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Autore: Marti94    25/09/2010    5 recensioni
Il romanzo che ti hanno propinato almeno una volta nella vita, la storia che hai odiato con tutto te stesso e che ha stravolto per sempre la tua sanità mentale, il racconto più odiato dall'italiano medio: I Promessi Sposi.Sono state scritte molte storie su di loro, molti temi di scuola, molte parodie, ma quello che forse nessuno sa è che cosa c'è dietro alla creazione di Renzo e Lucia, all'invenzione della trama del romanzo e alla denominazione dei personaggi. In questa guida, verrà spiegata passo per passo ogni singola azione compiuta da Alessandro Manzoni mentre scriveva la sua opera, e sarà narrata direttamente dallo scrittore stesso. Verrete a sapere che il caro Manzoni è completamente sottomesso dalla madre, che odia a morte Lucia, e tante altre cose che nessuno potrebbe immaginare! Non mi resta che andare, augurarvi una buona lettura, e lasciarvi alle "amorevoli" mani di Alessandro Manzoni! Un bacio, Marti
Genere: Comico, Parodia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO DUE: QUESTIONE DI STILE

 

 

Oh lettori.

 Dopo una riflessione di tre giorni e due notti, sono giunto alla conclusione che nel mio romanzo mi rivolgerò direttamente a voi. Dite che è un’idea brillante? Concordo.

E non è solo questa l’idea!

Non mi rivolgerò a voi chiamandovi semplicemente “lettori”, bensì  “sessantasei lettori”! Perché?! Ma come perché? Ovvio! Così sembrerò incredibilmente modesto! E una delle prime cose necessarie per la buona riuscita di un’opera, è che al lettore stia simpatico l’autore. E così facendo sarò sicuramente simpatico.

Aspettate un secondo, però. Il sei non è il numero del diavolo? Oh, sta a vedere che se scrivo così poi la chiesa viene a protestare! Dimezziamo, vah.

Trenta lettori. Trenta lettori. Trenta lettori. Che schifo.

Venticinque!

Sì, molto, molto meglio.

A noi, venticinque lettori!

Riguardo alla storia, avevo in mente di scrivere il primo romanzo storico di tutti i tempi.

Però. Pure qui c’è un però.

Se scrivo un romanzo storico e mi rivolgo a voi, in qualche modo verrete a conoscenza dei miei pensieri su quel periodo. Potreste essere in disaccordo con me e.. zac! Abbandonate il libro nel primo angolo della strada o lo usate per sistemare quella famosa gamba del tavolo che si è rotta.

E noi vogliamo evitare questo, giusto?

Allora io farò finta si trovare un misterioso manoscritto, diciamo del.. 1600. In questo manoscritto ci sarà la storia che racconterò. Ma in una lingua straniera. O meglio, meglio! Nel barocco del 1600.

Così passo pure per una persona intelligente –non che non lo sia, certo- che traduce in lingua corrente uno scritto antico.

E poi mi è venuto un altro colpo di genio: la mia caratteristica principale starà nelle descrizioni. Lunghe, lunghissime. E molto particolareggiate. Le userò dappertutto! Descriverò ogni singola cosa che mi capiterà di citare. Lo scopo è uno solo: annoiare a morte il lettore.

Perché, mi chiedete? Perché?!

 Ma allora è vero che sono molto più intelligente di voi tutti messi assieme!

Se faccio descrizioni lunghe, il lettore si annoia, giusto? E allora cosa fa? Salta il paragrafo! Così posso scrivere tutto quello che mi pare, che tanto nessuno leggerà interamente la parte descrittiva. E farò di più! Prima di una grande divagazione, sia essa narrativa o descrittiva, scoraggerò il lettore a leggerla, suggerendogli di saltare il pezzo.

E il lettore, saltando il pezzo, cosa penserà? Che è troppo stupido per leggerlo! Che se si annoia, è perché non riesce ad apprezzare la pura poesia che c’è nelle mie parole!

E quando gli amici gli chiederanno com’è il libro che sta leggendo, credete che lui gli risponderà che è più noioso di suo nonno quando parla dei suoi dolori? Eh no!

Dirà che è il più bel libro che abbia mai letto per non sembrare uno zotico. E allora gli amici compreranno –COMPRERANNO- e leggeranno il mio libro. Lo troveranno noioso, giusto? E allora penseranno che il loro amico è davvero un genio, talmente intelligente da cogliere la bellezza di questo romanzo. E così via.

E io intanto?

Osannato come il genio della letteratura, sarò ritenuto un genio, avrò un sacco di pretendenti  e sarò incredibilmente, inevitabilmente, infinitamente, RICCO.



XXX


Ciao a tutti *__*
grazie mille per aver letto e grazie mille alle cinque anime pie che hanno commentato lo scorso capitolo, mi avete letteralmente riempita di gioia!
Questo è il secondo capitolo della sotira, ma posso dire che personalmente mi piacciono di più quelli dal 4 in poi =)
Per quando riguarda la pubblicazione, poiché questa sezione è scarsamente popolata, mi vedo costretta a pubblicare una volta ogni due settimane, ma non è detto che gli aggiornamenti non si facciano più veloci ^^ spero non me ne avrete male :)
detto questo vi saluto, a presto!
Marti <3
  
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