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Autore: San e Rachel    29/10/2005    4 recensioni
"... La spuma del mare, resa dorata dagli ultimi raggi splendenti del sole, lambiva i suoi piedi ogni qual volta si avvicinava un po’ di più alla riva, le onde ormai calme dopo un lungo giorno di impeto giocavano con lei arrivando quasi a toccarla e poi ritraendosi come ad invitarla a provare a raggiungerle..."
Cinque anni sono passati dalla morte di Allie e dalla cattura dell'oscuro signore. Dopo un periodo di assenza lungo due anni, Rachel e suo figlio Dominick, un dolce bimbo dai capelli biondi e gli occhi azzurri, tornano a casa loro, nel piccolo paesino vicino Tolone, da San, rimasta sola tutto questo tempo. Rachel parla a San di ciò che é venuta a sapere nel periodo trascorso a Londra per lavoro, riguardo ai loro amici Harry, Ron, Hermione, Ginny, Fleur e Bill, con cui hanno perso i contatti da ormai tre anni. E intanto Lord Voldemort medita vendetta...
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Genere: Azione, Malinconico, Mistero, Romantico, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Ginny Weasley, Harry Potter, Hermione Granger, Nuovo personaggio, Ron Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 34 – La Sfilata

 

R

achel trotterellava allegra per tutto il castello, mettendo a punto gli ultimi preparativi della sfilata. Ormai era giunto il giorno del grande avvenimento e lei era in piedi già dalle sei del mattino per far sì che il tutto fosse perfetto. Quel giorno non sarebbe dovuto andare storto niente. Erano circa le nove ed entrò in sala grande per fare colazione, dopo tre ore di lavoro ininterrotto. San la guardò arrivare, finalmente, e si meravigliò di quanto fosse puntigliosa sua sorella. Lo aveva sempre saputo, ma con quella sfilata aveva superato ogni sua immaginazione.

- Buongiorno!- canticchiò tutta contenta la gemella dai capelli lunghi, sedendosi accanto a Draco al tavolo serpeverde, tra lui e San.

Un grugnito si levò dal biondo, che si cacciò un biscotto in bocca, dopo averle dato un bacio a fior di labbra.

- Penso fosse inteso come buongiorno... - ridacchiò San.

Amava troppo stuzzicare Draco, era uno dei suoi passatempi preferiti.

- Tu pensi troppo, per i miei gusti!

Rachel sorrise. - Beh... magari pensa troppo per compensare il fatto che il suo Ryan non pensa mai!!!- continuò canticchiando, mentre addentava una fetta di torta al cioccolato, il suo dolce preferito dopo i biscotti al cioccolato che cucinava lei stessa.

- Non è il mio Ryan... smettila... - le fece notare la gemella, assai contrariata.

Non gliene importava nulla di quel maniaco... o, perlomeno, non nel senso che intendeva Rachel. Ci era stata assieme, era vero, ma non era una storia seria. Era più che altro lui a spingerla a dire che erano fidanzati.

- Ma ccoooomeee? Se lui non fa altro che andare su e giù per la scuola a dire che state insieme? - chiese Rachel in tono soave. San sentì l'impulso irrefrenabile di darle un pugno sul naso, ma si bloccò.

- Lui, appunto! Non io, lui! LUI! È un tocco di gnocco, ma se non come amico non mi importa di lui, è troppo maniaco! - fermò improvvisamente il suo sclero, indicando un ragazzo biondo che si stava avvicinando - Rachy, guarda, sta arrivando Dominick. È un bel po' che non vi vedo insieme... hai litigato anche con lui o era troppo impegnato a sbavare dietro a Catelyn?

Rachel fece spallucce. - In realtà mi ha aiutato molto a cercare candidati per la sfilata.... è un bambino così dolce... - disse guardandolo sognante.

Una gocciolina si formò dietro la testa di San. Bambino? Ehm... aveva qualcosa da ridire in proposito. E a quanto pareva anche Draco aveva qualcosa da ridire.

- Ti sei accorta che hai appena chiamato bambino uno della tua età? E poi perchè passi tutto questo con lui, quando invece potresti dedicarti a me? - le fece notare, passandole un braccio intorno alla vita e tirandola più vicina a sé.

Di rimando Rachel gli pizzicò la mano, che lui prontamente ritirò, irritato.

- Mi danno fastidio queste effusioni in pubblico. Le ragazze che lo fanno le classifico come poco serie, e non ho voglia di essere classificata anche io così.. - disse lanciandogli un occhiata fredda con i suoi occhioni color smeraldo. Si alzò e si avviò verso Dominick, prendendolo a braccetto e portandoselo via. I due presero a parlare fitto, fitto e una venuzza cominciò a pulsare nella tempia destra di Malfoy. San sorrise nervosamente. Si prevedeva una luuuuunga giornata.

 

***

 

Allie, che gironzolava per il castello affiancata da Ginny, era alla ricerca di Ares. Aveva tutte quante le intenzioni di comprarlo alla sfilata della serata, per strapparlo alla sorella, e voleva già iniziare a lavorarselo per il futuro appuntamento che avrebbero avuto. Ma ancora non sapeva del piano che aveva elaborato il famigerato trio. Harry doveva assolutamente stare il più possibile con Ginny, evitando stesse con la gemella dalle lunghe trecce e Ron doveva assolutamente vincere quest'ultima, in modo che lui ed Hermione le potessero parlare. Si prospettava un piano complicato, dato che Allie si sarebbe ribellata in tutte le maniere, ma doveva funzionare assolutamente, quella storia durava da troppo tempo.

 

***

 

- Allora è tutto pronto per questa sera? Se avete chiarimenti da chiedere, fatelo subito, dopo non ci sarà tempo... - disse Hermione con enfasi, come se quella sera sarebbero arrivate le risposte di tutti i quesiti che si era posta negli ultimi quattro mesi.

- No, dovrebbe essere tutto chiaro... Cioè... io devo vincere quella racchia di Allie ed Harry mia sorella... più chiaro di così...

Una gocciolina si formò sulla testa di Harry, che lo guardò divertito.

- Veramente intendeva se era chiaro come raggirare Allie su tutta la linea...

Ron aprì la bocca come un baccalà, ma non disse nulla. Hermione posò una mano sotto il suo mento e glielo spinse in su. - Meglio non far prendere troppa aria al tuo cervello già ammuffito. - disse scoppiando a ridere insieme al moro.

Il rosso mise il muso, che solamente un bacetto di Hermione riuscì a farlo togliere. Possibile che tutti lo prendessero sempre per stupido? Non era giusto... era solamente un po' ingenuo, non idiota al cubo.

- Però non vale... subirmi Allie per un giorno intero sarà tremendo... spero che il tuo piano vada veramente in porto, Herm... altrimenti mi fucilo! Io un'altra giornata con quella strega non la passo!

Hermione sorrise. - Vi ho mai delusi?- disse con espressione da furbetta che li fece rabbrividire.

- No, direi di no... siamo sempre stati nelle tue mani. - sorrise il moro, guardando l'amica.

- Bene, allora che il piano abbia inizio!

 

***

 

La sala grande era addobbata a festa, ma non in modo semplice come il giorno di Natale, al ballo del ceppo. Stavolta le cose erano state fatte davvero in grande. Dal soffitto scendeva una polverina dorata, che si dissolveva prima di arrivare all'altezza degli studenti. Tutto era di ghiaccio e, all'entrata, affianco al grande portone, troneggiavano due enormi statue di puro cristallo, rappresentanti due Folletti del Natale, delle creature graziose e carine, con occhioni dolci e adorabili alucce a forma di agrifoglio. Anche il pavimento era di cristallo, delicato e lucido, che insieme a vari incantesimi luminosi sparsi qui e li per la sala, creava un gioco di luci impressionante.

Insomma tutti capirono che l'organizzatrice Rachel non si era affatto risparmiata, in senso estetico.

Al centro della sala era allestito un grande palco che, al centro, aveva una parte rettangolare che faceva da passerella per l'asta, in modo da poter far sfilare i partecipanti. Le tende che nascondevano il palcoscenico era di un pregiato velluto rosso, che contrastava con il color ghiaccio della sala. Sul retro avevano perfino allestito dei camerini, evitando così di perdere qualche candidato. Insomma... il tutto era decisamente perfetto.

Rachel era "dietro le quinte" del palcoscenico, che girava avanti e indietro in cerca di San. Ma dove cavolo si era cacciata quella scema?

Non guardando avanti, andò a sbattere contro qualcuno. Si voltò e sorrise. Era Ares, vestito con uno stupendo ed elegantissimo completo babbano.

- Ares. Accipicchia stai benissimo, ti cascheranno tutte ai piedi più del solito. - sorrise conciliante.

Il ragazzo arrossì, portandosi una mano dietro la nuca, con fare imbarazzato.

- Non dire sciocchezze... e poi lo faccio solo per fare un favore a voi due, non ci tengo ad allargare il mio fan club... già ora non me le levo di dosso, figurati dopo. - rise.

Anche lei rise divertita. Poi si morse un labbro, indecisa se  fargli o no quella domanda.

"Ma si, o la va o la spacca... ", pensò prendendo coraggio. - Sai dov'è San?- chiese chiudendo poi gli occhi, aspettandosi un qualche scappellotto per aver chiesto a lui una cosa riguardo la gemella serpeverde.

Lo sguardo di lui tornò indifferente, indicandole un'esile figura alle sue spalle.

- Dietro di te... - disse con un'alzata di spalle, pronto a svignarsela per non vederla.

Rachel subito si girò.

- SAN! Finalmente. Accidenti a te, ti ho cercata ovunque, ma dove sei stata? Non dirmi che ancora eri in camerino, sentendoti in imbarazzo per come ti ho deliziosamente rivoluzionata! - constatò felice, parlando come una  macchinetta e sparando domande a raffica.

La ragazza, tutta messa in tiro, la guardò confusa, aspettando che finisse con la sua solita parlantina.

- Come mai tu sei ancora vestita con la divisa? È la tua serata... - domandò contrariata. - ... ed hai agghindato me, con capelli, trucco e vestito esagerati!

Rachel sorrise.

- Non preoccuparti, sotto il mantello sono già vestita di tutto punto. Ho optato per qualcosa di semplice, niente vestiti pomposi. Sono la presentatrice, non una concorrente!!!- spiegò saltellando impaziente. Non vedeva l'ora di cominciare.

-Ma quasi nessuno è concorrente... eppure tutti sono vestiti il meglio possibile. - cercò con lo sguardo dietro Rachel, avendo notato la figura di Ares allontanarsi non appena la sorella le era venuta in contro. Sbuffò.

Dopo poco arrivò Hermione, mezza confusa.

- E' tutto pronto... ci sono tutti... cominciamo? Che si fa? Non ci sto capendo più niente, gente che mi fa domande da tutte le parti... stavolta neanche io sono in grado di gestire la situazione, hai fatto scoppiare una confusione totale, là fuori... - disse affannata per la corsa di qua e di là per finire gli ultimi preparativi con gli altri.

Rachel sorrise soddisfatta e tranquilla. Sì, era finalmente ora. L'asta poteva avere inizio. Fece comparire un microfono che sembrava fatto di cristallo ed iniziò a dirigersi verso il palco.

Salì le scalette dietro le quinte ed apparve sulla pedana, al centro, accompagnata da applausi e urla degli studenti, maschi soprattutto. Sorrise radiosa e si avvicinò al microfono.

- Buonasera a tutti, signori e signore. Prima di cominciare vorrei ringraziare tutti voi per aver aderito con tanto entusiasmo a questo progetto. - altri applausi ininterrotti per cinque minuti buoni. Rachel era emozionatissima. Molto bene. Sono lieta di poter finalmente annunciare l'apertura della sfilata.

Seguì un altro applauso. Lei arretrò di qualche passo e si sistemò ad un lato del palco. La musica partì e Rachel poté pronunciare il primo nome, spiegando anche il modello che indossava.

- Il concorrente numero uno è una ragazza. Appartenente alla casa Grifondoro, quindici anni, capelli rossi, profondi occhi cerulei, un sorriso magnifico e il volto latteo costellato di tante graziose efelidi. Ginny Weasley.

Sentitasi chiamare, una fremente Ginny, emozionata ed impacciata, uscì da dietro le quinte, e cominciò a camminare in avanti, verso Rachel, sentendosi gli occhi di tutti i pervertiti della scuola puntati addosso. Indossava un bellissimo vestito di raso rosso, che combaciava alla perfezione con il colore dei suoi capelli ramati. Le labbra carnose rese lucenti da un po' di gloss, e sulle palpebre una polverina dorata che attirava l'attenzione sul suo sguardo. Harry deglutì: era stupenda. Ed era solo sua.

Alcuni ragazzi, situati proprio sotto il palco, iniziarono a dire cifre, su cifre. La posta in gioco stava salendo ed Harry ancora non aveva cercato di vincere la sua Ginny. Non c'era bisogno di farlo. Finché Rachel non avesse iniziato a contare, perlomeno. Lì, allora, avrebbe fatto la sua offerta, evitando di sembrare uno di quegli animali che cercavano di prendersi la ragazza. E l'avrebbe vinta, sicuramente. Perché lui se la poteva permettere, a confronto di altri ragazzi, che erano decisamente più a corto di soldi. Avrebbe passato un giorno solamente con la sua Ginny. Non aspettava altro, da ormai troppo tempo.

Rachel avvicinò nuovamente il microfono alle labbra e cominciò a parlare, alzando la voce per sovrastare la confusione.

- Bene. Il prezzo di partenza é di otto galeoni. - scoppiò un boato, con gente che gridava prezzi di qua e di là e Rachel contava. - Nove... Nove e 50... Attenzione Quindici galeoni signori... diciassette... E Harry Potter offre venticinque galeoni... qualcuno offre di più? Venticinque e uno... Venticinque e due... Aggiudicata per venticinque galeoni d'oro al signor Harry Potter di Grifondoro!- disse allegramente. Si stava divertendo un mondo, aveva sempre sognato di farlo.

Ginny guardò in direzione di Harry. Si sentiva mancare, si sentiva confusa... ma sapeva benissimo cosa voleva. Solamente abbracciare quel ragazzo, solamente quello. Perché lei, anche se le era stato impedito, voleva farlo.

Frattanto Rachel cominciò a presentare il prossimo partecipante alla sfilata, questa volta un ragazzo. La sfilata si sarebbe alternata fra maschi e femmine, per non rischiare di far perdere interesse al pubblico. Una volta per uno.

- Ma chi abbiamo qui? Ohhh... perfetto. Questo sarà molto interessante, per le signorine, ne sono certa. Corvonero del quarto anno, capelli biondi e profondi occhi azzurri e splendenti. Ecco a voi DOMINICK DICKINSON!!!- allungò una mano ad indicare la persona appena salita sul palco, con un completo babbano stupendo. Grigio, sia giacca che pantaloni classici di raso, con una camicia nera con i primi due bottoni slacciati, e una cintura dello stesso colore in vita, con su lo stemma D&B - Dolce&Babbana. Mille urla stridenti si alzarono nella sala, grida assordanti e spaccatimpani. I ragazzi, infatti, rimasero sconcertati dal comportamento animalesco assunto dalle donne. Tutte si accalcavano sotto il palco, prendendosi a gomitate e spingendosi. Rachel sorrise cattiva.

- Il prezzo di questo esemplare di maschio affascinante parte da... SEDICI GALEONI! - vide molte braccia afflosciarsi. Era stata cattiva, era vero, ma odiava che tutte quelle oche urlassero al suo piccolo Nicky.

Contrariamente a quanto si aspettava Rachel, però, le offerte furono anche più del dovuto. Una voce un po' acuta amplificata dall'incantesimo sonorus, infatti, si alzò dal fondo della sala, offrendo ben venti galeoni per il piccolo Nicky.

Lo sguardo di tutti gli studenti si puntò su quella donna. La McGranitt? Aveva fatto un offerta per Dominick? Che fosse pedofila?!

La McGranitt ritirò subito la mano e rise nervosamente. - Ohoh... che sciocchi ci avete creduto? Ma ragazzi siate seri... scherzavo... eheheheh... eh... ops... - disse con una voce acuta e tremante. Molti risero, Dominick era leggermente sconcertato e imbarazzato al massimo. Comunque alla fine lo vince Catelyn per ventitrè galeoni.

Ora era il momento cruciale della serata. Allie. Lei ancora non sapeva che avrebbe partecipato alla sfilata. Rachel si schiarì la voce e iniziò a cercare la figura della gemella per l'intera sala, senza però notarla. L'unica soluzione, ora, era richiamarla sul palco.

- A sorpresa, c'è un concorrente ... ehm... voluto proprio da voi caro pubblico. Ci sono state molte richieste. Per favore, fate salire la signorina Allie Dickinson sul palco... - disse sperando che qualcuno vedesse Allie e la trascinasse accanto a lei. E così fu. Era Ares, a cui Rachel aveva spiegato la situazione quel pomeriggio, e che le aveva dato la sua parola di aiutarla a trascinare Allie nel bel mezzo dell'asta.
Allie aveva le guance arrossate e le mani portate davanti le labbra per la sorpresa. Volevano lei sul palco? E proprio Ares la stava accompagnando? Doveva essere un sogno. Si avvinghiò al braccio del ragazzo, facendosi accompagnare fin sul palco, non lasciandolo nemmeno per un momento.
- Oh... sorellina... veramente tocca a me? Non me l'aspettavo... che bello!
Rachel sorrise. - Bene... chi fa offerte? Il prezzo di partenza é... 20 falci.
Allie impallidì. Solo 20 falci per lei? Perché???
Rachel vide la mano di Ron schizzare in mano e gridare "21 Falci". - 21 falci e uno... 21 falci e due... Aggiudicata dal signor Ronald Weasley di Grifondoro!- disse allegramente, ignorando le offerte di tutti gli altri ragazzi, che andavano anche oltre i 10 galeoni.
Lo sguardo di Allie si fece di ghiaccio, mentre guardò la sorella con odio. Come osava venderla per ventun miseri falci?! Lei valeva decisamente di più, al contrario di quanto pensasse la gemella dai capelli lunghi. Questa gliel'avrebbe pagata. Non solo su San sarebbe caduta la sua vendetta, ma anche su Rachel. Questo era troppo. Venderla a Ron Weasley poi, che disgusto! Non poteva comprarla Ares? Perché nemmeno aveva provato a comprarla?! Lui e lei avrebbero dovuto passare il giorno di San Valentino insieme!

Ares diede un'incoraggiante pacca sulla spalla ad Allie.
- Mi spiace, non ho fatto in tempo, che peccato... magari qualche volta usciamo insieme. - disse sorridendo dolcemente.
Allie arrossì e meccanicamente scese dal palco, dimenticandosi della vendetta contro Rachel, che guardò Ares ridacchiando. - Scemo, così ci crede davvero che vuoi portarla fuori...
Ares fece spallucce. - Che illusa...
Rachel sorrise, sentendosi da una parte sollevata. Diede una piccola spinta al ragazzo, invitandolo a sfilare sulla passerella. Già che era sul palco, poteva benissimo presentare lui, ora. Per Draco, invece, ancora non era l'ora. Rachel aveva deciso che sarebbe stato l'ultimo concorrente, così la maggior parte delle ragazze sarebbe stata impegnata con altri ragazzi e lei, forse, non avrebbe dovuto rinunciare al biondino.
Così lo spinse un po' verso il centro della passerella. Scoppiò un boato, se possibile, ancora più assordante di quello con Dominick. Ares Lestrange era in palio? Molte ragazze gridavano distrutte che se lo avessero saputo prima si sarebbero procurate dei soldi in più alla Gringott.
San, che al momento stava a lato della sala, corrucciò lo sguardo, iniziando a portarsi davanti al palco. A costo di impiegare i risparmi di una vita l'avrebbe vinto lei. Non se lo poteva lasciar scappare in nessunissima maniera.

Ares arrossì vedendo San avvicinarsi ai piedi del palco. Era avvolta in quel vestito stupendo che le aveva visto anche prima dell'inizio della gara. Il corpo fasciato in quel bianco perlaceo era semplicemente sublime. I suoi movimenti erano così leggeri ed aggrazziati, sembrava quasi che la sua pelle volesse catturare tutta l'aria circostante. Gli occhi verdi brillavano di una luce che non vedeva da tanto. Una luce di pura determinazione. Gli sembrò quasi non vedesse quegli occhi da una vita. Dio, quant'era bella? Finalmente dopo tanto poteva rivedere San. Non era più la copia sputata di Rachel, come gli era apparsa nelle ultime settimane. Quell'espressione era di San, solo di lei. Ed era l'espressione più bella del mondo.

 

***

 

Per darvi un'idea di come è vestita San eccovi una foto http://hpdickinson.altervista.org/SanAstaBeneficenza.jpg  e questo é il sito da cui é stata presa http://www.sposachic.it/  , fategli una visitina, ok?

 

***

Scosse la testa, rattristato. Peccato non fosse rimasta la solita San di sempre, anche nell'ultimo periodo. Era testarda, orgogliosa... aveva un casino di difetti, era vero. Però... però lui l'aveva amata sia per questi che per i pregi. Un sacco di tempo sprecato. Ormai si era deciso a scordarla e così aveva fatto. Non poteva starle a correre dietro tutta la vita ed era stufo di soffrire. Se con tutto quello che era successo, soprattutto con i flashback misteriosi che assediavano la loro mente, erano solamente riusciti ad essere più lontani, allora significava che non erano destinati a stare insieme. Gli aveva fatto male ammettere una cosa simile, ma non poteva rincorrere un sogno per l'eternità.
Così alla fine era riuscito a scacciarla dalla sua mente per sempre. E anche se pensava che era bella, non l'amava più.
La voce canterina di Rachel lo ripescò dai suoi pensieri...
- Quarantadue galeoni e uno... quarantadue galeoni e due... AGGIUDICATO PER QUARANTADUE GALEONI ALLA SIGNORINA SAN DICKINSON DI SERPEVERDE!!! - e qui Rachel non potè trattenere la felicità. Fece un segno di vittoria a San sorridendo raggiante e poi abbracciò Ares.
- E' tutta tua!!! - gli sussurrò scherzosa. Lui era sbigottito.
Lo sguardo di San, fiero e orgoglioso, si incrociò con quello di Ares. Accidenti, questa non ci voleva. Perché ora si era messa in testa una cosa del genere? Le piaceva così tanto prenderlo in giro? Maledizione. Allontanò gentilmente Rachel da sé, mentre il suo sguardo prendeva un aspetto sempre più infuriato.
- Sai che affare... - farfugliò alla gemella dai capelli lunghi, maledicendo se stesso per aver partecipato alla sfilata.
Rachel lo guardò stranita. Cosa intendeva? Perché non era entusiasta della notizia? Eppure avrebbe dovuto fare i salti di gioia.
Scosse la testa, incredula. Aveva bisogno di un periodo di riposo, ora aveva anche le allucinazioni.
Mandò via Ares con un cenno della mano e chiamando il prossimo concorrente. Ne passarono ancora una ventina, almeno, fra ragazze e ragazzi, tra cui Ryan. Rachel potò notare tutta la sua irritazione, quando non vide San davanti al palco pronta a vincerlo. Chiamò, infine, l'ultimo concorrente: era Draco. Lei restò un momento muta vedendolo acclamato dalle bramose donne sbavanti ai piedi del palco. Alzò un sopracciglio e avvicinò il microfono alle labbra con fare deciso. - Scusate, questo è un pezzo della collezione, non è in vendita. - borbottò vagamente. Lasciò il microfono e la musica in sala partì per la festa dlel'epifania, mentre tutti i presenti guardavano confusi Rachel che trascinava Draco dietro le quinte.
Draco frenò la corsa della ragazza, puntando i piedi a terra.
- Ra-Rachel che ti prende? - domandò confuso - Mi hai pregato così tanto per partecipare a questa sfilata e ora mi trascini giù dal palco?
Lei lo spinse malamente contro la parete e lo inchiodò al muro, alzandosi sulle punte e avvicinando il suo viso a quello si lui.
- Zitto e non parlare. Non mi va... che quelle ti guardino in quel modo sbavante... tu sei solo mio e non ti cedo a nessuno... né ora né mai!- disse decisa, prima di annullare la distanza tra le loro labbra. Draco non aveva davvero capito perché era così nervosa, ma tutto sommato andava bene così, se ciò comportava essere trattato da lei in modo così importante era pronto a subire questo attacco di rabbia e altro.
La strinse più forte a sé, coinvolgendola in un appassionato bacio. Non appena i due si staccarono per riprendere fiato Draco la prese per mano, trascinandola nel camerino e chiudendo la porta a chiave.
- Qui non potrà vederci nessuno, così non temerai più gli sguardi di quelle ragazze che tanto ti infastidiscono... - disse riprendendo a baciarla e facendo scivolare le mani lungo la sua schiena, fino a posarle sul suo sedere.
Lei rimase un attimino perplessa da quella mancanza di pudore di lui, ma tutto sommato andava bene così. Dopotutto non era solo lui a desiderare che quella cosa accadesse.

Fine capitolo 34

 

Ed eccoci agli sgoccioli gente, inizia il conto alla rovescia alla fine di endless love. Ci teniamo veramente tanto a ringraziare chi ci ha seguito fino a qui e ancora ci sta seguendo! Ci avete aiutate veramente molto e, con ogni vostra recensione, ci avete fatto anche crescere, consigliandoci e sostenendoci! Vi ringraziamo molto.

 

Gea_Kristh: Certo che quella zucca di San si sta iniziando a svegliare! È anche ora, eheh! Mah… diciamo che la cosa era piuttosto calcolata. Noi siamo della teoria che ci si rende veramente conto di quanto si tiene ad una persona solo quando la si perde… tu che dici? No, purtroppo “l’uccidiamo Allie Fan Club” ancora non esiste, ma se hai voglia di aprirlo te ne lasciamo l’esclusiva!

MakiChank: Esattamente, San finalmente sta crescendo e si sta svegliando, ma finalmente si è resa conto di ciò che conta per lei Ares (hallelujah). Come detto a Gea, l’unico modo per farglielo capire era che perdesse Ares… ed ecco la situazione realizzata e… beh, diremmo che ha avuto successo, sorvolando che ora è lui il problema. W Ares lo gnocco, siamo d’accordo! (Ehy… Ares è MIO, solo MIO, tutto MIO! Vade retro! NdSan)(Sciagurata, taci! Tu proprio non puoi permetterti di parlare! >O<*** ndRachel)

 

Ninphadora: Capiamo la tua rabbia verso Allie… e ti rimandiamo all’idea di Gea. “L’uccidiamo Allie Fan Club”, ispira anche a te? :D A noi moltissimo! Sorvolando che nella prima serie, a dire il vero, è già morta… forse potreste trovare un’alternativa al nome… mhhh… magari un “facciamo sparire per sempre Allie dalla nostra vista”? Ahah! Come hai potuto notare sì, hai azzeccato in pieno. Ecco a te la tanto attesa sfilata! Purtroppo (Ma che purtroppo! NdRachel), come hai potuto notare, Draco non ha sfilato per niente… però… se l’è spassata in un altro modo!

 

Al prossimo chappo bella gente!

San&Rachel Dickinson

  
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