SOLITUDINE
Nulla mi consola,
Hinata continuava a guardare il cielo chiedendosi cosa provasse la luna, che tutti paragonavano a lei, forse era realmente cosi.
neanche la dolce sorella luna.
La Luna appariva luminosa, ma in realtà era dura e fredda, la luce era solo uno scudo apparente, proprio come lei…
lei, che per il suo pallore tanto ambito,
può ricevere solo l’ombra del suo eterno amore,
Lei non brillava di luce propria, ma la rubava dal suo sole, era troppo timida per avvicinarsi, si sarebbe scottata, proprio come La Luna che non si avvicinava mai al sole
troppo vicina si scotterebbe, ma troppo lontana ne morirebbe.
Un rincorrersi senza fine,
senza ragione.