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Autore: Wacchan    15/09/2010    4 recensioni
"...il motivo di tutti quei silenzi, tutte quelle cose non dette, erano ancora lontani. Non era ancora tempo, per lui, di conoscere la verità su Sebastian Michaelis..." Ciel Phantomhive diverra così vittima di un raccapricciante gioco con il solo scopo di divertire il maggiordomo... ...Ed ecco che mi decido, con indescrivibile imbarazzo, a pubblicare la mia prima FanFiction in assoluto... Spero che sia di vostro gradimento!
Genere: Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Ciel Phantomhive
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ciel chinò leggermente il capo di lato, distendendo il viso, e mostrando un sorriso dal retrogusto amaro.

<Obbedisci.>>

Nonostante l'atteggiamento spavaldo, sudava freddo ed era evidente che stava iniziando a temere per la sua pelle.

Gli occhi lucidi riflettevano l'immagine del maggiordomo, che, noncurante della resistenza del signorino, tastava la sua carne con le grandi mani, quasi stesse esaminando un pezzo di manzo dal macellaio. Si concesse una risatina di scherno, di fronte all'evidenza che, come sperava, i suoi sporchi derideri lo stavano raggiungendo lentamente... facendosi strada nella sua testa, e rendendolo sempre più incapace di reagire.

Con un tono gentile, ma con una punta di cinismo, lo ammonì: <<Shhh signorino>> soffiando debolmente sul collo del ragazzo, che rispose rabbrividendo tutto <<Devo preparare la cena...>>

Gli occhi di Ciel quasi li uscirono dalle orbite, tanto era lo stupore. "La cena? E sarei io? SEBASTIAN VUOLE... MANGIARMI?" evidentemente non aveva compreso pienamente a cosa alludeva l'uomo sopra di lui.

Finalmente si decise a reagire, e ricominciò con i suoi tentativi di ribellione che divertivano tanto l'altro: <<T-t-tu... Maledetto!!! Fermati subito ho detto>> alzando il tono della voce <<E' UN ORDINE!!>> lo disse con le guance che avvampavano, e i suoi occhi fuggevoli, che si rifiutavano categoricamente di incrociare lo sguardo dell'altro, non fecero altro che aumentare il desiderio dell'uomo.

"La mia voce non sta tremando vero? Questa volta funzionerà..."

Sebastian, stupito, si fermò un momento, alzò il capo e lo fissò per qualche secondo. I loro sguardi finalmente si incrociarono, e Ciel rivide l'ombra che da qualche giorno albergava negli occhi del maggiordomo. Per un'istante, ebbe l'impressione di aver compreso. Era quasi riuscito a comprendere.  Però, il motivo di tutti quei silenzi, quelle cose non dette e tenute nascoste, erano ancora lontani. Non era ancora tempo, per lui, di conoscere la verità su Sebastian Michaelis.

Aveva dunque funzionato anche questa volta?  Il suo ordine era bastato a placare i bollenti spiriti dell'altro?

Ciel capì le sue parole non avevano dato buoni risultati quando Sebastian, riprendendosi dallo stupore, gli rivolse uno sguardo intenso e spavaldo.

Aveva solo peggiorato la situazione, il desiderio dell'altro era aumentato ancora di più. Le sue labbra si incresparono e dalla sua bocca si dimenarono flebili parole, appena un soffio.

<NIENTE sarà come tu vorrai.>>

Con queste parole che aleggiavano nell'aria, le sue labbra, vogliose, si avvicinaro sempre più a quelle del ragazzino terrorizzato.

Al contatto, una forte raffica di emozioni li pervase entrambi, e il ragazzino non potè far altro che assecondarlo.

La lingua di Sebastian, intanto, si accingeva, vogliosa e avida, a perlustrare la bocca dell'altro.

Ne accarezzò i denti, per poi scovare, finalmente, la lingua del ragazzino, e istigarla al peccato.

Il ragazzo di lasciò sfuggire un gemito.

Sarebbe stato impossibile capire se fosse di rabbia, paura o piacere.

Dopo di che, con le mani tremanti, si strinse al suo aguzzino, e si laciò guidare in quel viaggio di perdizione, imponendosi di non pensare a cosa sarebbe accaduto dopo.

Purtroppo, la verità lo aveva raggiunto.

La morte di Ciel Phantomhive, che invadeva da tempo i sogni del Maggiordomo Demoniaco, si era insinuata nella sua mente ed era diventata un desiderio, una necessità, per l'uomo. Stava per prendere forma.

Quel piccolo corpo, molto presto, sarebbe stato avvolto dall'ardente passione del demone, che l'avrebbe consumato...

Molto presto, tra le braccia di Sebastian Michaelis, non ci sarebbe più stato Ciel Phantomhive, ma cenere.

"Che morte sublime ti attende, Signorino" pensò il maggiordomo socchiudendo gli occhi, pregustando il futuro.

 

END

~~~~~
Vittima~Il titolo di questa fanfiction.
 
Credo si noti abbastanza che mi sono veramente sforzata a scrivere il finale, e, concluderla, finalmente.
La Sebastian x Ciel è una delle mie coppie preferite, ma nel manga non sarebbe mai successa una cosa del genere... Ammetto di aver modificato "un tantino" il carattere del ragazzo, donandogli una sfumatura da "uke indifeso"... (non finirò mai di rammaricarmene).

Una volta che ho finito di scrivere, io e la mia sorellina ci siamo sedute a tavola e ci siamo messe a pensare ad un titolo per questa one-shot per un quarto d'ora buono.
Lei voleva che la chiamassi "Vittima Sacrificale", titolo che, a mio parere, ricordava un pò troppo i capretti che un tempo venivano sacrificati agli dei... Insomma, il povero Ciel aveva subito abbastanza, non solo è stato descritto come un uke, ma sarebbe dovuto anche venire paragonato ad una capra? XD
"Vittima" andava più che bene, a mio avviso...

Anyway, Grazie mille per la lettura, spero di ricevere qualche recenzione! (non importa che siano positive e negative, dalle critiche c'è sempre da imparare...) <3

{Wacchan}

  
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