Ideali e coscienza
Ho
sempre creduto che la crudeltà non fosse una cosa innata.
Ho
sempre creduto che nessuno nasce crudele, ma che sono gli eventi della vita a
rendere una persona quella che è.
Ho
sempre creduto che la crudeltà nascesse da un particolare evento, da un trauma
difficile da superare.
E
in fondo la penso ancora così anche se mi nascondo dietro una maschera o sotto
un nero mantello.
Credo
ancora in quegli ideali che mi erano cari durante la gioventù.
Non
ho smesso di crede nell’amicizia e nell’amore.
Non
ho mai smesso di amare anche se questo sentimento ha ora per me nuove forme e
sfaccettature, nuove facce e nuovi suoni.
Anche
se per me ora l’amore è solo una forma di servilismo e devozione.
Anche
se per me ora è solo morte.
Anche
se per me ora seguire l’amore è provocare dolore.
Tolgo
la maschera e vi mostro il mio volto.
Un
volto scavato dal dolore e dal terrore della morte.
Un
volto scalfito dalla prigionia e dal buio di una cella.
Vi
mostro i miei occhi spaventati, come quelli di un cerbiatto nella foresta, che
al minimo sussurro e lieve fruscio luccicano di un terrore impronunciabile.
Vi
mostro le mie labbra che non esprimono più gioia da molti anni e che non
doneranno mai più amore.
Vi
mostro le mie mani sporche del sangue dei miei simili.
Il
sangue non è più sulle mie vesti ora, ma rimarrà per sempre inciso nella mia
mente.
Per
sempre sentirò le urla di dolore di chi ho torturato.
A
lungo sentirò le mie fredde risate dopo aver ucciso un uomo.
Fino
alla fine dei miei giorni ricorderò il volto del mio signore.
Fino
alla morte ricorderò il volto di mio marito.
Fino
alla fine del mondo ricorderò il mio passato, e come era bello sentirsi liberi
e sicuri stretti fra le braccia di un amico.
No,
non ho mai smesso di credere nei miei ideali…
Solo
ora non ascolto più la mia coscienza…
Non
l’ascolto più da anni oramai…
Il
dolore e il potere sono diventati per me unica fonte di gioia.
Ricordo
quando a darmi la gioia erano le risate degli amici e i baci a fior di labbra
scambiati agli angoli dei bui corridoi.
Non
voglio dimenticare il mio passato, no non lo voglio fare.
Voglio
solo tornare a vivere, come vivevo prima…
Prima
che la morte fosse la mia unica, costante certezza…
Il
mio nome è Bellatrix Black e sarò il vostro narratore in questa triste storia…