-Buona sera, gattina…-
Ichigo sospirò, mossa da un sentimento che andava ben oltre la rassegnazione.
Posò con delicatezza la matita sulla propria scrivania, volgendo lo sguardo di traverso – e trovando un lui sorridente e beffardo, seduto sulla finestra.
Girando la propria sedia in modo tale che si ritrovassero l’una di fronte all’altro, si offrì completamente alla sua vista.
-Kisshu, come mai sei qui?-