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Autore: UlquiorraSegundaEtapa    18/09/2010    0 recensioni
Aizen è finalmente sconfitto, eppure un male ancora più grande di lui sta per abbattersi sul mondo intero. Ichigo e compagni dovranno affrontare nuove battaglie:inaspettati alleati, nuove sorprese, nuove e più appassionanti stoire, di guerre e di problemi quotidiani, e una nuova potentissima Brigata farà la sua comparsa.
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                                                       CAPITOLO 1:AIZEN, IL TRAMONTO DI UN MITO

 

 

 

La Falsa Città di Karakura era ormai ridotta ad un cumulo di macerie. Pennacchi fumanti si alzavano dalle rovine dei luoghi di combattimento più recenti, dove ancora, i cadaveri degli Arrancar, Espada e shinigami sconfitti giacevano immobli.

Anche se tre Capitani, quattro tenenti e altri due shinigami si trovavano ancora imprigionati nell'Hueco Mundo, troppe erano state le perdite, troppo il sangue versato.

Il cielo era scuro per il fumo, e per il temporale imminente, e tutto taceva. I più potenti Capitani erano caduti, incapaci di opporsi al loro avversario, fin troppo potente persino per invincibili Ex Capitani.

Nemmeno i Vizard, erano stati capaci di opporsi. In quella landa desolata, anche l'ultimo guerriero si arrese, quando le fatidiche parole di morte risuonarono nell'aria.

«Kudakero, Kyōka Suigetsu»Subito, una parte di cielo andò in frantumi, come se fosse uno specchio, e il povero Ichigo vide con orrore la spada di Aizen trapassargli il fegato.

Quando la estrasse, una fontana di sangue sprizzò dalla ferita, e Ichigo, gli occhi vitrei, cadde da un'altezza vertiginosa, privo di vita.

Il suo corpo formò un cratere, schiantandosi al suolo, vicino al padre, ancora incosciente.

Aizen ripose la katana nel fodero e tirò un lungo sospiro:non credeva che tutti insieme, i suoi avversari sarebbero riusciti a spingerlo al limite.

Ma chi l'aveva stupito di più, era stato Kurosaki Ichigo:era riuscito a spingerlo fuori dalla Vera Karakura con una sola mano, a infrangere un Kido di Livello 90 con la mera forza, e a squarciargli il petto con la propria Zampakuto.

Se quello che la sua spada aveva colpito non fosse stata un'illusione di Kyōka Suigetsu, a quest'ora sarebbe sicuramente morto.

Rimase sorpreso, ma non durò a lungo:Aizen era un'uomo, o per meglio dire uno pseudo-dio, molto incline al dovere.

In quel momento, il suo obbiettivo primario era creare la Chiave del Re, e così avrebbe fatto!

«Lode a voi, oh Espada ed Arrancar, per avermi servito così ciecamente fino all'ultimo respiro! »esclamò lodando i suoi fedeli servi caduti.

Si voltò, e fece per aprire un Cancello Senkai, quando imrpovvisamente una voce imponente gli rispose«Aizen, non stai correndo un po' troppo? »

L'ex shinigami si voltò. Un passaggio simile a un Garganta distorse il cielo e si allargò. Dentro ad esso, si poteva chiaramente vedere la punta di una larga strada bianca, che però nasceva nel buio.

Un rumore di passi provenne da esso, ma Aizen non si allarmò. Dal buio sbucò infine una figura:dal kimono nero che indossava, si capiva perfettamente che era uno shinigami, e dallo stemma che aveva sotto la spalla sinistra si poteva dedurre che era un tennete, anche se il simbolo della sua brigata era nascosto da una fascia bianca.

Aveva dei corti capelli neri perfettamente piatti sulla nuca, e che arrivavano a malapena al collo, degli occhi verde smeraldo di forma ovale con una piccola punta nera ai lati, le braccia conserte, una lunga Zampakuto al fianco, e una posizione rigida e marziale.

L'uomo parlò con voce calma e con una punta d'imperiosità«E così, tu sei Aizen Sosuke. Quale onore, per te! »

Aizen inarcò un sopracciglio, impassibile, ma segretamente incuriosito dalla presenza del nuovo arrivato.

«E tu saresti? »chiese il Signore di Las Noches.

«Cielo, oh cielo. Ma che sconsiderato che sono. »disse lo shinigami, mettendosi una mano davanti al volto, ridendo come...speranzoso, una specie di sorriso rassegnato.

Si tolse la mano dal volto e mostrò nuovamente quegli occhi smeraldini, poi disse«Io sono Maer Oware, mio caro Sosuke. »

«Come fai a conoscermi? »

«Oh, io so tutto di te, e conosco tutti gli shinigami. Lo sai, sono un tipo...molto curioso, e così m'informo. »

«Sei un tenente. A che Brigata appartieni? »

«Ohi, frena Sosuke. Non sei tenuto a sapere il numero della mia brigata. »

«Perchè sei qui? »

«Cielo quante domande! »disse lo shinigami, passandosi una mano dietro i capelli, ma mantenendo una serietà glaciale.

«Sono stato mandato qui, ad occuparmi di te. »rispose freddamente. A quelle parole, Aizen scoppiò in una risata isterica a tutto spiano.

Aveva gli occhi quasi totalmente sgranati, e la bocca contratta in un sorriso folle«Tu vorresti occuparti di me?! Hai visto tutti gli shinigami qui intorno? Se vuoi sperare di entrare in battaglia contro di me, come minimo dovrai mostrarmi un Bankai! »esclamò l'ex shinigami.

Maer non si sconpose, anzi, un sorriso e infine un ghigno, si allargò sul suo volto.

«Un Bankai? »mormorò«Non sprechereì nemmeno il mio Shikai per un misero verme come te, figuriamoci se oggi sono in vena di mostrarti il mio Bankai! »

Aizen lasciò da parte l'insulto, quello era il meno, ma i dubbi s'insinuaronò nella sua mente"È solo un tenente e sa gia usare il Bankai. Stupefacente! Il suo Capitano dev'essere davvero molto potente.

Ma mi sembra impossibile:io conosco tutti i Capitani e tutti i tenenti del Gotei 13, e non ho mai visto questo shinigami prima d'ora.

Devo scoprire a che Brigata appartiene! "

«Va bene! »esordì Aizen, estraendo nuovamente la spada e ponendola di fronte a se«Se è un combattimento che vuoi, un combattimento avraì. Ti presento la mia zampakuto, Kyōka Suigetsu! »

Pronunciò le parole per il rilascio dello Shikai, ma Maer restò impassibile. Aizen scomparve con un Shumpo, e riapparve alle spalle del tenente.

«Oh si, di grande effetto, indubbiamente la tua è una delle zampakuto più forti. »commento Maer, poi, con un rapido gesto, estrasse la spada e menò un fendente davanti a se, facendo comparire un Aizen, con un lungo taglio rosso sul torace.

La ferita spruzzò una fontana di sangue, e Aizen chinò il capo, mettendosi una mano davanti alla bocca per evitare di vomitare ulteriore sangue.

«Impossibile...»mormorò a stento, con gli occhi sgranati. Si teletrasportò via con lo Shumpo, e grazie all'Hogyoku che aveva nel petto, la sua ferita si risanò in un istante.

Ma rimanevano comunque il dubbio e lo sconcerto:come era riuscito, quello shinigami, a eludere l'illusione di Kyōka Suigetsu?

Aizen si teletrasportò nuovamente, e stavolta apparve di fronte a Maer con la spada alzata; questi menò un fendente verso l'alto alla sua destra, tracciano una nuova linea rossa lungo il torace scoperto di Aizen, che ancora una volta scomparve.

Si accasciò su un masso li vicino, ansimando per la fatica"Perchè? Perchè Kyōka Suigetsu non sta funzionando? Come fa a capire dove sono realmente? "

Alzò la faccia e guardò lo shinigami, che era rimasto fermo al suo posto, la spada nuovamente riposta nel fodero e le braccia incrociate.

Proprio lui, si ritrovava a guardare qualcuno dal basso verso l'alto. «Non è finita, shinigami! »esclamò, poi scomparve.

Riapparve sopra di lui, ma prima di poter abbassare la spada, scomparve di nuovo e tentò un tondo da un lato.

Risultò vano, perchè lo shinigami parò la spada con la sua, ma la lama andò a centrare ugalmente la benda sullo stemma da tenente, rimuovendola.

Aizen rimase allibito, e sgranò gli occhi:sopra lo stemma, vi era stampato un grosso zero.

«La...Guardia Reale...»momrmorò allibito, ritraendosi con uno Shumpo.

Maer ritornò a sorridere«Cielo, oh cielo, a quanto pare mi hai scoperto. Bravo, Sosuke, ma ora che hai capito a che brigata appartengo, non credi che sarebbe meglio lasciar perdere il combattimento? »

Aizen non rispose. Maer ripose la Zampakuto nel fodero e incrociò nuovamente le braccia, poi chinò leggermente la testa e chiuse gli occhi.

«Nulla è ancora finito! »esclamò in quell'istante Aizen«Per quante volte tu potraì colpirmi, io mi rialzerò sempre, e ti distruggerò! »

Maer soffocò una risata«Ti rialzerai sempre? »e con calma aprì gli occhi, poi esclamò, con rabbia«Non farmi ridere! »

Il suo reiatsu si manifestò sottoforma di una fittissima pioggia di aghi, ed era talmente intenso da far tremare il terreno e spazzare via le nubi temporalesche.

Aizen rischiò di cadere a causa di una violentissima scossa che colpì il suolo, e gli ammassi di macerie cominciaronò a crollare, colpiti dall'enorme forza spirituale.

«Impossibile! »constatò Aizen, quando vide un enorme anello di nuovole temporalesche aprirsi, e rivelare un cielo azzurro e raggiante.

L'ondata di reaistu cessò, ma Aizen era rimasto sconvoltò da quell'immensa forza spirituale che si era appena abbattuta sul suolo e nel cielo.

Imprecò a denti stretti:era rimasta una sola cosa da fare. Alzò la spada versò il cielo, poi esclamò con voce tonante«Bankai!! »

La punta della lama si distorse, e si trasformò in un guizzante tizzone di fuoco bianco, poi il tizzone esplose e, al posto della lama, parti un raggio laser bianco che andò ad impattare contro il cielo limpido.

La punta del laser proiettò altri quattro raggi identici, che andaronò a formare una cupola a quattro triangoli.

Una melma arcobaleno ricoprì gli spazi tra i raggi; le punte dei triangoli proiettaronò, verso il basso, altri raggi, che circondaronò Maer, e lo shinigami si trovò intrappolato, insieme ad Aizen, in un'edificio a cupola con un tetto a triangoli.

Dentro, le pareti erano sostituite dalla melma arcobaleno, e v'erano specchi levitanti in area sparsi tutt'intorno.

«Questo è il mio Bankai»dichiarò Aizen, che intanto era sparito«Kyōka Kanzen Suimin* ! »

Maer non potè fare a meno di sorridere, mentre guardava gli specchi levitanti sopra di lui«Spettacolare! Quindi questo è il tuo Bankai! Finalmente ho l'onore di vederlo in azione: il leggendario Mondo Fasullo "Kyōka Kanzen Suimin" ! »

«Devo farti i miei complimenti:per avermi costretto ad utilizzare il mio Bankai, senza nemmeno usare il tuo Shikai. Per questo sei degno di lode! Tuttavia, non puoi sopravvivere al mio Rilascio Finale. »

«Come funziona? »chiese il tenente incuriosito.

«Lo scopriraì presto! »fu l'unica risposta di Aizen.

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Isshin si rialzò a fatica, ancora stordito a causa della batosta presa da Aizen. Quandò guardò versò il cielo, non potè trattenere un grido di stupore:fluttuante, vi era una strana costruzione arcobaleno.

«Cosa può essere»si chiese lo shinigami, poi sgranò gli occhi«Non dirmi che...Aizen...ha attivato il suo Bankai?! »

Si rialzò a fatica, e una voce lo chiamò da lontano«Capitano Kurosaki! »Isshin si voltò:Rangiku Matsumoto, il Tenente della 10 Brigata, lo aveva chiamato.

Il Capitano vide che c'era qualcuno, disteso a terra accanto a lei, e con uno Shumpo si trasportò sul posto.

«Che succede? »chiese Isshin, ma la situazione era fin troppo chiara:un sanguinante Gin Ichimaru, l'ex Capitano della 3 Brigata, era disteso a terra, un profondo squarcio rosso gli solcava il torace.

«La prego Capitano, lo salvì! »gli chiese Matsumoto in lacrime, e lo shinigami annuì. Prese il polso destro con la mano sinistra, e l'altra la aprì.

«Ora sta fermo Ichimaru, ci penso io a curarti! » Gin sputò sangue«Non merito le tue cure, Isshin. Io sono un traditore! »mormorò.

Isshin sorrise«Ma che dici! Questo è il minimo che io possa fare, per quella batosta che hai rifilato ad Aizen! Potessi rifarla un'altra volta! »

Ichimaru sorrise, e aprì gli occhi, i suoi azzurri occhi. Per la prima volta, il suo era un sorriso sincero.

Matsumoto gli teneva il polso con le mani, versando fontane di lacrime. Mentre un piccolo alone verde si era formato nelle sue mani, la mente del Capitano era gia altrove"Questo Reiatsu...è sicuramente quello di Maer. Perchè...perchè la Brigata Zero ha deciso di mobilitarsi proprio ora, e perchè mandare un tenente?

Aizen è diventato una minaccia così grande? "

Mentre discuteva di questo, le ferite di Gin cominciavano a rimarginarsi, e lo shinigami guardò in alto«Quella è...Kyōka Kanzen Suimin. »mormorò, e Isshin annuì.

«Si, il leggendario Bankai di Aizen:la "Luna dell'Ipnosi Totale"! »rispose l'ex Capitano.

«Non ho mai visto Aizen usare il Bankai»fece in quel momento Matsumoto, che si era asciugata le lacrime e guardava il parallelepipedo arcobaleno con il tetto a punta.

isshin non rispose:in effetti, Aizen non aveva mai avuto di bisogno di utilizzare il bankai, ma Gin, lui e pochi altri lo conoscevano molto bene.

Questo, pensò Isshin, significava che Maer era migliorato moltissimo, forse fin troppo.

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Maer fissò gli specchi che lo sovrastavano, poi da uno di essi, uscì Aizen con la spada alzata.

Subito, lo shinigami estrasse la sua Zampakuto, ed eseguì un affondo alla sua sinistra, ma con orrore vide che la lama fendeva il vuoto.

«Dove guardi? »gli urlò l'Aizen sopra di lui«Sono io quello vero! »e menò un fendente.

Maer parò con la spada messa per orizzontale, allontanò Aizen e, velocissimo, eseguì un taglio verticale che squarciò l'avversario.

Questi gemette, e scomparì dentro ad un'altro specchio. Il tenente si mise in posizione d'attesa, finche Aizen non ricomparve da un'altro specchio, sotto di lui.

Il tenente si preparò a parare il suo fendente, quando un altro Aizen sbucò da uno specchio alle sue spalle.

"Cosa?! Ce ne sono due! "pensò sbalordito lo shinigami, mentre parava il endnete del primo, e intrappolava il braccio dell'altro sotto la propria ascella.

Facendo pressione sulla spada, si distaccò dal mucchio, poi menbò un tondo che colpì i due cloni.

Essi urlaronò di dolore e scomparverò negli opposti specchi. "Non riesco a capire lo scopo di questo Bankai. "pensò Maer"Se tutte le copie sono reali, mi basterà uccideren una sola per per porre fine al duello. A meno che...a meno che questi non siano ch eun diversivo per nascondere il vero Sosuke Aizen, che immagino ora mi stia prontamente attaccando alle spalle. "

Pensato questo, in tutta tranquillità, Maer portò una mano dietro di se e afferrò il collo di Aizen, che si ritrovò nuovamente a sgranare gli occhi.

«Come...come hai fatto a capire dov'ero? »chiese il prigioniero. Il tenente sorrise«Punto uno:sei prevedibile; punto due:sei un codardo, e i codardi attaccano sempre alle spalle! »

Aizen emise un grido soffocato di dolore. «Che ti succede? Appena il potere della tua spada va a farsi benedire, anche tu vai in malora? »gli chiese tutto sorridente il Tenente.

Aizen non rispose, scossò com'era dal fallimento del suo stesso Bankai. Maer aggrottò la fronte«Mi fai schifo!! »esclamò, prima di scagliare Aizen al suolo.

Il Tiranno di Hueco Mundo gridò prima di schiantarsi contro la parete del suo stesso Bankai.

Aizen si rialzò a fatica«Non è finita! »assicurò, poi aprì la mano davanti a se e gridò«Senkyò no Ken* !(*Lame dei mille specchi)

Gli specchi brillaronò tutti in una volta, poi si deformaronò in tante lame di luce che puntaronò dritte verso lo shinigami.

Aizen rise«Non puoi resistere, è la tecnica finale del mio Bankai! Non hai scampo! »

Maer non perse la calma«Se questa è la tecnica finale del tuo Bankai, lalora non mi rimane altro da fare che distruggerlo»disse tranquillamente, appoggiando una mano sul fodero.

"Impossibile! Non può distruggerlo con la mera forza! »pensò Aizen, un minuto prima della fine.

Ma quando Maer estrasse la spada, subito la sua manò compì un movimento a tempesta, che spazzò via le lame di luce, riducendole in polvere.

Un vortice di spada si abbattè sulla dimensione, e in poco tempo, il tornado affilato spazzò via il Bankai del Re di Las Noches, e lui con esso.

Aizen venne catapultato contro una roccia. «Impossibile, io non posso perdere! Nessuno si ergerà nell'alto dei cieli oltre a me! »imprecò Aizen, fin quando si accorse di avere la lama della zampakuto del suo rivale puntata alla gola.

«Quello che non hai capito, Sosuke»disse lui«É che qualcuno si è gia eretto nell'alto dei cieli.»

Aizen sgranò gli occhi. «Devo farti i miei complimenti. Per aver resistito con così tanta determinazione, ti concederò di vedere il mio Shikai. »disse il tenente, estraendo per metà.

«Konzetsu no seikatsu*...(*Estirpa la vita) »

Aizen gridò di dolore, e il suo corpo divenne polvere nel vento mentre, alle spalle del vincitore, sorgeva il tramonto.

  
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