- Al diavolo!  - esclamò Kevin, tirando un calcio al masso più vicino.
Calcio che, se qualche forza misteriosa non lo avesse trattenuto, avrebbe sicuramente colpito in faccia quel tonto che si trovava davanti.
Passiamo di qua, Kevin. E' una scorciatoia, Kevin. Fidati di me, Kevin.
E lui si era fidato. Un po' perchè era in ritardo, un po' perchè doveva andare da Gwen, aveva dato retta al suo ormai ex amico, prendendo una strada dissestata e piena di buche. Non avevano fatto altro che sobbalzare per un'ora, maledendo ogni singolo scossone. A dirla tutta, Kevin malediva anche Ben, e non faceva nulla per nasconderlo.
- Stai calmo, Kevin - replicò il moro sorridendo - Potrebbe andare peggio.
L'altro si passò una mano tra i capelli, sospirando.
- Tennyson, siamo in mezzo ad una strada che è talmente deserta da non esserci nemmeno una lucertola e abbiamo bucato. E questo sarebbe niente, se qualcuno non mi avesse chiesto di svuotare la macchina per poterla riempire con i suoi stramaledetti regali di Natale!
- Ora non te la prenderai per qualche pacchettino...
Ma cosa aveva fatto di tanto malvagio per meritarsi Ben Tennyson come punizione?
- Qualche pacchettino?? - fece Kevin, alzando leggermente la voce - Ma se hai comprato mezzo centro commerciale!
Ben gettò un occhiata alla Dodge. In effetti, si disse, forse ho esagerato. Ma solo forse.
Mica era colpa sua se c'era così tanta gente a cui fare il regalo! Gwen, Ken, mamma, papà, nonno Max... e sì, anche quell'ingrato di Levin.
- E ora come la cambiamo la ruota? - chiese il diretto interessato, distogliendolo dai suoi pensieri - Non ho quella di scorta, e gli attrezzi sono rimasti in garage.
D'un tratto, il volto del moro si illuminò, e Kevin iniziò a preoccuparsi. Quel sorrisetto poteva voler dire solo una cosa: Ben aveva appena avuto un'idea. Ed era proprio una delle sue idee ad averli portati nel nulla assoluto. Nessuna casa, negozio o distributore di benzina. Niente di niente. Quello che ci voleva in quel momento era un miracolo, non sicuramente una geniale pensata di tonto Tennyson.

- Amico, devo ammetterlo. Hai avuto un'idea davvero geniale!
Ben gonfiò il petto, cercando di mantenere una certa stabilità. Doveva ricordarsi di raccomandare a Kevin una buona dieta... accidenti se pesava!
- Vedi? - fece - E tu che non mi volevi dare ascolto!
Virò improvvisamente a sinistra, costringendo l'amico a stringersi maggiormente al suo collo per non cadere.
- E va bene! - sbuffò Kevin - Hai vinto! Avevi ragione tu.
- Voglio sentirtelo dire - replicò l'altro, sorridendo.
In fondo, se la meritava quella piccola soddisfazione...
Sentì il suo passeggero irrigidirsi, e non potè fare a meno di sentirsi soddisfatto. E gli avrebbe ricordato spesso quella loro "avventura", lo avrebbe fatto eccome. In qualche modo doveva vendicarsi delle angherie che subiva da lui!
Kevin si passò una mano tra i capelli, nervoso. Sapeva che quello che stava per fare gli sarebbe costato molto caro, soprattutto con uno come Tennyson.
- Ben, hai trovato la soluzione a tutti i nostri problemi, trasformandoti in Pinnajet e portandomi in volo fino a casa. Sei davvero un genio... contento adesso?
- Oh, sì - ribattè il moro, pregustando già la futura vendetta - Sono molto contento...