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Autore: Iulius Aurelius    21/09/2010    0 recensioni
1985. Sull'isola artificiale cinese di Guang, viene sviluppata in segreto un nuovo tipo di arma nucleare.
Per sventare la minaccia, il governo degli Stati Uniti invia una squadra specializzata in operazioni d'infiltrazione e recupero, l'unità Shadow. Per la missione, viene scelto un giovane e promettente soldato, il Luogotenente Josh Marshall
Genere: Azione, Guerra, Science-fiction | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Ombra - Capitolo 1 Mai pensare che la guerra, anche se giustificata, non sia un crimine. (Ernest Hemingway)
Tutti i vizi di tutte le età e di tutti i paesi del globo riuniti assieme, non eguaglieranno mai i peccati che provoca una sola campagna di guerra. (Voltaire)

5:30 AM – Giugno 13, 1985 – Spazio aereo Cinese

Un velivolo americano stava sorvolando lo spazio aereo della Cina.

<< Stiamo sorvolando il Mare delle Filippine, 32000 piedi di quota. Avvicinamento all’isola di Guang >> disse uno dei piloti
<< Quindici minuti al lancio, inizio procedura per la depressurizzazione interna. Controllo equipaggiamento Ok, Armo del paracadute Ok >> aggiunse un soldato nella parte posteriore dell’aereo

Al radar dell’aereo, si avvicinò un uomo di media statura, magro e sulla quarantina, a giudicare dai capelli corti e della barba brizzolata. Indossava una giacca di pelle marrone, un pantalone e scarponi neri. Possedeva due occhi di un verde inteso e profondo, e aveva due cicatrici, una sulla parte sinistra della fronte e l’altra su naso, come a testimonianza delle numerose battaglie a cui fu partecipe. L'uomo era il Maggiore Lewis Mcfly

<< Bene, inizio della prima fase >> disse il Maggiore
<< La zona di lancio possiede una zona d’alta pressione >> aggiunse il pilota comandate
<< Abbiamo un elevata visibilità >> continuò Mcfly

Nella parte posteriore del velivolo, un giovane uomo sulla ventina inoltrata stava sonnecchiando su una panca, il suo nome era Josh Marshall. Era alto, aveva un viso sottile e dai lineamenti dolci, più simile ad un europeo che ad un americano, fisico asciutto, capelli lunghi castani e occhi marroni. Indossava una tuta militare verde scuro e degli anfibi neri

<< Ehi, svegliati! >> disse il soldato di prima

Il militare si avvicinò ad un macchinario dove premette un bottone rosso

<< Sistemi d’ossigenazione operativi >>

Il soldato vedendo che Josh era ancora a sonnecchiare sulla panca, cercò di svegliarlo nuovamente

<< Svegliati! Ehi mi senti!? >>

Il militare si era accorto che, Josh era sveglio e stava fingendo solo per poterlo irritare

<< Siamo sicuri che questo cretino sa cosa deve fare? >> disse il soldato attraverso il canale di comunicazione
<< Avvicinamento al punto di destinazione, dieci minuti al lancio >> comunicò il pilota
<< Josh, sei diventato sordo da un momento all’altro? Alza il culo e indossa quella maledetta di maschera d’ossigeno! >> sbraitò il maggiore Mcfly
<< Diamine… al giorno d’oggi non si può fare nemmeno un riposino in santa pace… >> mormorò Josh

L’uomo si alzò e con fare svogliato indossò la maschera.
Passarono cinque minuti e la depressurizzazione interna fu completata.

<< Livello di ossigeno ottimo. Cinque minuti al lancio, apertura del portello! >> disse il soldato

Il portello fu immediatamente aperto, la luce che ne entrò fu per un attimo accecante ma poi, si videro i primi raggi del sole mattutino.

<< Temperatura esterna, meno 48 gradi celsius. Due minuti al lancio >>

Josh si avvicinò al portellone aperto

<< Cadrai come un masso a 220 chilometri orari, cerca di non sfracellarti al suolo come una frittata >> disse il Maggiore
<< 60 secondi al lancio, posizionarsi >>
<< Josh, questo passerà alla storia come il lancio 108 >>
<< 10 secondi al lancio… meno 5, 4, 3, 2, 1… Go! >>
<< Spiega le tue ali e inizia a volare! >>

Con uno slancio all’indietro, Josh si lanciò dall’aereo scagliandosi verso il suolo come un proiettile.

Isole Hawai, casa di Josh Marshall, una settimana prima…

<< Josh, ho delle notizie scottanti >> disse il Maggiore Mcfly
<< Quali? >> chiese Josh
<< I pezzi grossi della CIA hanno finalmente dato il consenso per la nostra missione. L’Operazione Confucius >>
<< Operazione Confucius? Hmph, bisognerebbe premiare la fantasia di chi riesce a inventare questi nomi >>
<< Sii serio, da questa missione dipende il futuro dell’ unità Shadow >>
<< Ok, cosa ha di tanto “fantavoloso” questa missione? >>
<< Circa sette anni fa, uno scienziato cinese chiese aiuto al governo americano tramite uno dei uno nostri informatori. Il suo nome è Yao Zhejiang. È a capo del BIDE-1672, uno dei più segreti laboratori sovietici. Zhejiang è tra i maggiori esperti mondiali in fatto di progettazione e sviluppo degli armamenti >>
<< Yao Zhejiang… mi sembra di averlo giù sentito questo nome… >>
<< Non ti sbagli, dopo tutto è grazie a lui se i nostri amici russi hanno spedito il primo uomo nello spazio… >>
<< Un cinese che progetta un lancio spaziale russo? Questa è bella >>
<< Dopo tutto sono alleati… 12 aprile 1961, i sovietici mandarono nello spazio il primo razzo con equipaggio umano a bordo… >>
<< Allora avevo solo quattro anni, ma ricordo perfettamente l’isterismo di massa dei fanatici religiosi… La Terra era una pietra fluttuante nell’universo, ma di Dio non v’era nessuna traccia >>
<< Proprio cosi. Colui che condusse Gagarin nello spazio, fu il razzo sopranominato Vostok. Si deve a Zhejiang installazione del potente motore che ha fatto alzare il razzo. Dopo la missione di Gagarin, Zhejiang continuò la sua carriera nello sviluppo aereospaziale per 14 anni, poi divenne il capo progettista di un laboratorio top-secret per quasi tre >>
<< Di certo il pane sotto i denti non gli mancava, anzi. Quindi, perché disertare? >>
<< Aveva iniziato a temere le sue stesse creazioni… chiamala pure crisi di coscienza >>
<< Io piuttosto la chiamerei ipocrisia… allora lasciò persino la sua famiglia? >>
<< No, aveva posto delle condizioni, una delle quali era di trasferire lui e la sua famiglia nella costa occidentale dell’ America… La missione andò a buon fine, dopo tutto la condussi io >>
<< Maggiore non si vanti, le ricordo che è un peccato… hahaha… >>
<< In ogni caso due anni dopo, iniziò quello che alle masse d’oggi pare come il graduale disarmo delle due fazioni >>
<< Ah già, una delle solite favole immesse dal governo >>
<< In realtà abbiamo sfiorato di pochissimo un conflitto nucleare, il presidente ordinò ai sovietici di smantellare le testate e i missili che disponevano “segretamente”. Di contro, i sovietici s’irritarono ancor di più e, misero i allerta tutti i suoi eserciti e aumentarono la produzioni di ordigni di distruzione di massa. Le armate USA e URSS erano pronte per una guerra nucleare. Immediatamente ci furono delle negoziazioni non ufficiali per sventare la minaccia pronta ad esplodere. Alla fine, il 14 Maggio del 1981 i sovietici rimossero i missili e disarmarono le testate, il pianeta evitò così un olocausto nucleare. Purtroppo per indurre il disarmo, dovemmo scendere a patti >>
<< Ne ho sentito parlare, USA e URSS che scendono a patti… cosa volevano i nostri amici comunisti? >>
<< Volevano che gli restituissimo Zhejiang >>
<< Rimuovere centinaia di missili solo per un uomo? >>
<< Puoi anche non crederci, ma andò cosi >>
<< Adesso sono veramente interessato, deve aver progettato qualcosa di veramente grosso per essere tanto ambito >>
<< Quattro anni fa ne ignoravamo il motivo, ma il tempo stava per scadere. Non avevamo scelta, o consegnavamo Zhejiang oppure si scatenava una guerra senza precedenti. Il Presidente Reagan cedette alle richieste e cosi, portammo via Zhejiang dalla sua abitazione e stesso il giorno dopo lo consegnammo tra i suoi urli di “Salvatemi” ai cinesi, per scomparire per sempre. Infine, poche settimane fa ricevemmo delle informazioni sullo scienziato da una delle nostre spie >>
<< Quali informazioni? >>
<< In questi quattro anni, Zhejiang era stato riportato al BIDE-1762 e costretto a lavorare sull’arma che tanto odiava >>
<< Di che arma si tratta? >>
<< L’arma appartiene alla stessa tecnologia dei razzi, sembra che si tratti di una nuova arma nucleare. Sono poco più di tre mesi che i sovietici stanno conducendo test nucleare sull’isola cinese di Guang >>
<< Suppongo che l’arma in questione c’entri qualcosa >>
<< In fin dei conti, questa è l’arma per cui Breznev fu disposto a distruggere i propri armamenti >>
<< Zhejiang si trova ancora sul posto? >>
<< No, secondo i nostri informatori si trova sui cosiddetti “Monti Verdi” a 4 chilometri a nord >>
<< “Monti Verdi” su un suolo “Rosso”, questo si che è una contraddizione.. Comunque, perché lo hanno spostato? >>
<< Perché stanno effettuando dei test sul campo, è la migliore occasione per recuperare Zhejiang, se fosse ancora nell’impianto di ricerca questa missione non potrebbe avvenire >>

5:47 AM – Giugno 13, 1985 – Isola di Guang

Erano passati due minuti dal lancio, ormai Josh era diventato un proiettile umano scagliato verso il suolo a oltre 200 chilometri orari.
Arrivato ad una certa altitudine, il soldato portò il suo corpo all’indietro stabilizzandosi in orizzontale. Il Maggiore Mcfly iniziò una comunicazione radio con Josh.

<< Ricapitoliamo la tua missione Josh. Il tuo compito è di riportare in America vivo e vegeto Yao Zhejiang, dovrai infiltrati nel territorio denominato “Colline Verdi” . Se non tiriamo fuori Zhejiang prima del completamento dell’arma, il mondo affronterà una delle più grandi crisi della storia… non credo di doverti dire che, se non riusciamo a completare la mia missione, ci aspetta un bel plotone di esecuzione tutto per noi >>

Con uno strattone alla cordicella, Josh aprì il paracadute per iniziare la procedura di atterraggio.

<< Una volta che avrai salvato Zhejiang, aspetta sul punto di recupero concordato. In quel luogo sarà lanciato un pallone di recupero. Il pallone sarà gonfiato ad elio, in totale, l’operazione richiede appena dieci minuti. Una volta completata, il pallone inizierà a sollevarsi da terra e infine sarà agganciato dal braccio dell’elicottero. >> disse il Maggiore Mcfly
<< Avete intenzione di usare il sistema Fulton…!? >> chiese Josh stupito
<< Ovviamente. Un elicottero verrebbe individuato appena toccherebbe il suolo e, inoltre, adesso stiamo già sorvolando alla minima altitudine per non farci individuare >>
<< Mi domando se Zhejiang ne uscirò vivo… >>
<< Non preoccuparti, lo scienziato avrà un trattamento di lusso... al massimo tornerà stordito e tenterà di assalire l’equipaggio grugnendo >>
<< Farò finta di non aver sentito… Comunque, hai intenzione di sorvolare uno spazio aereo Cinese con un singolo AC-130? >>
<< È equipaggiato con due mitragliatrici GAU da 25 mm a e due M197 da 20 mm a tre canne, più un M102 da 105 mm >>
<< In poche parole, il nemico avrebbe appena il tempo di accorgersi del velivolo per poi venire disintegrato… >>
<< Non male, vero? In ogni caso, tornando alla missione, il limite è e resta di sole 2 ore… Se tutto va per il verso giusto, ci dovresti mettere al massimo 1 ora >>
<< Giusto in tempo per il tè delle 5 >>
<< Già, ma se qualcosa va per il verso storto, ti farai una lunga vacanza nella foresta dell’isola… questo se non ti catturano i cinesi, o peggio, se lo Zio Sam non ti fucila prima >>
<< Grazie Maggiore, lei si che sa essere incoraggiante >> disse Josh sarcasticamente
<< Mio dovere >> rispose Mcfly gongolando

Ormai erano passati tre minuti dal salto e Josh era in dirittura d’arrivo. Il soldato americano diede un secondo strattone al paracadute dalla quale si sganciò, atterrando  su un colle vicino ad una foresta.
Josh iniziò prima a togliersi i vari misuratori di pressione e altitudine che aveva ai polsi, poi passò al sistema di ossigenazione che aveva sul petto e, infine, si tolse la maschera. Appena toltosi tutto l’equipaggiamento del lancio, il soldato si nascose dietro il tronco caduto di un albero e aprì una comunicazione radio.

<< Maggiore… >> disse Josh
<< Aspetta! >> interrupe Mcfly
<< Cosa c’è? >>
<< Siamo in territorio nemico, potrebbero sentire le nostre conversazione. D’ora in poi, useremo dei nomi in codice. Il tuo nome in codice sarà Demon Wolf >>
<< Demon… Wolf…? >>

Josh emise un piccolo brontolio di disapprovazione

<< Non ti piace? >> chiese Mcfly
<< Wolf… il suo… stesso codename >> rispose Josh
<< Te lo spiegherò a tempo debito >>
<< Passiamo ad altro. Io come dovrei chiamarla, Maggiore? >>
<< Chiamami Maggiore Alexander >>
<< Alexander… afferrato >>
<< Wolf, questa è una missione di recupero stealth, tutto quello che avrai bisogno dovrai trovarlo sul campo, dalle armi al cibo… fai parte dell’unità Shadow e, come dice il nome, dovrai essere un’ombra, non devi lasciare alcuna traccia della tua presenza >>
<< Bene >>
<< Dimmi Wolf, riesci a vedere il laboratorio? >>

Demon Wolf s’alzo e si diresse verso il piccolo dirupo alle sue spalle, preso il binocolo in mano e vide il BIDE-1672 nella vallata sottostante

<< Si, si trova proprio sotto la mia posizione >> disse Wolf
<< Ricordati, non farti scoprire. Non dovrebbero esserci soldati americani sul suolo cinese, altrimenti potrebbe scatenarsi un conflitto internazionale, e noi già stiamo violando i patti. Questa è una missione Top-secret. Se verrai catturato dai Cinesi, il governo americano negherà ogni coinvolgimento >>
<< Avreste fatto prima a dirmi “Cavatela da solo” >>
<< Wolf, sarò sincero con te, lo Zio Sam potrebbe costringerti a fare suicidio nel caso venissi scoperto >>
<< Come i Samurai… >>
<< Si… >>
<< Fatemi capire. Niente armi, ne equipaggiamento, ne cibo… è una missione in solitario, quindi non posso nemmeno avere il culo parato dai rinforzi >>
<< Esatto >>
<< Questo si che è un One Man Show! >>
<< Beh, se vuoi avere un premio di consolazione, c’è una squadra di supporto che ti aiuterà via radio >>
<< Da quanti elementi è composta? >>
<< Due >>
<< Ok… Mi stai prendendo per il culo? >>
<< No, la squadra è formata da me e dalla dottoressa qui al mio fianco, il suo nome in codice è Elisabeth >>
<< Salve Wolf, è un onore parlare con te per la seconda volta >> disse Elisabeth
<< Parlare per la seconda volta? Vi conoscete già? >> chiese il Maggiore
<< Per farla breve, ci siamo incontrati nella sala mensa della base, abbiamo parlato, discusso e riso… e alla fine, è c’è stato il colpo di fulmine >> rispose Josh con fare sornione
<< Io non ricordo nessun colpo di fulmine >> continuò Elisabeth un po’ altezzosamente
<< Oh andiamo, mi divoravi con gli occhi >>
<< Hmph! >>
<< Ti ricordi la promessa? Se fossi tornato vivo e vegeto dall’operazione, saresti uscita con me >>
<< Or dunque, Signor Wolf, se lei tornerà in vita e in un unico pezzo, verrò a cena con voi >>
<< Bene, mi sarebbe dispiaciuto molto non poter uscire con te… Dopotutto, a me piace molto giocare al dottore >>
<< Pervertito! >>
<< Allora, avete finito di sproloquiare qui, Si o No!? >> tuonò il Maggiore Alexander
<< Scusi Maggiore >> dissero all’unisono Wolf ed Elisabeth
<< Wolf, la frequenza per contattarmi è 123.45, mentre quella della dottoressa è 130.20. Adesso dirigiti a nord, li troverai l’insediamento dove è tenuto prigioniero Zhejiang >>
<< Ricevuto, passo e chiudo >>
  
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