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Autore: KStewLover    10/09/2010    9 recensioni
Nascita della storia d'amore tra Robert e Kristen,durante la promozione di Twilight a Roma nel 2008.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kristen Stewart, Robert Pattinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Allora ehm ehm *si schiarisce la voce*
Salve a  tutti,questa è la prima os-e storia-che pubblico e scrivo riguardo i Robsten,di cui sono fan scalmanata.Ho sempre scritto e scrivo tuttora nella sezione di Twilight,ho sempre avuto un po' di timore a gettarmi in una ff riguardante i nostri due beniamini,però poi mi son detta "perchè non provarci?"e quindi eccomi qui xD
Questa è la prima di una serie di OS che tratteranno dei viaggi compiuti da Rob e Kris per la promozione dei vari film della Twilight saga,descrivendo le tappe più salienti della loro storia d'amore.
E' il mio primo esperimento con i Robsten,ripeto,quindi se volete lanciare pomodori siete assolutamente autorizzati. ^^
Buona lettura.





When in Rome...

Roma.La città dai mille significati,dai mille appellativi,dalle mille sfumature.La Caput Mundi,così l'avevano ribattezzata i Romani.La città dei Papi.La città  dei sette colli.
Per quanto non toccassi un libro di storia più o meno da cinque anni buoni,ero perfettamente a conoscenza di quanto  la città in cui mi apprestavo a passare tre giorni fosse la culla della storia e di un intero popolo,non solo quello italiano,ma anche di quello europeo.
-Me ne rendo conto,che ho avvisato con poco preavviso.Ma per me sarebbe davvero importante-
-Oh,Rob,sei sempre il solito.Se non ti visiti tutta la città dove sei ospitato non sei contento-
Seduta sul comodo sedile in pelle dell'aereo che stava trasportando me ,Robert ,Michael e Catherine nella capitale italiana ,mi voltai leggermente.
Robert era seduto esattamente dietro di noi,e la piccola fessura tra i sedili mi permetteva di sbirciarlo senza problemi,perlomeno nel breve momento in cui Michael era in bagno.
Robert appariva tranquillo,rilassato,come sempre d'altronde.Invidiavo la sua straordinaria capacità di mantenere la calma in ogni situazione,ogni viaggio,ogni intervista.
Io ero già agitata ancor prima di toccare terra sul suolo italiano.
"Twilight",il primo di una serie dei film sulla celebre saga letteraria,si apprestava a sbarcare nei cinema,e prometteva davvero un successo senza eguali,così come sottolineava anche lo stipendio ricevuto per aver scelto di interpretare la parte di Isabella Swan,la goffa diciassettenne che perde la testa per il vampiro perfetto senza tempo,Edward Cullen.
Io e Rob eravamo entrati subito nella parte senza alcun problema.L'alchimia tra i nostri corpi,le nostre menti,erano un qualcosa di unico.Raramente mi era capitato sul set di qualche film di provare un simile rapporto con miei altri colleghi.
Rob era...speciale.
E riusciva perfettamente nella parte del mio fidanzato vampiresco.
-Kristen,diglielo anche tu-
Catherine,colei che non avrei smesso di ringraziare per aver scelto per me un compagno di set  così perfetto,regista del film,sorrise amabilmente,notando la mia sbirciatina tra i sedili.
Non appena mi accorsi dello sguardo di Rob su di me,arrossii.
-Oh.Ehm,credo che questa volta abbia ragione Cath.Rob,abbiamo solo tre giorni,e tante interviste da fare-
Lui alzò i suoi occhi limpidi al cielo e scosse la testa.-Quando si tratta di darmi contro,saresti capace di allearti contro il tuo peggior nemico-
-Io non sono il suo peggior nemico-osservò Catherine,scuotendosi i lunghi capelli biondi.
Mi passai una mano sugli occhi.-Chissà perchè,quando parlo con te,non riesco a fare un discorso che non possa essere definito idiota e senza senso-
-Perchè io risveglio in te la parte più scherzosa-replicò lui,rivolgendomi un sorriso da infarto.
Ed ecco il rossore.Sentii chiaramente il sangue affluire alle guance,ma non ebbi il tempo di trovare in quell'affermazione qualcosa di malizioso,perchè il mio fidanzato affermato ormai da sei anni,Michael,con il suo passo strascicato ,tornò alla sua postazione,ovvero di fianco a me.
Sospirai,notando con la coda dell'occhio Rob irrigidirsi leggermente,e rivolgere l'attenzione al paesaggio fuori dall'oblò.Era ormai sera.
-Kris,tesoro,siamo quasi arrivati,ho parlato con lo steward-mi informò Michael con un sorriso,sfiorandomi un braccio coperto dalla lunga maglietta nera.
Quando quella mattina eravamo partiti da LA,avevano provveduto a informarci che la temperatura a Roma si era abbassata clamorosamente,e dai nuvoloni carichi di pioggia che ci costeggiavano,capii che avevo fatto  decisamente bene ad indossare una maglietta lunga e la solita felpa nera sopra.
Roma sarebbe stata la prima città dove avremmo promosso il film in Europa,perlomeno insieme a Rob.Poi ci sarebbero toccate la Germania,la Francia,l'Inghilterra.
Personalmente,adoravo il continente europeo.
Era traboccante di storia.Non che la mia mia terra,l'America,non ne avesse,ma era qui che si  erano svolte la maggior parte degli eventi storici ,quelli rilevanti.
Annuii distrattamente a Michael,fingendo un piccolo sorriso.
Oramai,la situazione era divenuta insostenibile,e soprattutto ridicola.
Quando avevo conosciuto Michael,mia costar sul set di "Speak",all'età di tredici anni,mi ero subito invaghita di lui,del suo sorriso,del suo modo di esporsi al mondo.In fondo,eravamo all'apice della ribellione adolescenziale.
Tuttavia,quella storia d'amore che ci aveva visto coinvolti per sei lunghi anni,stava perdendo la sua intensità e soprattutto l'interesse dell'uno e dell'altro.Ormai,la nostra storia era basata sull'abitudine,senza più scossa elettrica,l'emozione di sentirsi insieme.
Mi voltai nuovamente verso l'oblò,quando percepii l'aereo perdere lentamente quota.Fu allora che lo sguardo mi cadde su Roma.
Era davvero una bellissima città,piena di luci.Osservai un gigantesco edificio circolare illuminato a giorno,le cui  dimensioni grandi erano percepibili anche da lassù.
Sentii lo sguardo di Rob su di me e mi voltai leggermente.Lo trovai a fissarmi con un sorriso.
Tossicchiai.
-Kris,tutto bene?-
Michael si sporse leggermente,per controllare le mie condizioni.-Hai il mal d'aria?-
Scossi la testa,evitando di lanciare un'altra occhiata a Robert.-No,no...ehm-mi guardai attorno,in difficoltà.-In realtà,mi stavo chiedendo cosa fosse quell'edificio...-con il dito leggermente gelato,indicai ancora una volta il cerchio gigantesco.
-Oh,è lo Stadio Olimpico.Lì si giocano le partite di calcio-
Catherine,con fare saccente,si sporse in avanti,poggiando i gomiti sul sedile di Michael.-Sai,il calcio è molto importante in Europa.Rob ne dovrebbe sapere qualcosa,lui è inglese-
A quel punto,lui mi sorrise e si morse maliziosamente un labbro.-Kris,se vuoi,posso offrirmi volontario per qualche ripetizione sulle usanze europee.Se ci tieni ,ovviamente.E se a qualcuno non da fastidio-mormorò allusorio.
Le spalle di Michael si contrassero leggermente,ma continuò a guardare davanti a sè.
Lanciai a Robert un'occhiataccia e lui ridacchiò.Catherine alzò gli occhi al cielo.
Che situazione assurda.
In quel momento,uno dei bodyguards che si sarebbe occupato della nostra salvaguardia  durante il breve soggiorno romano,si avvicinò con cautela.
-Siamo pronti per l'atterraggio-ci informò,spegnendo l'apparecchio che aveva nella tasca dei pantaloni.
Quando l'aereo toccò terra,rilasciai un piccolo sospiro di sollievo.Per quanto amassi esplorare nuovi posti,consocere nuove usanze,sorvolare l'oceano dopo un po' diventava sfiancante.
Negai all'hostess di traportare il mio bagaglio a mano e mi infilai lo zainetto sulla spalla,incitando Michael a scendere.
Lui mi sorrise e mi prese per mano.
Robert scosse la testa incredulo e io non potei far altro che guardarlo implorante.
-Ehm,Michael-
Catherine lo chiamò con un sorriso gentile.
Il mio fidanzato si voltò.-Sì?-
-Ho sentito dire che sei stato scritturato per una parte in un nuovo film.Sono rimasta molto  sorpresa e contenta!Come si chiama questo film?-
Oh,Santa Catherine.La ringraziai con lo sguardo,e gettai un'occhiata a Rob, dopo che Michael ebbe lasciato la mia mano ed essersi accostato a Catherine,raccontandole divertenti aneddoti sulla sua nuova parte da interpretare.
-Oh,finalmente-Rob sospirò di sollievo,mentre venivamo trasportati con la navetta privata all'interno dell'aeroporto.
-Cosa?-chiesi,fingendo di non capire.
Lui arrivò dritto al punto,incatenandomi con il suo sguardo limpido.-Kris,quando hai intenzione di parlargli?-
-Parlare a chi?-continuai,simulando indifferenza.
Espirò-Kris,non prendermi in giro.Non è il momento dei giochetti-continuò,alzando la voce.
Gli poggiai una mano sul braccio,approfittando della distrazione di Michael.-Rob,sta calmo.Ti  ho gia detto  che la situazione non è facile.Ma ti ho anche detto che lo farò-
-Lo farai,già-replicò lui con un lampo d'ira negli occhi.-Quando?Tra un anno?Venti?-
Presi tempo-Presto-
Lui annuì.-Presto-
-Sì-
-Kris-
Lo guardai,mentre venivamo condotti all'uscita dell'aeroporto,che a quanto leggevo dalle informazioni sui cartelloni,fosse quello di Ciampino.
-Sì?-
-Comincio a stancarmi-
Un brivido di terrore mi cosparse le braccia.-Cosa?Rob,no!Ti prego,ho detto che lo farò...-
-Lo farai,lo farai,sì-Si arrestò proprio davanti alla monovolume oscurata che attendeva il nostro ingresso.Ci saremmo dovuti separare di lì a poco.-Sempre così dici,ma in realtà proprio non lo fai mai.Comincio a dubitare  su tutto ,Kris.Anche sui sentimenti che tu dici di provare verso di me-
-No!-la voce mi salì di un'ottava,e Michael si voltò,allargando gli occhi,come se si fosse accorto  solo in quel momento  di avermi lasciata con il suo potenziale nemico in amore.-No-ripetei,in preda al panico.-Ti prometto che lo farò,Rob.Non puoi non credermi.Non dopo che...-
-Prego,signor Pattinson,da questa parte-
Uno sconosciuto in giacca e cravatta incitò Rob a salire sulla volomonume davanti alla mia.
Lui scosse la testa,amareggiato.-Sai che c'è ,Kris?Mi sono rotto-
Mentre lo guardavo salire sull'auto a testa bassa,sentii il cuore infrangersi.
-Andiamo,tesoro?-
Michael era gia di fianco a me.Mi strinse possessivamente il braccio.
Non risposi,limitandomi a salire in auto.

-Non c'è bisogno di nessun cambio di programma-
La mia personal designer,Jessica,mi ammirava nello specchio della suite del mio hotel  extralusso ,che si affacciava su Piazza del Popolo,una delle piazze più famose della città.
Indossavo l'abito che avrei sfoggiato alla premiere,l'indomani.Bianco,ignorando il nome dello stilista,a frange,era davvero grazioso,se non fosse stato per la temperatura bassa che c'era,sarebbe stato davvero perfetto.
In auto,mentre raggiungevamo l'hotel,era scoppiato un vero e proprio temporale,e avevo origliato la conversazione  tra due bodyguards, secondo i quali domani ci sarebbe stato anche di peggio.
Fantastico.
E cominciavo anche ad avvertire le prime linee di febbre.
Tossii.
-Kristen,hai bisogno di qualcosa?-
Jessica,preoccupata,mi osservava dallo specchio.
Scossi la testa,passandomi una mano tra i capelli.-L'unica cosa di cui avrò bisogno sarà un giacchetto per domani-dichiarai,iniziando a sfilare l'abito.
Tremai di freddo.
-Provvederò a procurarlo-mi garantì lei.-Sicura di non volere qualche pastiglia,sciroppo...?-
Scossi la testa nuovamente,senza sorridere.Non mi preoccupavo minimamente delle mie condizioni esteriori.
Quelle interiori erano messe peggio.
-Va bene.Allora vedi di riposarti,scricciolo.Domani ti ,anzi vi,aspetta una giornata pesante-Lei si avvicinò,dandomi un piccolo buffetto sulla mano.
Le sorrisi debolmente,e quando se ne fu andata,mi infilai direttamente sotto le coperte del soffice letto,in pensiero.
Volevo piangere.
Provavo il maledetto impulso di farlo.
Ringraziai il cielo che Michael fosse ancora nel bar dell'hotel a bere qualche alcolico,piuttosto che  a  condividere  il letto con me.
Quella situazione era divenuta pressochè insostenibile.
L'occhio mi cadde sull'orologio che avevo al braccio,uno dei regali di Michael,e mi accorsi che era ormai notte fonda.
Il fuso orario mi aveva letteralmente provata.
Mi chiesi cosa stesse facendo Rob in quel momento,a pochi chilometri da me,in un altro hotel.Avevo cercato di captare qualche informazione,e Catherine,nella stessa macchina con noi,se ne era accorta, e fingendo di non riuscire  ad  allacciarsi un bottone,mi aveva sussurrato all'orecchio.
"Alloggia all'Exedra,in Piazza della Repubblica.Non è lontano dal nostro"
Ero arrossita.
Catherine era a conoscenza di tutto.
Sapeva che quello che legava me e Robert non era un semplice rapporto professionale o di amicizia.
Era un qualcosa che andava oltre.Oltre a tutto.Un legame non programmato,un amore sbocciato tra un ciak e l'altro,quando entrambi,negli attimi in cui abbandonavamo i nostri personaggi,ci conoscevamo ,scoprivamo gusti,piaceri ,uno dell'altro.
All'inizio,non potevo credere che Robert avesse davvero fatto il casting per ottenere il  ruolo solo perchè desiderava conoscermi.
Kristen è la migliore attrice della nostra generazione.
Mi stimava molto.
E aveva da subito messo in chiaro le sue intenzioni nei miei confronti.
Robert era innamorato di me,lo dimostrava nei piccoli gesti che lentamente mi avevano fatta innamorare di lui.
Una chitarra in regalo,un cd dei Led Zeppelin,il mio gruppo musicale preferito,i suoi inviti ai concerti dei suoi migliori amici inglesi.
Non sarei stata così ipocrita da affermare che la fine della mia relazione con Michael,seppur  non ancora ufficializzata,non fosse dipesa da Robert.
Robert era uno dei tanti fattori,ma non il principale.
L'interesse per lui era nato dopo la consapevolezza di non provare più nulla per Michael.
Robert lo sapeva.Sapeva che ero innamorata di lui.Così come Michael sapeva di doversi guardare le spalle da Robert.
Per Michael era un semplice atto infantile,di possessione.Era più che ovvio che anche lui non provasse  più nulla  per  me che andasse oltre a del semplice affetto.
Con un sospiro,accolsi la sua entrata,e finsi di dormire.
Il letto si curvò sotto il suo peso,e mi strinsi ancora di più al lato esterno del letto.
Robert aveva ragione.
Così avrei finito per perderlo.
Avrei dovuto parlare a Michael presto-molto presto-e lasciarlo.
Per Rob.Per noi.
Aveva sopportato fin troppo.
Ma era più facile a dirsi che a farsi.
Non riuscivo a trovare un momento per riuscire a racimolare il coraggio e il posto giusto per farlo.
Tuttavia,ora come ora,avrei potuto farlo immediatamente.
Dopo aver incrociato  lo sguardo ferito di Rob,poco prima che salisse in auto,qualcosa si era spezzato dentro di me.
Il mio cuore,forse,alla consapevolezza di aver ferito il ragazzo che amavo.
Rob,lo farò.Per te.Mi farò perdonare.



La vettura ci stava trasportando verso l'auditorium del Parco della Musica.Ero con Michael.
Costretta nel mio abitino,il giacchettino di pelle nera a ripararmi dal freddo e dalla tempesta di grandine  che aveva avvolto Roma proprio pochi minuti prima che varcassimo il red carpet,non era stato propriamente salutare per la mia leggera alterazione.
Tremavo.Avvertivo il freddo penetrarmi fino alle ossa.
Robert quella mattina aveva dovuto partecipare alla conferenza stampa e a una sessione  di interviste con me.Sebbene davanti alla telecamera e ad un blocchetto bianco avesse scherzato con me,avevo notato che qualcosa che non andava.
Difatti,al di fuori della telecamera,non mi aveva rivolto parola.
Era ancora arrabbiato.
Quella era stata la causa che mi stava spingendo ad affrontare una delle conversazioni più paurose di sempre.
Kris,ce la puoi fare.
-Michael-lo chiamai,con voce atona,un po' secca per via della tosse.
Lui si voltò,dando le spalle al lungo viale alberato che ci stava conducendo verso l'auditorium.
-Tesoro,dimmi.Sei sicura di farcela?-
Mi accarezzò uan spalla coperta dal giacchetto.
-Certo,sì.-
Mi morsi un labbro,osservandolo,cogliendo quei particolari che in un tempo passato mi avevano fatta innamorare  di lui.
-Michael,la nostra storia è finita da tempo-
La mano che teneva poggiata su di me pian piano raggiunse il sedile.
-Cosa?-
Incapace di reggere il suo sguardo,chinai la testa-Non ti amo più,Michael.Quello che provavo  nei tuoi confronti  è ormai  svanito da un sacco di tempo-
Silenzio.
Pregai mentalmente che il conducente della macchina fosse italiano,altrimenti quella notizia avrebbe  fatto  presto il giro per tutto il mondo,e alterato la Summit.
-Kristen.Kristen,guardami-
-Michael,no...-
-Sì,Kristen.Pretendo che tu mi guardi.-
Alzai il viso,incontrando il suo sguardo sbalordito.-Perchè...perchè tutto questo?-
Ancora silenzio.
Poi una risatina incredula.-Ho capito.E' lui.Sei innamorata di lui,vero?-
Scattai.-Michael,no aspetta...-
-E' così!-Ancora incredulo,si guardò attorno.-Non posso crederci!-continuò ,alzando la voce.-Hai intenzione di mandare  tutto a puttane per lui?-
-Michael,ti prego,stai calmo-
Mi girava la testa,avevo gli occhi arrossati per via della febbre che continuava a salire,l'agitazione per le orde  di fans che  mi attendevano lì da ore e ore.
Subito mi pentii.
Perchè diavolo avevo scelto il momento meno opportuno per lasciarlo?
-No che non sto calmo,Kris!Non posso crederci!Proprio tu,tu,che hai sempre evitato di fermarti  all'apparenza,Dio,non posso crederci,sei rimasta intrappolata dalla sua falsità...-
-Cosa?-Lo bloccai,voltandomi di scatto.-Quale apparenza?Michael,non parlare così di Rob,tu non lo conosci,non te lo permetto!-urlai arrabbiata.
Il conducente della macchina si voltò,incuriosito.
Fortunatamente avevo pochissimo trucco.Mi asciugai una lacrima.
-Kris,senti Kris-La sua voce,ora disperata,mi raggiunse insieme alla sua presa forte della mano sul  mio braccio.-Ok,Kris.E' ovvio che qualcosa non va-
Annuii,soffiando con il naso.-Esattamente-
-Ma sono disposto a perdonarti-
Alzai lo sguardo.-Cosa?-
Michael sospirò.-E' ...evidente che lui debba averti fatto il lavaggio del cervello,o qualcosa di simile.Ma  ci parlerò io.Non può assillarti in questo modo,forzarti a ...-
-Michael...-
-...insomma,con quel suo atteggiamento arrogante!Chi si crede di essere...-
-...Michael...-
-...lo conosci da quanto?E gia pensa di trattarti come se...-
-Michael,michael,ascolta-bloccai il suo lagnare inutile,legando il suo sguardo al mio.Oh,Michael,mi spiace.Ti  voglio bene.-Robert...lui non centra nulla.-Presi un gran respiro,poggiando la mia mano sul suo braccio.-Perlomeno,non è lui il  motivo per il quale ho deciso di lasciarti.Le cose tra noi non vanno da un po'.Ho...provato a capire se  fosse  solo una fase,se,se...ahw-Scossi la testa.-Robert è venuto dopo,è stato solo la conferma al fatto che io...non provo ormai più del semplice  affetto  verso di te-
Mi bloccai per respirare.Era stato il discorso più difficile di tutta la mia vita.
Osservavo Michael,il suo sguardo vacuo,la bocca leggermente spalancata.-Ah-
Chiusi gli occhi,provando il folle impulso di piangere.-Io...mi dispiace.Mi spiace Michael-
La macchina si fermò.Un coro di urla invase l'abitacolo ancor prima che la portiera venne aperta.Poi,il caos.
Ovunque intorno a me vedevo braccia,bocche urlanti  e scalpitanti.Il lungo red carpet si estendeva fino all'entrata dell'auditorium,e sugli scalini occupati dalla stampa e dai fotografi.
L'occhiata che rivolsi a Catherine la disse lunga.Si avvicinò,abbracciandomi forte.
-Tutto bene?-mi sussurrò all'orecchio,carezzandomi la schiena.
La strinsi con potenza.-Sì...adesso sì-
Ed era davvero così.Perchè per quanto quello che avessi fatto non era bello,era però giusto.Ora mi sentivo leggera,libera.Libera di essere con Rob.Rob che era ancora arrabbiato con me.
Una macchina uguale alla mia si posizionò nel punto dove ero scesa io pochi secondi fa.
I miei occhi si illuminarono.
Ed eccolo lì,i capelli scarmigliati,la bocca aperta in un'espressione di puro giubilo,avvolto  in un completo elegante/sportivo blu.
Si aggiustò la giacca,e poi il suo sguardo cadde sul mio.Sorrise.
Mi agguantai a lui,avvolgendolo con un braccio.
-Ciao-mormorai,mentre i fotografi impazzavano con i loro click fotografici.
-Ciao-rispose lui sottovoce.
Era quasi impossibile ascoltarsi in quel puro giubilo di voci,di urla.Giornalisti in attesa di interviste,fans che scalpitavano.
-Rob,la vuoi sapere una cosa?-
Quasi urlai,per farmi sentire.
Scorsi solo con la coda dell'occhio Michael che veniva scortato da due bodyguards all'interno.
Robert corrugò di poco le sopracciglia,cercando di mostrarsi indifferente davanti ai fotografi.-Illuminami-
-Ho lasciato Michael-
Non si voltò.Era costretto a non  farlo.Eravamo nel bel mezzo di una sessione fotografica,davanti  agli occhi di tutto il mondo.Ma sentii la sua stretta intensificarsi,e la sua bocca rivolgere un sorrisone agli obiettivi delle macchine fotografiche.
-Sai questo cosa significa?-pronunciò soltanto.Ma avvertii traccia di emozione in quelle quattro parole.
-No-risposi,cercando di trattenre un sorriso.-Cosa significa?-
Si morse un labbro,lasciando scivolare il braccio sulla mia schiena.
-Che ora sei ufficialmente mia,Kristen-
Sorrisi ancora più largamente agli scatti di luce dei fotografi.Un raggio di sole si aprì tra i nuvoloni neri del cielo romano.
Eh si,quella città era proprio magica.


In ricordo del 30 ottobre 2008,una delle giornate più belle della mia vita.
Questa storia la dedico prima di tutto alla mia meravigliosa città,e a DreamE,la mia meravigliosa Elena,che non sopporta Rob con la barba lunga ahah *.*

Un grazie anche a ledyang e cloe cullen (ormai vi sto abituando troppo alle dediche -.-'),ma loro sono le mie agenti pubblicitarie *.*
  
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