Capitolo 34 –
R |
achel trotterellava
allegra per tutto il castello, mettendo a punto gli ultimi preparativi della
sfilata. Ormai era giunto il giorno del grande avvenimento e lei era in piedi
già dalle sei del mattino per far sì che il tutto fosse perfetto. Quel giorno
non sarebbe dovuto andare storto niente. Erano circa le nove ed entrò in sala
grande per fare colazione, dopo tre ore di lavoro ininterrotto. San la guardò
arrivare, finalmente, e si meravigliò di quanto fosse
puntigliosa sua sorella. Lo aveva sempre saputo, ma con quella sfilata aveva
superato ogni sua immaginazione.
- Buongiorno!- canticchiò
tutta contenta la gemella dai capelli lunghi, sedendosi accanto a Draco al
tavolo serpeverde, tra lui e San.
Un grugnito si levò dal
biondo, che si cacciò un biscotto in bocca, dopo averle dato
un bacio a fior di labbra.
- Penso fosse
inteso come buongiorno... - ridacchiò San.
Amava
troppo stuzzicare Draco, era
uno dei suoi passatempi preferiti.
- Tu pensi troppo, per i
miei gusti!
Rachel sorrise. - Beh...
magari pensa troppo per compensare il fatto che il suo
Ryan non pensa mai!!!- continuò canticchiando, mentre addentava una fetta di
torta al cioccolato, il suo dolce preferito dopo i biscotti al cioccolato che
cucinava lei stessa.
- Non è
il mio Ryan... smettila... - le fece notare la gemella, assai
contrariata.
Non gliene importava nulla
di quel maniaco... o, perlomeno, non nel senso che intendeva Rachel. Ci era stata assieme, era vero, ma non era una storia seria.
Era più che altro lui a spingerla a dire che erano
fidanzati.
- Ma
ccoooomeee? Se lui non fa altro che andare su e giù
per la scuola a dire che state insieme? - chiese
Rachel in tono soave. San sentì l'impulso irrefrenabile di darle un pugno sul
naso, ma si bloccò.
- Lui, appunto! Non io,
lui! LUI! È un tocco di gnocco, ma se non come amico non mi importa
di lui, è troppo maniaco! - fermò improvvisamente il suo sclero,
indicando un ragazzo biondo che si stava avvicinando - Rachy, guarda, sta arrivando Dominick. È un bel po' che non vi vedo
insieme... hai litigato anche con lui o era troppo impegnato
a sbavare dietro a Catelyn?
Rachel fece spallucce. -
In realtà mi ha aiutato molto a cercare candidati per la sfilata.... è un bambino così dolce... - disse guardandolo
sognante.
Una gocciolina si formò
dietro la testa di San. Bambino? Ehm... aveva qualcosa da ridire in proposito. E a quanto pareva anche Draco aveva qualcosa da ridire.
- Ti sei accorta che hai
appena chiamato bambino uno della tua età? E poi
perchè passi tutto questo con lui, quando invece potresti dedicarti a me? - le
fece notare, passandole un braccio intorno alla vita e tirandola più vicina a
sé.
Di rimando Rachel gli
pizzicò la mano, che lui prontamente ritirò, irritato.
- Mi danno fastidio queste
effusioni in pubblico. Le ragazze che lo fanno le classifico come poco serie, e
non ho voglia di essere classificata anche io così.. -
disse lanciandogli un occhiata fredda con i suoi occhioni
color smeraldo. Si alzò e si avviò verso Dominick, prendendolo a braccetto e
portandoselo via. I due presero a parlare fitto, fitto e una venuzza cominciò a pulsare nella tempia destra di Malfoy.
San sorrise nervosamente. Si prevedeva una luuuuunga
giornata.
***
Allie, che gironzolava per
il castello affiancata da Ginny, era alla ricerca di
Ares. Aveva tutte quante le intenzioni di comprarlo alla sfilata della serata,
per strapparlo alla sorella, e voleva già iniziare a lavorarselo per il futuro
appuntamento che avrebbero avuto. Ma ancora non sapeva
del piano che aveva elaborato il famigerato trio. Harry doveva assolutamente
stare il più possibile con Ginny, evitando stesse con la gemella dalle lunghe
trecce e Ron doveva assolutamente vincere quest'ultima,
in modo che lui ed Hermione le potessero parlare. Si
prospettava un piano complicato, dato che Allie si sarebbe ribellata in tutte
le maniere, ma doveva funzionare assolutamente, quella storia durava da troppo
tempo.
***
- Allora
è tutto pronto per questa sera? Se avete chiarimenti da chiedere, fatelo
subito, dopo non ci sarà tempo... - disse Hermione con enfasi, come se quella
sera sarebbero arrivate le risposte di tutti i quesiti
che si era posta negli ultimi quattro mesi.
- No, dovrebbe essere
tutto chiaro... Cioè... io devo vincere quella racchia
di Allie ed Harry mia sorella... più chiaro di così...
Una gocciolina si formò
sulla testa di Harry, che lo guardò divertito.
- Veramente intendeva se era chiaro come raggirare Allie su tutta la linea...
Ron aprì la bocca come un
baccalà, ma non disse nulla. Hermione posò una mano sotto il suo mento e glielo
spinse in su. - Meglio non far prendere troppa aria al
tuo cervello già ammuffito. - disse scoppiando a ridere insieme al moro.
Il rosso mise il muso, che
solamente un bacetto di Hermione riuscì a farlo
togliere. Possibile che tutti lo prendessero sempre per stupido? Non era giusto... era solamente un po' ingenuo, non idiota al
cubo.
- Però
non vale... subirmi Allie per un giorno intero sarà tremendo... spero che il
tuo piano vada veramente in porto, Herm... altrimenti mi fucilo! Io un'altra
giornata con quella strega non la passo!
Hermione sorrise. - Vi ho
mai delusi?- disse con espressione da furbetta che li
fece rabbrividire.
- No, direi
di no... siamo sempre stati nelle tue mani. - sorrise il moro, guardando
l'amica.
- Bene, allora che il
piano abbia inizio!
***
La sala grande era
addobbata a festa, ma non in modo semplice come il giorno di Natale, al ballo
del ceppo. Stavolta le cose erano state fatte davvero in grande. Dal soffitto
scendeva una polverina dorata, che si dissolveva prima di arrivare all'altezza
degli studenti. Tutto era di ghiaccio e, all'entrata, affianco al grande portone, troneggiavano due enormi statue di puro cristallo,
rappresentanti due Folletti del Natale, delle creature graziose e carine, con occhioni dolci e adorabili alucce
a forma di agrifoglio. Anche il pavimento era di cristallo, delicato e lucido,
che insieme a vari incantesimi luminosi sparsi qui e li
per la sala, creava un gioco di luci impressionante.
Insomma tutti capirono che
l'organizzatrice Rachel non si era affatto
risparmiata, in senso estetico.
Al centro della sala era
allestito un grande palco che, al centro, aveva una
parte rettangolare che faceva da passerella per l'asta, in modo da poter far
sfilare i partecipanti. Le tende che nascondevano il palcoscenico era di un
pregiato velluto rosso, che contrastava con il color ghiaccio della sala. Sul
retro avevano perfino allestito dei camerini, evitando così di perdere qualche
candidato. Insomma... il tutto era decisamente
perfetto.
Rachel era "dietro le quinte" del palcoscenico, che girava avanti e
indietro in cerca di San. Ma dove cavolo si era
cacciata quella scema?
Non guardando avanti, andò
a sbattere contro qualcuno. Si voltò e sorrise. Era
Ares, vestito con uno stupendo ed elegantissimo completo babbano.
- Ares. Accipicchia stai benissimo, ti cascheranno tutte ai piedi più del
solito. - sorrise conciliante.
Il ragazzo arrossì,
portandosi una mano dietro la nuca, con fare imbarazzato.
- Non dire sciocchezze...
e poi lo faccio solo per fare un favore a voi due, non
ci tengo ad allargare il mio fan club... già ora non me le levo di dosso,
figurati dopo. - rise.
Anche lei rise divertita. Poi si morse un labbro, indecisa se fargli o no quella
domanda.
"Ma
si, o la va o la spacca... ", pensò prendendo coraggio. - Sai dov'è San?-
chiese chiudendo poi gli occhi, aspettandosi un qualche scappellotto per aver
chiesto a lui una cosa riguardo la gemella serpeverde.
Lo sguardo
di lui tornò indifferente, indicandole un'esile figura alle sue spalle.
- Dietro di te... - disse
con un'alzata di spalle, pronto a svignarsela per non vederla.
Rachel subito si girò.
- SAN! Finalmente. Accidenti
a te, ti ho cercata ovunque, ma dove sei stata? Non dirmi che ancora eri in camerino, sentendoti in imbarazzo
per come ti ho deliziosamente rivoluzionata! - constatò felice, parlando come
una macchinetta
e sparando domande a raffica.
La ragazza, tutta messa in
tiro, la guardò confusa, aspettando che finisse con la sua solita parlantina.
- Come mai tu sei ancora
vestita con la divisa? È la tua serata... - domandò
contrariata. - ... ed hai agghindato me, con capelli,
trucco e vestito esagerati!
Rachel sorrise.
- Non preoccuparti, sotto
il mantello sono già vestita di tutto punto. Ho optato
per qualcosa di semplice, niente vestiti pomposi. Sono la presentatrice, non
una concorrente!!!- spiegò saltellando impaziente. Non
vedeva l'ora di cominciare.
-Ma quasi nessuno è concorrente... eppure tutti sono vestiti il
meglio possibile. - cercò con lo sguardo dietro Rachel, avendo notato la figura
di Ares allontanarsi non appena la sorella le era
venuta in contro. Sbuffò.
Dopo poco arrivò Hermione,
mezza confusa.
- E'
tutto pronto... ci sono tutti... cominciamo? Che
si fa? Non ci sto capendo più niente, gente che mi fa domande da tutte le
parti... stavolta neanche io sono in grado di gestire la situazione, hai fatto
scoppiare una confusione totale, là fuori... - disse
affannata per la corsa di qua e di là per finire gli ultimi preparativi con gli
altri.
Rachel sorrise soddisfatta
e tranquilla. Sì, era finalmente ora. L'asta poteva avere inizio. Fece
comparire un microfono che sembrava fatto di cristallo ed iniziò a dirigersi
verso il palco.
Salì le scalette dietro le quinte ed apparve sulla pedana, al centro,
accompagnata da applausi e urla degli studenti, maschi soprattutto. Sorrise
radiosa e si avvicinò al microfono.
- Buonasera a tutti,
signori e signore. Prima di cominciare vorrei
ringraziare tutti voi per aver aderito con tanto entusiasmo a questo progetto.
- altri applausi ininterrotti per cinque minuti buoni. Rachel era emozionatissima. Molto bene. Sono lieta di poter finalmente
annunciare l'apertura della sfilata.
Seguì un altro applauso.
Lei arretrò di qualche passo e si sistemò ad un lato del palco. La musica partì
e Rachel poté pronunciare il primo nome, spiegando anche il modello che
indossava.
- Il concorrente numero uno è una ragazza. Appartenente alla
casa Grifondoro, quindici anni, capelli rossi, profondi occhi cerulei, un
sorriso magnifico e il volto latteo costellato di tante graziose
efelidi. Ginny Weasley.
Sentitasi chiamare, una
fremente Ginny, emozionata ed impacciata, uscì da dietro le
quinte, e cominciò a camminare in avanti, verso Rachel, sentendosi gli
occhi di tutti i pervertiti della scuola puntati addosso. Indossava un
bellissimo vestito di raso rosso, che combaciava alla perfezione con il colore
dei suoi capelli ramati. Le labbra carnose rese
lucenti da un po' di gloss, e sulle palpebre una
polverina dorata che attirava l'attenzione sul suo sguardo. Harry deglutì: era
stupenda. Ed era solo sua.
Alcuni ragazzi, situati
proprio sotto il palco, iniziarono a dire cifre, su cifre.
La posta in gioco stava salendo ed Harry ancora non aveva cercato di vincere la
sua Ginny. Non c'era bisogno di farlo. Finché Rachel non
avesse iniziato a contare, perlomeno. Lì, allora, avrebbe fatto la sua
offerta, evitando di sembrare uno di quegli animali che cercavano di prendersi
la ragazza. E l'avrebbe vinta, sicuramente. Perché lui
se la poteva permettere, a confronto di altri ragazzi,
che erano decisamente più a corto di soldi. Avrebbe passato un giorno solamente
con la sua Ginny. Non aspettava altro, da ormai troppo tempo.
Rachel avvicinò nuovamente
il microfono alle labbra e cominciò a parlare, alzando la voce per sovrastare
la confusione.
- Bene. Il prezzo di
partenza é di otto galeoni. - scoppiò un boato, con
gente che gridava prezzi di qua e di là e Rachel contava. - Nove... Nove e 50... Attenzione Quindici galeoni signori...
diciassette... E Harry Potter offre venticinque galeoni... qualcuno offre di
più? Venticinque e uno... Venticinque e due...
Aggiudicata per venticinque galeoni d'oro al signor Harry Potter di
Grifondoro!- disse allegramente. Si stava divertendo un
mondo, aveva sempre sognato di farlo.
Ginny guardò in direzione
di Harry. Si sentiva mancare, si sentiva confusa... ma
sapeva benissimo cosa voleva. Solamente abbracciare quel
ragazzo, solamente quello. Perché lei, anche se le era
stato impedito, voleva farlo.
Frattanto Rachel cominciò
a presentare il prossimo partecipante alla sfilata, questa volta un ragazzo. La
sfilata si sarebbe alternata fra maschi e femmine, per non rischiare di far
perdere interesse al pubblico. Una volta per uno.
- Ma chi abbiamo qui? Ohhh... perfetto.
Questo sarà molto interessante, per le signorine, ne sono
certa. Corvonero del quarto anno, capelli biondi e profondi
occhi azzurri e splendenti. Ecco a voi DOMINICK DICKINSON!!!- allungò una mano ad indicare la persona appena salita
sul palco, con un completo babbano stupendo. Grigio, sia giacca che pantaloni classici di raso, con una
camicia nera con i primi due bottoni slacciati, e una cintura dello stesso
colore in vita, con su lo stemma D&B - Dolce&Babbana. Mille urla stridenti si alzarono nella
sala, grida assordanti e spaccatimpani. I ragazzi,
infatti, rimasero sconcertati dal comportamento animalesco assunto dalle donne.
Tutte si accalcavano sotto il palco, prendendosi a gomitate e spingendosi.
Rachel sorrise cattiva.
- Il prezzo di questo esemplare di maschio affascinante parte da... SEDICI
GALEONI! - vide molte braccia afflosciarsi. Era stata cattiva, era vero, ma odiava che tutte quelle oche urlassero al suo
piccolo Nicky.
Contrariamente a quanto si
aspettava Rachel, però, le offerte furono anche più del dovuto. Una voce un po'
acuta amplificata dall'incantesimo sonorus, infatti,
si alzò dal fondo della sala, offrendo ben venti galeoni per il piccolo Nicky.
Lo sguardo di tutti gli
studenti si puntò su quella donna.
Ora era il momento
cruciale della serata. Allie. Lei ancora non sapeva che avrebbe partecipato
alla sfilata. Rachel si schiarì la voce e iniziò a cercare la figura della
gemella per l'intera sala, senza però notarla. L'unica soluzione, ora, era
richiamarla sul palco.
- A sorpresa, c'è un concorrente ... ehm... voluto proprio da
voi caro pubblico. Ci sono state molte richieste. Per favore, fate salire la
signorina Allie Dickinson sul palco... - disse sperando che qualcuno vedesse
Allie e la trascinasse accanto a lei. E così fu. Era Ares, a cui Rachel aveva
spiegato la situazione quel pomeriggio, e che le aveva dato la sua parola di
aiutarla a trascinare Allie nel bel mezzo dell'asta.
Allie aveva le guance arrossate e le mani portate davanti le labbra per la
sorpresa. Volevano lei sul palco? E proprio Ares la stava accompagnando? Doveva
essere un sogno. Si avvinghiò al braccio del ragazzo, facendosi accompagnare
fin sul palco, non lasciandolo nemmeno per un momento.
- Oh... sorellina... veramente tocca a me? Non me l'aspettavo... che bello!
Rachel sorrise. - Bene... chi fa offerte? Il prezzo di partenza é... 20 falci.
Allie impallidì. Solo 20 falci per lei? Perché???
Rachel vide la mano di Ron schizzare in mano e gridare "21 Falci". -
21 falci e uno... 21 falci e due... Aggiudicata dal signor Ronald Weasley di
Grifondoro!- disse allegramente, ignorando le offerte di tutti gli altri
ragazzi, che andavano anche oltre i 10 galeoni.
Lo sguardo di Allie si fece di ghiaccio, mentre guardò la sorella con odio.
Come osava venderla per ventun miseri falci?! Lei valeva decisamente di più, al
contrario di quanto pensasse la gemella dai capelli lunghi. Questa
gliel'avrebbe pagata. Non solo su San sarebbe caduta la sua vendetta, ma anche
su Rachel. Questo era troppo. Venderla a Ron Weasley poi, che disgusto! Non
poteva comprarla Ares? Perché nemmeno aveva provato a comprarla?! Lui e lei
avrebbero dovuto passare il giorno di San Valentino insieme!
Ares diede un'incoraggiante pacca sulla spalla ad Allie.
- Mi spiace, non ho fatto in tempo, che peccato... magari qualche volta usciamo
insieme. - disse sorridendo dolcemente.
Allie arrossì e meccanicamente scese dal palco, dimenticandosi della vendetta
contro Rachel, che guardò Ares ridacchiando. - Scemo, così ci crede davvero che
vuoi portarla fuori...
Ares fece spallucce. - Che illusa...
Rachel sorrise, sentendosi da una parte sollevata. Diede una piccola spinta al
ragazzo, invitandolo a sfilare sulla passerella. Già che era sul palco, poteva
benissimo presentare lui, ora. Per Draco, invece, ancora non era l'ora. Rachel
aveva deciso che sarebbe stato l'ultimo concorrente, così la maggior parte
delle ragazze sarebbe stata impegnata con altri ragazzi e lei, forse, non
avrebbe dovuto rinunciare al biondino.
Così lo spinse un po' verso il centro della passerella. Scoppiò un boato, se
possibile, ancora più assordante di quello con Dominick. Ares Lestrange era in
palio? Molte ragazze gridavano distrutte che se lo avessero saputo prima si
sarebbero procurate dei soldi in più alla Gringott.
San, che al momento stava a lato della sala, corrucciò lo sguardo, iniziando a
portarsi davanti al palco. A costo di impiegare i risparmi di una vita
l'avrebbe vinto lei. Non se lo poteva lasciar scappare in nessunissima maniera.
Ares arrossì vedendo San avvicinarsi ai piedi del palco. Era
avvolta in quel vestito stupendo che le aveva visto anche prima dell'inizio
della gara. Il corpo fasciato in quel bianco perlaceo era semplicemente
sublime. I suoi movimenti erano così leggeri ed aggrazziati, sembrava quasi che
la sua pelle volesse catturare tutta l'aria circostante. Gli occhi verdi
brillavano di una luce che non vedeva da tanto. Una luce di pura
determinazione. Gli sembrò quasi non vedesse quegli occhi da una vita. Dio,
quant'era bella? Finalmente dopo tanto poteva rivedere San. Non era più la
copia sputata di Rachel, come gli era apparsa nelle ultime settimane.
Quell'espressione era di San, solo di lei. Ed era l'espressione più bella del
mondo.
***
Per darvi un'idea di come è vestita San
eccovi una foto http://hpdickinson.altervista.org/SanAstaBeneficenza.jpg
e questo é il sito da cui é stata
presa http://www.sposachic.it/ , fategli una visitina, ok?
***
Scosse
la testa, rattristato. Peccato non fosse rimasta la solita San di sempre, anche
nell'ultimo periodo. Era testarda, orgogliosa... aveva un casino di difetti,
era vero. Però... però lui l'aveva amata sia per questi che per i pregi. Un
sacco di tempo sprecato. Ormai si era deciso a scordarla e così aveva fatto.
Non poteva starle a correre dietro tutta la vita ed era stufo di soffrire. Se
con tutto quello che era successo, soprattutto con i flashback misteriosi che
assediavano la loro mente, erano solamente riusciti ad essere più lontani,
allora significava che non erano destinati a stare insieme. Gli aveva fatto
male ammettere una cosa simile, ma non poteva rincorrere un sogno per
l'eternità.
Così alla fine era riuscito a scacciarla dalla sua mente per sempre. E anche se
pensava che era bella, non l'amava più.
La voce canterina di Rachel lo ripescò dai suoi pensieri...
- Quarantadue galeoni e uno... quarantadue galeoni e due... AGGIUDICATO PER
QUARANTADUE GALEONI ALLA SIGNORINA SAN DICKINSON DI SERPEVERDE!!! - e qui
Rachel non potè trattenere la felicità. Fece un segno di vittoria a San
sorridendo raggiante e poi abbracciò Ares.
- E' tutta tua!!! - gli sussurrò scherzosa. Lui era sbigottito.
Lo sguardo di San, fiero e orgoglioso, si incrociò con quello di Ares.
Accidenti, questa non ci voleva. Perché ora si era messa in testa una cosa del
genere? Le piaceva così tanto prenderlo in giro? Maledizione. Allontanò
gentilmente Rachel da sé, mentre il suo sguardo prendeva un aspetto sempre più
infuriato.
- Sai che affare... - farfugliò alla gemella dai capelli lunghi, maledicendo se
stesso per aver partecipato alla sfilata.
Rachel lo guardò stranita. Cosa intendeva? Perché non era entusiasta della
notizia? Eppure avrebbe dovuto fare i salti di gioia.
Scosse la testa, incredula. Aveva bisogno di un periodo di riposo, ora aveva
anche le allucinazioni.
Mandò via Ares con un cenno della mano e chiamando il prossimo concorrente. Ne
passarono ancora una ventina, almeno, fra ragazze e ragazzi, tra cui Ryan.
Rachel potò notare tutta la sua irritazione, quando non vide San davanti al
palco pronta a vincerlo. Chiamò, infine, l'ultimo concorrente: era Draco. Lei
restò un momento muta vedendolo acclamato dalle bramose donne sbavanti ai piedi
del palco. Alzò un sopracciglio e avvicinò il microfono alle labbra con fare
deciso. - Scusate, questo è un pezzo della collezione, non è in vendita. -
borbottò vagamente. Lasciò il microfono e la musica in sala partì per la festa
dlel'epifania, mentre tutti i presenti guardavano confusi Rachel che trascinava
Draco dietro le quinte.
Draco frenò la corsa della ragazza, puntando i piedi a terra.
- Ra-Rachel che ti prende? - domandò confuso - Mi hai pregato così tanto per
partecipare a questa sfilata e ora mi trascini giù dal palco?
Lei lo spinse malamente contro la parete e lo inchiodò al muro, alzandosi sulle
punte e avvicinando il suo viso a quello si lui.
- Zitto e non parlare. Non mi va... che quelle ti guardino in quel modo
sbavante... tu sei solo mio e non ti cedo a nessuno... né ora né mai!- disse
decisa, prima di annullare la distanza tra le loro labbra. Draco non aveva
davvero capito perché era così nervosa, ma tutto sommato andava bene così, se
ciò comportava essere trattato da lei in modo così importante era pronto a
subire questo attacco di rabbia e altro.
La strinse più forte a sé, coinvolgendola in un appassionato bacio. Non appena
i due si staccarono per riprendere fiato Draco la prese per mano, trascinandola
nel camerino e chiudendo la porta a chiave.
- Qui non potrà vederci nessuno, così non temerai più gli sguardi di quelle
ragazze che tanto ti infastidiscono... - disse riprendendo a baciarla e facendo
scivolare le mani lungo la sua schiena, fino a posarle sul suo sedere.
Lei rimase un attimino perplessa da quella mancanza di pudore di lui, ma tutto
sommato andava bene così. Dopotutto non era solo lui a desiderare che quella
cosa accadesse.
Fine capitolo 34
Ed eccoci
agli sgoccioli gente, inizia il conto alla rovescia alla fine di endless love. Ci teniamo
veramente tanto a ringraziare chi ci ha seguito fino a qui e ancora ci sta
seguendo! Ci avete aiutate veramente molto e, con ogni
vostra recensione, ci avete fatto anche crescere, consigliandoci e sostenendoci!
Vi ringraziamo molto.
Gea_Kristh: Certo che quella zucca di San si
sta iniziando a svegliare! È anche ora, eheh! Mah… diciamo che la cosa era piuttosto calcolata. Noi siamo della
teoria che ci si rende veramente conto di quanto si tiene ad una persona solo quando la si perde… tu che dici? No, purtroppo “l’uccidiamo
Allie Fan Club” ancora non esiste, ma se hai voglia di
aprirlo te ne lasciamo l’esclusiva!
MakiChank: Esattamente, San finalmente sta
crescendo e si sta svegliando, ma finalmente si è resa conto di ciò che conta
per lei Ares (hallelujah). Come detto a Gea, l’unico
modo per farglielo capire era che perdesse Ares… ed ecco la situazione
realizzata e… beh, diremmo che ha
avuto successo, sorvolando che ora è lui il problema. W Ares lo
gnocco, siamo d’accordo! (Ehy… Ares è MIO, solo MIO,
tutto MIO! Vade retro! NdSan)(Sciagurata,
taci! Tu proprio non puoi permetterti di parlare! >O<*** ndRachel)
Ninphadora: Capiamo la tua rabbia verso Allie…
e ti rimandiamo all’idea di Gea. “L’uccidiamo Allie Fan
Club”, ispira anche a te? :D A noi moltissimo! Sorvolando
che nella prima serie, a dire il vero, è già morta… forse potreste trovare un’alternativa al nome… mhhh… magari
un “facciamo sparire per sempre Allie dalla nostra vista”? Ahah!
Come hai potuto notare sì, hai azzeccato in pieno.
Ecco a te la tanto attesa sfilata! Purtroppo (Ma che
purtroppo! NdRachel), come hai potuto notare, Draco
non ha sfilato per niente… però… se l’è spassata in un
altro modo!
Al prossimo chappo bella gente!
San&Rachel Dickinson