“
[…] e un gelo ti inchioda
povero fiore reciso e calpestato
sbattuto per terra
abusato ed umiliato
fatichi
a respirare
non riesci più ad alzarti
non sai riaprire gli occhi
e immobile tremi…
è
un esplodere di dolore
un oceano di rabbia
un grido di vergogna
un urlo silenzioso, gelido e dolente
che lacera la notte
e cresce lentamente
[…]
è tutto andato in pezzi
è tutto calpestato
rimane la paura, l’abuso della carne,
l’angoscia che perdura…”
Non avevano mai visto i loro amici in quello stato. Lui torturato per molti giorni, lei abusata e privata della creatura che portava in grembo. Avevano gli occhi vitrei. Tetsuya li guardava e poi il suo sguardo si soffermò su di lui. Si avvicinò ad Akatsuki e con le ultime forze rimastegli gli dette un pugno e gli disse solamente “ Tu hai contribuito alla morte di mio figlio.” Cadde a terra privo di forze. Masaro e Takesci lo aiutarono, mentre le ragazze si occupavano di Doremi.
“ I miei gemellini non ci sono più, i miei gemellini non ci sono più…” Doremi piangeva. Si avvicinarono a lei Noboru, Shuichi e Fuyuko.
“ Mamma non ci hai perso, hai perso un fratellino mai nato” dissero in coro. Doremi li abbracciò a sé e pianse. Tutti si voltarono verso Akatsuki, le Ojamajo erano arrabbiatissime.
“ Non preoccuparti con te faremo i conti appena daremo una spiegazione di come li abbiamo salvati” disse Sinfony con fare minaccioso. Incominciò a spiegare Liusdar.
“ Dopo che Akatsuki e Alejandro ti rapirono, Doremi, io e Dodò avvertimmo tutti loro di farsi trovare al Maho per raccontare cosa era successo. Provai a contattarti telepaticamente più volte, finchè non mi rispondesti. Ci dicesti di non fare nulla, ma era difficile, molto difficile. Più il tempo passava e più eravamo in ansia per voi. Ci siamo messi a litigare fra di noi per decidere che cosa fosse giusto fare. Alla fine entrai nella tua mente e vidi che cosa ti stava facendo Alejandro. Una rabbia cieca e distruttiva si impossessò di me. Aspettai che lui se ne fosse andato e creai il portale col quale io e le altre siamo venuti a salvarvi. Dovevamo intervenire prima, ci dispiace. Il prezzo che avete subito è stato troppo alto, non ve lo meritavate.”
“
Bene, ora che abbiamo finito, tocca a te” disse Sinfony prendendo Akatsuki per
un braccio e legandolo alla sedia. “ Parla! Perché hai fatto questo a Doremi e
Tetsuya?”
Akatsuki
si ostinava a non dire nulla, il suo sguardo era vuoto. Era dilaniato dai sensi
di colpa. Sinfony continuò a parlare.
“
Ti rendi conto che hai ucciso anche tu il loro bambino? Sei complice di un
assassino. Dovresti sentirti un verme!”
Leon
si avvicinò a lei e le prese un braccio. “ Non ti accanire contro di lui, fallo
per me amore mio.” Lo sguardo d’odio che Sinfony indirizzò ad Akatsuki nessuno
lo dimenticò. Era lo stesso sguardo che gli stavano indirizzando Lullaby, Mindy
e Melody.
“
Non possiamo più fidarci di te, potresti tradirci da un momento all’altro. Mi
fanno schifo le persone come te. Sei un doppio giochista, come quando rapisti
Hannah” disse Lullaby.
“
Che principe sei? Sei uno schifoso assassino!” disse Melody andando contro di
lui fermata da un Masaro arrabbiato.
“
Vi credete tanto superiori di noi? Pensate che siccome avete un titolo potete
fare tutto quello che volete? Noi siamo vostri pari e questo comportamento non
è da persone, e nemmeno di animali” disse Masaro. Come si può dar torto a
quello che stavano dicendo? Semplicemente non si può. Akatsuki urlò con tutto
il fiato che aveva in corpo. “ Mi state giudicando per un mio errore! Cosa
avreste fatto al posto mio? Io amo Doremi, la volevo avere tutta per me.” Calde
lacrime stavano uscendo dai suoi occhi viola.
“
Ci saremmo comportati come ha fatto Fujio.”
Queste
parole furono come un fulmine che si schianta su un albero.
“
Spero che la tua coscienza ti faccia vedere le pene dell’inferno” disse Mindy
fermata da Ivan.
“
Siete tutti contro di me, non è vero?” disse Akatsuki liberandosi e fuggendo
via.
“
Akatsuki!” dissero in coro i Flat e seguendolo…
Gli
altri stavano curando le ferite di Tetsuya, mentre le Ojamajo cercavano di far
parlare Doremi. Le uniche parole che disse furono di salvare i bambini. Si alzò
e si avvicinò a loro.
“
Amori miei dovete ritornare da dove siete venuti, stare qui è diventato
rischioso. Non pensate che vi stia cacciando, è l’ultima cosa che farei, ma non
voglio perdere pure voi. Cercate di capirmi.”
“
Non ti preoccupare mamma, lo capiamo. Andremo ora se tu vuoi. Torneremo nel
nostro futuro e staremo attenti.”
Si
abbracciarono, poi i bimbi abbracciarono pure le loro ziette e gli altri. Dopo
i saluti aprirono un varco e sparirono così come erano venuti. Doremi si
avvicinò a Tetsuya.
“
Possiamo parlare?”
“
Che domande fai? Certo che possiamo parlare! Andiamo di la.”
Andarono
nella stanza accanto, si abbracciarono.
“
Ti prometto che quei due non la passeranno liscia. E’ una promessa quella che
ti sto facendo Doremi” disse Tetsuya guardandola negli occhi.
“
Tu l’avresti voluto quel bambino? L’avresti accettato? Te ne saresti preso
cura?” chiese Doremi guardandolo con occhi pieni di lacrime.
“
Con tutto il cuore l’avrei accettato, come accetterò tutti quelli che verranno
in futuro. Faremo una squadra di calcetto e io li allenerò” disse Tetsuya
ridendo. Doremi non potè che ridere a sua volta.
“
Mi sa che dovremmo ufficializzare il fatto che stiamo insieme” disse Tetsuya.
“
Lo penso anche io” disse Doremi…
Leon,
Fujio e Tooru raggiunsero Akatsuki e lo fecero sfogare.
“
Con quale faccia posso presentarmi da loro? Mi detestate tutti” disse Akatsuki
in preda alla vergogna e alla disperazione.
Leon
gli si avvicinò. “ Anche se hai fatto quelle cose, tu sarai sempre uno dei Flat
4. Non te lo dimenticare. Lui aveva ancora loro, ma sarebbe stata dura
riconquistarsi la loro fiducia, come quella degli altri del resto…
San
Valentino. Viene considerata la festa degli innamorati, ma per le Ojamajo
significava il compleanno di Melody! Finalmente la nostra Melody compiva
diciotto anni! Le prepararono i dolci, una festa molto bella. Quel giorno,
però, morirono Takesci e Kayoko, le cause nessuno le seppe mai, tranne le
Ojamajo. Erano state le figure incappucciate. Avevano deciso di sterminarli uno
per uno. La polizia disse che il ragazzo perse il controllo della macchina. Tutti
e due morirono sul colpo. Masaro e Tetsuya piansero lacrime amare. Takesci era
il loro migliore amico. Nessuno ebbe voglia di festeggiare dopo una notizia del
genere. I funerali si sarebbero svolti l’indomani. Verso sera arrivò un’altra
notizia. Fujio era morto. La polizia disse che si era impiccato, si era voluto
togliere la vita. Leon, Tooru e Akatsuki erano distrutti. Tutti loro erano
distrutti. Tre loro amici erano morti quel giorno. Leon verso sera andò a casa
di Melody. Quando Melody aprì la porta vide un Leon stravolto, con gli occhi
rossi di pianto.
“
Che ci fai qui Leon?” chiese Melody, anch’essa con gli occhi arrossati.
“
Volevo darti questa. L’ha scritta Fujio tempo fa. Penso che sia giusto che tu
la legga.” Detto questo andò via. Melody aprì la busta. Dentro c’era una
lettera.
Questa lettera nasce dalla voglia di
dirti tante cose. Sentivo in ogni modo il bisogno di dirti queste cose ma
specialmente una. Giorno dopo giorno mi tormento di questa cosa, ma ora è
venuto il momento. Ho riflettuto molto su cosa e quanto scriverti, non voglio
che questa sia una lettera come tutte le mie altre lettere, voglio che sia
diversa, ma soprattutto vera.
Amore tu per me sei tutto e tu lo sai,Amore, nessuno sa quanto ti amo, quanto
amo il tuo sorriso, i tuoi occhi, il tuo corpo, le tue espressioni. Nessuno lo
sa, nessuno, tranne il mio cuore! Se
dovessi scegliere tra la mia vita e la tua, sceglierei la tua, perché la mia vita
senza la tua non ha senso. Sei la cosa più bella che mi poteva capitare nella
mia vita che ha reso la mia esistenza tutta rosa e fiori. Sei il mio primo
pensiero quando apro gli occhi e l'ultimo quando mi abbandona per sognarti; sei
e sarai sempre nel mio cuore e nei mie pensieri. Amore mio come posso fartelo capire?
Amore tu sei il pensiero più bello al mattino, sei il raggio di sole che entra
nella mia cameretta, sei l'arcobaleno dopo una giornata piena di pioggia. Sei i
sette giorni di una settimana, sei ieri oggi e domani, e questo amore lo hai
fermato nell'eternità. Il mio pensiero è quello di vivere con te. Cercami in
una frase lontano o dentro a un libro di poesie che parla d'amore. Non ho
bisogno più dell'aria e del sole perché solo tu mi fai stare bene con una sola
parola.
Sei come una deliziosa ossessione, sei un pensiero costante e meravigliosamente
dolce. Colori le mie giornate con le tue parole, la tua voce scalda il mio
cuore e accende la mia anima con un torpore indescrivibile!
Si dice che nella vita solo una volta si nasce e solo una volta si muore,
eppure io rinasco ogni volta che ti vedo e muoio ogni volta che ti lascio. Ricordo
ogni secondo passato con te, ogni tuo respiro, il tuo pensiero mi fa vivere,
vorrei averti sempre con me, ma neanche l'eternità basterebbe per dirti tutto
quello che ho provato durante i nostri incontri telefonici e le sere passate
insieme. Per me sei la cosa più bella che mi sia mai capitata, lo dico
sinceramente, nella mia vita ci sono stati tanti momenti felici e tristi. Ogni
giorno che passa mi rendo conto di quanto tu sia speciale per me, sarebbe
meraviglioso passare ogni secondo della mia vita in tua compagnia. Sei la
persona che mi fa tornare il sorriso nei momenti tristi che mi fa rialzare, la
persona che mi fa andare avanti nel mio cammino,quella persona speciale che tu
amerai per tutta la vita finché poi non viene quel momento...
Il tempo sta passando e ho paura che cancelli tutto. Scrivo il mio messaggio
come se lo stessi infilando in una bottiglia e lo stessi consegnando alle onde,
perché il suo significato rimanga per sempre. Volevo dirti che da quando ti
conosco ti vedo in ogni cosa bella che mi colpisce gli occhi. Sei un brivido
che mi percorre da mattina a sera, sei il desiderio di vedere il mondo solo per
potertelo raccontare, sei un bisogno continuo, una sete assurda dei tuoi baci,
lo sgomento di aver vissuto tanti anni senza conoscerti e la paura di vivere i
prossimi senza più averti. Volevo ringraziarti per avermi insegnato a sorridere
veramente, perché a te piace che lo faccia, e adesso, ogni volta che sorrido a
un amico, a una cassiera, ad un passante, lo faccio col cuore perché in realtà
sto sorridendo a te. Volevo che sapessi che mi hai fatto sentire il re del
mondo. Oggi sono qua a pensare i nostri momenti belli trascorsi io e te....
Ricordo ancora la prima volta che ti ho vista, davvero un colpo d fulmine. Ma
ora quel meraviglioso colpo d fulmine penso che sta per svenire per sempre
questa volta. Oggi fuori c’è il sole ma dentro d me c e una tempesta, perché
sto per perdere un angelo. Tu mi hai donato GIOIA, FELICITA e sopratutto
"AMORE" . Forse non telo mai detto ma io TI AMO e non mi basterà un
foglio per dirti il dolore che provo mentre scrivo questa lettera.
La cosa che più mi fa male è il fatto
che il mio amore non è corrisposto da te. Ami un altro che non sono io. Questa è
una lettera che non potrò mai darti, nel tuo cuore non c’è spazio per me...”