PROLOGO... UN ANNO SENZA TE.
--Ciao bellissima-- disse Mike, guardandomi dalla testa ai piedi.
Sbuffai annoiata. --Ciao, vogliamo andare? Cinema, giusto?--
--In realtà-- mi sussurrò ad un orecchio, per non farsi sentire da mio padre. --Questa sera i miei genitori non ci sono, quindi... abbiamo la casa libera--
--Ottimo, andiamo-- dissi, dopo aver salutato Charlie.
Quella sera, pioveva molto forte. Mike scappò nella macchina, mentre io incurante della pioggia continuai a camminare normalmente.
--Si prospetta una serata romantica-- disse con un ghigno, quando entrai nell'abitacolo.
Romantica, certo. Lui non sapeva nemmeno cosa significasse quella parola, Edward invece... basta la dovevo smettere.
Edward non mi amava, non più almeno. E io lo odiavo, perchè nonostante fosse passato un anno, era ancora nei miei pensieri.
Arrivati a casa, mi andai a sedere sul divano. Mike, non ci mise nulla ad avvicinarsi e baciarmi. Come sempre, una sua mano andò a posarsi sul mio seno e come ogni volta, immaginai che quelle mani fossero di Edward.
Purtroppo, però, davanti a me non c'era lui. C'era solo uno stupido ragazzino che voleva sesso.
--Vuoi... insomma-- balbettò.
--No-- risposi, come tutte le volte.
Sbuffò. --Ancora lui, eh? Smettila Bella, Edward non ti voleva, per questo è andato via--
Gli tirai un ceffone. --Fai schifo--
Quando uscii da casa di Mike Newton, alzai le braccia al cielo sperando di togliere l'impronta delle mani, di quel lurido, dal corpo.
--Comunque, è finita-- urlò uscendo anche lui.
In realtà, per me, non era mai iniziata.
Tornata a casa mia, Charlie non disse niente vedendomi bagnata e sentendomi piangere, ormai non parlavamo più.
I nostri discorsi si limitavano a un buongiorno, buonanotte e ciao.
entrata in camera, mi lasciai cadere sul pavimento, aspettando che qualcuno ponesse, finalmente, fine alla mia vita.
--Guarda cosa sono diventata, Edward-- dissi, come se lui potesse sentirmi. --Forse, sarebbe stato meglio se mi avessi ucciso quel giorno nell'aula di biologia--
Tirai un pugno sul pavimento, ed un asse si mosse. Quello strano movimento, catturò la mia attenzione.
Lo mossi un po' e l'asse si aprì, rivelando ai miei occhi tutto ciò che avevo cercato, inutilmente, di dimenticare.
Le nostre foto, il cd che mi aveva regalato per il mio diciottesimo compleanno, i biglietti che mi aveva scritto.
Tutto quello era stato un passatempo per lui, mentre per me era, ancora, amore.
Però, c'era una speranza in quella mia sofferenza.
Laurent e Victoria.
Laurent, mi aveva detto che lei mi voleva morta ed io non aspettavo altro.
--Vieni qui, ti prego uccidimi--
Ciao ^^ spero che questo piccolo prologo, possa avervi incuriosito. Fatemi sapere il vostro parere, un bacione... Vale :)