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Autore: exel    26/10/2005    0 recensioni
Lei, Virginia. Una ragazza alla moda, più o meno, con tanta voglia di studiare e laurearsi presto. L'altra, AJ. Una ragazza scura, in giro con la sua moto e con poca voglia di fare. Avevano fatto una promessa molto tempo addietro, ma purtroppo non erano più riuscite a trovarsi.
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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[ New York ]

« Virginia! »
La voce di Jack si alzò rumorosa e alta per il corridoio dell’Università. Un ragazzo vestito alla moda si faceva largo per raggiungere la ragazza appena chiamata. Jack teneva sotto braccio la sua borsa, più quella di Virginia. Quella che rispose al richiamo fu una ragazza dai capelli castani, abbastanza magra e alta. Dei vestiti semplici, abitudine del tempo.
« Che c’è? » chiese, gentile, sorridendo. Si fermò per aspettare l’amico.
« Avevi dimenticato la borsa! » rispose lui, allungandola tenendola per il manico.
« Oh, grazie. » sussurrò lei, imbarazzata. Le capitava spesso di dimenticarsi le cose in giro, e Jack le correva sempre dietro.
« Sta attenta la prossima volta. »
« Ci proverò. »
« Devo andare ora, o perderò la metro. » la salutò con un cenno della mano, accompagnato da un sorriso.
« Ciao Jack. » lei rispose con un sorriso di circostanza.
« Ciao Virgi. »
Il ragazzo non ci mise tanto a voltarsi, per avviarsi infine da dov’era venuto, verso l’uscita dell’università. Virginia rimase in silenzio, da sola, sistemandosi la borsa a tracolla. Alzò gli occhi all’orologio appeso sul muro, guardando l’ora. Qualche attimo, prima di incamminarsi per andarsene verso casa.

[ Detroit ]

Una moto scorrazzava per la strada principale diretta verso il pub serale. In sella una figura magrolina che pareva una ragazza, a guardarla bene. Moto nera, dalle fiamme dipinte sopra. Lei indossava un giubbotto di pelle, catene e borchie ovunque. Capelli lunghi e neri spuntavano dal casco. Sterzò, per infine fermarsi davanti alla porta del Locale. Alcuni ragazzi si voltarono a guardarla, in silenzio, prima di tornare a parlocchiare fra loro.
Uno si fece avanti. Stesso abbigliamento della ragazza. Solo senza giubbotto di pelle.
« Era ora! E’ tre ore che t’aspetto AJ!» esordì, fermandosi vicino alla moto.
La ragazza scese, osservandolo da dietro il vetrino del casco. Prima di sfilarlo dalla testa, dando un colpo ai capelli scuri.
« Le donne si possono permettere il ritardo. » gli fece la linguaccia.
« Sì sì, sempre così te. » sbuffò lui.
« Stai calmo Ren. Mica ci rubano il posto, sai. » infilò il casco nel bauletto, per poi seguire il ragazzo verso l’entrata.
AJ diede un ultima occhiata al cielo, prima di entrare in silenzio.

[ New York ]

*Driiin. Driiiin. Driiiiin.*
Il suono della sveglia si sentì prepotente nel silenzio del mattino. Virginia alzò una mano per infine calarla poco delicatamente sulla sveglia, spegnendo l’orrendo rumore. Si alzò a sedere, stropicciandosi gli occhi.
« Le 6.00 » sussurrò, sbirciando l’orologio.
Sbadigliò ancora una volta, prima di alzarsi del tutto. Non ci mise molto a lavarsi e vestirsi. Inforcò la borsa e una fetta di pane, uscendo di casa.


[ Detroit ]

*Didididii. Didididii. Dididiii.*
Una mano svelta diede un colpo secco alla sveglia, buttandola nel caos del terreno. AJ si rigirava nel letto, con poca voglia di alzarsi. Dopo di che, ben 10 minuti più tardi, si alzò a sedere. Si stropicciò gli occhi, dando una sbirciata alla sveglia ormai al suolo.
Le 8.45, solo due ore prima era andata a letto. Sbarrò gli occhi.
« Cazzo! Sono in ritardo! » quasi urlò, alzandosi di fretta e furia dal letto, per inforcare i vestiti neri, e la borsa scura. Le chiavi della moto. Uscì anche lei di casa, di tutta fretta.

[ New York ]

Virginia prese posto in classe, verso le 10. Il professore era orrendamente in ritardo, e lei era andata al bar dell’Università insieme a Jack. Sbuffò, posando i libri sul banco. Poi, si sistemò al meglio per sbirciare fuori dalla finestra. Sebbene il professore parlasse, lei quasi non sentiva niente.
Poi un rumore di motore.
Lei lo conosceva bene, alzò appena la testa per vedere meglio. In effetti una moto si fermò di botto sul giardino davanti alla scuola. L’unica cosa che pensò fu “Ah, studente in ritardo!”.

AJ parcheggiò a malo modo la moto, scendendo di fretta e furia. Aprì il bauletto prendendo la borsa verde scura, gettandola per terra. Sfilò il casco velocemente, ficcandolo dove prima v’era la borsa. Infilò le chiavi in tasca, e, correndo, entrò all’Università.

Virginia non era riuscita a vedere chi fosse, tuttavia, d’un tratto venne risvegliata da Jack.
« Virgi.. Virgi! » la chiamava. Il professore la stava guardando.
« Mi scusi. » sussurrò lei. Prima di tornare attenta ad ascoltare.
Si aprì di botto la porta dell’aula. Quella che vi entrò subito dopo era AJ. Senza aver bussato, ne chiesto permesso. Gli studenti la guardarono stranamente, mentre il Professore le lanciò un occhiata assassina.
« Buongiorno. Le pare ora di arrivare? » le chiese.
« No. Ma ecco, qualche problema.. io.. » riuscì solo a bisbigliare, stringendo la borsa nelle mani.
Virginia la squadrò da capo a piedi. Non poteva essere lei, no. Non poteva.
« Insomma. Ma lei è la nuova? »
« Sì, sono io. »
« Prenda posto lì » indicò un banco in alto. « E mi dica il suo nome. »
« Alexandra Jolien. » rispose lei, avviandosi dove indicato.
Virginia trasalì. Allora era proprio lei. Non la vedeva da così tanto. In breve riprese la lezione, ed AJ si sentì più a suo agio. Invece Virginia non aspettava altro che parlarle.
La conosceva.


 

 

Questa è per Sweetchiara, una delle mie migliori amiche. Virginia ovviamente è lei, io sono AJ. Spero vivamente le piaccia, e che piaccia a voi. Sono solo due capitoli credo. E spero.

  
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