Titolo: Meanings (Significati)

Autore: Cloud Atlas

Rating: PG

Genere: Romantico

Avvertimenti: Pre-slash, One Shot

Paring: DracoxHarry

Conclusa: sì

Dedica: A Fanny_Infinity, perché sì, se lo merita

Disclaimers: Questa storia non è scritta a scopo diffamatorio né di lucro. I personaggi citati appartengono a J.K. Rowling e lei ne detiene tutti i diritti. Qualsiasi riferimento a persone reali o fatti realmente accaduti è puramente causale.

• MEANINGS •

Draco, appoggiato con la schiena alla parete, lanciò un'occhiata di sufficienza ad Harry, che lo fissò di rimando confuso. Erano entrambi in corridoio, ormai completamente vuoto. In effetti quella desolazione era normale: appena terminata Pozioni, non si sapeva come ma tutti erano più che lieti di dissolversi in fretta e furia per non avere ancora un minuto in più lo sguardo di Piton addosso. E come sempre, il professore non aveva perso l'occasione per trattenerlo e rifilargli un po' di compiti extra, giusto per non perdere le buone abitudini. Il fatto strano era che Malfoy fosse ancora lì: se non avesse conosciuto bene il ragazzo, avrebbe quasi detto che lo stesse aspettando.

“Problemi, Malfoy?” domandò Harry scocciato, avviandosi nella sua direzione.

Il ragazzo scrollò le spalle con noncuranza, non staccando nemmeno per un secondo gli occhi da quelli verdi di Harry.

“Potter, conosci per caso il latino?” chiese il biondo con voce strascicata, sogghignando.

Harry lo guardò come se avesse avuto quattro braccia. E questo cosa c'entrava?

Comunque scosse la testa stizzito. Malfoy ghignò divertito. “In latino Draco ha due diversi significati: il primo è drago.”

Harry sbuffò impazientito: era già in ritardo per Trasfigurazione e l'ultimo dei suoi desideri era quello di sorbirsi una ramanzina dalla McGrannit per colpa dei deliri sconclusionati di uno con manie di protagonismo e l'aspirazione di diventare un futuro Mangiamorte.

Il Serpeverde si staccò dal muro e si avvicinò con scioltezza ad Harry, che continuava a squadrarlo con sospetto e malcelata irritazione. Dopo alcuni secondi di silenzio, il Grifondoro sospirò e si rassegnò a dare corda al biondo, sperando che quella strana conversazione si concludesse il più in fretta possibile.

“E l'altro?” fece il moro simulando indifferenza, nonostante si sentisse un po' curioso in fondo -ma proprio molto in fondo-.

“Potter, tu sai parlare con i serpenti, vero?” controbatté Draco, sorridendo sibillino. Sembrava quasi divertito dall'intera faccenda, specialmente dal trattare Potter come un idiota.

Harry roteò gli occhi esasperato. Perché oggi Malfoy aveva deciso di rompergli le scatole, rispondendo a domande con delle altre? Chissà doveva voleva andare a parare quella testa platinata... Probabilmente era un piano per ucciderlo ed umiliarlo, non necessariamente in quest'ordine.

“Be', ci sarà un motivo per cui tutti al secondo anno credevano che fossi l'erede di Serpeverde” sbottò sarcastico.

Sul volto di Draco si distese un sorriso compiaciuto ed i suoi occhi si illuminarono di una strana luce che il Grifondoro avrebbe detto essere malizia. Malfoy mosse alcuni passi in avanti, trovandosi con il viso a pochi centimetri da quello di Harry, tanto che il moro poteva osservare tranquillamente il modo in cui i sottili capelli biondi ricadevano sulla fronte dell'altro e accarezzavano la sua pelle che era davvero bella e perfetta come appariva da lontano. Harry si chiese distrattamente che sensazione potesse dare al tatto quella porcellana.

“Allora dimostramelo” sussurrò Draco, il fiato caldo che accarezzava il viso del Grifondoro. Harry sentì all'improvviso le labbra calde e morbide di Draco posarsi per un attimo sulle sue. Il ragazzo ebbe appena il tempo di rendersi conto di ciò che stava succedendo e sgranare gli occhi, prima che Draco si ritraesse e si voltasse.

Harry rimase incredulo con gli occhi spalancati alcuni secondi, non riuscendo a staccare gli occhi dalla figura del Serpeverde che si allontanava lungo il corridoio. L'unico pensiero coerente che aveva in testa era un Wow e questo la diceva lunga sulle sue condizioni psichiche del momento.

“Ah, Potter, il secondo significato è serpente.” disse distrattamente Draco, sfiorando le proprie labbra che adesso sapevano un po' di Harry.

Note di un'autrice veramente fumata:

Ciao a tutti!

Questa non è la prima storia che scrivo su HP, ma è in assoluto la prima che pubblico (*O*). Devo ammettere di essere molto emozionata XD. Probabilmente mi vedrete apparire ogni tanto, nei periodi in cui io e la scrittura viviamo in pace ed armonia, nonostante sia sommersa di lavoro fino al collo.

Devo ammettere che è da poco che ho cominciato a leggere HP e fin'ora sono giunta solo fino al secondo volume, quindi perdonate possibili OOC. Sarei molto felice se perdeste una briciola del vostro tempo per recensire la mia storia: mi farebbe molto piacere. ^^

Oggi è ricominciata la scuola ed approfitto dell'occasione per augurare buona fortuna a tutti gli studenti che sono tornati ai banchi di scuola.

La dedica va ovviamente a Fanny_Infinity, per due semplici e stupidi motivi:

1. Per avermi sopportato per un'intera giornata a Verona. E devo ammettere che ora mi manca molto molto molto.

2. Per la telefonata di poco fa, che mi ha restituito un po' di serenità.

Uhm. Inoltre non fa male nemmeno ripetere che Draco Malfoy è un figo ed Harry Potter è basso.

Detto ciò mi dissolvo.

A presto,

Cloud Atlas <3