Disclaimers: i personaggi di Star Trek non mi appartengono e io non ci guadagno niente se non un po' di sano divertimento ^^
Nota: questa è un po' la storia di come il buon dottore si è infilato fra Kirk e Spock dentro la mia testa *_* (grazie alle McCoy e Threesome fangirls!!!) Per ora una Spock/McCoy o una Kirk/McCoy ancora non me la sento. Amo troppo il pairing Kirk/Spock per vedere i due puccini separati... Però questa è già un passo avanti ^_= Baci ^^

Fase uno

“Dobbiamo elaborare un piano” disse il Capitano Jim Kirk mentre si infilava la maglia senape dell’uniforme. Riflesso nello specchio vedeva il suo Primo Ufficiale Spock che si stirava come un gatto e poi cercava la sua maglia blu fra le lenzuola. Sollevò un angolo della bocca in un mezzo sorriso. Adorava vederlo seminudo, la pelle pallida, la peluria scura che gli ombreggiava petto. Il Vulcaniano era la creatura più eccitante che avesse mai visto.
 
“Deve essere un piano perfetto, dobbiamo studiarne ogni particolare.” Si voltò verso Spock, anche lui già rivestito. Con fare indifferente, gli passò le mani sul petto, tirando poi la maglia verso il basso come a volergliela sistemare. Spock fece lo stesso, passando le mani sulle spalle del Capitano e sulle braccia. Entrambi sapevano benissimo che le uniformi della Flotta Stellare non avevano nessun bisogno di essere rassettate, il materiale di cui erano fatte aderiva al corpo nel modo giusto. Però a entrambi piaceva quel gesto, era un modo per allontanare ancora di qualche secondo il momento in cui non avrebbero più potuto toccarsi, non in quel modo.

Uscirono dalla stanza del Capitano. Mentre percorrevano il corridoio bianco verso l’ascensore, Jim riprese il filo del discorso.

“Dobbiamo iniziare con poco, cose semplici, casuali… Ma continue, un lento stillicidio.”

Spock annuì.
“Dobbiamo fare attenzione, Capitano.”

Kirk annuì a sua volta. Salirono sul turboascensore.
“Ponte uno” ordinò Kirk.

***

Il dottor McCoy entrò sul ponte e subito si diresse verso il Capitano. Doveva consegnargli un rapporto sull’Influenza Rigeliana e i progressi nella ricerca di un vaccino.
“Grazie, Bones” disse il Capitano e prese il padd dalla sua mano. Si alzò dalla sua poltrona e si diresse verso il Primo Ufficiale Spock alla postazione scientifica. Il Vulcaniano stava chino sopra il visore.

McCoy abbassò lo sguardo sulla sua mano. Il Capitano, nel prendere il padd, aveva stretto le dita sulle sue. Di sicuro era stato un gesto casuale, ma aveva avuto l’impressione che il contatto durasse più del necessario. Si diede dello stupido, non poteva essere. Sollevò lo sguardo verso i due ufficiali comandanti e rimase ancora più stupito. Di certo ancora si ingannava, eppure la mano di Kirk era posata in modo non molto professionale alla schiena di Spock e, mentre parlava con lui, muoveva la mano in una lenta carezza. McCoy strizzò gli occhi ma quando li riaprì la situazione non era cambiata, anzi. Ora i due ufficiali, mentre parlavano, si fissavano negli occhi in modo quasi languido. Quando entrambi si voltarono verso di lui e Kirk gli sorrise, Bones deglutì rumorosamente. Jim lo raggiunse e gli porse il padd. Per un po’ gli parlò, forse dell’influenza, forse del vaccino. Avrebbe anche potuto parlargli della cotoletta di pollo, McCoy non avrebbe saputo dirlo. Alla fine annuì, disse “Certo, Jim” e uscì dalla plancia. Una volta nel turboascensore si lasciò andare contro la parete con le gambe molli.