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Autore: ylenia__TK    17/09/2010    3 recensioni
Camminava ancheggiando sensualmente con in mano la solita sigaretta mattutina. Nessuno era per strada a quell'ora. Si poteva udire solo il rumore dei suoi tacchi vertiginosi. Lei poteva sentire ogni rumore e i milioni di pensieri della gente. Ormai era normale per lei, non si ricordava neanche da quanto andava avanti. Era passato troppo tempo dall'inizio di tutto. E come sempre era successo di nuovo, come ogni giorno, era uscita per nutrirsi. Si era divertita con un ragazzo che aveva conosciuto ad un locale, ci era finita a letto e poi dopo che lui si era addormentato, lei si nutriva del suo sangue.
Genere: Generale, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bill Kaulitz, Nuovo personaggio, Tom Kaulitz
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Note Dell'autrice:  Questa è la mia prima storia. Incomincio col dire che all'inizio non doveva essere di questo tipo.Ieri sera ho cambiato tutto! doveva essere una storia romantica tra Tom e Lana (la protagonista)  e basta. Invece  mi sono venuti in mente i vampiri ed ho scritto di getto.  Spero che vi possa piacere o almeno incuriosire. Spero di trovare qualche vostro commentino.


Do You Wanna Die Happy?

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Camminava ancheggiando sensualmente con in mano la solita sigaretta mattutina.
Nessuno era per strada a quell'ora. Si poteva udire solo il rumore dei suoi tacchi vertiginosi.
Lei poteva sentire ogni rumore e i milioni di pensieri della gente.
Ormai era normale per lei, non si ricordava neanche da quanto andava avanti. Era passato troppo tempo dall'inizio di tutto.
E come sempre era successo di nuovo, come ogni giorno, era uscita per nutrirsi. Si era divertita con un ragazzo che aveva conosciuto ad un locale, ci era finita a letto e poi dopo che lui si era addormentato, lei si nutriva del suo sangue.


Infilò la chiave del suo appartamento nella serratura e dopo aver girato la chiave aprì la porta.
Si tolse il cappotto, la sciarpa e il cappello.
Sentì dei passi scendere le scale ed alzò lo sguardo ritrovandosi la sua migliore amica davanti.
“Buongiorno” La salutò avvicinandosi. Dopodiché le diede un bacio sulla guancia.
“Giorno Eve” Rispose abbracciandola.
Andarono in cucina per fare colazione:
“Allora? Come si chiamava questo?” Chiese riferendosi al ragazzo con cui aveva passato la notte . Lana si sedette davanti a Eve e le porse la tazza di latte caldo.
“Non lo so” Rispose.
“Penso di non averglielo neanche chiesto. Oppure l'ha detto ma non l'ho ascoltato” Continuò subito dopo ridacchiando.
“Sei la solita!” Esclamò Eve ridendo.
“E....non è successo niente?” Sussurrò Eve abbassando lo sguardo.
Lana sospirò sapendo di cosa stava parlando l'amica.
“Tranquilla un po' di sangue in meno non lo uccide. Sicuramente si sarà svegliato rintontito e non si ricorderà cosa è successo”Spiegò.
“Cosa hai combinato te invece?”Chiese cambiando discorso. Eve sgranò gli occhi e arrossì di colpo.
“Niente" Rispose fissandosi le mani. Lana sapeva che stava mentendo, e sapeva anche che Eve stava morendo dalla voglia di dirglielo.
“Avanti!”Esclamò incitandola a parlare.
“Ho conosciuto un ragazzo ieri sera”Rispose diventando ancora più rossa di quanto lo era già.
“Oh Bene, e com'è?” Chiese incuriosita.
“Bello, dannatamente bello! E' un ragazzo particolare “ Disse.


Era veramente contenta che Eve aveva trovato un ragazzo che le interessava. L'ultima storia che aveva avuto era di un anno fa e ci era rimasta male, tantoché non riusciva più a fidarsi dei ragazzi.
Loro due erano una l'opposto dell'altra. Oltre che fisicamente, erano anche diverse dentro.
Infondo Eve era un umana e Lana non più.
“Eve vado un po' di sopra”Disse alzandosi dalla sedia. La sua amica annuì e lei si alzò andando al piano superiore dove si trovavano le camere da letto. Entrò nella sua stanza e dopo essersi tolta il vestitino e i tacchi si sdraiò sul letto.



“E' l'unica soluzione..”Disse l'uomo.
Una donna sulla quarantina di anni piangeva. Dai suoi occhi però non scendevano lacrime, e non ne sarebbero mai. Era solo un abitudine che non si era ancora tolta. Acconsentì all'uomo. Quello era l'unico rimedio per avere di nuovo sua figlia tra le braccia. Non poteva più sopportare di vederla immobile sul letto. La malattia la stava uccidendo. L'uomo si avvicinò alla ragazza e dopo aver guardato per l'ultima volta la donna al suo fianco, affondò i canini sul collo della giovane succhiando avidamente tutto il suo sangue.


Aprì di colpo gli occhi mettendosi a sedere sul letto. Il suo respiro era affannato. Si era di nuovo ricordata quel momento. Dopo tutti quei anni, quelle scene le tornavano sempre in mente. E come poteva dimenticarsi il giorno della sua trasformazione?
Lana sententì qualcuno ridere dal piano inferiore. Si alzò dal letto incuriosita e dopo essersi messa una felpa e un paio di pantaloni di una vecchia tuta scese di sotto.
Vide la sua amica sul divano che parlava al telefono. Si sedette affianco a lei e guardò Eve sorridendo.
“Ok, a stasera” La sentì rispondere chiudendo la chiamata.
“Chi era?” Chiese anche se aveva sentito tutta la conversazione.
“Il ragazzo di ieri sera, mi ha invitata ad uscire! E vieni anche tu!”Disse.
“Io?!”Esclamò indicandosi confusa.
“Si, viene anche suo fratello gemello così siamo a coppie” Rispose alzandosi dal divano. Eve aveva detto che il ragazzo che aveva conosciuto era dannatamente bello. Allora chissà come sarebbe stato il fratello.
Si morse il labbro inferiore incominciando a pensare cosa sarebbe potuto succedere quella sera. Non si accorse però che le erano usciti i canini e si era perforata il labbro inferiore.
Si alzò scuotendo la testa e andò in camera sua per prepararsi alla serata.



Si sistemò i capelli lunghi neri davanti e dopo essersi guardata allo specchio sorrise compiaciuta.
Non voleva essere troppo appariscente come lo era di solito. Eve aveva detto che sarebbe stata una normale cena in pizzeria. Così si era messa un semplice jeans scuroattillato, un corpetto nero e delle scarpe col tacco, nere.
Scese le scale ed uscì di casa trovando Eve ad aspettarla in macchina.


Parcheggiarono davanti al ristorante “La vela” molto conosciuto lì, ad Amburgo.
Scesero dall'auto e Eve si guardò attorno in cerca dei due ragazzi.
“Non sono ancora arrivati”Disse.
“Incominciamo bene !”Esclamò Lana appoggiandosi alla macchina. Tirò fuori dalla borsetta il pacchetto di Mal boro Rosse. Ne portò una alla bocca e l'accese velocemente aspirando profondamente.
Poco dopo un Audi R8 bianca parcheggiò a fianco alle due ragazze e dopo scesero due ragazzi.
Dai lineamenti molto simili ma dallo stile differente.
Il primo aveva uno stile eccentrico, molto particolare. Il secondo era vestito Hip Pop.
Lana li guardò attentamente e vide il ragazzo eccentrico avvicinarsi verso di loro e sorridere alla sua amica.
“Ciao Eve!”Esclamò abbracciandola calorosamente. Dietro di lui si avvicinò il così detto “fratello” e si fermò davanti a lei.
Sicuramente erano i due famosi fratelli gemelli.
“Piacere Bill” Si presentò sorridendo. Aspirò l'ultima boccata di sigaretta, buttò il mozzicone sull'asfalto e espirò l'aria verso Bill che incominciò a tossire.
“Piacere Lana” Rispose sorridendo.
“Lui è mio fratello Tom” Disse dopo presentando il fratello che rispose con un movimento della testa.
Lana sentiva lo sguardo di Tom addosso e ne ebbe la conferma quando alzò gli occhi verso di lui.
La stava guardando con insistenza e continuava a muovere quel dannato piercing al labbro con avidità. In più i pensieri di Tom non erano molto casti nei confronti della ragazza che poteva ascoltarli.
Le stava venendo voglia di avvicinarsi e di staccarglielo a morsi, talmente la stava facendo impazzire. Ma si trattenne visto che non lo conosceva ancora e anche se fosse non voleva rovinare la serata ad Eve, quindi entrò dentro al ristorante seguita dagli altri tre.



Si sedettero ad un tavolo per quattro persone, e dopo aver ordinato incominciarono a parlare. Almeno Eve e Bill.
“Oh Lana è molto brava a cantare!”Esclamò Eve attirando la sua attenzione.
Lana sgranò gli occhi e si girò verso l'amica che sorrideva tranquillamente.
“Veramente?”Chiese Bill sorridendo.
“Si, dovresti sentitala ha una voce fantastica!”Rispose Eve.
“Non dire cazzate Eve!”Esclamò Lana fulminandola con lo sguardo. Lei non cantava dannazione! Non poteva.
“In cosa sei brava allora?”Le chiese ad un tratto il fratello di Bill. Lana si girò verso di lui e si accorse che sorrideva maliziosamente.
Oh caro, non sai con chi hai a che fare.
“So fare molte cose..”Rispose maliziosamente leccando la cannuccia della sua coca-cola con la lingua.
Vide il ragazzo davanti a lei rabbrividire e continuarla a guardare attentamente come se fosse ipnotizzato.
Il Cameriere portò le loro pizze e incominciarono a mangiare. Tutti tranne Lana.
“Vai a scuola Lana?”Le Domandò Bill.
“No, lavoro”Rispose.
“Che lavoro?”Chiese curioso.
“Cameriera e barista nel bar in fondo alla strada”.
“E te Eve?”Chiese osservandola. La mia amica arrossì incrociando il suo sguardo.
“Lavoro in un negozio di animali”Rispose sorridendo.
“Io adoro gli animali!Ho un cane!”Esclamò Bill battendo le mani.
Lana alzò un sopracciglio e si chiese mentalmente se quel ragazzo avesse veramente vent'anni visto che si comportava peggio di un bambino.
“Che razza è?”Chiese Eve.
“Un incrocio tra Labrador e Dobermann nero” Disse addentando una fetta di pizza subito dopo.



Uscirono dal ristorante dopo aver pagato.
“Allora, Tom vai con Lana” Disse Bill al fratello mentre si avvicinava alla loro macchina insieme a Eve.
Di risposta il fratello sbuffò sapendo che Bill voleva stare un po' di tempo solo con Eve. Quindi entrò nella macchina di Lana
Eve guidava cercando di mantenere la concentrazione, ma ogni tanto dava un occhiata al ragazzo affianco a lei che continuava a rimaneggiare con il suo Iphone.
“Stai massaggiando con la tua ragazza?” Chiese guardandolo per qualche secondo.
“No, non ho la ragazza” Rispose senza guardarla.
“E allora cosa stai facendo?”Chiese incuriosita.
“Cazzi miei!”Esclamò Tom.
Lana sgranò gli occhi e aprì leggermente la bocca. Come osava rispondergli così?! Lei le aveva fatto solo una fottuta domanda, cercando di instaurare un discorso, visto che quel silenzio era abbastanza imbarazzante.
Parcheggiò la macchina e scese velocemente seguita dal ragazzo. Prese una sigaretta dalla borsa e velocemente l'accese aspirando la nicotina.
Chiuse gli occhi sentendo che si stava tranquillizzando.
Tom era arrogante, presuntuoso, stupido e dannatamente..bello doveva ammetterlo. Rispecchiava completamente il suo ideale di ragazzo.


  
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