Al patibolo
“James, mi dispiace!”
Remus mi pose una mano sulla spalle cercando di confortarmi, ma niente e nessuno poteva aiutarmi.
Il mondo mi stava crollando sulle spalle.
Eppure non avevo fatto nulla di male, perché Dio mi voleva così male!
Perché io?
Perché non qualcun’ altro?
“Potter!”
Quando la professoressa- barra- boia pronunciò il mio nome mi avvicinai lentamente verso quello che doveva essere il mio patibolo.
Avanzai strusciando i piedi sul pavimento.
No, non volevo…
Mi girai guardando i volti rassegnati dei miei nuovi amici. Un briciolo di terrore negli occhi di Sirius. No, nessuno voleva essere al mio posto.
Dovevo farlo per loro. Mi sedetti sullo sgabello, poi pian piano chiudendo gli occhi mi lasciai porre sulla mia testa il capello parlante, prima sui capelli untuosi di Mocciosus.
Pregai.
N/(sottospecie)A
Lo so, una cavolata! Ma se volete recensite! Ok... fatelo e basta! U.ù :)