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Autore: F l a n    21/09/2010    4 recensioni
Scritta per la challenge di Bingo Italia. "I sentimenti spesso sono difficili da esprimere, per Spock in particolar modo non è mai stato facile lasciarsi andare, neanche con chi ama veramente." Emh emh, è una delle prime volte che scrivo su Star Trek e non so' esattamente se sono riuscita a rendere i personaggi al loro meglio... spero di non aver toppato, anche perché è difficilissimo rendere personaggi come Kirk e Spock. Non me ne vogliano le fan di McCoy se non è inserito nella fic, ma devo ancora abituarmi a scrivere su loro due, spero di riuscire a scrivere in seguito qualcosa di più complesso. I commenti sono sempre ben graditi :)
Genere: Generale, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Coppie: Kirk/Spock
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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  Titolo: "Per baciare un Vulcaniano"
Autore: flannery_flame
Rating: PG
Fandom: Star Trek
Pairing: Kirk/Spock
Prompt: "Bacio" per la Tabella di [info]bingo_italia che trovate qui: Click Qui per vedere la tabella!
Disclaimer: I personaggi non mi appartengono ma sono di Gene, ed i fatti raccontati non sono realmente accaduti. Questa fic non ha lo scopo di offesa verso nessuno e non mi fa guadagnare mezza lira.
Betareader: nike158
Capitoli: 1 di 1


Spock passeggiava con le braccia incrociate dietro la schiena, teneva una mano dentro l'altra, ed era una posa che assumeva spesso per camminare, gli consentiva una postura più eretta e un'aria più riflessiva. A volte teneva il capo lievemente reclinato in avanti e osservava i suoi piedi scorrere sotto di sé alternativamente. Prima il destro, poi il sinistro, poi di nuovo il destro, rimanendo ipnotizzato da sé stesso.
Sentì la sua spalla scontrarsi con un'altra, alzò gli occhi e vide Kirk, fermo poco dietro lui e con il volto girato nella sua direzione.
"Tutto bene, signor Spock?"
"Sì, capitano."
"Ultimamente la vedo spesso sovrappensiero," commentò il Jim, voltandosi completamente e poggiandogli una mano sulla spalla. Spock si limitò a rivolgergli un'occhiata neutra.
"Le posso assicurare che non sono mai stato meglio," rispose, forse con una certa irritazione, ma cercò di non farla trasparire.
Ultimamente era difficile per lui riuscire ad essere obiettivo, o a parlare come sempre, con Kirk; viveva in uno stato di agitazione costante, il suo stato psicologico era intriso di fastidiose emozioni che si permettevano di far largo nella sua mente fatta di logica, ciò lo squilibrava e lo faceva sentire a disagio ogni qual volta Jim si avvicinava a lui. Ciò poteva essere un problema visto che Kirk era anche il capitano dell'Enterprise e lui niente meno che il suo 'vice'.

Tutto era cambiato da quando avevano visitato l'ultimo strano pianeta dove i suoi abitanti gli avevano offerto una bevanda insolita; non era alcolica, ma fu definita semplicemente 'benefica' e forse lo era davvero, ma, da quando aveva ingerito quel liquido, di benefico nel suo corpo, anzi, nella sua anima, c'era ben poco. Un turbinio di emozioni che non trovavano pace e quella non era una definizione di benessere per un vulcaniano.
Il capitano ed il resto dell'equipaggio, invece, sembravano aver trovato giovamento in quella strana bevanda, tanto che non appena gli abitanti gliene regalarono sei bottiglie, l'accettarono con piacere; ma del resto loro erano umani, e se quell'affare provocava un incentivo di emozioni, per loro non sarebbe stato un problema.

Spock fu risvegliato dalle sue riflessioni dall'altra mano di Kirk, che si era poggiata lieve sull'altra spalla libera.
Quella mano... sentì l'impulso di sfiorarla, desiderava ardentemente prenderla tra le sue, sentire il contatto tra le loro dita, sentire la sua pelle. Per i vulcaniani la mano era una della parti più sensibili, tramite la quale avvenivano anche i contatti un po' più intimi; le mani di James sembravano perfette per quel tipo di contatto, fu dura per lui reprimere simili pensieri a favore della logica. Cercò di irrigidire le braccia in modo da non muoverle, evitando qualche stupida azione troppo umana, ma ciò non servì a molto quando Kirk passò lentamente una delle due mani dalla spalla al collo e dal collo al volto.
"Capitano, cosa sta facendo?"
Kirk non rispose, si limitò a sorridere e accostò il suo volto a quello di Spock, cogliendolo un attimo di sorpresa. Poggiò le labbra sulla sua guancia, per poi farle scorrere socchiuse su quelle sottili del vulcaniano, piegate in un'espressione incredula, ma priva di reazione. Si sentiva paralizzato, non era in grado di reagire in nessun modo, non poteva rifiutarlo, ma neppure accettare ciò che il suo Capitano gli stava facendo. Eppure sembrava tutto così naturale, così caldo, che poteva essere quasi bello acconsentire a quel bacio, approfondirlo, magari provare un brivido nuovo. La sua mente non poteva smettere di pensare a come sarebbe stato provare soltanto per un momento a lasciarsi andare. Ma prima che potesse avere una qualche reazione, a suo malincuore, Jim si distaccò.
"Scusi, io non dovevo," sussurrò il Capitano dell'Enterprise, indietreggiando.
Spock, per inerzia, gli afferrò la mano evitando che se ne andasse. Quel contatto gli diede più brividi del bacio umano datogli da Kirk.
"La prego, non vada via," gli strinse la mano con la presa più calda che poteva avere, Jim si avvicinò nuovamente a lui, stavolta però senza fare niente.
"Questo semplice contatto..." Spock sollevò con entrambe le mani quella racchiusa del Capitano. "Ha molto più valore." Kirk aggiunse l'altra mano alla sua e alle due di Spock.
"Sta forse provando emozioni, Signor Spock?"
"Affatto," negò.
"Perché prima non ha respinto il mio tentativo di baciarla?"
"Non sarebbe stato logico."
"Già, non lo sarebbe stato," il sorriso di Kirk s'impresse nella sua mente, come ogni volta.
Spock posizionò la mano del Capitano un po' più in alto e guidò le sue dita nella tipica posizione per il classico bacio vulcaniano, Jim lo guardò teneramente; per quanto non fosse della sua stessa razza, riusciva a sentire le sue emozioni come se fossero una cosa sola. Lo trovò molto più bello di qualunque altro contatto avesse provato, eppure lui ne aveva provati molti - specialmente con le donne.-
"Mi perdoni..." Spock s'interruppe un secondo all'ennesimo contatto con la punta delle dita del capitano, chiudendo gli occhi e aprendo appena la bocca "se non riesco a darle molto di più... Capitano..."
Jim sorrise e continuò a mantenere la sua mano allacciata a quella del vulcaniano, tirandolo a sé con l'altra libera.
"Spock, la prego, mi chiami Jim."
"D'accordo, Jim."

Spock capì che non era colpa di nessun strano intruglio se provava quelle sensazioni per il suo Capitano; semplicemente erano sempre state lì, in fondo al suo cuore, probabilmente seppellite dalla logica che, per qualche momento, decise di accantonare in un angolo in favore di quelle strane, bizzarre, sensazioni umane.

   
 
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