Fanfic su attori > Orlando Bloom
Ricorda la storia  |      
Autore: Moon    11/12/2003    11 recensioni
Fan Fic su Orlando Bloom. Lui è l'attore più amato del momento, ma Ginger lo trova semplicemente .....
insopportabile
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Orlando Bloom
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Questa storia è stata scritta per divertimento

Disclaimer:Questa storia è stata scritta per divertimento. Non è mi intenzione offendere Orlando Bloom o mancargli di rispetto, trattasi solo di pensieri e fantasie tradotti in parole. Ovviamente le situazioni da me descritte sono esclusivamente frutto della mia immaginazione.

PS: Carissimo Orlando so che sei un ragazzo di spirito,quindi se nella più remota delle ipotesi, tu dovessi imparare l'italiano, e leggere le mie storielle, confido nel tuo senso dell'umorismo e nella tua benevolenza ^-^

 

La dedico a tutte le "mie" ragazze, che mi fanno a loro volta sorridere, commuovere e sognare con le loro fic!

Grazie:Gal,Lilly, Sun, Elisa,Kiria,JulyAneko e naturalmente alla nostra "musa" ispiratrice,il mio mito, la nostra grande mami!!!   

 

INSOPPORTABILE

 

“Ma è proprio necessario invitare anche lui?” chiese Ginger con aria frustrata.

“E’ mio cugino. E a parte questo è una rimpatriata del nostro gruppo, come potrei non invitarlo visto che era uno dei capi banda?”. .

“Ormai lui non ha più niente in comune con noi!”.

“Ma ancora non ti è passata?” le chiese incredula Lynne.

“Non mi passerà mai!” sentenziò Ginger piccata.

“ Ma santo cielo Ginger eravate due ragazzini, ora avete quasi il doppio dell’età di allora. Credo che certe cose dovresti averle superate”.

 

Ginger sapeva che Lynne in fondo aveva ragione, ma lei non aveva mai potuto sopportare Orlando.

Tutti lo trovavano spiritoso, giocherellone, simpatico e affabile. Lei lo trovava semplicemente odioso. Con quell’aria da bravo ragazzo che in realtà nascondeva un animo da mascalzone, l’aveva fatta piangere più di una volta, quando erano piccoli. La canzonava in continuazione, l’aveva soprannominata manico di scopa e lei che all’epoca si era presa una cotta per lui, c’era rimasta malissimo. Lui invece diretto come un panzer le aveva detto che più che una ragazza la considerava un maschiaccio.

Si era vendicata mandandogli a monte la sua prima recita a scuola. Gli aveva fatto uno sgambetto proprio un attimo prima che entrasse in scena, facendolo cadere a terra come un sacco di patate. Orlando si era arrabbiato talmente tanto che per un mese intero non le aveva rivolto la parola, e quando lo fece, fu talmente tagliente e cattivo, che i loro rapporti, già precari, s’interruppero in malo modo.

In seguito lui aveva preso la sua strada ed era diventato famoso. Ginger non lo aveva più rivisto.Talvolta aveva letto alcune notizie su di lui e su i suoi flirt veri o presunti. Ogni volta si

ritrovava a pensare che non fosse cambiato per niente, lo vedeva dalle faccette buffe che faceva alle prime dei suoi films, o quando si scopriva la pancia davanti alle fans con aria furbetta. Lo trovava esageratamente esibizionista, narciso ed esaltato.

 Ora suo malgrado era costretta a fare i conti con il passato e a rincontrarlo durante la rimpatriata che Lynne aveva organizzato.

Perché Orlando doveva essere il cugino della sua migliore amica? Ma soprattutto, perché aveva accettato di partecipare a quell’incontro? Accidenti a lui! Non poteva restare dove era?

 

La cena della rimpatriata si tenne a casa di Lynne.

lle 21,00 tutta l’ex combriccola era quasi al completo. Mancava solo lui. Orlando.

 “Come sempre ci tiene a farsi desiderare e a fare la sua solita entrata ad effetto” pensò sbuffando Ginger.

Ma proprio mentre stava formulando questo pensiero Orlando si materializzò sulla porta.

Aveva i capelli arruffati e la barba leggermente incolta, l’aria un po’ stanca e il suo eterno sorrisetto da faccia da schiaffi stampato sulle labbra.

 “ Eccomi gente! Fiiiiiiiiiiiiiuuuuuuu temevo che non ce l’avrei fatta. L’aereo è partito in ritardo”

 “ Orlieee!!” gridarono in coro tutte le ragazze presenti, molte delle quali non centravano niente con la rimpatriata, ma pur di vederlo si erano fatte invitare adducendo le scuse più assurde.

 Fu subito circondato da una moltitudine di persone tra le quali, ovviamente, la maggior parte erano, guarda caso, donne.

 L’unica che era rimasta in disparte era proprio Ginger che, anzi, quasi nauseata da quella scena che lei riteneva patetica, se ne andò in cucina ad aiutare Lynne con gli ultimi preparativi per la cena.

“ Hai salutato Orlando?” le chiese gioviale Lynne, che era così felice di rivedere il suo adorato cugino.

“ No, mister Bloom è impegnato a fare la star. Non potrei mai distoglierlo dal suo passatempo preferito!”.

“ Ma che dici Ginger? Orlando non fa mai la star. Lui è così!”.

 “ Appunto! E’ nato Star!”.

 “ Mmmmmm come sei tremenda!” disse Lynne alzando gli occhi al cielo “ Dai aiutami a portare questa roba di là!”.

 Ginger afferrò il vassoio con gli antipasti e si diresse verso la sala. Sarà stato perché era distratta, ma andò diritta contro Orlando che stava facendo capolino in cucina. Il vassoio volò pericolosamente per aria, ma Orlando con uno scatto felino lo riprese al volo poco prima che toccasse terra.

“ Ecco fatto!” esclamò strizzandogli un occhio. Ginger gli prese il vassoio dalle mani e grugnì un grazie a denti stretti.

“ Ma aspetta un attimo!” esclamò Orlando portandosi una mano alla fronte. “Tu sei la piccola Ginger….. Manico di scopa!” esclamò ridendo. Poi lanciando un occhiata eloquente alle sue curve, aggiunse “Certo che sei cambiata parecchio! Diciamo che manico di scopa, non ti si addice proprio più come soprannome!”

 “ Tu invece non sei cambiato per niente! Sei il solito cafone di sempre!” e così dicendo lo superò dirigendosi in sala.

Orlando rimase interdetto. Che aveva detto di male? In fondo le aveva fatto un complimento!

 Ne convenne che le donne a volte erano proprio strane.

 Durante la cena Orlando tenne banco come ai vecchi tempi, in più adesso aveva un sacco di aneddoti riguardanti la sua carriera da raccontare.

 Tutti lo tempestavano di domande, soprattutto su Il Signore degli Anelli. Le ragazze in particolare gli chiedevano di Legolas, di come si fosse trovato ad interpretarlo, di quanto fosse affascinate il suo personaggio e via dicendo.

 Ginger osservava senza proferire una parola.

Improvvisamente Orlando le rivolse una domanda “ E tu Ginger che mi dici? Chi è il tuo personaggio preferito della trilogia?” le chiese prima di ingoiare un boccone.

“ I Nazgûl” fu la sua risposta lapidaria.

“I Nazgûl???” Si sentì chiedere in coro da quasi tutti presenti Ginger, come se avesse detto chissà quale bestialità.

 “Bè? Come mai vi stupite tanto? Sono stati realizzati in maniera magistrale da Jackson. Come si dice in gergo bucano lo schermo. Ricordo di aver avuto i brividi lungo la schiena durante la proiezione quando sono apparsi! Sembravano spettri veri e incutevano terrore. La scena di quando sono lanciati all’inseguimento di Arwen è fenomenale!”

 “ Ginger ha ragione!” sentenziò Orlando “ In più ha fatto una disamina impeccabile sull’efficacia visiva dei Nazgûl” concluse serio.

 

 

A fine cena decisero di comune accordo di andare tutti al parco come ai vecchi tempi, quando seduti in cerchio si raccontavano storie di fantasmi, oppure fantasticavano sul loro futuro.

 Anche al parco, come del resto durante tutto il corso della serata, Orlando fu il fulcro dell’attenzione. Come accadeva in quelle occasioni si misero a ricordare le varie situazioni che avevano passato insieme, ponendo l’accento su quelle più strane e buffe e guarda caso i protagonisti erano quasi sempre Orlando e Ginger.

Lei rimase parecchio infastidita nel sentirsi ripetere per l’ennesima volta, di quanto fosse stata maldestra o poco femminile in quella piuttosto che nell’altra occasione, quindi ad un certo punto si allontanò dal gruppo per starsene un po’ per conto suo.

Passeggiò un po’ per il parco, poi si sedette ai piedi di un tronco e cominciò a pensare.

Non ci dovevi venire Ginger lo sapevi in partenza che sarebbe finita così. Le cose non cambiano. Sei sempre stata il maschiaccio del gruppo e per loro rimarrai sempre e solo quello.

 Se solo sapessero quanto hai sofferto! Sospirò chiudendo gli occhi e appoggiando la testa al tronco.

“ Che fai dormi?”.

La voce di Orlando la fece sussultare.

“Accidenti a te! Mi ha fatto prendere un colpo!” gli rispose lei lanciandogli una sguardo torvo.

 “ Mi sono sempre chiesto come mai sei sempre stata così caustica con me!” disse lui sedendosi accanto a lei.

 “ Forse perché te lo meriti”.

 “ Ma se eri il mio compagno di giochi preferito”.

 “ Compagna” lo corresse lei sempre più infastidita.

 “ Già ma all’epoca non riuscivo proprio a vederti come una ragazza. Eri una cosina magra, piena di vitalità e molto dispettosa”.

 “ Tu invece eri un pallone gonfiato esattamente come adesso!”. Fece per alzarsi e andarsene ma si era alzato anche lui e adesso la stava fronteggiando.

 “ Mi fai passare? ” disse lei con aria insofferente. Era strano ma le era entrata addosso una certa agitazione averlo così vicino davanti a lei. La faceva sentire a disagio e poi quegli occhi quello sguardo così  penetrante… ma che accidenti le stava prendendo?

“ E se non volessi farti andar via?”  disse lui con la sua solita aria di sfida.

 “ E se ti tirassi un calcio in uno stinco?” ribatté lei.

 “Non ce la faresti mai! Ti bloccherei per tempo”.

Ginger che non sapeva resistere alle provocazioni fece l’atto di sferrargli un calcio, ma lui prontamente la bloccò inserendo una gamba tra le sue e imprigionandole le braccia dietro la schiena.

“ Sei mia prigioniera” sentenziò lui con aria soddisfatta.

“ Sei insopportabile!” gli rispose lei furiosa.

 “Anche tu sei insopportabile. Sei una bisbetica e una rompiscatole, ma forse è proprio per questo che mi piaci da matti”.

Senza darle il tempo né di pensare né di rispondere le si avvicinò e le sfiorò le labbra con bacio, da prima tenero poi sempre più intenso. Quando smise di baciarla e i loro occhi s’incontrarono d nuovo, Orlando notò che le sguardo di Ginger era cambiato. Era un misto tra il sorpreso e l’incredulo.

“ Non dici niente? Hai perso la lingua?” le chiese lui sorridendo e lasciandola libera.

“ Continuo a pensare che sei davvero insopportabile, prepotente, arrogante e presuntuoso!” Ginger aveva abbassato gli occhi e Orlando stava decisamente temendo il peggio visto che era stato così scellerato da liberarla, quando lei alzò nuovamente lo sguardo e con un mezzo sorriso esclamò “Ma accidenti al diavolo! Mi piaci un sacco anche tu!” e abbandonando ogni incertezza si avvicinò a lui e lo baciò di nuovo.

Mentre la stava baciando, Orlando pensò che stare con Ginger sarebbe stato bello, divertente, talvolta forse anche in po’ pericoloso, ma sicuramente, mai noioso.

 

FINE

  
Leggi le 11 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su attori > Orlando Bloom / Vai alla pagina dell'autore: Moon