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Autore: MiseryandValerieVolturi    23/09/2010    1 recensioni
Kristen Stewart interpreta Bella Swan. E Robert Pattinson, Edward Cullen. Possibile che chi interpreta l'amore, possa essere un semplice attore?
[Dal Primo Capitolo]
"Bene, allora iniziamo" concluse eccitata.
Kristen mi guardò negli occhi e iniziò.
Non avevo più paura ora, mi sentivo a mio agio.
"Sei incredibilmente veloce e forte. La tua pelle è pallida e fredda come il ghiaccio. I tuoi occhi cambiano colore. A volte parli come se provenissi da un'altra epoca, non mangi e non bevi niente. Non esci alla luce del sole. Quanti anni hai?"domandò Kristen. Era entrata perfettamente nel personaggio, sapevo che era brava.
Aveva molta più esperienza di me, aveva fatto molti film rispetto a quei pochi che ero riuscito a fare io.
Stupidamente stavo per rispondere ventuno.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kristen Stewart, Robert Pattinson, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Only Actors?!

Only Actors?!

POV KRISTEN

"Kristen! Mi senti?" era Catherine, mi stava chiamando, ma io ero troppo assorta a pensare a quell'affascinante ragazzo che era appena uscito dalla porta.

Si erano appena conclusi i provini per la parte di Edward Cullen della saga di Twilight.
Catherine sarebbe stata la nostra regista, e aveva chiesto a me di aiutarla a fare i provini.

Io ero già stata presa, ero ufficialmente la Bella di Twilight. Non avevo dovuto far altro che presentarmi che mi avevano già dato la parte.

Ero stanchissima, avevamo visto decine di ragazzi non troppo entusiasmanti per i miei gusti.
Ragazzi troppo esagerati e poco professionali, non mi erano piaciuti un granché. Avevamo perso le speranze, quando l'ultimo mi aveva lasciato senza parole.

Si chiamava Robert Pattinson.

Era bellissimo, affascinante e con quel accento inglese che avrebbe fatto impazzire tutte le ragazzine.

La chioma abbastanza folta e i capelli in disordine lo ritraevano ancora più attraente.
Ma la cosa che più mi aveva convinto fu proprio che sembrava essere a disagio, comportamento che non porta a strafare troppo.

A mio parere, ad un provino si deve essere più naturali possibili, altrimenti si ottiene l'effetto contrario a quello che si vuole ottenere.

Lui, quel ragazzo timido e un po’ goffo all'apparenza sembrava essere quello ideale.

Ero rimasta a bocca aperta vedendolo uscire da quella porta di fronte a me e Cath.

Risi e pensai:"No Kris, non puoi fare certi pensieri, te sei già fidanzata, c'è Michael che ti aspetta". Si, infatti.

In quel momento ricordai che non ero sola e che dovevo rispondere.

"Si, Cath, scusa, pensavo" risposi a quella donna estremamente solare e ‘ragazzina’ come la definivo io. Ma neanche io ero tanto donna, pensai.
Solo che io avevo 17 anni e lei una cinquantina.

"Ah, benvenuta sulla terra allora" mi sorrise, poi continuò: "Allora? che ne dici? Spettacolare l'ultimo ragazzo non credi?" Si, era proprio spettacolare.

"Si, Cath, mi è sembrato l'unico decente tra tutti quelli che abbiamo visto oggi" le dissi sfinita dalla giornata.

"Bene! Proprio quello che volevo sentirmi dire! Voi due siete perfetti! Ti sei accorta come ti guardava? Avete un'attrazione perfetta, proprio quello che mi serve per questo film!"

"Già" mi limitai a rispondere e mentre una Catherine entusiasta continuava a parlare delle riprese che sarebbero venute benissimo, io ritornai a pensare al provino appena concluso di quel ragazzo. Era stato del tutto naturale recitare con lui.

"Allora vada per Pattinson? Lo prendiamo?"chiese la voce di Catherine che ormai mi rimbombava nel cervello.

"Si, vada per Robert" conclusi.

POV ROBERT

(mezz'ora prima)

Ero seduto sul divano del salone della regista. Un posto accogliente e caldo ogni minuto che passava.
Avevo cercato di vestirmi in modo decente e composto con una camicia a quadrettoni celesti.
Dovetti slacciare il primo bottone per riuscire a respirare meglio.

Mi trovavo ai provini per Twilight, un film che io trovavo per ragazzine e di cui non avrei certo voluto far parte. Quando avevo sentito che la protagonista sarebbe stata Kristen Stewart, mi ero precipitato.

Kristen era il mio mito in un certo senso, o non proprio, la trovavo solamente e tremendamente bella e volevo conoscerla di persona, sapevo che non sarei stato preso per la parte di Edward, l'importante era incontrarla.

Ero rimasto abbagliato dalla sua interpretazione in "Into the wild", infatti avevo visto e rivisto quel film una decina di volte, soffermandomi nelle parti dove compariva, rovinando anche la pellicola, che fui costretto a ricomprare.

Ero l'ultimo della giornata, ormai era sera e tutti i ragazzi se ne erano andati. Mancavo solo io e un attore che era appena entrato. Stavo sudando. Mi tolsi la giacca. Ripassai il pezzo per il provino, alcune frasi che ormai sapevo a memoria. Sperai di riuscire a ricordare le battute, di solito ne ero capace, ma quello non era un provino facile.

Dopo pochi minuti il mio predecessore uscì fuori e capii che non gli era andata poi tanto bene, ci aveva messo pochissimo.

"Com'è andata?" gli chiesi appena uscì dalla camera della regista.

"Non lo so, mi hanno detto che mi faranno sapere. Ti stanno aspettando, mi hanno chiesto di chiamarti" mi disse il ragazzo indicando la porta.

"Oh, grazie, entro subito." risposi.

"In bocca al lupo. Ci si vede" mi salutò.

"Grazie, ciao" dissi a bassa voce, senza motivo.

Stavo tremando, avevo paura di entrare in quella stanza. ‘Ma dai che sarà mai?’ pensai.
Le gambe tremavano, mi sentivo fuori posto, come un pesce fuor d'acqua. Il personaggio era descritto come un dio, troppo bello per essere vero, e io, beh, era impossibile che fossi adatto per quel ruolo: non perché fossi all’altezza, piuttosto perché non riuscivo a identificarmi come 'Perfetto'.
Per un attimo constatai l'idea di fare due passi indietro e darmela a gambe, ma poi mi feci forza ed entrai bussando. Avevo paura, ma dovevo essere coraggioso, d'altronde se non esisteva la perfezione, nessun ragazzo la poteva raggiungere.

"Prego, entra pure" mi disse la donna bionda, la regista.

La stanza era tremendamente calda. Era una camera da letto e accanto alla finestra era accostata una piccola scrivania con tanti fogli e due sedie.
Era tutto floreale, sulle pareti erano disegnati piccoli fiori delicati e graziosi.
La regista era sommersa da fogli che tentava di mettere in ordine senza grandi risultati.

Ma non vedevo lei, l'unica ragione del perché mi trovavo in questo posto.
Abbassai lo sguardo e la vidi. Era seduta sul letto e si alzò per presentarsi.

"Ciao, io sono Kristen" si presentò porgendomi una mano.

'Si, so chi sei' avrei voluto rispondere, volevo confessare l'unico motivo per cui mi ero lasciato convincere a partecipare a quel provino.

Non lo feci, dovevo far finta di essere interessato al ruolo, e poi chissà, forse se mi avessero preso, il personaggio mi sarebbe anche interessato.

Ricambiai e dissi: "Piacere".

"Piacere mio" rispose e mi sorrise.

La guardai incantato. Era ancora più bella di come me l'aspettavo. Indossava un paio di jeans scuri e delle converse.

Passai una mano tra i capelli per l'imbarazzo e feci una breve risata nervosa.

Anche lei fece una piccola risata. Arrossì leggermente e spostò lo sguardo verso le sue scarpe quando si accorse che la stavo guardando. Cavolo Rob! Togli i tuoi occhi da lei! La stavo mettendo in imbarazzo ma proprio non riuscivo a non guardarla.

Per fortuna ci pensò Cath a toglierci da quel fastidioso disagio. Mi posò una mano sulla spalla. "Bene Rob, noi già ci siamo presentati prima. Sei l'ultimo stasera, dai il tuo meglio" mi disse. Annuii.

Continuò: "Bene, allora siete pronti?"

Kristen mi fece cenno di sedermi sul letto accanto a lei. Eseguii.

"Hai bisogno del foglio o..." mi chiese Catherine.

"No, no, credo di aver imparato tutto a memoria" risposi.
‘Credo’, ma che diavolo di risposta era?!

"Bene, allora iniziamo" concluse eccitata.

Kristen mi guardò negli occhi e iniziò.
Non avevo più paura ora, mi sentivo a mio agio.

"Sei incredibilmente veloce e forte. La tua pelle è pallida e fredda come il ghiaccio. I tuoi occhi cambiano colore. A volte parli come se provenissi da un'altra epoca, non mangi e non bevi niente. Non esci alla luce del sole. Quanti anni hai?"domandò Kristen. Era entrata perfettamente nel personaggio, sapevo che era brava.
Aveva molta più esperienza di me, aveva fatto molti film rispetto a quei pochi che ero riuscito a fare io.

Stupidamente stavo per rispondere ventuno. Ma mi ricordai subito che la domanda non era riferita a me. Dovevo essere più concentrato, ma c'era un qualcosa, o meglio una persona, che mi rendeva difficile farlo.
"Diciassette" risposi sperando di entrare nella parte.

"Da quanto tempo hai diciassette anni?" mi chiese.

Mentre guardavamo negli occhi, sentii una scossa lungo il corpo. Che effetto strano mi faceva quella ragazza!

"Da un po" risposi.

"Io so cosa sei"

"Dillo...ad alta voce" passò qualche secondo e continuai "Dillo".

"Un vampiro" concluse.

Sentii subito un forte applauso da parte della regista. "Ragazzi, siete stati fantastici, complimenti! Non so cosa dire, avete una chimica perfetta, siete in sintonia" esclamò e si alzò in piedi.

Ma davvero? Probabilmente l'aveva notato anche lei, ma non immaginavo di avere qualche possibilità di essere preso per il ruolo!

"Ehm" dissi imbarazzato "ho studiato anche un'altra parte, se ce ne è bisogno posso..." informai entrambe.

"No Robert, va bene così, siete perfetti. Lo sapevo! Avremo trovato sicuramente qualcuno adatto, lo sapevo, lo sapevo" rispose la regista saltellando come una bambina.

Kristen rise.

"Però, se vi va, o se volete convincervi che siete perfetti e che quindi ho ragione io, potreste provare la scena del bacio, anche se per me non ce n'è bisogno" concluse la regista.

Ok, adesso ero di nuovo agitato. "Oh..." mormorò Kristen guardandomi mentre ero quasi sbiancato. "Te la senti? Ti vedo un pò imbarazzato..." disse guardandomi.

"No, no davvero, ne-nessun problema" balbettai.

Kristen si mise in ginocchio sul letto. La imitai.
Pensai a questa scena che avevo appena finito di studiare prima di entrare. Per fortuna non c'era molto da imparare, altrimenti avrei già dimenticato tutto per il troppo nervosismo.
"Voglio provare a fare una cosa" iniziai con la mia battuta.

Eravamo in imbarazzo, ma non quanto all'inizio. Kristen mi guardò e si avvicinò leggermente.

"Non ti muovere" continuai.

Kristen rimase ferma.

Mi avvicinai di poco e appoggiai la mia mano sulla sua guancia e al solo tocco sentii una strana sensazione.
Chiuse gli occhi.
Avvicinatomi alla sua bocca, appoggiai le mie labbra delicatamente sulle sue.

Lei si mosse e affondò le sua mano tra i mie capelli, e l'altra sul mio collo.

In quel momento non pensai a niente. Non ricordavo neanche che non eravamo soli.

Appoggiai la mia mano nei suoi fianchi mentre le nostre bocche si muovevano in sincronia.
Il nostro bacio si interruppe alla voce di Catherine. Era durato così poco...ci stavo prendendo gusto.

Kristen si staccò appena la regista disse emanando di energia: "Vedete? Sarete fantastici, me lo sento".

Poi continuò :"Rob, puoi aspettarci di fuori? Vorrei parlarne con Kris. Facciamo veloci, tanto credo di sapere già quale sia il risultato".

Kristen si sistemò i capelli che durante il bacio, avevo reso ehm … un po’ spettinati.

"Ok" dissi raccogliendo il pacchetto di sigarette che mi era scivolato dalle tasche. "Aspetterò qua fuori".

Uscii dalla stanza. Che caldo che faceva là dentro! O forse non era poi così caldo, ero solo un po’ nervoso.

Un po’ nervoso? Ok, forse dire 'Un po’' era un davvero poco, diciamo 'Abbastanza nervoso da farmela sotto', così andava meglio. Decisi di andare a fumare una sigaretta fuori.

La accesi, mi comportavo sempre così in questi casi.
Nervosismo uguale sigaretta. L'unico modo per calmarmi. Passai una mano tra i capelli.

Fumavo lentamente e rimasi ad osservare il cielo stranamente nuvoloso. A Los Angeles era quasi sempre bel tempo, e quelle nuvole mi fecero pensare a Londra.
Ah! La mia cara città nuvolosa nove giorni su dieci, ma a me piaceva così.
Certo,era il posto dove ero nato e cresciuto. Mi mancava. Così come la mia famiglia.

Per un momento pensai di telefonare a mia sorella Victoria, quando sentii la voce di Catherine da dentro casa. "Rob, dove sei?"

Spensi la sigaretta ormai consumata schiacciandola con il piede per terra e corsi dentro.

"Ah, pensavamo che fossi scappato" mormorò Catherine con un sorrisetto.

"Se fosse stato così ci avrei rinunciato, sono stanchissima" aggiunse Kristen seduta sul divano mentre sbadigliava.

"Si, hai ragione, ma per fortuna l'abbiamo trovato! Ecco il nostro Edward!" disse Cath avvicinandosi a me.

"Come?" chiesi sbalordito.

"Si, non ci abbiamo dovuto pensare molto. L'avevo capito dall'inizio, e Kristen è d'accordo".

"Oh, wow, allora grazie."

"Niente grazie Rob, devi ringraziare te stesso! E noi dobbiamo ringraziare te. I tempi stringono e se non fossi arrivato tu ci saremmo dovute accontentare di 'Mr. biondino senza cervello' che si è presentato stamattina o di 'Mr. presunzione faccio tutto io' " si mise a ridere e si aggiunse anche Kristen.

"Beh..." dissi sorridendo. Non sapevo cosa rispondere.

"Per cui visto che siamo in ritardo di qualche giorno, partiremo dopodomani, sabato. Avrete il fine settimana libero in hotel e poi da lunedì si proverà per una settimana e poi ci saranno le riprese!" mi annunciò la regista senza riprendere fiato.

Bene, ero stato preso, e mi sarebbero aspettati qualche mese di riprese.

Ma sapevo che mi sarei divertito, o perlomeno che sarebbe successo qualcosa di importante...

Note del Beta: Sì, carissime, l'autrice fa parlare me ... Salve sono La "Misery" del suo nick^^ Ecco cosa dice la suddetta "autrice": è una storia ke principalmente è stata scritta x me stessa xk mi piace scrivere e x il semplice fatto ke adoro questa coppia...in un secondo momento ho deciso di postarla anche se non so se piacerà.. Non vi spaventate, xD, è timida ^^

  
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