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Autore: Iurin    20/09/2010    2 recensioni
Oramai è risaputo che presto uscirà nelle nostre sale Potc4, e, nell'attesa, ho scritto questa fanfiction, inventandomi di sana pianta il continuo di Pirati dei Caraibi 3. =)
Genere: Avventura, Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jack Sparrow, Nuovo Personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Direttamente dallo scrigno di Davey Jones...ariecchime!!!!

spino: Grazie!! Sono contenta che ti sia piaciuto il capitolo! Spero che questo lo gradisca altrettanto!! ;)

Barrowman: Ebbene sì...Eric è un deficiente testa di legno figlio di un troll....ma ormai lui è acqua passata! D'altronde adesso c'è Jack, no? xD Spero ti piaccia come si evolverà la cosa! Baci!!

 

Il buddha di giada

Che ragazzina insopportabile…quanti anni avrà avuto? 20? 21? Bah! Comunque in quel momento avevo cose più importanti da fare, e mi misi appoggiato al bordo della nave a consultare quella carta natica…dovevo essere più o meno in prossimità di Neder Island, e infatti era così! Nella casa del governatore della cittadina che si trovava sulla costa, era custodito un preziosissimo buhdda di giada, e naturalmente era mia intenzione andare a prenderlo in prestito per…ehm…scopi personali…dovevo soltanto ancorare la nave a largo, scendere a riva ocn una scialuppa, entrare nella casa del governatore da una finestra e prendere il buhdda che sicuramente era custodito sotto una campana di vetro…il tutto l’avrei fatto in massimo mezz’ora. Mentre mi ripassavo a mente ciò che dovevo fare, mi si avvicinò Gibbs, che mi disse:
“Ma eravate te e la ragazza che urlavate?”
“Sì, si è sentito?”
“Ah! Lo avranno sentito pure all’altro mondo!”
“è…p una tale antipatica!”
“e allora lasciala qui a Neder Island!”
“eh…purtroppo le ho promesso che l’avrei condotta a Panama.”
“Jack! Ti sei dimenticato che sei un pirata?”
“Sai che ti dico? Che hai proprio ragione!”
Mi diressi di nuovo nella mia cabina e aprii la porta: trovai…uhm…ehi! Non sapevo nemmeno come si chiamava! Comunque la trovai davanti alla libreria e le chiesi:
“Cosa state facendo?”
“guardo se c’è qualche libro da leggere mentre voi fate la vostra capatina.”
“a proposito…dato che prima avete dimostrato…come posso dire…così tanta ostilità nel miei confronti, vi annuncio che avete la piena libertà di scendere al prossimo porto e cercare qualcun altro che vi conduca a Panama.”
“voi mi date la libertà di andarmene?! Se avessi voluto me ne sarei andata da sola ore fa!”
Ero in qualche modo sorpreso…
“Quindi siete rimasta di vostra iniziativa?” chiesi
“Certo! Mi avete promesso o no di darmi un passaggio? E dato che avete detto che in fondo me lo state dando, non c’è motivo che io me ne vada, no?”
Io pensai subito:
“Mamma mia che sbalzo d’umore!”
E poi disse:
“Dato che quindi saremo costretti a passare molto tempo insieme, posso almeno sapere il vostro nome?”
“mi chiamo Julia.”
“E se permettete che cosa dovete fare a Panama?”
Per un momento sembrò tornare la timida ragazza di quando si era imbarcata:
“Vada a trovare un amico.” Mi disse
“d’accordo.” Conclusi io “allora a dopo.”
E uscii di nuovo sul ponte, dove rincontrai Gibbs che mi disse:
“allora?”
“Ehm…” feci io “resta qui…”
Lui mi guardò ad occhi sgranati:
“Come resta qui? Jack! Non mi dire che ti sei intenerito!”
“intenerito io?! Pfui! È solo…una questione d’onore, ecco!”
“Sarà! Ma io l’ho detto che una donna a bordo porta male.”
!Oh, piantala! È una sensazione che ho…prevedo che quella ragazza potrebbe tornare utile.”
Finita la conversazione ancorai la nave a largo come stabilito e scesi sulla terraferma; c’era molta confusione al porto, ma riuscii a passare inosservato; andai di filato verso la casa del governatore, fino a quando un’intera fila di guardie in divisa non mi passò vicino: abbassai lo sguardo e tirai dritto; l’ultimo della fila, però…sarà stato un novellino…rimase indietro, e allora mi si avvicinò e mi chiese:
“Scusate, sapreste dirmi in che direzione sono andati i miei compagni?”
“Oh, ma certo! Sono andati di là!”
E gli indicai la via. Quello mi ringraziò come se fossi stato un rispettabile aristocratico e se ne nadò via. Arrivai alla casa del governatore e scavalcai il cancello; poi mi guardai intorno e mi arrampicai sulla facciata dell’edificio fino ad una finestra lasciata aperta al secondo piano. Entrai e iniziai a cercare il buhdda di giada: aprii dei cassetti e scaraventai delle carte qua e là; una di queste però attirò la mia attenzione: sembrava la pianta di una villa, con sopra segnata una bella X in rosso; la piegai e me la infilai in tasca. Continuai a cercare il buhdda e finalmente lo vidi su un tavolino: lo presi in mano e lo guardai alla luce del sole… era proprio un bell’ oggettino, degno del capitano Jack Sparrow!
Lo stavo ancora tenendo in mano che arrivò la sfortunaccia che ultimamente mi perseguitava: la porta della stanza in cui mi trovavo venne aperta di botto ed entrarono il governatore in persona seguito da sei guardie con fucili puntati contro di me. Il governatore mi disse:
“Jack Sparrow, presumo!”
“Capitan Jack Sparrow!” replicai
“Sì, come volete…vogliate posare quell’oggetto al suo posto, capitano!”
“perché, mi lascerete andare se lo poso?”
“Ma neanche per sogno! Verrete imprigionato e fra qualche giorno impiccato…”
“E allora perché dovrei rimetterlo al suo posto?”
“Perché altrimenti vi uccideremo seduta stante!”
“Ehm…oh beh! In questo caso…”
Rimisi il buhdda sul tavolo e le guardie si avventarono su di me legandomi i polsi dietro la schiena in tutta fretta…
“Ehi! State calmi! Non scappo!” feci e poi chiesi al governatore:
“Una curiosità…come sapevate che ero qui?”
Dal mucchio delle guardie ne uscì una: lo stesso novellino di prima, che iniziò a dire:
“beh…d-dopo che c-ci siamo par…parlati sono andato per q-quella strada e…e ho visto un…un manifesto che vi ritraeva, dicendo che…sì, insomma…che eravate ri-ricercato…allora sono tornato indietro e vi…vi ho s-seguito…”
Ma come diamine parlava? Era ubriaco?
“Siete balbuziente?” chiesi
“n-no…” mi rispose.
Ah ah ah! Mi veniva da ridere! Avevo capito il motivo del suo strano modo di parlare, e allora feci:
“uhm…” e poi subito senza preavviso: “WAM!!!”
Quello saltò per aria urlando…che cuor di leone! Mi misi a ridere e dissi:
“Ehi, mica mordo!”
Nessuno però si degnò di rispondermi…si limitarono soltanto a spingermi giù per le scale, instrada e poi a rinchiudermi in gattabuia…come se non bastasse…

 

Una recensione è sempre ben accetta!! xD xD

   
 
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