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Autore: CHOU    13/09/2010    6 recensioni
Lizzy a distanza di tempo, ripensa a Ciel e al suo legame con Sebastian. " Sono passati molti anni da quando ti ho conosciuto ma ancora mi chiedo come ho potuto essere così cieca. Ero convinta di conoscerti meglio di chiunque altro ma solo ora, a distanza di tempo, mi rendo conto di quanto mi sbagliavo. Anche se ero solo una stupida ragazzina mi domando come ho potuto non cogliere quell'atmosfera che vi avvolgeva, quei mezzi sguardi. " SebastianXCiel
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Ciel Phantomhive, Elizabeth Middleford, Sebastian Michaelis
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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16 Ottobre, Londra.


Sono passati molti anni da quando ti ho conosciuto ma ancora mi chiedo come ho potuto essere così cieca. Ero convinta di conoscerti meglio di chiunque altro ma solo ora, a distanza di tempo, mi rendo conto di quanto mi sbagliavo. Anche se ero solo una stupida ragazzina mi domando come ho potuto non cogliere quell'atmosfera che vi avvolgeva, quei mezzi sguardi.

Sai ,Ciel, per me eri tutto. Eri il mio mondo, la mia ragione di vita. Il tuo raro sorriso che mi rivolgevi, i capelli e gli occhi di quel meraviglioso colore che tanto amavi e che anche io di riflesso adoravo.

Non ti potevo vedere spesso per cui organizzavo stupide feste piombandoti in casa rubandoti momenti del tuo tempo per tenerti un po' con me. Per strapparti un po' a lui. Solo ora posso capire quanto sono stata puerile e sciocca. Forse è per questo che non mi hai mai amata?

Se fossi stata più matura, se mi fossi sforzata di capirti...ma come potevo competere contro di lui? Lui era perfetto. Si occupava di te impiegandoci tutto il suo essere. Eppure percepivo qualcosa di sinistro in lui. Quegli occhi inspiegabilmente rossi come la lava più ardente erano freddi. La piega delle labbra, benchè a me sorridesse sempre, era crudele. Crescendo lo sentivo sempre più nitido in me: lui era cattivo. E poco mi consolava che quando tu non potevi vederlo alle volte ti guardava con un' espressione quasi dolce negli occhi. O che ti sorrideva con devozione e orgoglio.

Lui era cattivo perchè ti stava portando lontano da me.

Ero la tua fidanzata. Dovevamo sposarci. Volevo sposarti ciel. Benchè avessi solo dodici anni io già ti amavo. Di un amore sincero, profondo e che mi faceva male.

Faceva male perchè vedevo che non eri più tu, che piano piano stavi cambiando. Lui ti stava rendendo sempre meno il Ciel che amavo e conoscevo. Eppure tu non sembravi renderti conto di come i tuoi occhi blu si facevano più docili quando ti sorreggeva o ti prendeva in braccio allontanandoti dai pericoli che io neanche vedevo, così concentrata su di te che solo a vent'anni riesco a comprendere. Riesco anche a provare un po' di gratitudine nei suoi confronti per averti salvato così tante volte.

Se chiudo gli occhi posso vedere il tuo fedele maggiordomo precipitarsi su di te per proteggerti.

Sai , Ciel, continuo a domandarmi su dove tu possa essere. Sono passati quattro anni dall'ultima volta che ti ho visto. Ricordo l'emozione che provai quando ti levasti la benda e mi permettesti di rivedere il tuo splendido occhio blu. Ero convinta che avessi perso l'occhio destro, invece, eri lì davanti a me che mi fissavi. Potevo rispecchiarmi finalmente nei tuo occhi.

Piansi di gioia. Lo ricordo bene, come ricordo il dolore lancinante che provai dopo.

Mi dissi che saresti andato via dall' Inghilterra. La tenuta Panthomhive non sarebbe più esistita.

Te ne stavi andando, mi stavi abbandonando.

Potevo sentire lo stomaco chiudersi, la testa girare. Tutt'ora riesco a rivivere quel momento. Sentivo le tue parole come un eco, le sentivo vorticare furiosamente dentro la mia testa. Soffrivo. Ma una parte di me si sentiva bene. Sapere che anche sebastian sarebbe rimasto indietro mi confortava. Forse ero una folle ma leniva le mie ferite pensare che non sarebbe mai stato mio ma nemmeno suo.

Ero convinta che avresti abbandonata anche lui, che stupida.

Lui era lì, che ti aspettava alla guida della carrozza. Il tuo perfetto maggiordomo nero.

Piansi e mi rifiutai di uscire dalla mia stanza per parecchi giorni.

Forse hai ragione tu, non sono fatta per gli addii. Mi dicevi sempre che mi attaccavo troppo alle persone e io mi arrabbiavo dicendo che non era vero, che sapevo gestire i miei sentimenti. Lo penso ancora, semplicemente non ero pronta per il tuo addio, Ciel.

Sono qui, allo scrittoio, stringo tra le mani il tuo anello, l'unica cosa che mi hai lasciato di te.

Non lo indosso, non posso, sembra quasi che bruci intorno al mio dito. Un fuoco freddo che mi arriva dritto al cuore.

Sono stata io a rompere il tuo anello e sono sempre stata io a ridartelo, trovandone uno per caso in una piccola arca di Noè.

Però non sono stata io a mettertelo al dito. L'ha fatto lui.

Vedi Ciel, io voglio vivere. Voglio amare, avere una bella casa e una bambina con i capelli biondi, come i miei, e gli occhi blu. Come i tuoi.

Ma sono cresciuta e ora ho capito che questo non è altro che un egoistico sogno irrealizzabile. Quindi ora devo andare avanti.

Sono finalmente pronta per dirlo: addio Ciel Phantomhive.

Ti restituisco l'anello, di te voglio conservare solo i ricordi che custodisco gelosamente nel mio cuore.

Dovunque tu sia Ciel, buona fortuna e buon compleanno.

Elizabeth



Un ragazzo di circa vent'anni rigirava un anello blu tra le dita. Il fuoco che scoppiettava nel camino mandava riflessi bluastri.

“Non riesci a dormire?”

Sebastian entrò nell'enorme stanza silenziosamente, mettendosi affianco alla raffinata poltrona dove il ragazzo stava seduto.

“Stavo pensando. Sebastian, ho voglia di te' “

Il demone sorrise.

“Non sono il più il tuo maggiordomo bocchan” disse affibbiandogli quel nominativo che usava tanti anni prima.

Posò una mano sulla guancia di Ciel passandogliela sull'occhio destro , privo del marchio che un tempo deturpava l'iride.

“Da quando Hanna-san ha rotto il nostro contratto ho smesso di servirla” spiegò passando dal tu al voi senza una precisa logica.

“Però sei rimasto al mio fianco”

“Bocchan è stato troppo viziato e se non ci fossì io come farebbe?” lo schermì con malizia.

Ciel si appoggiò lievemente a quella mano smaltata che gli sfiorava il volto.

“Allora facciamo un altro contratto”

“Ma noi abbiamo già un contratto. È inutile scomodare i miei poteri demoniaci quando se ne può fare a meno. Mi prenderò cura di voi e della tua anima finchè vivrai e poi ti porterò via con me per potermi prendere ancora cura del mio signorino.”

Ciel sbuffò a quel vezzeggiativo. Suonava così infantile e lui oramai non era più un bambino.

“Allora - iniziò in tono serio e lo sguardo fisso in quello del demone- non lasciarmi”

“Yes, my lord” sin inchinò Sebastian. Gli occhi che ardevano. Prese dalle mani di Ciel l'anello appena ricevuto e con un gesto fluido glielo mise all'anulare.

Ciel suo malgrado arrossì muovendosi nervoso sulla sedia. Potè sentire il sorriso di Sebastian premere contro le sue labbra.

Lasciò che la lingua del demone prendesse possesso della sua bocca, abbandonandosi ancora una volta a quel giovane uomo che non esitava a portar morte ma che in tutti quegli anni gli era stato vicino scaldandogli giorno per giorno il suo cuore arido con il suo fuoco gelido e letale.



Ps: So bene quanto tu sia orgoglioso. Dalle tue labbra non uscirà mai quelle fatidiche parole. Non parlerai mai d'amore.

Va bene così. Però Ciel, ti prego, ama. Non importa come o chi. Ama.. Fosse anche un maggiordomo nero.

Te ne sei andato senza preavviso quindi mi devi qualcosa per avermi lasciata improvvisamente sola. Voglio una promessa. Perchè io so che le tue promesse le mantieni sempre.

Sii felice, Ciel, vivi e continua ad amare. Promettimelo.


“Lo sto già facendo Lizzy”

OWARI


Questa fanfic necessita di alcune spiegazioni. Prima di tutto è nata dal nulla. Sono i pensieri di Lizzy sotto forma di lettera, un modo per lasciarsi Ciel finalmente alle spalle. Lei l'ha amato, in modo infantile ma profondo. Ora che è una giovane donna continua ad amarlo benchè lui sia lontano. Capisce che Ciel non potrà mai amarla, capisce che è Sebastian la persona ad occupare un posto nel suo cuore. Il posto più importante. Se ne rende conto solo a distanza di anni. Per cui gli restituisce l'anello. L'anello sarebbe simbolo di amore tra due persone per cui Lizzy sente che non è giusto che lo tenga lei. Quello non è il suo anello, è il loro. Di Ciel e Sebastian.

la data è quella del compleanno di Ciel

Ora quei due vivono insieme legati d aun contratto che va oltre a un potere demoniaco. Sebastian vuol stare insieme al suo bocchan perchè lo ama. A suo modo lo ama. Ha famne della sua anima perhcè la sente pura e perfetta, è innamorato dell'anima di Ciel. Ma anche di lui tutto. Mi rifaccio a quando nella seconda stagione della'nime gli ultimi episodi.

Ciel è innamorato di sebastian, e per quetso mi rifaccio all'episodio 10 (quando arrossisce pensando a lui) della seconda stagione e vari pezzi della prima.

Comunque in tutti e due i casi non si può parlare di amore come lo intendiamo noi, è qualcosa di + ancestrale, più puro, benchè Sebastian sia un demone. scusatemi gli errori ma nn l'ho riletta!

  
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