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Autore: Ivola    22/09/2010    8 recensioni
[EDIT del 22/06/15: ho cancellato molte storie da efp, ultimamente, perché si discostavano completamente dal mio stile attuale e non le sentivo più mie. Vale lo stesso per questa storia, ma non la eliminerò perché è stata la mia prima fanfiction su questo sito e ci sono troppo affezionata.]
Daniel Freeland ha venti anni, vive a Phoenix con i genitori e il fratellino ed è single.
Incontrerà la ragazza giusta prima o poi? E' quello che si chiede spesso anche lui.
Ma soprattutto, come?
Di sicuro non si sarebbe mai aspettato che l'incontro con la donna della sua vita, sarebbe avvenuto inaspettatamente proprio come in un film...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Daniel Freeland, Donna Barrat, Jodie Carson | Coppie: Daniel/Jodie
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Meeting

 

 

“Aula 11”. Così Daniel aveva trovato scritto sul biglietto lasciatogli dalla segretaria dell’università.
Università…, pensava.
Che ottimo regalo per il mio ventesimo compleanno!
Non aveva mai amato studiare, ma la scienza era l’unica materia che lo attraeva.
Entrò in classe con non poco disappunto.
Scelse il posto più isolato di tutti. Era socievole, ma doveva assolutamente seguire la lezione.
Posizionò con un gesto rapido la borsa e la giacca sul banco e, sedendosi, si passò una mano sul volto, ormai rassegnato.
Se non voleva diventare un soldato, seguendo le orme di suo padre, il colonnello John Freeland, avrebbe dovuto studiare e laurearsi.
Daniel cercò di riconoscere qualche suo vecchio compagno di liceo tra gli studenti seduti ai banchi, ma non trovò nessuno. Era ora di nuove conoscenze.
Una nuova conoscenza.
Magari un giorno…, si ripeteva.
Proprio in quel momento entrò il professore, un uomo sulla sessantina, alto, magro, occhialuto e dall’aria severa.
Si comincia…, disse tra sé.

 

***


Dopo un’intera mattinata seduto dietro al banco, come al liceo, Daniel sentì il bisogno di sgranchire un po’ le gambe.
Scese le scale di corsa, e sbirciò nelle altre aule, dove il resto degli studenti riponeva i propri oggetti nelle cartelle.
Distratto, non si accorse di una ragazza, e, urtandola, caddero entrambi a terra.
 “Aaah!” strillò la giovane bruna.
Daniel si fece pallido e poi arrossì lievemente. “Perdonami!”
 “N-non ti preoccupare, non fa niente”.
Ma dove ho la testa?!, si accusò in silenzio.
Insieme raccolsero i libri che si erano rovesciati sul pavimento. Gli occhi verdi del giovane si persero in quelli azzurri della ragazza.
Notò che aveva dei capelli castani che le ricadevano sulle spalle, e un viso armonioso spruzzato di lentiggini. La pelle era abbastanza abbronzata, la statura slanciata e il fisico atletico.
Davvero carina, nel suo insieme. Fu questo che lo mise in completo imbarazzo.
 “Ecco l’ultimo. Grazie” disse la studentessa.
 “Scusami…io non volevo…”
 “Tutto okay” sorrise quest’ultima. “Ci si rivede”.
 “Ciao…” concluse Daniel, con una punta di amarezza.
Doveva ammettere a se stesso che ne conosceva di ragazze carine, come Donna Barratt, la reginetta del liceo, nonché ottima studentessa, ma assolutamente troppo antipatica per i suoi gusti.
Come un’invocazione, quest’ultima apparve davanti ai suoi occhi, seguita da alcune amiche pettegole. I lunghi capelli rossi erano raccolti in una coda di cavallo e indossava un semplice jeans e una maglietta aderente che lasciava intravedere il fisico da fotomodella.
 “Daniel Freeland... qui?!” esclamò incredula.
 “Ciao, Donna. Cordiale come sempre, vero?”
Lei fece una faccia offesa, ma allo stesso tempo divertita, ricordando i vecchi tempi nei quali Daniel era la mascotte della classe, a causa delle sue battute umoristiche. “A quanto pare hai conosciuto Jodie Carson…”
Il ragazzo corrugò la fronte.
 “La brunetta con le lentiggini…”
 “Jodie Carson, dici?”
Donna sorrise. “Che corso frequenti?”
 “Fisica ed elettronica. Tu?”
 “Medicina e anatomia”.
 “Davvero sezionate i cadaveri?”
 “Lavoro in cooperativa con la tua ragazza”.
 “Non è la mia ragazza” sottolineò.
 “Lo sarà” disse la ventunenne accennando alla parete accanto.
Daniel si voltò e riconobbe la ragazza di poco prima. Sembrava attendere qualcuno sulla soglia dell’entrata principale.
 “Buona fortuna” concluse Donna.
 “Pensa alla tua, di fortuna” protestò il giovane.
La studentessa si allontanò con stile, ma Daniel non vi badò. A grandi passi raggiunse il grande portone di vetro dove sostava la ragazza bruna.
Lei si voltò, e quasi sobbalzò nel vederlo arrivare.
Quando Jodie lo salutò nuovamente, lui si ricordò che non sapeva cosa dire.
 “Se ti va…magari…qualche volta…potremmo…” balbettò passandosi una mano dietro la testa apparentemente per aggiustarsi i capelli.
 “Potremmo…?”
 “Potremmo andare a prendere qualcosa al bar”.
Lei sorrise. “Volentieri. Io sono Jodie”.
 “Daniel”.
 “Se vuoi, ti lascio il mio numero”.
Il ragazzo la fissò qualche istante, ma poi non esitò a digitare i numeri sul suo cellulare.

 

 

 

 

 

Angolo d’autrice:

Ed eccomi con la mia prima fic! ^-^

Ce l’avevo già da molto sul pc , ma ho deciso di pubblicarla solo ora.

Dunque, ho pensato che in Hyperversum, sia stata messa un po’ da parte la coppia Daniel/Jodie. Per questo ho deciso di narrare il loro primo incontro, stile film romantico.

Li trovo così carini *.*

Spero che recensiate in molti :)

 

Ciau!     

   
 
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