Che ne diresti se si andasse a fare un giro
in sella a una canzone
che parla ancor d’amore?

Merlin stava camminando. Arthur, al suo fianco, cantava stonatamente una canzone sottovoce. Le strade della città erano vuote e silenziose. Solo il rumore dei loro passi e la voce del biondo. La Luna era alta nel cielo e illuminava il paesaggio. Il moro si avvicinò al ragazzo accanto a lui. Arthur gli prese la mano e lo portò verso il bosco. Le fronde degli alberi non facevano passare la luce. Intorno a loro, i grilli e le cicale cantavano una dolce ninna nanna. Lontano un ululato. Il vento faceva rumore mentre passava fra le foglie. Arthur smise di trascinarlo quando arrivarono a un prato. L'erba era alta e nascondeva tutto quello che ci poteva essere in mezzo. Lentamente, lui cominciò a camminare per un sentierino ben nascosto. Merlin lo seguì. E intanto lontano lo sguizzare dei pesci nel lago. Il vento. Il lupo. I grilli. Le cicale. L'erba. Sembrava una dolce musica. E mentre erano rapiti da quella canzone, Arthur si girò. Il moro quasi gli sbattè contro. Vide il biondo sorridere. E poi solo due labbra sulle sue.

Io la canto a te, a dispetto di ogni logica
Ti stupiresti di trovarti all’improvviso
in vetta a un’emozione
sconosciuta al cuore
evitando la fatica ed il pericolo
non ti sorprenda se anche uno come me
sembri un pò troppo romantico.

E poi solo due labbra sulle sue. Intorno il mondo si faceva silenzio. Merlin sentì il battito del cuore accelerare, fino a sembrare che volesse uscire dal petto. Allo stomaco uno sfarfallio. Non aveva paura di quello che stava accadendo. Sentiva che doveva succedere. Lentamente Arthur si staccò da lui di qualche centimetro. Il moro vide gli angoli della bocca del biondo alzarsi. Le mani di lui si poggiarono sulla guancia delicatamente, mentre svanivano i colori, svanivano le preoccupazioni. Ora erano solo loro due e il loro sentimento. Merlin non aveva mai sentito nulla di simile per una persona. E che fosse sbagliato non importava: un sentimento tanto bello come poteva essere tale? Il moro si lasciò andare nel dolce abbraccio del principe. Quell'abbraccio sapeva d'amore.

Metto a ferro e fuoco il mondo intero
per averti ancora accanto
metto a ferro e fuoco anche il destino
se ha voluto darmi tanto non me lo toglierà.

Quell'abbraccio sapeva d'amore. Aveva il sapore delle lacrime e del dolore, ma anche della felicità più sconfinata. Avrebbero fatto qualsiasi cosa per essere sempre insieme. Qualsiasi cosa. Merlin riunì le sue labbra a quelle del biondo che aveva cominciato a stringerlo a sé. Le nuvole oscurarono per un momento la Luna. E ricordi, Merlin, quando Killgharrah aveva detto che Arthur sarebbe stato il tuo Destino. Allora non sapevi. Non sapevi che era il tuo sogno più grande. Le stelle cominciarono a scomparire, lasciando il posto al bagliore rassicurante dell'Alba. Quanto si sentivano bene vicini. Merlin poggiò il capo sul petto di Arthur, ascoltando il suo cuore e il suo respiro. Dareste la vita per sentirlo sempre. Anche se il Fato a volte porta via le persone, sapete che con voi non farà lo stesso: sarebbe crudele.

Se mi battessi per avere un tuo sorriso
“a singolar tenzone”, e uscendo vincitore
poi vedessi invece scendere una lacrima
non ti sorprenda se anche uno come me
sembri un pò troppo romantinco.

Anche se il Fato a volte porta via le persone, sapete che con voi non farà lo stesso: sarebbe crudele. Significherebbe Timore. Significherebbe Dolore. Significherebbe Morte. Arthur sorrise. Merlin non era felice: perchè proprio a lui un amore così difficile? Il principe sembra accorgersene e gli bacia il volto. Gli asciuga gli occhi e strofina il naso su quello del moro. Lui sorride. Lui ride. E Arthur si sente bene, mentre osserva il tuo viso, Merlin. Si sente contento mentre tu ridi. Si sente completo anche solo avendoti fra le braccia. Ma Arthur è un guerriero. Ma Arthur è un principe. Ma Arthur ti ama. Merlin, tu lo sai. E sarà così per sempre, vero? Sì, per sempre.

Metto a ferro e fuoco il mondo intero
per averti ancora accanto
metto a ferro e fuoco anche il destino
se ha voluto darmi tanto non me lo toglierà

Sì, per sempre. Ritornate in città tenendovi per mano. Come fate ad amarvi tanto? Non pensate forse che sia buffo sentirvi così vicini. Il calore della mano di Arthur pervade il moro. Faresti di tutto per quella pace che non vi è concessa. Il vento vi scompiglia leggermente i capelli, mentre, entrando a Camelot, vi lasciate la mano. Tuttavia il principe ti accarezza i capelli e la guancia. Non potrà mai essere. Improvvisamente vi coglie il pensiero che il Destino è malvagio. Riserverebbe sempre delle brutte sorprese a tutti. Ma svegliarvi senza l'altro sarebbe inconcepibile. Semplicemente sarebbe impossibile. Arthur combatterà con la sua spada. Merlin combatterà con i suoi incantesimi. Nessuno riuscirà a separarvi. Mai. La cosa vi è sfuggita di mano da troppo tempo. E mentre entrate al castello, fingendo di essere stati via per una ricognizione dei dintorni, non potete fare a meno di sentire come un'accoltellata al cuore. Non è giusto. Se è vero che la felicità nasce gemella, perchè la vostra deve avere un prezzo di menzogne tanto alto?