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Autore: Melmon    14/09/2010    1 recensioni
La porta davanti a me si avvicina sempre di più, rallento ed estraggo la mia bacchetta, la porta si spalanca ed io torno a correre.
Lo scenario che mi si presenta è agghiacciante, il tuo viso sofferente mi colpisce, come se il mondo che prima andava a mille ora non si è limitato a scorrere a velocità normale ma ha rallentato ancora di più.
Finalmente vi vedo, finalmente siete di nuovo davanti a me, nella mia vita.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Nuovo personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Tic tac, sorrisi,
tic tac, abbracci,
tic tac, baci,
tic tac, lacrime.
Il tempo scorre,
il tempo vola,
corre veloce lontano da me.
Non ci sono più sorrisi, quei sorrisi,
non ci sono più abbracci, quei abbracci,
non ci sono più baci, quei baci,
ci sono solo lacrime, mai lacrime di gioia,
ora solo tante lacrime, molte versate da quando sono lontana,
lacrime amare, disperate perché non ci siete voi al mio fianco.
 
La guerra ha travolto molte vite ed anche la mia non ha resistito a questo tornado, i miei unici punti saldi sono spariti nell’occhio del ciclone.
Tutto e cosi diverso ora, mi sento triste, mi sento sola e non riesco a emergere dal burrone in cui mi sento. Ormai ribellarsi non serve più, non riesco ad attirare l’attenzione, la vostra attenzione e rivolta ad altro ed io vorrei che voi potesse sentire le mie urla, il mio dolore, per capire.
Ho bisogno di capire se quello che sta succedendo e dovuto alla situazione che ci sta travolgendo o e solo una scusante per allontanarmi da me senza spiegazioni, senza bisogno di affrontarmi, senza dirmi bugie.
Ho cercato il mio spazio anche qui, ho cercato una mia dimensione in questo luogo a me estraneo, no che il mondo babbano mi sia del tutto estraneo, ho passato molto tempo qui ma all’epoca non la sentivo una costrizione.
Lo specchio davanti a me rimanda un’immagine che forse non accetteresti, tanto diversa da quella che conosci: i capelli ora sono molto più lunghi, il loro bel colore nero e intervallato dal fucsia, hai polsi bracciali con borchie, indosso un bustino nero, minigonna con cintura di catene sui fianchi, anfibi, smalto nero e rovinato sulle unghie, sul braccio fa bella mostra di se un tatuaggio, la tua costellazione.
Come sono diversa dalla brava ragazza che conoscevi e amavi.
 
Ma non è tutto perduto me ne rendo conto ora, ora che corro nella mia vecchia vita.
Corro veloce, più veloce,
il mondo scorre veloce al mio fianco, solo linee colorate per i miei occhi,
ho il fiato corto, il mio petto cerca più aria,
ma non mi fermo, non posso fermarmi ora,
l’unica cosa che conta e trovarti, sei tu amore,
e continuo a correre sentendo il mio cuore battere forte, come il tuo ciondolo sul mio petto.
 
La porta davanti a me si avvicina sempre di più, rallento ed estraggo la mia bacchetta, la porta si spalanca ed io torno a correre.
Lo scenario che mi si presenta è agghiacciante, il tuo viso sofferente mi colpisce, come se il mondo che prima andava a mille ora non si è limitato a scorrere a velocità normale ma ha rallentato ancora di più.
Finalmente vi vedo, finalmente siete di nuovo davanti a me, nella mia vita.
Il pericolo lo percepisco solo in un secondo momento e lo elimino senza batter ciglio.
Sono troppo arrabbiata, stanca, stufa di tutto per restare calma, per non reagire d’istinto, l’istinto che ha schiantato tre mangiamorte che vi stavano braccando.
Ho smesso di pensare tanto tempo fa, ho smesso di pensare nel momento che vi ho visto, nello stesso momento che il mio cuore ha iniziato a galoppare alle notizie che eravate in pericolo e poco distante da me.
 
Ed eccomi qui, ora,
nello stesso luogo, nella stessa stanza,
a consumare la stessa aria, anche i tuoi polmoni ne chiedono di più?
entrambi in piedi, sei di fronte a me,
a guardarci negli occhi, mi rispecchio nelle tue pozze chiare,
immobili, nessun muscolo si muove.
 
Mi sembra di aver passato un’eternità cosi, un’eternità dall’ultima volta che siamo stati cosi vicini. Non capisco perché il mio corpo non reagisce, non capisco perché non riesco a far altro che trasformare ossigeno in anidride carbonica e perché non sono tra le tue braccia.
Io non riesco a muovermi ma tu?
Forse sto solo aspettando, cosa ancora non ho ben capito ma lo capirò.
Sei bellissimo nella divisa di Hogwarts, non te l’avevo mai vista, ho sognato questo momento da tanto, cosi tanto che ho paura sia un sogno.
E finalmente qualcosa cambia, ti vedo muoverti, ti vedo sorridere, ti vedo allargare le braccia e pronunciare il mio nome, o almeno parte di esso, non ti lascio il tempo di finire di pronunciarlo che ti sto baciando, finalmente ti sto baciando, ti sento stringermi e ricambiare il bacio, sento il tuo cuore galoppare accanto al mio.
Non mi staccherei mai da te, dalle tue labbra, non voglio allontanarmi mia più dalla mia stessa vita.
– Uhm uhm … uhm uhm … Draco, Alexandra state dando spettacolo!
– Non è la prima volta Blaise, ciao.
Sussurro a due centimetri dalle tue labbra per poi tornare a sfiorarle con le mie.
– Si, io ci sono abituato, ma non mi sembra il luogo e il momento adatto …
– Aspetto solo da un anno! Ciao anche a te.
E mi baci ancora, come mi sei mancato!
– … e neanche che loro si vogliono abituare.
– Loro?
Mi giro di scatto ed ecco la loro: persone che ci fissano sbigottiti.
– I membri dell’ordine e dell’Es.
– Ho schiantato i vostri genitori?
Fisso i corpi sul pavimento, incurante dei mille occhi che ancora mi fissano.
– Si.
– Il terzo chi è?
– Nessuno in particolare. Mi hai quasi spaventato sai!
– Gia sei entrata correndo, hai schiantato tutti, ho tenuto di fare la loro stessa fine!
– Posso sempre farlo Blaise sai?
– La mia ragazza bella e pericolosa.
– Continueranno cosi per molto?
Con la testa indico dietro.
– Direi di si e per via del tuo look.
– Che cosa non va?
– Niente e solo troppo … babbano.
– E con questo?
– E’ per la reputazione che abbiamo a Hogwarts.
– Vuoi dire quella da “serpeverde super fichi purosangue, girate alla larga voi semplici mortali”?
– Che dire: abbiamo recitato bene la parte.
– Sicuro che sia semplicemente una parte Zabini?
– Fai tu: la mia migliore amica è una mezzo sangue fiera di esserlo.
Istintivamente lo abbraccio e Blaise mi stringe forte a se, gli scocco un bacio sulla guancia e lui ricambia stringendomi ancora più forte.
– Finalmente sei tornata chi lo sopportava più! Alex cosi, Alex di qui …
– Ehi!
Lo colpisco scherzosamente sulla nuca per poi far l’indignata.
– Sono mancata solo a lui?
– Si, sei mancata anche a me ma non poi cosi tanto …
– Andiamo a finire questa guerra?
– Vuoi schiantare qualcun altro?
– Se cercano solo di sfiorarvi non mi limiterò a schiantarli!
– Mangiamorte tremate!
Riprendiamo a lottare in questa tremenda vita, riprendo a lottare ma stavolta non sono sola.
Come lo so?
Le tue dita sono intrecciate con le mie, come i nostri cuori, le nostre vite, le nostre anime e le saranno per sempre perché il loro intreccio è troppo strette, indissolubile.
  
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