia e adesso mi sentivo vuota.

Arrivai al fiume e entrai in acqua e accarezzai la pancia.

“per noi è giunto il momento di andare piccolino. Qui non abbiamo nessuno. Siamo soli.”

Sentii il piccolo che cercava di sollevarmi il morale in qualche modo, cercando di muoversi dentro di me anche se a tre mesi e mezzo  era ancora troppo piccolo per muoversi. Io, sorrisi dolcemente, si capiva che figlio di Sesshomaru. Mi dispiaceva tanto ma lui non avrebbe mai visto la luce del sole. Mai.

Forse avrei dovuto saperlo che sarebbe andata a finire così. Io sono solo una debole umana.

Da quando avevo sei anni la mia famiglia è stata Sesshomaru, ma ero piccola e ingenua per capire che lui non mi poteva amare e  l’ amore che provavo per lui dapprima come se fosse mio padre,  poi come un fratello e in seguito durante le notti di sfrenata passione mi ero illusa che potesse essere anche un buon compagno e quando venni a conoscenza di aspettare suo figlio, credetti che potesse essere un buon marito e padre come Inuyasha lo era per Kagome e per il suo futuro bambino. Mi ero illusa che i due bambini sarebbero potuti crescere come cugini. Ma dopo quello che Sesshomaru aveva cercato di fare con Kagome e Inuyasha, dopo che le aveva detto che per lui, lei era solo un oggetto e che non avrebbe potuto avere nulla a che fare con suo me o con un mezzo sangue anche se questo bambino era suo figlio, io non ebbi più la forza di resistere a questo peso incredibile nella mia vita. Ma come potevo sapere che lui da quattro  mesi mi stava cercando.

Presi il pugnale e mi tagliai le vene con le lacrime agli occhi. Il dolore era forte, ma quello che provavo al petto lo ero di più. La sorpresa più grande fu quando qualcosa mi girò di forza e io mi rispecchiai in due iridi d’ oro. Sesshomaru era li è mi teneva fra le braccia e finalmente vidi nel suo viso impassibile una sorta di preoccupazione. Sorrisi amara era bello morire tra le braccia di colui che ami.

“Rin!” lo sentii chiamarmi. La voce scossa.

“E’..è trop…troppo tardi. Sessho…maru” con queste parole io chiusi gli occhi per sempre.

Il sangue dalle vene scendeva senza interruzione, privandomi del mio liquido vitale. Sentii che Sesshomaru mi prendeva tra le braccia e iniziava a correre, per dove, non so.

 

Trovai Rin al fiume in un lago di sangue. Dopo quasi quattro mesi che la cercavo, lei stava morendo e la causa ero io. Come potevo immaginare che lei aveva avuto problemi con la sua faniglia e che li aveva visti morire, uno per mano di mio figlio. Soprattutto come potevo immaginare che mi sarebbe mancata così tanto. In questi cinque mesi io compresi miei sbagli e tentai di parlare con Inuyasha, ma adesso lui e mia cognata avevano la protezione del villaggio e di Sango e Miroku . Li proteggevano da me e non potevo che dar loro ragione. In questi anni con mio fratello mi sono comportato da idiota specialmente dopo che si è sposato. Ho voluto illudermi che ero arrabbiato con lui perché aveva infangato il nome dei demoni cane e all’ inizio era così, ma dopo che RIN mi aveva detto addio compresi che in realtà vedevo in Kagome un nemico, colei che avrebbe separato la mia famiglia, non rendendomi conto che in realtà ero io il solo ostacolo. Compresi che  nonostante Inuyasha fosse un mezzo demone era forte perché aveva qualcosa che io non avevo: La volontà di migliorarsi e la forza delle persone che amava. Gli amici e la moglie. Adesso speravo solamente che per una volta Sango e Miroku mi permettessero di raggiungere Kagome. Lei era un’ infermiera nella sua epoca e forse avrebbe potuto fare qualcosa per Rin e si anche per mio figlio. Perché adesso io volevo bene a quella creaturina che cresceva dentro la mia Rin.

La presi in braccio e lei sussurrò parole amare.

E troppo tardi Sesshomaru.

No! Non è tardi finchè non lo dico io. So che è colpa mia se lei è arrivata a tagliarsi le vene, ma io farò di tutto per salvarla e se ancora mi vorrà …

Arriva al villaggio e come previsto Sango e Miroku non mi fecero entrare e iniziarono ad attaccarmi. Io non reagisco schivavo solo i colpi il mio pensiero era rivolto a Rin e anche alle uniche due persone che avrebbero potuto salvarle la vita. Tenseiga su di lei era del tutto inutile, ma Inuyasha e Kagome no. Un urlo mi usci dalla gola senza che io potessi trattenerlo.

“Inuyasha!”

Quel grido venne percepito da mio fratello che immediatamente uscì dalla sua capanna e si diresse verso di me.

“Sango. Miroku. Fermi!” urlò mio fratello e i due umani si fermarono immediatamente come tutto il resto del villaggio che aveva iniziato ad attaccarmi.

“Inuyasha?” dissero in coro la sterminatrice e il monaco.

“Andate qui ci penso io  e anche voi per favore. Grazie. E' mio fratello.” Disse mio fratello rivolto ai due amici che sapevano chi ero e al villaggio che invece non sapeva chi ero. Aveva capito che non ero li per combattere. Appena rimanemmo soli, lui si avvicinò verso di me e appena vide Rin sussultò. Lo so anche io sussultai quando la vidi. Senza dirmi una  parola prese in braccio Rin e la strinse a se. Io ne rimasi sorpreso, poi alzò il viso e mi disse una semplice frase, ma che mi fece capire quanto maturo fosse mio fratello e degno di far parte della nostra famiglia.

“Vieni. Andiamo da mia moglie. Kagome la salverà.”

Io annui e lo seguii. Entrammo nella capanna e appena Kagome vide Rin si precipitò da lei ma non evitò di salutarmi poi la depose sul letto e l’ unica cose che disse fu.

“Tutti fuori!”Io sussultai non volevo lasciare Rin, però acconsentii.

Io,Inuyasha, Sango e Miroku ci avviammo verso fuori ma la ragazza ci fermò con una frase.

“Inuyasha tu no, resta. Mi hai già vista operare e mi serve una mano, tutti gli altri fuori. Sango per favore pensa a Sesshomaru.”

La sterminatrice annuì. Vidi Inuyasha dirigersi verso la moglie, mentre Miroku mi esortava a uscire. Stesi davanti la porta intento a guardare il cielo a cui rivolsi una breve preghiera per Rin poi sentì Kagome urlare.

“OH, Kami. Inuyasha è incinta.”

Sorrisi. E si è Incinta. Dalla tenda Inuyasha affacciò la testa come a chiedere conferma e io annui. Lui non disse niente ma il mio sguardo era  eloquente. Volevo quel bambino. Lui rientrò e sentii che disse a Kagome

“Amore, dobbiamo assolutamente salvare lei e il loro bambino.”

“Si, ovvio.” rispose Kagome

Ancora mi domando come ho fatto a non capire che mio fratello in realtà mi voleva bene e che io volevo bene a lui e nonostante lo abbia sempre trattato male avrebbe fatto qualsiasi cosa per me e adesso sta cercando di salvare la donna più importante della mia vita e mio figlio. Dovrò parlare con lui e ringraziarlo di cuore, prima o poi.

Dopo circa due ore Inuyasha esce dalla capanna e io mi avvicino a lui, ma non dico nulla. Lui sorride amaro.

“E’ salva e anche tuo figlio.”

Non ho il tempo di parlare che lui sempre con quel sorriso finto, triste, di circostanza che rivolge nei miei confronti, se ne va. L’ ho fatto soffrire proprio tanto. Ora che ci penso lui ha salvato mio figlio mentre io ho tentato di uccidergli il suo. Mi sento un mostro.  Mentre stavo per entrare, Inuyasha torna indietro e come una furia entra. Che è successo?

 

Riaprii gli occhi e mi ritrovai nel villaggio della vecchia Kaede. Al mio fianco c’ era Kagome.

“Ciao, ti sei ripresa.” Mi disse felice nel rivedermi. Io non le risposi ma cinque secondi dopo mi ritrovai un furia rossa al fianco. Ecco sono pronta per la paternale.

“Rin! Oh, ti sei ripresa. Ma si può sapere che ti è saltato in mente …stavi  per morire e …”

Sesshomaru entra e lo guardo un attimo per poi tornare ad ascoltare il mio paparino.

“Non lo devi fare mai più,Rin . Mi hai fatto preoccupare.” non lo ho ascoltato ero intenta a fissare Sesshomaru ma acconsento con sarcasmo.

“Certo, non lo farò più ,papà.”

“Rin non sto scherzando!” mi dice e io sorrido.

“Io nemmeno ,papà.” Inuyasha arrossisce e distoglie lo sguardo e io cerco di mettermi seduta, ma non ci rinucio e rimango sdraiata.

“per me è come se fossi tu mio padre,Inuyasha. So che ti sei sempre preso cura di me anche in questi quattro mesi che sono stata in quel villaggio, dalla mia famiglia. In lontananza ti prendevi cura di me. Non sono stupida, me ne sono accorta. Purtroppo non ci sei stato il giorno più orribile della mia vita. Quando ho scoperto e visto cosa orribile.”

“come? È dov’ ero?”

“Inuyasha non te ne faccio una colpa. Non ti ho chiesto io di vegliare su di me eppure tu lo hai fatto,ma anche tu hai una famiglia.”

“Mi dispiace.”

“Non è colpa tua.”

Vidi che annuì e poi Kagome prese parola.

“Vi lasciamo soli. Ah, Rin tuo figlio sta bene.” Io sorrisi felice e mi spuntarono le lacrime agli occhi, poi annuì. Sesshomaru guardò semplicemente Kagome con uno sguardo di gratitudine .

Rimanemmo soli a fissarci. Non sapevo che dire ero ancora arrabbiata con lui ma allo stesso tempo mi era mancato tantissimo.

“Rin io…”

“lascia perdere ,Sesshomaru”

“No, non posso è stata colpa mia se…” mi dice ,ma io lo interrompo.

“No! Non credere di averne tutto il merito, la colpa è anche della mia famiglia. Ma adesso ripensandoci non sono sola è ho rischiato di uccidere mio figlio.un esserino dentro di me che già amo da morire. Io ho Inuyasha che è come un papà per me e Kagome che è come una mamma, lo hai sentito, non scherzavo. Quando tre anni fa mi lasciasti per un anno in questo villaggio per sbrigare le tue cose, loro mi sono sempre stati vicini e sono certa che continueranno a  farlo e poi adesso io ho questo bambino che ho rischiato di uccidere e me ne sento in colpa da morire, ma è vivo, è sopravvissuto. Con ho senza di te io lo tengo è mio è la mia vita. Sarò mamma Sesshomaru, qualunque cosa accada. Però, è proprio figlio tuo, ha tentato di avvertirmi che stavo commettendo un’ errore e invece non l’ ho ascoltato. Mi domando che razza di madre sarò, ho quasi ucciso mio figlio. Però cresceremo insieme, vero piccolino?” dissi io accarezzandomi la pancia fasciata.

“Non capisco,Rin.”

“Sesshomaru, Inuyasha ha vegliato su di me, Inuyasha lo zio del bambino e non tu. Non è potuto essere presente però nel giorno della strage. Ha una moglie lui e una famiglia di cui prendersi cura.Quindi non gliene faccio una colpa. Luicredeva che io non sapessi che vegliava su di me, ma io lo sapevo. “

“Che giorno delle strage?”

“Sesshomaru, mio padre era il capo di una banda di banditi estremamente pericolosi I GANZU, la più pericolosa banda esistente sul pianeta e mia madre era sua prigioniera. Ecco perché Inuyasha vegliava su di me non si fidava di quelle persone e ne aveva tutte le ragioni. Io non sono figlia di quel capo di banditi. L’ ho sentito l’ altra notte quando mia madre lo confessava a quel capo dei banditi, Kenzo. Io sono la figlia del principe umano Shioichi. Mia madre non disse nulla al capo di banditi anche perché erano ormai sposati, e se glielo avesse detto io non sarei qui. Kenzo avrebbe costretto mia madre a uccidermi. Kenzo invece ha ucciso mia madre davanti i miei occhi e gli ha dato fuoco. Poi io ho fatto un rumore e stava per uccidere me ma …”

“cosa! Dov’è questo bandito Rin!” mi disse Sesshomaru Interrompendomi.

“Non c’è più è morto?”

“e’morto lo hai ucciso?”

“non io …io stavo morendo ma tuo figlio mi ha salvata.”

“mi ..Mio figlio.”

“Si, l’ aura demoniaca del bambino è passata a me e con un artigliata l’ ho fatto fuori. Ho aviuto detto dal mio caro presunto paparino che sono un mostro e che be ….ecco ..te.”

“Io? Cosa?”

“che me la faccio con i demoni in poche parole.”

“Non ho capito.”

“Uff. mi ha dato della puttana, gheshia.”

“Ma io lo faccio fuori.”

“Ti ho detto che ci ha già pensato tuo figlio.” Gli dissi spazientita.

Sesshomaru si avvicinò a me si inginocchiò e mi abbracciò.

“Io voglio che tu sia la mia donna Rin.”

“Cosa!”

“Voglio che tu sia la mia donna e la madre dei miei figli. A proposito…” Sesshomaru si chinò sulla mia pancia e disse “Bravo figlio mio, proteggi sempre la tua mamma, quando papà è troppo stupido per farlo” io ero incredula. Sesshomaru ci aveva forse accettati. Sentii che Sesshomaru metteva una mano sul mio grembo e che in risposta il bimbo scalciò.

“Tu guarda, cominci di già a rispondere a papà!” disse Sesshomaru facendo il finto arrabbiato. Io scoppiai a ridere.

“Be, se la mamma non lo ascolta, speriamo che lo faccia il papà vero piccolino?”

Il bimbo scalciò.

“Ecco bravo, bella risposta.” Dissi io poi mi voltai verso Sesshomaru e lui mi disse

“ti amo Rin e ti chiedo scusa se l’ ho capito solo adesso.”

“Ti amo anche io Sesshomaru e ti perdono.”

Sesshomaru baciò la compagna e disse

“Mi sposerai? O almeno credo che si faccia così fra voi umani.”

“Oh, Sesshomaru il matrimonio è solo una formalità,ma rende il legame be …be … come quello di Inuyasha e Kagome.”

“Bene. Allora sposami Rin!”

“era un ordine?”

“si!”

“allora sarò felice di accettarlo.”

Sesshomaru baciò passionalmente Rin e la prese i braccio e la fece uscire.

Kagome si girò di scatto eccitata.

“Che bello, che bello ,che bello … SAREMO COGNATE” continuava a ripetere mia cognata

“Oh, Kagome hai sentito è vero?” chiese io e Sesshomaru lanciò un occhiata di ghiaccio a Kagome.

“Oh, Rin la colpa non è mia è Sango che mi ha trascinata qui e Miroku ha trascinato Inuyasha qui.”

“Inuyasha?” disse Sesshomaru

“Si, cognato guarda in alto sull’ albero!” disse Kagome e Sesshomaru guardò in alto trovandosi il fratello su un ramo di un albero accucciato. Involontariamente sorrise

“Kagome dannata strega.”

“Inuyasha  A CUCCIA!”
Inuyasha si spicciò a terra e Sesshomaru si chinò e gli disse.

“Fratellino non è mai bene spiare.”

“ma non è colpa mia! Miroku dannato monaco questa me la paghiiii!” urlò Inuyasha e Sesshomaru sorrise e aiutò il fratello a rialzarsi.

Be che dire da orribile che era diventata la mia vita è finalmente diventata stupenda. A breve avrò un marito e un figlio, ho una cognata e un cognato che considero come i miei genitori e Sango e Miroku i miei migliori amici. Viviamo tutti insieme al  villaggio ma spesso anche al castello di Sesshomaru dove Inuyasha è considerato un principe al pari del fratello dai demoni. Dopo il matrimoni conobbi mio padre all’ inizio si dimostrò incredulo alla mia storia, ma la somiglianza tra me e lui era lampante e allora ci credette. Quando presentati Sesshomaru e Inuyasha a mio padre be all’ iniziò si  spaventò ma alla fine comprese che io amo lui, lui ama me e che Inuyasha e stato come un papà per me e accettò anche loro specialmente quando gli dissi che stava per diventare nonno. Io e Kagome abbiamo avuto i bambini in due mesi di distanza e Taiyoh figlio di Kagome e Takeru figlio mio crescono bene e si vogliono bene anche se spesso litigano come i loro padri.

Che dire la favola si e conclusa a lieto fine e basta concludere con:

E vissero per sempre felici e contenti .

FATEMI SAPERE CHE VE NE PARE E SE MI è VENUTA BENE UN GROSSO KISS MEI...

   
 
Leggi le 7 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Inuyasha / Vai alla pagina dell'autore: Mei91