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Autore: SHUN DI ANDROMEDA    15/09/2010    3 recensioni
Questa raccolta comprende diverse fic che io ho scritto basandomi su foto "BEHIND THE SCENES" del cast della TOS di Star Trek. Vedrete in azione William Shatner e Leonard Nimoy, ma anche tutto il resto del cast (film compresi).
Pronti a tuffarvi con me in questa avventura?
"Nel caos di un set cinematografico in piena attività è facile non accorgersi di tutti.
C’è chi passa con cavi, chi spinge appendini con abiti di scena, chi inciampa nei suddetti cavi…
Ma la figura snella e solare di Carolyne Kelley non può certo passare inosservata, soprattutto per il fragrante odore di dolci appena sfornati che la avvolge come un velo; la bellissima donna del Sud camminava lenta e raggiante nel suo grazioso abito celeste pastello, i grandi e luminosi occhi castani saettavano qua e là, le mani piccole e sottili rivolgevano cenni di saluto a coloro che ella riconosceva, sempre allegra e sorridente."
Genere: Comico, Commedia, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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ON THE SET

CAPITOLO 1

MURDER WITH A CAKE KNIFE

Nel caos di un set cinematografico in piena attività è facile non accorgersi di tutti.

C’è chi passa con cavi, chi spinge appendini con abiti di scena, chi inciampa nei suddetti cavi…

Ma la figura snella e solare di Carolyne Kelley non può certo passare inosservata, soprattutto per il  fragrante odore di dolci appena sfornati che la avvolge come un velo; la bellissima donna del Sud camminava lenta e raggiante nel suo grazioso abito celeste pastello, i grandi e luminosi occhi castani saettavano qua e là, le mani piccole e sottili rivolgevano cenni di saluto a coloro che ella riconosceva, sempre allegra e sorridente.

“Carolyne! Che bella sorpresa!”.

La voce amichevole e familiare alle sue spalle la fece voltare con una piroetta elegante e il suo sgiuardo indugiò sulla figura dell’amico dal lungo abito nero di seta che le correva incontro: “Buongiorno Leonard!” salutò lei, consegnandogli il pacco che portava in braccio, “non ti avevo mai visto con questo abito addosso!” constatò lei divertita mentre l’attore sembrava quasi imbarazzato, “De non mi ha detto che saresti passata oggi.” affermò, dandole un bacio veloce sulla guancia; la donna scoppiò a ridere, levandosi i guanti di raso e riponendoli nella borsetta, “è stata una mia iniziativa.” rispose lei, guardandosi attorno.

Con un sospiro, lei si sedette su uno sgabello abbandonato poco lontano: “Che giorno è oggi?” chiese lei paziente, scorgendo una strana confusione sul viso truccato dell’attore.

“Martedì, credo…” borbottò questi, prendendo un altro sedile per accomodarsi accanto a lei, “Scusa Carolyne, ma le sessioni di trucco sono più complesse del previsto. Stiamo provando quelle per l’ultima scena e queste dannate orecchie non ne vogliono sapere di stare dritte.” si lamentò l’uomo, sistemandosi per l’ennesima volta le protesi, “Non riesco proprio a capire dove tu voglia andare a parare.” si giustificò.

Lei annuì, sorridendo comprensiva: “Non preoccuparti… Si, è martedì ma è anche il 22 marzo.” concluse Carol, scoppiando istantaneamente a ridere non appena sul viso dell’attore passò un lampo di preoccupazione e consapevolezza, “Vedo che hai capito! Dov’è il mio canadese preferito?” chiese, afferrando la mano che galantemente lui le aveva teso, “In camerino, o almeno erano tutti lì sino a poco fa quando sono andato a chiamare Bill.” aggiunse Nimoy con aria leggermente incupita.

“Ehi, perché quella faccia? Guarda che può capitare a tutti di scordarsi un compleanno o una festa.” lo rassicurò Carolyne, “E io sono più che certa che tu un regalo per lui lo abbia già pronto in camerino.” decretò la donna, spingendolo verso quella che ormai conosceva bene come l’ala del set dove si trovavano i box degli attori, “Sei troppo preciso per essertene del tutto dimenticato, dopotutto è il tuo migliore amico.”.

Leonard annuì: “Aspettami qui, faccio in un minuto. Poi ti accompagno.” affermò lui, sparendo nel corridoio.

Dieci minuti dopo, entrambi si trovavano davanti a una porta da cui si udivano risa, grida, schiamazzi e perfino qualche miagolio ma sopra tutto questo chiasso, chiaramente era distinguibile l’accento francofono di William.

Senza nemmeno bussare, la donna aprì la porta, evitando per un pelo un cuscino lanciato a tutta velocità verso la porta.

Congelati sul posto come bambini sorpresi con le mani nella marmellata, c’erano De e William e, in un angolo, Merrit e Kristie che, seduti sul divanetto, sghignazzavano sotto i baffi per la scena a cui stavano assistendo mentre, pacificamente raggomitolato sulle ginocchia di Bill, dormiva un gatto.

L’intero camerino era immerso in una solenne confusione.

A passo marziale, Nimoy entrò nella stanza, raccogliendo pazientemente fogli e copioni abbandonati al loro triste destino sul freddo pavimento, tranquillamente seguito da Carolyne: “Cosa sta succedendo qui dentro?” chiese neutro l’uomo, sistemandosi gli occhiali sul naso, “Ci stiamo divertendo.” si difese il canadese, illuminandosi nel vedere la moglie del suo amico alle spalle di Leonard, “Oh, carissima!! Qual buon vento ti porta qui!?” esclamò Shatner, inchinandosi a fare un baciamano.

Un colpo sulla nuca gli strappò un gemito di disappunto e dolore: “Non fare il cascamorto con mia moglie.” lo rimproverò DeForest con la sceneggiatura piegata a mò di cerbottana, “Ma mon amour!” scherzò Bill, afferrandolo per le spalle, “Lo sai che amo solo te!” esclamò con gli occhi luminosi; il compagno scosse la testa visibilmente rassegnato e tornò a sedersi sul bracciolo della poltrona, accogliendo in grembo il povero micio che, disturbato dall’improvviso arrivo degli ospiti e dal movimento inconsulto dell’attore, era fuggito in un angolo più tranquillo del camerino.

“Piantala di fare lo scemo.” lo rimproverò bonariamente Leonard, consegnandogli il pacchetto, “Tieni.. E buon compleanno.” disse con aria colpevole, “Mi spiace non essermene ricordato prima.”.

Will accolse con gioia il pacco agitando l’indice: “Guarda che mica me la sono presa.” dichiarò con aria inverosimilmente saggia, “Come no?” rise De, interrompendolo, “Ma se stavi rompendo le scatole alla povera Iside per questo?” lo sfotté l’attore, beccandosi un cuscino in faccia.

La discussione da bambini venne placata da Carolyne che, fattasi avanti, tirò indietro il marito e l’amico per la collottola: “Smettetela per cortesia e apriamo questo povero pacchetto che non ne può più di essere sbatacchiato.” decretò lei, poggiando in grembo al canadese il regalo che era miseramente caduto a terra.

Come un bambino a Natale e altrettanto su di giri, William scartò in fretta il pacco, trovandosi davanti a…

“Lo hai trovato??!!” esclamò il festeggiato sbalordito, guardando il regalo come si guarda un dolce particolarmente prelibato, “Quando sono andato in Europa, ho setacciato Londra per trovarlo, o almeno uno simile.” disse serio; non poté aggiungere altro perché, un secondo dopo, un peso considerevole gli piombò addosso, buttandolo senza tanti problemi a terra: “De, credo ti tradirò con Leonard.” dichiarò serio William, abbracciando Nimoy come se fosse stato un pupazzo mentre con la mano libera sbandierava un borsalino grigio con una fascia dai toni ocra attorno all’attaccatura con la falda.

“Umpf..” borbottò DeForest, accogliendo la testa della moglie sulle proprie ginocchia, “Tanto lo sapevo.” borbottò divertito, tirando fuori da dietro la schiena a sua volta un pacchetto; senza essere visto, si scambiò un’occhiata con l’amico ancora sommerso da Bill: “Tieni.” gli disse spiccio, facendo planare l’oggetto a pochi centimetri dai due ancora a terra.

Veloce come un razzo, il canadese lo afferrò e, scartandolo, si trovò davanti a un paio di occhiali da sole, perfettamente in linea con il copricapo.

Occhiali da mafioso stile anni ’20.

In un attimo, perfino l’americano del Sud venne placcato a terra e trattato come un peluche dal proprio migliore amico: “Credo che gli piacciano.” notò saggiamente l’attore che ormai si era rassegnato alle reazioni di William, “Si ma non siamo pupazzi.” borbottò divertito Kelley, divincolandosi dalla presa sul suo polso, “E ora, credo tocchi a me.” disse Carolyne, alzandosi improvvisamente dalla poltrona e andando presso il tavolo su cui aveva poggiato la misteriosa scatola.

Kristie la aiutò e in breve una meravigliosa cheesecake fece la sua apparizione nel camerino.

“Buon compleanno, Ammiraglio!” batté le mani la donna, aiutata dai due rimasti fuori dalla scenetta per tagliare la torta.

“Ah, non guardare me!” esclamò il marito della dama, rialzandosi, “ha architettato tutto lei!” dichiarò , indicando con affetto la consorte mentre aiutava il povero Leonard ancora a terra a rialzarsi; Bill osservò sognante la torta, poi si fiondò verso il tavolo come una trottola e in breve si era di nuovo seduto in poltrona, intento a gustarsi il delizioso dolce.

“Questa volta ti sei superata, mia cara! Potrei quasi quasi tradire entrambi e mettermi con te!” decretò Shatner con uno spiccato accento francese, “Fuggiamo insieme e potrai prepararmi tutte le cheesecake che vorrai!”.

Sia Leonard che DeForest si guardarono negli occhi per un momento poi il primo prese molto candidamente il coltello dalle mani della donna e lo passò a Kelley: “Sei proprio sicuro di questo?” chiese tranquillo lui, facendo alzare l’amico dalla morbida poltrona.

Senza aggiungere altro, lo pugnalò scherzosamente: “Con la cioccolata, vendicherò il mio onore distrutto!” dichiarò con enfasi e un tono talmente tanto ridicolo da sembrare quasi realistico; assecondandolo, Will fece finta di cadere a terra, ferito mortalmente: “D’accordo..” mugugnò con un filo di voce, tenendo il coltello ancora sporco di cioccolato sotto l’ascella, “Allora sarai tu a prepararmele!” affermò, schizzando in piedi come una molla.

Più scostato rispetto ai due, Nimoy si lasciò scappare un sorriso, sentiva la pelle tirare per il trucco e probabilmente l’avrebbe pure dovuto far rifare da quella santa donna di Susan ma non gli importava.

Doveva ammettere che una scena del genere aveva il suo fascino.

Gli venne un’illuminazione improvvisa.

Sempre tenendo d’occhio i suoi migliori amici, l’attore scivolò in un angolo del camerino e prese la propria macchina fotografica, scattando senza preavviso un’istantanea.

Quella sarebbe di sicuro andata a finire nel suo album di memorie.

Ci si sarebbe giocato le orecchie.

DEDICATO A REI-HINO, CHE COME ME AMA SHATNER! BUON COMPLEANNO CAPITANO, anche se in ritardo.. ^^’’’

Questa è la foto!!

http://movies.trekcore.com/gallery/albums/twok_other/bts/kelley_birthday_disco_ball.jpg

UHUHU

   
 
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