Silenzio
Respiro
Paura
Adrenalina
Il
vuoto
Il
tonfo
Gli
schizzi
Silenzio
-Direi
che per oggi può bastare,figliolo.
Quella
voce è di Komyo Sanzo Oshi,40 anni,fisico atletico,capelli castani e occhi
dello stesso colore.
-Potevo
fare meglio,papà.
Quella
voce invece è di Sanzo Oshi,18 anni,stesso fisico atletico capelli biondi e
incantevoli occhi viola.
Nessuno
penserebbe mai che quei due avessero lo stesso sangue,c’è chi metterebbe la
mano sul fuoco per dimostrare il contrario,eppure lo erano.
Sia da aspetto che di carattere erano l’uno
l’opposto dell’altro.
Komyo
era sempre sorridente,solare e socievole,mentre sanzo era l’esatto
contrario..introverso,scorbutico e asociale.
Ma
nonostante tutto avevano parecchie cose in comune come l’amore per la stessa
musica,lo stesso pensiero e soprattutto la passione per i tuffi.
Komyo:ma
cosa dici?il tuffo era perfetto e il salto ti è venuto davvero bene. L’unica
cosa che devi perfezionare è l’entrata in acqua,fai ancora troppi schizzi.
Sanzo:già,spero
che per i campionati mondiali ci riesca.
Komyo:ma
certo che ci riuscirai,se c’è una cosa che hai ereditato da me,quella è
sicuramente la caparbietà nel portare a termine le cose.Comunque è ora che tu
ti prepara per la scuola.
E
dicendo questo komyo sorrise a suo figlio,il quale lo guardò un po’
imbronciato.
Sanzo:la
scuola,che perdita di tempo.
Komyo:
frase tipica di te, figliolo.
Sanzo:devo
andare a prendere goku,ci vediamo dopo.
Komyo:si,ma
entraci davvero a scuola oggi…
Ma sanzo
aveva già sbattuto la porta,quel giorno non gli andava proprio di entrare a
scuola,avrebbe accompagnato la scimmia e fatto due chiacchiere con gojyo e
hakkai.
Quanto
odiava quel posto,odiava la scuola,la sua casa,i suoi amici e a
volte anche suo padre.
Anche
se era sempre gentile e sorridente, lo sapeva che a volte lo guardava con
disperazione e tristezza.Come dargli torto,lui aveva ucciso la persona che più
amava nella vita,il suo amore, la sua aria.
Sanzo:mamma…
Lui
non l’aveva mai conosciuta,ma le somigliava,così gli diceva suo padre, era la
sua copia..tranne per una cosa…il sorriso.
Lei
sorrideva sempre.
Lei
aveva dato tutto per farlo nascere,sebbene fosse fragile e cagionevole di
salute aveva dato tutto per suo figlio..persino la sua vita!
I
dottori le avevano detto di rinunciare e che se avrebbe portato aventi la
gravidanza non sarebbe sopravvissuta,persino komyo aveva cercato di
dissuaderla.
Ma
lei non volle rinunciare e promise a suo padre che ce l’avrebbe fatta….e
invece…
Sanzo:lo
so che a volte mi odi ,papà ..lo so che tutte le notti piangi per quel letto
sempre vuoto,ma non ho chiesto io di nascere!
Scostò
quel pensiero dalla mente,incolpandosi di aver pensato una cosa tanto orribile.
Sanzo:perdonami
mamma…
Goku:sanzoooooooooooooooooo,siamo
in ritardo!
Sanzo:ma
che cavolo urli di prima mattina,stupida scimmia?
A
sanzo torno in mente il primo incontro con la scimmia.Fu al funerale del
fratello di goku,Nataku…suo padre era molto amico della loro famiglia.quel
giorno non smise un minuto di piovere mentre i parenti del povero ragazzo
davano il loro ultimo saluto,vidi un ragazzo in disparte con gli occhi
abbassati che giocherellava con un bastone,mio padre mi disse che era il
fratello minore del ragazzo..non so bene come finimmo per parlare e in un certo
senso diventare amici,so che da allora non mi si stacca di dosso un minuto e
che quando mi guarda con quei suoi occhi color oro sento che per lui sono molto
importante,forse anche troppo.
Goku:prima
mattina?ma se sono già le 8.15?
Gojyo:che
vuoi farci goku,per il nostro campione è prima mattina finchè non
arrivano
le 9!
Gojyo è un ragazzo alto,dai lunghi capelli
rossi e dagli occhi dallo stesso colore,neanche lui aveva avuto un passato
facile.Sua madre non lo ha mai accettato in quanto è il frutto del tradimento
dell’uomo che amava con una donna più giovane.Lui ha sempre cercato di conquistare il suo amore,ma non ci è mai
riuscito.. finche un giorno tornando da scuola non la trova più a casa…sua
madre se ne era andata e da allora viveva con suo fratello maggiore.
Sanzo:kappa,non
sono in vena di litigare oggi!
Gojyo:strano…ecco
perché oggi c’è il sole!
Goku:accidenti
mi è già venuta fame.
Hakkai:bene
signori,siete allegri anche alle 8.20 del mattino…
Goku-Gojyo:le
8.20?ma è tardissimo !
Hakkai,lui
era sicuramente la persona più complicata di quel gruppo così
strambo..alto,moro e tristi occhi verdi..sempre con il sorriso stampato in
faccia,un sorriso falso,tanto da mandarti su i nervi.Un passato macchiato
dall’abbandono dei suoi genitori e dalla separazione della sua amata sorella
che ancora oggi cerca con disperazione.
Come
abbiamo fatto ha diventare amici?
Noi
che siamo tanto diversi.
Ma
che in un certo senso siamo tanto simili…
Sanzo:bene,fate
i bravi bambini a scuola,ci vediamo stasera!
Goku:ma
come sanzo,non entri nemmeno oggi a scuola?
Sanzo:sono
cavoli miei stupida scimmia.
Gojyo:vieni
goku,non vale la pena di perdere tempo con “mister sono troppo per questa
scula”
Sanzo:andate
al diavolo.
E
così dicendo sanzo si allontana dalla scuola,lasciando un goku rattristato e
gojyo e hakkai perplessi.
Hakkai:credo
che sanzo debba ancora trovare la sua strada.
Gojyo:sono
18 anni che deve trovare sta strada,deve essere nascosta bene!
Hakkai:quando
troverà qualcuno con cui aprire il suo cuore allora l’avrà trovata!
Gojyo:intano
è meglio che noi andiamo avanti per la nostra se no chi lo sente mio fratello
se prendo un’altra nota di ritardo?
Hakkai:eh
già…
Goku:ragazzi
sbrigatevi…
“ma
cosa ne sanno loro di quello che sto passando”e così pensando si incamminò
verso il suo posto segreto,l’unico posto in cui si sia veramente sentito a casa
e libero da ogni pensiero.
Ci
vollero almeno 30 minuti per arrivare se non avevi un mezzo con cui andare,ma
per sanzo non era un problema,adorava camminare e in più avrebbe fatto
qualsiasi cosa per arrivare in quel mondo incantato…
Ed
era davvero un posto da favola,non ci si crederebbe mai che esista un posto
così bello fuori da tokyo…sembra di entrare in un altro universo!
“Ogni
volta che lo guardo mi si ferma il cuore”pensò sanzo.
Come
dargli torto,
c’era
un immensa distesa di colori fantastici,alberi,fiori…un bellissimo lago dove
potersi specchiare,animali di ogni genere..tutto era diverso,era un autentico
paradiso..anche il cielo aveva un colore diverso rispetto alla città,era più
limpido,più azzurro..più libero.
Ma
la cosa che preferiva era la torre pendente,gli ricordava la torre di pisa la
città di nascita di sua madre,anche se era più piccola,e poi c’era il paesaggio
dietro la torre..da suicidio!
La
torre era posta in modo strategico,davanti era bellissima e spettacolare,ma
dietro ti aspettava il vuoto,profondissimo…dall’altra parte si trovava la
seconda parte della torre e le due erano collegate attraverso un a sottile asta
di legno..sembrava più una fune dove si esibivano gli acrobati,non so quante
volte avesse desiderato sorpassarla per raggiungere l’altro pezzo di
paradiso..ma era impossibile,sarebbe di certo caduto nel vuoto!
E
mentre pensava e rimaneva incantato dallo splendido paesaggio,la sua attenzione
venne attratta da una musica celestiale(vi consiglio di scaricare il funambolo
dei ratti della sabina)che veniva proprio dietro la torre,si incamminò per
vedere se stesse sognando oppure no…e fu li che la vide…
Sanzo:sto
sognando…
C’era
una ragazza che ballava su quell’asta di legno,su quella finissima fune a ritmo
della canzone…sembrava un’ angelo,era come se stesse sfidando la morte,come se
la stesse prendendo in giro,era come se fosse lei ha dettare le regole del
gioco…
Sanzo
non poter far altro che rimanere incantato
da quella splendida danzatrice dal corpo minuto e aggraziato,dai lunghissimi
capelli rossi e dalla sua gonna che svolazzava libera e leggiadra.
Si
chiese di che coloro fossero mai i suoi occhi,e sperò di riuscire a vedere
prima che il suo cuore potesse fermarsi da un momento all’altro.
Sanzo:ma
che ti prende stupido,perché sei così nervoso?è solo una ragazzina.
Una
ragazzina?
Lei
riusciva a fare quello che lui non avrebbe mai avuto il coraggio di fare!
La
danzatrice saltava e ballava anche se sembrava che volasse era come se i suoi
piedi non toccassero mai la base…
Sanzo:dimmi
chi sei…fammi vedere i tuoi occhi…
La
danzatrice si fermò,come se avesse sentito la disperata supplica del ragazzo,e
con lei si fermò anche la musica.
La
ragazza si girò piano e piano aprì i suoi occhi…
A
sanzo caddero lo zaino e il giubbotto,paralizzato dagli occhi della ragazza…un
colore che non riuscì a comprendere..tra il grigio e il bianco.
La
ragazza sorrise e fece un’ inchino,come fa una ballerina con il suo pubblico e
disse
Ragazza:spero
che lo spettacolo ti sia piaciuto…
Sanzo
non disse una parola,era troppo attratto dai suoi occhi.
Ragazza:il
gatto vi ha mangiato la lingua,signore?
Sanzo
la guardò con sorpresa,non si aspettava una simile domanda da parte della
ragazza.
Sanzo:tsk…
La
ragazza sorrise in un modo che fece crollare il mondo addosso a sanzo,ma
cos’era quel sentimento?in quel momento gli importava solo conoscere il nome
della fanciulla,sperando che non fosse un sogno e che si sarebbe svegliato da
un momento all’altro!
Sanzo:qual’è
il tuo nome?
La
ragazza lo guardò con espressione sorpresa..
Ragazza:Samarà…il
mio nome è Samarà..