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Autore: _Elissa_    23/09/2010    2 recensioni
Caro Spirit,
forse non capirai subito chi sono dato che sei e sempre un donnaiolo incallito percio ti rinfresco la memoria, sono la tua ex moglie nonché la madre di tua figlia. Saro a Death City in questi giorni quindi pensavo di passare a salutare tutti. (non comprenderti in questo tutti).
Baci, Mizuki
p.s. é vero che sei ritornato ad essere l’arma di Stein? Non posso che esserne contenta, sono curiosa di sapere come ne uscirai questa volta.
[SPOILER] La storia è ambientata dopo la cattura di Kid da parte di Noah e la sua liberazione.
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Maka Albarn, Soul Eater Evans, Spirit Albarn
Note: Otherverse | Avvertimenti: Spoiler!
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"Morirai” fu la prima e ultima parola che prononciò la strega prima che si dissolvesse nel nulla.

Mizuki alzò la testa al cielo e prima che se ne rendesse conto lacrime calde le scesero per il viso così lo nascose dietro le mani raccolte a coppa e lasciò sfogare la sua disperazione mentre nella sua mente risuonava una solo parola, un nome. “Maka”.

~ 1st Charter ~

Caro Spirit, >br /> forse non capirai subito chi sono dato che sei e sempre un donnaiolo incallito percio ti rinfresco la memoria, sono la tua ex moglie nonché la madre di tua figlia. Saro a Death City in questi giorni quindi pensavo di passare a salutare tutti. (non comprenderti in questo tutti).
Baci, Mizuki

p.s. é vero che sei ritornato ad essere l’arma di Stein? Non posso che esserne contenta, sono curiosa di sapere come ne uscirai questa volta.

Spirit Death Shythe non poteva proprio essere contento che la ex moglie tornasse a casa. Primo di tutto questo avrebbe comportato la sua morte se non immediata, immediatamente prossima. E secondo la piccola Maka lo avrebbe ancora più guardato con disprezzo e il loro rapporto già residuo sarebbe andato perduto. Così fece una palla della lettera molto poco amorevole dell’ex moglie e si mise a correre come una furia nella direzione dell’entrata della Shibusen. Ma sapeva che sarebbe arrivato tardi.

La sua ex moglie non gli avrebbe mai e poi mai inviato una lettere che gli anticipasse e quindi preparasse al suo arrivo. No non faceva proprio nel suo stile vendicativo che aveva adottato dopo il divorzio. Non che non la capisse ma non aveva bisogno che fosse così cattiva nei suoi confronti, già lo sguardo accusatore di Maka gli bastava.

Ed eccola: capelli chiari che le arrivavano fino a metà schiena e che si arricciavano verso la fine in bellissimi boccoli, occhi verdi che si guardavano in giro da sotto il cappello di paglia, formosa non eccessivamente ma al punto giusto e il corpo basso e snello fasciato da una semplice maglietta con scritto sopra “Boys Suck” e dai jeans e ai piedi delle infradito. Sembrava una ventenne appena ritornata da una vacanza alle Hawaii ma Spirit poteva testimoniare che era più grande di quell’età. Anche lei smise di guardarsi intorno perché lo aveva distinto in mezzo a tutti gli studenti maschi che la guardavano ammaliati e femmine che invidiavano quella bellezza incurata ma lo stesso molto affascinante. Si diresse verso di lui e prima che anche potesse indietreggiare o scappare, lei gli indirizzò uno sguardo accattivante che avrebbe potuto scambiare per malizioso se non avesse saputo chi era quella donna. E per sua sfortuna la conosceva fin troppo bene.

Senti il completo che gli pesava fin troppo e alzare la mano per fare un cenno di saluto si rivelò quasi un’impresa ardua così con la poca voce che gli era rimasta in gola cercò di darle il benvenuto.

«Cia… Cia… Ciao Mizuki cara… » purtroppo il suo non fu che un balbettio ma non sembrò importare alla donna che lo afferrò per il completo attirandolo a sé in un bacio ben poco dolce, se non più prepotente e possessivo.

Spirit cercò di staccarsi ma Mizuki lo teneva con una forza che lui avrebbe dato per impensabile per quel corpicino. Gli studenti li guardavano ancora più curiosi ora e quando le labbra della sua ex moglie si staccarono dalle sue lei gli sussurrò dolcemente all’orecchio facendogli leggermente il solletico con il cappello.

«Sto per morire, Spirit» e questa volta furono i veri occhi della donna che amava a guardarlo dolci e spaventati ma che non cercava conforto, gli chiedevano solo di sostenerla come quando erano stato Arma e Artigiano. Da quanto non vedeva quei occhi! Beh, da circa qualche mese e tutto per colpa sua.

Prima ancora che potesse chiederle qualcosa di più sentii una voce femminile che per lui era come una specie di scampanellio di campanelle di Natale provenire dalle spalle di Mizuki.

«Mamma?» chiese la voce insicura di Maka mentre la ragazza fissava sua madre e suo padre scambiarsi effusioni in pubblico come se fosse anche lei parte di quegli studenti e non potesse credere che stesse succedendo. «Cosa vuol dire questo? Tu e papà siete tornati insieme?».

Prima che lui potesse anche dire o cercare di pronunciare un suono Mizuki lo anticipò prontamente con un sorriso felice e solare in faccia e senza più l’inquietudine di prima.

«Ciao Maka tesoro!» non dovette abbassarsi per abbracciare Maka perché era alta di lei solo di qualche spanna però gli occhi della ragazza non erano diretti alla madre ma a lui e gli chiedevano cosa diavolo stesse succedendo.

Maka, lo vorrei tanto sapere anche io!, gli disse mentalmente sperando che i suoi occhi le trasmettessero quel messaggio mentre lui si ricomponeva dall’incredibile sorpresa e si avvicinava alle sue donne.

«Vedi, io e tuo padre abbiamo parlato per un po’ e abbiamo concluso che potevamo riprovarci; tu che dici?» continuò Mizuki mandando un veloce sguardo a lui con quel sorriso splendente dipinto in faccia e poi dando la sua piena attenzione alla figlia che ancora non si era ripresa dallo shock.

Fu l’arma della ragazza, Soul, a riportarla alla realtà dandole una stretta al braccio e guardandola ansiosamente. Fino a quel momento Spirit non si era accorto del ragazzo a fianco alla figlia, la sua attenzione era semplicemente stata troppo attirata da quello che stava succedendo intorno a lui.

«Si, si, va bene mamma» quello di Maka fu in flebile sussurro ma sapeva di lacrime, di speranze infrante, di delusioni ma anche di un’infinita gioia. Li abbracciò entrambi con entusiasmo così che le sue lacrime di sollievo non fossero visibili a nessuno.

Spirit guardò la sua ex moglie.

Perché stai illudendo così la nostra bambina, Mizuki? Cosa hai in mente?! , si chiese.
  
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