Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: majrgenrl8    25/09/2010    3 recensioni
Traduzione di gigia990
«E poi mi ricordo che ero in una gabbia in quello che sembrava uno zoo di maghi. Neville mi stava di fronte. Mi ha salutato. E il posto era tutto nero, ma illuminato da luci gialle. Pensate che la sala comune Tassorosso sia qualcosa di simile?»
Cos’è un Tassorosso? Probabilmente una diavoleria come Harry.
«Non penso che li tengano nelle gabbie, amico»
Dudley ascolta una conversazione molto particolare.
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Dudley Dursley, Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VI libro alternativo
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

In Dreams

 

 

 

 

 

 

 

Dudley Dursley fece capolino da dietro l’angolo per spiare suo cugino e suoi amici. Erano tipi strani e molto probabilmente stavano facendo cose strane. Poteva solo immaginare che tipo di cose stessero facendo. L’anno prima aveva visto un film in cui delle ragazze americane erano delle streghe e si lanciavano incantesimi terrificanti tra di loro. Sua madre non sapeva che lui l’aveva visto. E lui non gliel’avrebbe neanche detto. Piers sicuramente non avrebbe capito il motivo per cui Big D non voleva vedere un film con delle belle ragazze americane che facevano tante cose sporche, quindi ci era andato. Così ora lui sapeva cosa erano capaci di fare.

 

 «Harry?» disse quello alto con un sorriso. Dudley lo stavo fissando.


«Sì, Ron?»

 

«Ho fatto un sogno stranissimo quando ero in Infermeria. Pensi di potermi aiutare a capire che vuol dire?»

Suo cugino si sedette su una sedia e sorrise. «Certo Ron. Ti aiuterò a decifrarlo»

 

«Ma per favore.» borbottò la ragazza.

Non stava andando bene. Harry si era portato a casa una ragazza. Non bastava che avesse fatto entrare la sua gente in casa, ma una di loro era addirittura una ragazza. La mamma ci era andata troppo leggera con lui.

 

«Non era uno dei tuoi sogni, certo, ma è stato strano.» disse il rosso facendo l’occhiolino. Perché ha fatto l’occhiolino?! Magari era tipo una roba da mostri che facevano prima di decifrare i sogni? «Non so se è stato per via del veleno o per l’antidoto o altro. Ero nella Foresta Proibita. Solo che non era la Foresta Proibita. Non ci assomigliava per niente. Tutti gli alberi erano morti e c’era un sentiero.»

 

Veleno? Pensò Dudley, qualcuno ha cercato di avvelenare il…ehm Ron. Sicuramente è stata colpa di suo cugino. Erano successe brutte cose a Dudley l’anno prima per colpa di Harry e ora brutte cose stavano succedendo ai suoi amici strani. Ben gli sta.

 

«Ci sono sentieri nella Foresta Proibita.»


«Non come questo. E poi gli alberi morti. Non c’è una macchia tanto grande di alberi morti lì dentro. Niente che io abbia mai visto comunque. Era molto più pauroso di quella volta in cui ci entrammo per trovare l’acromantula

Dudley ora era certo che avesse cominciato ad inventarsi anche le parole.

 

«Sì, beh, sto camminando lungo questo sentiero e comincio a sentire qualcuno che canta. All’inizio non riesco a capire cosa sia, ma poi capisco che è una ragazza che canta “Weasley è il nostro Re”. Lo so, lo so. Allora arrivo ad un bivio e c’è Romilda Vane e lei ha addosso questo…questo…tipo un vestito solo che fa vedere più pelle. Non c’era quella signora al supermercato che ne indossava uno ieri?»

 

 «Un sari?» chiese la ragazza. «Onestamente, Ron.»

 

«Che c’è?»

 

«Adesso trasformi anche le donne in strane creature esotiche nella tua testa. Quante volte hai mai visto delle donne con addosso un sari?»

 

«Abbastanza da farmi visualizzare Romilda con addosso uno di quei cosi in un sogno. Un sari rosso sangue. Comunque, lei comincia a ballare tutta sensuale mentre mangia Cioccocalderoni e mi invita a unirsi a lei. Ne morde uno e si lecca le labbra e…»

 

«È un sogno sconcio?» chiese Harry.

 

«Solo un po’.» Dudley si eccitò un po’. Dopo tutto era un maschio adolescente. «A quel punto da dietro di lei arriva Lavanda…passa un dito lungo il braccio di Romilda e la circonda. È stato davvero…beh, comunque, lei si inginocchia davanti a Romilda.» la ragazza sbuffò. «Oh, anche lei indossa uno di quei cosi indiani. Il suo però è rosa acceso.»

 

«Rosa acceso?»

 

«Rosa acceso. Beh, Lavanda è inginocchiata e Romilda le mette in bocca un Cioccocalderone e poi tutte e due iniziano a ballare e si muovono verso di me e muovono I fianchi e mi guardano come se fossi l’ultimo cioccolatino ed è davvero…ma è inquietante.»

La ragazza alzò gli occhi al cielo.

«E io volevo andarmene via, ma loro non me lo permettevano. Poi loro hanno cominciato a ballare intorno a me e poi è comparsa una nebbia grigia dietro di loro e sono pronto a giurare di aver sentito Lumacorno ridere.»

 

«Beh, probabilmente è perché ti ha avvelenato senza volerlo.» disse Harry.

 

«Ma io non sapevo che l’ha fatto inavvertitamente, no? Ero tutto intossicato con Romilda e poi ho cominciato a sentire tanto dolore e ho pensato che sarei morto.»

Dudley fece un sorrisetto.

 

«Oh, Ron.» mormorò la ragazza.

 

«E poi mi ricordo che ero in una gabbia in quello che sembrava uno zoo di maghi. Neville mi stava di fronte. Mi ha salutato. E il posto era tutto nero, ma illuminato da luci gialle. Pensate che la sala comune Tassorosso sia qualcosa di simile?»

Cos’è un Tassorosso? Probabilmente una diavoleria come Harry.

 

«Non penso che li tengano nelle gabbie, amico»

 

«Già, giusto. Che cosa stupida. Beh, comunque Lumacorno era lì e stava dando del vino a Romilda e Lavanda. Ridevano tutti. Poi sento dei passi avvicinarsi e capisco che è Hermione e che non è contenta.»

 

«Quindi sono nel tuo sogno adesso? Immagino che indossassi un burka

 

«Cos’è un burka

 

«È come un…oh, non importa. Non è bel vestito, comunque. Opprime le donne che sono obbligate a indossarlo in parti del mondo meno sviluppate delle nostre.»

 

«Solo perché devono indossare abiti strani, non vuol dire che siano meno sviluppati, Hermione. Magari a loro piace.»

 

«È la stessa cosa che hai detto a proposito degli elfi domestici e anche allora avevi torto, Ronald. Come tu riesca ad essere così ottuso e inconsapevole parlando delle sofferenze di altri essere umani senzienti, proprio non riesco a capirlo.» 

 

«Che vuol dire ‘senziente’?»

 

«No, abbiamo promesso a Harry che non avremmo litigato. Quindi sto camminando nel corridoio nero e giallo?»

 

«Beh, all’inizio non ti vedevo.» il rosso strano arrossì. «ho riconosciuto la tua camminata. Si riconosce, lo sai?»

 

«Davvero?»

 

«Sì. Nessuno cammina come te. Beh, a un certo punto ti vedo. Hai addosso questi vestiti color pesca e viola. È tipo l’uniforme scolastica, solo che è pesca e viola.»

 

«Come fai anche solo a sapere che colore è il pesca?» chiese Harry.

 

«Nel corso degli anni ho passato un sacco di tempo con Ginny, sai.»

 

«E cosa ti fa pensare che indosserei mai pesca o viola?»

 

«Era un sogno. Non lo so. Siete voi a dovermi dire il significato del pesca e del viola.»

 

«Beh, il viola è regale.»

 

«Quindi magari Hermione diventerà una regina o qualcosa di simile.»

 

«Sì, infatti sono fidanzata in segreto con il Principe William.»

 

Il…Ron borbottò qualcosa e poi riprese. «Allora, come camminavi, la stanza intorno a te diventava color avorio.»

 

«Avorio? Perché non bianco? Perché avorio?» chiese suo cugino.

La ragazza sembrò un po’ ferita nel sentirlo.

 

«Sta zitto. Hermione, tu a questo punto lanci a Lavanda, Romilda e Lumacorno uno sguardo acido, poi ti avvicini e mi metti un limone in bocca. Poi alzi la bacchetta e compare quest’onda blu enorme che lava tutto via. Quest’onda trascina via anche me e cerco di nuotare e di raggiungere la superficie, ma non ci riesco e so che sto per affogare. Riesco ad afferrare qualcosa e poi tutta l’acqua sgorga via e io sono appeso a una scogliera. Hai usato uno incantesimo di levitazione e mi hai sollevato e poi siamo in un giardino di fiori vicino al castello.»

 

Harry sembrò confuso. «Non c’è nessun giardino di fiori vicino al castello.»

 

«È un sogno. Chi se ne importa se questo dannato giardino di fiori c’è o meno, ti pare? E comunque, non sei tu quello che dovrebbe spiegarmi il significato del giardino? Tutto quello che so è che il castello è di fronte a me e io sono in un giardino e Hermione ha messo la colazione su un tavolo. Beh, tu non hai detto che era la colazione. E non era mattina. Però era colazione, sapete com’è, no? beh, comunque il tavolo era pieno di frutta e di dolci. C’erano le piume di zucchero e ciliegie e mirtilli e banane e manghi e lamponi e cocomeri e penso anche dei melograni. Ho mangiato un fico.

«Volevo ringraziarti per la frutta e tutto, allora mi sono girato verso di te e ho detto il tuo nome.»

 

«L’unica volta che hai parlato quando ti hanno portato in Infermeria è stato per dire il suo nome.»

 

«Davvero?» gli occhi dello scemo alto si spalancarono guardando la ragazza e arrossì. «Ma tu hai messo un dito sulle mie labbra e hai detto ‘sei, quarantaquattro’.»

 

«6:44? Di mattina o di pomeriggio?» chiese Harry.

 

«Nessuno dei due. I numeri, penso.»

 

«Se uno dei due avesse mai fatto aritmanzia sapreste quello che il 6 e il 44 vogliono dire.»

 

«Beh, ma io non l’ho fatta. Sto facendo aritmanzia inconscia nei miei sogni. A meno che io non stia guardando oltre o qualcosa del genere.»

La ragazza fece una risatina.

 

Suo cugino sorrise. «Ok, Ron. L’hai chiesto tu. Ora ti dico che vuol dire il tuo sogno. Le donne vogliono catturarti e ucciderti. Quindi dovresti star loro lontano, eccezion fatta per Hermione, che ovviamente vuole nutrirti.»

 

«Io non voglio nutrire proprio nessuno.»

 

«E allora tutto quel cibo che significa?»

 

Lei arrossì. «Non saprei.»

 

«Sì che lo sai,» disse Ron «Sai qualcosa e non vuoi dircelo».

 

«Beh,» disse lei «Magari dovresti andare a controllare il simbolismo di quei frutti»

 

«Non mi interessa così tanto»

 

«Hai detto che sarebbe stato sconcio e non lo è» disse Harry.

 

«Romilda e Lavanda roteavano e praticamente stavano pomiciando. Era sconcio.»

 

«Onestamente. Perché ne stiamo ancora parlando se non ti interessa neanche tanto da andare a controllare la frutta?»

 

Ron sorrise, «Perché Dudley sta ascoltando dietro la porta e volevo farlo impazzire con le nostre stranezze.»

 

Dudley irruppe nella stanza. «Non era strano neanche un po’, invece. Hai avuto solo uno stupido sogno. Tutti fanno dei sogni. Roba strana succede nei sogni di tutti. L’ho imparato a psicologia.»

 

«Diddino, hai davvero imparato qualcosa?» rise Harry.

 

«Sta zitto, Harry. È tutto Freudiano. E probabilmente tutto quello che significa è che tu, brutto scherzo della natura arancione, vuoi avere cinque milioni di bambini con la cugina Itt qui presente.»

 

 

Dudley si svegliò nella sua stanza tre ore dopo con delle strane pustole su tutta la faccia.




 

 

 

Fine.

 

Attention PLEASE!
Salve a tutti! :D

Qualche tempo fa ho letto questa piccola fic su LJ e me ne sono innamorata. Per quanto semplice possa sembrare il simbolismo usato dall’autrice è strabiliante, così ho deciso di tradurla per far divertire un po’ anche voi. Potete divertirvi trovare tutti i simboli usati su questo sito http://www.dreemmoods.com/ . Se non avete dimestichezza con la lingua inglese, non esitate a contattarmi clikkando qui! Ricordate di scrivere anche la vostra mail nel messaggio, altrimenti dovrò ricontattarvi tramite EFP e vi tocca andare alla ricerca della mia risposta nella Posta Indesiderata D:

I commenti sono sempre più che benvenuti; state certi che tradurrò personalmente le vostre opinioni a Julie, che mi ha gentilmente concesso di aprire una pagina a suo nome su EFP :)

In ultimo approfitto per ringraziare tutti coloro che hanno letto e commentato l’ultimo capitolo di Steamy Amortentia! GRAZIE INFINITE!

A presto,

Gaia

 

  
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: majrgenrl8