Una lettera, una semplice lettera.
Eppure quella lettera è riuscita a spalancare il terreno sotto i miei piedi.
Agitazione, si forse è l’agitazione che mi sta rendendo nervoso, è l’agitazione che ha lasciato che questa folle idea si facesse strada nella mia mente.
Perché folle? Folle perché voglio proteggerti?
Se solo tu sapessi. So già che il tuo viso si sarebbe tinto di rosso, e mi avresti proibito di fare qualunque cosa.
Sbatto la lettera sulla mia mano, più e più volte, ogni battito scandisce quelli del mio cuore, che ogni minuto che passa aumenta sempre di più.
Non mi interessa, lo devo fare, lo voglio fare.
Cosa non farei per te, Temperance?
Ed eccomi qui, un predatore che si appresta a braccare la sua preda, e che preda.
Se solo tu vedessi Bones, so già cosa faresti.
Adoro quel tuo modo di fare, determinato, a volte troppo impulsivo. Forse mi hai contagiato, perché tutto ciò mi sembra una pazzia.
Lo vedo, sta camminando velocemente per strada, riesco a vedere il suo viso contratto per la concentrazione. Un falso re di un falso regno.
Lo seguo per qualche metro, fino a che non riesco ad agguantarlo, e a sbatterlo contro il muro.
Non deve essere una bella sensazione avere una pistola puntata contro la fronte.
Leggo paura nel suo volto, paura vedendo che non m’importa niente del suo piccolo regno, e dei suoi stupidi abitanti.
Rimane zitto, ed è questo suo silenzio che soddisfa la mia rabbia.
Il suo viso diviene sempre più terrorizzato, dopo ogni parola che esce dalla mia bocca.
Lo lascio andare, non sono un killer, odio uccidere.
Per te lo farei, per te farei qualunque cosa.
Mi ricompongo in macchina mentre ti raggiungo, so che mi stai aspettando.
Una bara al centro della folla, che piano piano si disperde poco dopo il mio arrivo, ed è il tuo viso, l’unica cosa che voglio vedere.
Ti vedo, voltata di spalle stai parlando, accanto a te Angela.
Lo so sono in ritardo, e so già che sei irritata, domandarlo ad Angela è superfluo, ma chiedo lo stesso.
I tuoi occhi così azzurri e disarmanti, bellissimi, anche se in questo momento esprimono solo disapprovazione, provocano un tuffo al cuore.
La piccola smorfia sul tuo volto, dipinta su quelle labbra rosee coperte dal rossetto, mi fa sorridere.
Non puoi neanche immaginare quanto la mia assenza fosse giustificata, ma che importa? Sei viva, sei qui con me.
Ed è abbastanza per oggi, è abbastanza per sempre.