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Autore: emy_vov    11/09/2010    1 recensioni
Harry incontra una nuova-vecchia persona che gli aprirà gli occhi..........lo so che è poco, ma volevo pubblicarla sta sera e non ho molto tempo...prometto che aggiungerò dettagli!!!
Genere: Avventura, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Harry
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Era comodamente seduto sul lettino nel bel mezzo della spiaggia affollata, tentando di prendere sole nonostante fosse già  bello che abbronzato. Quell'anno gli zii erano stati clementi (per quanto il loro cervello da babbani sottosviluppati potesse permettergli) e gli avevano concesso di seguirli nella vacanza al mare, a patto che tutte le sue spese se le fosse pagato da solo: non potè non accettare. Nonostante odiasse gli zii, voleva vedere per una volta il mare, la spiaggia, gli ombrelloni che aveva tante volte visto nella cartoline che Hermione e Ron gli spedivano.

Così, dopo essere passato a Diagon Alley per convertire un'abbondante quantità  di Galeoni in sterline, da Madama McClan per degli abiti e dei costumi decenti che non gli cadessero perchè troppo larghi e dai gemelli per farsi dare una quantità  esorbitante della loro nuova invenzione che si erano fatti appunto commissionare da Harry, partirono.


Quanto tempo era passato? Due ore? Harry ingerì una caramella dei gemelli che gli permetteva di non mostrare il suo vero aspetto. Gli zii erano stati un po' contrari perchè non volevano avere a che fare con roba magica durante le loro vacanze ma Harry li aveva facilmente convinti che non era il caso di girare con Harry Potter, Salvatore del Mondo Magico, ne andava della loro vita. E così avevano acconsentito.


-Ragazzo- Harry si risvegliò dal leggero sonno che lo aveva colto.

-Si, zio?-

-Ti ho detto di andarmi a comprare il giornale-

Harry si alzò dallo sdraio, un po' stizzito per il tono di voce dello zio, ma internamente contento di potersi fare un giro solo soletto.

-Che giornale vuoi?-

-Quello dello sport. Muoviti.-

Ovviamente avrebbe dovuto pagare lui.

Se ne andò per il lungo mare verso un edicola che aveva visto la sera prima, dieci minuti al massimo. Quando fu lontano e sicuro che i suoi adorati parenti non riuscissero più a vederlo, estrasse dal marsupio un pacchetto di sigarette. Si fermò per accenderne una quando un altra persona gli finì addosso.

-Oh mio dio, scusa, non volevo- fece l'altro.

-Non fa niente- rispose Harry -è colpa mia che mi sono fermato improvvisamente-

Si guardarono negli occhi per un istante, ma Harry rimase incantato da quegli occhi.

-Scusa, non è che me ne offriresti una?- Fece il ragazzo occheggiando al pacchetto che Harry teneva ancora in mano.

-Oh certo- rispose Harry sorridendogli.


-Allora, tu di dove sei?-

Sentiva di potersi fidare di quel ragazzo.

-Vivo a Londra con i miei zii materni-

-Perchè i tuoi genitori sono sempre in giro per lavoro?-

-No, in realtà  sono morti..in un incidente d'auto, e i miei zii mi odiano, è un miracolo che mi abbiano portato in vacanza con loro. E tu, dove abiti?-

-Anche io abito a Londra. O meglio, abitavo. Mio padre è in prigione e mia madre è fuori di se dalla disperazione. La realtà  è che sono fuggito di casa.-

-Cavolo. La tua situazione familiare sembra peggio della mia!-

-Un po' lo è. Ma almeno i miei genitori sono vivi.-

-Ma perchè tuo padre è in prigione?-

-Ha ucciso delle persone per degli ideali sbagliati. Se lo merita. Ha passato tutta la mia infanzia e l'adolescenza ad insegnarmi che dovevo disprezzare le persone "diverse". Fa parte di una specie di setta, lui e la mamma volevano che vi entrassi a fare parte anche io, ma per fortuna la polizia lo ha catturato prima che ci riuscisse.-

-Cavolo, ma quello non è un padre!- un mostro! Se il mio fosse stato come il tuo, ringrazio dio di non avere genitori!!-

Avevano preso un frullato e si erano seduti ad un tavolino nel bar sulla spiaggia.

-Allora, da quanto sei un fuggitivo?-

-Da circa un mese ormai. Per fortuna la mia famiglia era ricca, quindi prima di scappare sono riuscito a recuperare un bel po' di soldi ed adesso vivo in un albergo sul lungo mare.-

-Mi chiedo come mai non abbia sentito della tua scomparsa sui giornali di Londra.-

L'altro ragazzo ebbe un fremito, ma Harry non se ne accorse.

-Ecco, non so. Forse mia madre, in preda all'alcool non se ne è ancora accorta- e fece una risatina seguito a ruota da Harry.

-Oh m io dio. Ma è tardissimo. Lo zio mi aveva mandato veloce a prendere il giornale ed è passata più di un ora! Sarà  arrabbiatissimo!- Pagò il conto di fretta e chiese indicazioni per l'edicola più vicina. Poi tornò verso il tavolo e vide che l'altro ragazzo stava già  uscendo dal bar.

-Ehi aspetta.- Gli urlò correndogli dietro. -Ti rivedrò?-

-Grand Palace Hotel.- fece -Drake Miller!-

-Harry- rispose, ma quello se ne era già  andato.


  
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