Non ho mai
capito questa fissa degli uomini di
morire da eroi, per essere ricordati, riveriti, idolatrati. E' una cosa
arrogante degna di, oh sì, di... James Potter.
No,
penso che se vuoi veramente cambiare il mondo la pelle devi essere
pronto a lasciarla in qualsiasi momento, senza ambizioni.
Un
tempo lo ero. Ambizioso.
Amavo
le Arti Oscure come loro amavano me, avevo un feeling speciale con
filtri e veleni e avevo anche talento da vendere per inventare
incantesimi
diabolici.
Diventare
un Mangiamorte era una strada scontata, nonostante fossi un
mezzosangue.
Non
mi sono mai chiesto se fosse giusto. Cercavo solo la gloria, quella
gloria che mi era stata negata da due occhi stupendi, da labbra
fantastiche.
Cercavo
il potere per riempire quella fossa che avevo nel
cuore.
Quella tomba, piena di rimorsi e di rancori, che non avevo la forza di
sanare
con le mie mani.
Ero
debole. Disgustosamente debole.
La
mia stupidità comunque fu spazzata ben presto via quando incominciai a
capire che tu non saresti sopravvissuta mai, non
così. Non senza il tuo
bel marito e il tuo bambino, non senza la tua stabilità, non senza la
tua
onestà.
Tu
saresti morta per quell'amore che a me avevi sempre negato.
Me
l'avevi negato, sì. E una parte di me ti voleva seppellire con tutta
la tua famiglia, ma l'altra - quella nobile, direbbe Silente - non
riusciva a
concepire l'idea di vivere in un mondo in cui tu non esistevi.
Ho tradito
tutto per te.
Per
i tuoi rifiuti, per i tuoi no.
Perché
eri tu, Evans. L'unica.
Ora
sto morendo. Naturale.
La
mia mente acutamente fredda inizia a sragionare e temo che potrei dire
qualcosa di assurdamente stupido.
Non
ho paura della morte. Sarà più come riabbracciare una vecchia amica,
con quel suo gelo. Quel gelo che mi ha ghiacciato le ossa quando ti ha
presa.
E non mi
sono scaldato mai più, lo sai?
Eppure
ci sono così tante cose che avrei voluto dirti...
Per
esempio, che quel tatuaggio sul mio braccio sinistro non significava
nulla. Mi sarei seduto comunque con te sull'erba, al sole, a parlare
come tanto
tempo fa.
Se solo me
l'avessi permesso.
Maledetta,
Evans... Maledetta!
Ti
amavo, con tutta l'anima! E anche di più!
Questi
occhi neri come pozzi non hanno mai cercato altro che te, il tuo
viso da bambina, il tuo sguardo verde chiaro, quel veleno che si celava
nei
tuoi smeraldi, pronto ad essere scagliato su chiunque, come il più
spregevole
tra i morsi di serpente.
Ma
io ti amavo ugualmente, Evans... E non mi basterebbero tutte le parole
dell'universo, tutte le stelle del firmamento, per fartelo capire.
Era
troppo forte, era troppo schietto.
Era
una cosa grezza, ruvida, istintiva. Era amore a prima vista, era amare
da morire.
Morirò
per te, tesoro! Non chiedo di meglio che potertelo strappare un
bacio, almeno nell'aldilà.
Perché
io non ti ho mai baciata.
Non
ti ho mai toccata, nemmeno per sbaglio.
Ti
ho immaginata. Questo sì, tante volte.
Nuda.
Sempre più spesso.
Nuda
nel mio letto, in cui non saresti mai voluta entrare.
Forse
ti ci saresti seduta, per parlare. Per parlare al tuo migliore
amico.
Suona
proprio come un ripiego. Che poi, è quel che sono.
In
ogni caso, io ti ci immaginavo lo stesso.
La
pelle chiarissima, un velo di seta perlacea spruzzata di macchie di
caffè. Le tue lentiggini: piccole stille di caffè sparse per sbaglio a
formare
un disegno favoloso su un pregiato manto d'avorio.
La
curva della vita sottile e dei fianchi sodi, sotto le lenzuola scure.
Un'ombra
tentatrice, che sempre si desidera afferrare.
Il
seno scoperto, gonfio e avido di baci.
Una
vaporosa chioma sul volto inclinato verso il basso.
Sinuose
onde che si snodano in modo selvaggio lungo la tua schiena
pallida.
Capelli
morbidi, vagamente arruffati. Rosso scuro.
Ti
figuro intenta a toccarti davanti a me.
Le
piccole mani sul tuo stesso corpo.
Una
sul petto, a stringere e graffiare.
L'altra
tra le cosce, le dita che frugano piano in un Paradiso infuocato.
I
minuti trascorrono lenti.
Nessun
movimento oltre a quelli languidi, impercettibili, dei tuoi
polpastrelli candidi.
Poi,
d'improvviso, un gemito.
Il
tuo viso, eternamente dolce, si solleva di scatto, mostrandosi
orgoglioso.
Che
bellezza arrogante che hai, Evans.
Fiera,
indomabile. Sembreresti quasi pazza, intrappolata nel delirio del
piacere, se non parlassi.
La
voce è fredda, velata d'ironia.
"Severus...".
Il
polso tra le tue gambe scatta, si divincola con foga.
Ansimi.
"Sono
qui."
Uno
sbuffo di risata, confuso tra mille sospiri, ti scuote. La risposta
non si fa attendere, rapida.
"Lo
so."
La
schiena si inarca, i capelli ondeggiano.
Denti
bianchi affondano crudeli sulle tue labbra rosse, rosse come brace.
Agiti
le caviglie, ondeggi convulsamente. Gemi, miagoli, sempre più
forte.
Voglio
possederti.
Quasi
gridi, come travolta dalla forza del mio pensiero.
Eppure
non puoi saperlo, Evans. Non puoi capire.
L'orgasmo
arriva, travolgente come ogni notte.
Macchia
le mie mani olivastre e ti inumidisce la pelle calda.
Ma
anche allora non apri gli occhi.
E
il mio sogno cessa, la mia mente mi tormenta, la realtà chiama.
Un'ultima volta.
Tuo
figlio, dinanzi a me.
James,
quanto ti odio. Perché l'hai avuta? Non l'hai mai
amata
come la amo io. Te lo ripeto, mai.
Non
è possibile, semplicemente.
Ci
vuole un cuore di quelli che tu, mio caro, non possiedi.
Non
l'avresti mai amata come la amo io.
Lily,
maledizione. Come hai potuto non vedere?
Ho
sbagliato, mio Dio. Ho rovinato tutto!
E'
il rimorso ad ammazzarmi, non il veleno.
Lily,
ti amo. Perdonami... Perdonami...
Non
volevo chiamarti 'Mezzosangue' quel giorno! Ero così umiliato... Quel
bastardo mi teneva gambe all'aria davanti alla donna che adoravo e, per
giunta,
mi aveva rivoltato contro un mio incantesimo!
E'
bastato che fossi una mezzosangue solo una volta, che io ti
considerassi inferiore per una dannata volta, per perderti.
E
lui, che ti ostentava come un giocattolo. Lui, che ti amava di quel suo
amore frivolo.
Lui l'hai
perdonato.
E
io invece c'ho rimesso il cuore, l'anima, la felicità, una vita intera.
Sei
crudele, Evans. E sei bella da impazzire.
Perdonami...
Fa così freddo in questa stanza... Ho il fuoco nel sangue, e
Potter parla... Cosa diavolo sta dicendo, questo moccioso?
Lily,
ho paura...
I
tuoi occhi. Così verdi, così vicini.
Potter,
devi vedere! Ti ordino di guardare quello che ho
fatto per
te e per lei.
Prenditi
i miei ricordi, prendimi tutto quello che vuoi. Strappami la
pelle dalle ossa, se ti aggrada, ma non staccare gli occhi
dai miei. Non
osare.
"Dopo tutto
questo tempo?" "Sempre."
Silente,
avevi ragione... E' passato tanto tempo.
Sto
morendo per te, Evans.
E,
te lo giuro, non avrei mai desiderato una fine più gloriosa. Morire
per una mezzosangue.
Lily,
ti amo.
Anche dopo tutto questo tempo. Sempre.