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Autore: _Dreamers_    13/09/2010    0 recensioni
Matt Evans e Sam Graves si odiano da quando erano in fasce,mentre le loro famiglie si adorano indiscutibilmente.I loro genitori li hanno sempre sognati insieme,in pace e armonia,ma non come amici bensì come coppia.Quindi ora vi chiedo: può l'odio essere sopraffatto dall'amore? Ma soprattutto, può l'odio trasformarsi in amore? Due sentimenti strazianti allo stesso modo e opposti,chi dei due vincerà alla fine?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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1 capitolo- il primo giorno di scuola

Era mattina. Il sole faceva capolino tra i battenti chiusi della camera,mentre si udiva un suono fastidioso,un trillare irritante che svegliò la piccola figura arrotolata nelle coperte bianche del letto a baldacchino. Come prevedibile la piccola sveglia andò a sbattere gentilmente contro il muro della stanza,rompendosi come le altre che l’avevano preceduta. La piccola figura nel letto si alzò lentamente,a fatica e si avvicinò allo specchio. Salve a tutti sono Samantha Natalie Graves,ho 17 anni e sono in ritardo pazzesco per il primo giorno di scuola.

Mi vesto velocemente e corro come una furia fuori di casa dove mi aspetta la mia migliore amica Meredith Moore soprannominata affettuosamente da me Mery. E’ una bella ragazza alta,dai capelli neri e gli occhi di ghiaccio,è riflessiva,razionale e con la testa sulle spalle,insomma,la tipica brava ragazza. Io,invece,ho lunghi capelli biondi e occhi verde smeraldo,sono testarda,orgogliosa,irrazionale,istintiva e ne combino di tutti i colori. Io e Mery siamo amiche da tantissimo tempo ,conosciamo ogni cosa dell’altra e a volte ci completiamo le frasi a vicenda,lo so può sembrare strano ma per noi è una cosa normalissima,è come se tra noi ci fosse un legame che ci permette di comunicare con un singolo gesto o semplicemente con uno sguardo.

Persa nei miei pensieri non mi accorgo di essere arrivata davanti al liceo finchè una mano -per essere precisi quella di Mery -non mi si para davanti agli occhi.

<<  Sempre nel tuo mondo,eh,Sam? >> disse Mery

<< eh già..scusa se non ti ho ascoltato! >> risposi

<< non preoccuparti ci sono abituata, comunque Sam volevo dirti che STAI ATTENTA!!! >>

<< a che cos…>> SBAM!!!

Un pallone da calcio mi era arrivato praticamente sul naso. Oh,dio,che dolore!!!

<< buongiorno,raggio di sole >>disse quell’idiota che avevo davanti. Vi presento Matthew Justin Evans  il mio peggior nemico,la mia nemesi naturale,lo spillo nell’occhio,l’arrogante e presuntuoso playboy della scuola,venerato come un dio sceso in terra e odiato da me,l’unica ragazza a non essergli caduta ai piedi, come le altre ochette starnazzanti della scuola,e capace di tenergli testa.

<< hey stupido idiota beccati questa!! >> lanciai la palla con tutta la forza che avevo,peccato che non avevo controllato la mira e si sa questo è sempre un grosso errore dato che il pallone andò a finire,per puro caso, sulla faccia del preside Thompson.

<< EVANS!!GRAVES!! >>

<< in presidenza come al solito >> sussurrammo io e il mononeurone Matt

 

_ _ _ _ _

<< Ragazzi ma cosa devo fare con voi,è solo il primo giorno di scuola e vi trovate già in presidenza!!ho forse fatto qualcosa di male ? >>

Io e Evans scuotemmo la testa incapaci di parlare davanti alla rassegnazione di quell’uomo,che,durante i primi anni di liceo,ci accoglieva nel suo ufficio e ci faceva una ramanzina coi fiocchi tutti i giorni.

<< e allora perché siete più nel mio ufficio che in classe? >>

<< ma è sempre colpa sua,se questo idiota si decidesse a non rompere più le scatole… >> dissi indicando con un dito Evans

<< mia??!!! Ma sei uscita pazza??!! Se tu non fossi così dannatamente irritante allora tutti sarebbero felici e contenti! >> rispose l’ameba

<< non è vero >>

<< si >>

<< no >>

<< si >>

<< no >>

<< s… >>

<< ORA BASTA!!!! >> tuonò il preside << ho già chiamato i vostri genitori,saranno loro a decidere una giusta punizione per voi! >>

Io e Evans sbiancammo. I nostri genitori erano migliori amici dai tempi del liceo e ogni domenica,festività,avvenimento importante o semplicemente per stare insieme si riunivano per una bella giornata all’insegna della famiglia e dell’amicizia e ci trascinavano con loro senza sentire ragioni. Inoltre i nostri cari genitori avevano pensato bene di acquistare due abitazioni separate solo dalle siepi del giardino, in poche parole eravamo,sfortunatamente,anche vicini di casa. Onestamente,la famiglia dell’idiota era adorabile e quando ero più piccola,ingenuamente, pensavo che Matt fosse stato adottato ma,purtroppo,i suoi genitori presto smentirono la cosa dicendo di aver procreato loro uno scansafatiche del genere. Dovete sapere che Ben e Karen - i genitori di Matt – mi considerano la figlia femmina che non hanno mai avuto,invece,i miei genitori amano indiscutibilmente quell’arrogante di Evans che sembra averli ammaestrati bene. In poche parole le nostre famiglie sono come un riccio e uno scoglio,costantemente attaccate l’una all’altra e non perdono occasione di farcelo notare ogni volta che ne combiniamo una delle nostre.

 

Il preside ci scortò in classe per seguire le ultime due ore di lezione che si rivelarono noiosissime. Solo il suono allegro della campanella ci avvertì della fine delle lezioni. Avevo affrontato il primo giorno di scuola come al solito,ora,però,dovevo superare l’ostacolo più grande: i miei pazzi genitori

  
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