“Kristie,
sul fianco! Spostatevi! Kristie, Jen! Allontanatevi!”
Continuo a impartire ordini, a ripetere sempre le stesse frasi.
Ventidue vampiri neonati. Ventuno, tolto Diego. Mi vengono i brividi
solo a pensarci.
Cosa pensa di fare, Sara? La raggiungo e la spingo a sinistra per la
spalla. Davvero non è in grado di intuire da sola che
procedere in linea retta è la scelta più scontata
e pericolosa?
Sara mi ringhia contro. Le scaglio addosso uno di loro, a caso, un
biondino cui non avevo mai prestato attenzione. “Fate il
giro!”, urlo.
Kristie sembra ragionare. Ordina al proprio gruppo di cambiare
direzione e accelera. Le grido: “Io avanzo insieme a
Raoul!”
Mi avvicino a Raoul e lo chiamo. Lui grugnisce senza voltarsi:
è concentrato sull’odore dell’umana.
“Devo aiutare Kristie”, dico. “Ci vediamo
là! Restate concentrati!”
Neanche mi risponde. Forse non mi ha neppure ascoltato.
Sorrido e mi volto: trovo Bree, una delle più docili, che mi
fissa.
“Bree. Pensavo fossi con Kristie”, dico.
Pausa.
“Ho sentito che qualcuno si è fatto
male… servo più a Kristie che a Raoul”,
cerco di giustificarmi.
Bree mi guarda delusa. “Ci stai…
abbandonando?”
Oddio. E ora che le dico? In effetti sì, li sto
abbandonando. Subiranno molte perdite, forse moriranno tutti, ma
tratterranno i sei vampiri nella radura abbastanza a lungo
perché io e Victoria uccidiamo il vero nemico. E il vero
nemico, il leggipensieri, è altrove. In qualche modo elaboro
una risposta: “Sono preoccupato, Bree. Vi ho detto che lei ci
stava aspettando, per darci il suo aiuto, ma non ho ancora incrociato
le sue tracce. C’è qualcosa che non va. Devo
trovarla”.
“Ma non puoi trovarla prima che Raoul raggiunga gli
occhi-gialli”.
“Davo scoprire cosa sta succedendo. Ho bisogno di
lei”, esclamo, e questo è tremendamente vero.
“Non dovevo fare tutto da solo!”
“Ma gli altri…”
Bree, devo trovarla! Subito! Voi siete in tanti, abbastanza da battere
gli occhi-gialli. Vi raggiungo appena posso”.
Bree esita ancora.
Prendo fiato e mento… questa bugia fa male. “Diego
è laggiù, Bree. Prenderà parte al
primo attacco. Non hai sentito la sua scia? Non ti sei avvicinata
abbastanza?” Dubito che mi crederà. Sono troppo
scosso per mentire decentemente.
Bree scosse la testa. “Diego era là?”
Mi ha creduto. “Ormai è con Raoul. Se ti sbrighi
potrai aiutarlo a uscirne vivo”.
Si è convinta, ora corre verso sud. “Brava,
ragazza”, dico. “Appena trovo lei, torniamo per
aiutarvi a ripulire. E’ tutto nelle vostre mani, ragazzi!
Può darsi che quando li raggiungerai sia già
tutto finito”.
Corro da Victoria. Bellissima, come sempre. I capelli fuoco, gli occhi
neri, un’espressione soddisfatta e impaziente allo stesso
tempo.
“Ce ne hai messo di tempo”, mi dice, con la sua
inconfondibile voce tintinnante. poi si avvicina alle mie labbra e mi
dice, con un sorriso: “Sei stato bravissimo. Non deludermi
proprio ora”.
Seguo Victoria. Dopo un po’ sento di nuovo l’odore
dell’umana. Com’è possibile? Non
è nella radura? Alla fine, scorgo il leggipensieri, un
vampiro coi capelli rossi, sulla difensiva e la ragazza, dietro di lui,
appoggiata a una parete rocciosa. Ha più o meno la mia
età, forse un paio di anni in più, nonostante sia
più bassa di me. E ha un ottimo odore. Cerco di non pensarci.
Mi avvicino a Edward. Victoria è dietro di me, pronta a
intervenire. Sento un ululato lontano che non può distrarmi.
Infine, Victoria mi fa cenno di uccidere l’occhi-gialli.
Avanzo ancora.
“Riley”, mi dice lui.
Vuole parlarmi?
“Ti sta mentendo, Riley. Ascoltami. Ti sta mentendo come ha
mentito agli altri che muoiono nella radura. Sai bene che ha mentito
loro, che ha costretto te a mentire loro, perché non
ritornerete a soccorrerli. E’ tanto difficile credere che
abbia mentito anche a te?”
Non capisco. Sembra sincero. Ma dev’essere un buon attore,
perché Victoria non mi ha mentito. Lei mi ama, e io amo lei.
E’ vero, non aiuteremo gli altri, Victoria e io li avevamo
creati per conquistare il sangue di Seattle e non ci importava di
quanti sarebbero morti per questo. Ucciso il vampiro coi capelli rossi
di fronte a me ce ne andremo. Gli altri, aveva detto Victoria, privati
del leggipensieri loro capo, non avrebbero costituito un pericolo.
Tutto questo è un piano che stiamo portando avanti insieme.
Victoria non mi sta mentendo. O sì?
“Non ti ama, Riley”, dice ancora il rosso.
“Non ti ha mai amato. Il suo vero amore si chiama James, e tu
non sei altro che uno strumento nelle sue mani”.
Mi volto verso Victoria, disperato. Lei digrigna i denti.
“Ascoltami”, mi richiama il vampiro. "Sa
che ti ucciderò, Riley. Lei vuole che tu muoia, in modo da
smetterla con questa commedia. Sì, te ne sei accorto, vero?
Hai letto i dubbi nei suoi occhi, sospettato di quel tono falso nelle
sue promesse. Non ti ha mai desiderato. Ogni bacio, ogni carezza, era
una bugia". E intanto si avvicina a me. “Non devi morire per
forza”, aggiunge il rosso. “Ci sono altri modi di
vivere, oltre a quello che ti ha mostrato lei. Non è
soltanto bugie e sangue, Riley. Puoi andartene anche adesso. Non sei
costretto a morire per le sue bugie”. Mi si avvicina ancora.
Non so come muovermi. Sembra… esperto.
“Ultima possibilità, Riley”.
Guardo Victoria, di nuovo.
“Il bugiardo è lui, Riley. Ti ho già
parlato dei loro trucchetti mentali”. E’ vero.
Quindi non mi ha mai mentito. “Io amo solo te, lo
sai”.
Mi preparo ad attaccare il rosso. Odo un ringhio e qualcosa mi getta a
terra.
“No!”, strillò Victoria.
Un lupo enorme mi stacca un pezzo di mano. Mi alzo e gli tiro un
calcio; sento un osso rompersi. Allungo le braccia pronto, ma il lupo
affonda sul mio fianco e mi stacca una gamba. Cerco di colpirlo con un
braccio e scivola indietro.
Intanto sento il rosso che sprona Victoria a rimanere.
Victoria vuole scappare? E perché? Teme di perdere?
E il rosso è così sicuro di vincere? Blatera
ancora di quel James e, con mio sommo dolore, funziona.
Victoria è disposta a morire per quel tale.
Quasi non facevo più caso al lupo che mi smembra. Mi
riprendo e gli tiro un pugno. Mi metto in posizione di difesa e mi
avvicino a lui.
Lui mi morde ancora.
Nonostante il dolore, mi volto a guardare Victoria. Lei e il vampiro
parlano ancora di James, e di un altro lupo…
La bestia mi strappa un altro pezzo.
Urlo e la colpisco… va a finire sulla parete rocciosa,
sembra parecchio ferita, finalmente.
Mi avvicino a lei e sono pronto a tagliarle la gola, per poi tornare da
Victoria. Mi spiegherà di James, ne sono sicuro.
Improvvisamente sento odore di sangue: la ragazza si è
tagliata.
Il rosso mi prende alle spalle e mi sta spezzando. Urlo. Una parte di
me, non riesco a più a capire quale, vola via.
Imploro: “Victoria!”m Mi contorco in modo da
guardarla.
Ella non batte ciglio. Mi ha mentito, ora lo so.
Di nuovo il lupo. Mi porta lontano da lei e conclude la sua opera. Non
posso più gridare, deve avermi staccato la testa.
Pausa.
E all’improvviso, il dolore. Lo sento, in tutte le mie
membra, ma non insieme. E’ un dolore simile a quello della
trasformazione, insopportabile.
E’ un dolore simile a quello dell’inizio. Ma
è la fine.
@vanderbit: mi spiace per gli errori di battitura ~' _ '~ ad ogni modo, mi sono ispirata al libro: Bella si taglia, vai a pagina 440^^@Giulia_Cullen: grazie ♥ per me "scrivi benissimo" è il miglior complimento che si possa ricevere^^
@Queen Alexia: grazie, l'ho scritta di getto :) quando mi capita ottengo i risultati migliori, ma non mi capita praticamente mai ç_ç