Il Principe Ereditario guardò Gaius.

“Non ho intenzione di usurpare mio padre, Gaius! Ho prestato giuramento di fedeltà al mio Re, e fintanto non esalerà l’ultimo respiro, rimarrò devoto al mio giuramento.”

E con queste parole, Artù lasciò le sue stanze per poi dirigersi verso l’unico posto in cui sapeva di potersene restare tranquillo, senza nessuno attorno che gli dicesse quello che era giusto o sbagliato, ciò che non doveva fare e ciò che invece era suo dovere fare.

Quando arrivò sulla Torre Est, però, vi trovò qualcuno ad aspettarlo.

Sospirando si avvicinò e poi si poggiò al muro.

“So cosa ha deciso il Consiglio. E mi trovo pienamente d’accordo con loro.”

Artù sospirò tristemente.

“Merlino, io...”

Il ragazzo sorridendo teneramente gli spostò una ciocca di capelli dagli occhi.

“Lo puoi fare, Artù. Io credo in te. Con tutto me stesso.”

“Sono IO a non credere in me, Merlino,”, rispose lui, “E poi, l’ho già detto a Gaius: non intendo usurpare mio padre dal Trono. Sai che non sono così!”

Il moro scosse la testa.

“Non devi usurpare tuo padre, Artù! Devi soltanto supplirlo finché non tornerà in sé.”, rispose, “Sei stato istruito, per questo.”

“Non posso.”

“È il tuo popolo, Artù. Daresti la vita per loro, se necessario. Io lo so, perché ti conosco.”

“Ma non so neppure se sono pronto,dannazione!”

Si alzò e si coprì il viso con le mani, tentando di calmarsi.

Ma per calmare l’animo scosso del Principe, c’era una sola cosa che poteva funzionare …

Merlino, prontamente, lo abbracciò e lo strinse forte. E Artù, sentendo le sue braccia attorno a lui, lo strinse altrettanto forte, mentre il suo animo finalmente ritrovava un po’ di serenità.

“Camelot ha bisogno di te, ora.”

“Ho paura, Merlino.”

“Io sarò al tuo fianco, mio Principe. Come è sempre stato,e  come sempre sarà. Succeda quel che succeda, noi saremo insieme.”

Artù si staccò dolcemente, e sorridendo gli accarezzò teneramente il viso.

“Succeda quel che succeda. Insieme.”

Poi le loro labbra lentamente si unirono, dolcemente, e si sorrisero.

I loro occhi s’incrociarono per qualche secondo che a loro parve un’eternità.

“Grazie d’esistere, Artù.”

“Grazie a te, di essere tutto ciò di cui ho bisogno.”

Le cose sarebbero andate bene: Artù sarebbe diventato una specie di “Re in seconda”, perlomeno fin quando il padre non si sarebbe ristabilito.

Avrebbe regnato,seppur per poco tempo.

E Merlino, il suo fido valletto, amico, consigliere e molto di più, sarebbe rimasto al suo fianco.

Succeda quel che succeda.

Insieme.

Sempre e...comunque!

 

 

 

 

Nuova FlashFic, Nuovo SPOILER! XDDDD

Pardon ,ma non ho saputo proprio resistere ragazzi!!!!

A prestissimo!!

Seguitemi con “Sulla VIA del DESTINO”!!!!!

Vostra Lady Merendina

& I suoi 5 CEREAli .