Disperato.
Metto in
moto e parto a
tavoletta.
Stringo il volante con una
forza tale da avere le nocche bianche.
Non sono sicuro di sapere
dove sto andando.
L’idea era a casa,ma non
voglio tornare da Susan.
No. Non ancora.
Chiudo gli occhi. Posso
distintamente vedere lo specchio andare in frantumi.
Li ri apro di
scatto,evitando al volo una Citroen blu.
Sono alquanto scosso,forse
non avrei dovuto mettermi alla guida.
Ma era il mezzo più veloce
che avessi a mia disposizione per scappare da te.
Dove sto andando? Dove
voglio andare?
L’unico posto in cui vorrei
stare non è più accessibile.
Premo con più forza
sull’acceleratore.
Mi sfiora la mente l’idea
che potrebbero arrestarmi,ma l’accantono subito in un angolo remoto del
subconscio.
Tremo. Per la rabbia. Per il
dolore. Per il rimorso.
Una parte di me,ancora lucida,mi
ha spinto a fermarmi.
Rischio di ammazzarmi.
Non sarebbe una cattiva
idea… No,no. Sarebbe una pessima
idea.
Ho troppe responsabilità
sulle spalle per permettermi questo lusso.
Poggio la testa al volante,non
lasciando la presa,e chiudo gli occhi.
I vetri cadono tintinnando al suolo,mentre la tua
mano comincia a sanguinare copiosamente.
Le tue urla mi rimbombano nella testa,non riesco a ragionare.
Come puoi credere che sia una scelta dettata dalla
mia volontà?
Come puoi lontanamente pensare che non voglia più
stare con te?
Giro su me stesso e me ne vado.
Non riesco a sostenere il tuo sguardo.
Non riesco a sostenere la tua rabbia.
Non riesco a sostenere la tua tristezza.
Salgo in macchina e scappo.
Scappo verso la mia vita.
Scappo verso mia moglie.
I singhiozzi mi scuotono le
spalle.
Quando ho deciso che era il
momento di finirla,non ho immaginato che sarebbe stato così difficile.
Tu mi hai
reso le cose difficili.
Non potevi accettare la cosa
e basta? Lasciarmi andare. Lasciare che finisse tutto come era
iniziato?
Stupido io a pensarlo.
Eppure lo so come sei fatto.
Ora sono qui,in un luogo
imprecisato,che non riesco a smettere di piangere.
Non riuscirò a liberarmi di
te. Di quello che provo.
Non c’è una via d’uscita.
Lo so che non ce n’è.*
O,nel mio caso,perché ci si
innamora della persona giusta nel momento sbagliato?
Non avrei potuto incontrarti
cinque anni fa?
Sarebbe stato tutto troppo
semplice.
Forse dovrei tornare
indietro.
No. Il danno ormai è fatto.
Non si torna più indietro.
Cerco di riprendermi e ri
metto in moto.
Devo tornare a casa. Susan
sarà preoccupata.
Purtroppo me ne importa
veramente poco.
Perché mi manchi?
Perché desidero sentire
ancora le tue dita che graffiano la schiena*?
Perché…? Perché,Jude…?
Ripenso a tutte le volte in
cui mi sei mancato da morire e in cui mi sollevava l’idea che ti avrei
rivisto
di li a poco.
Ora non ho nessuna
consolazione.
Mi correggo: quando vedo la tua auto posteggiata lungo
la strada.
Inchiodo anche questa
volta,meritandomi il suono di qualche clacson seguito dal tipico
insulto,e
faccio retromarcia,fino a parcheggiare di fronte a te.
Rimango fermo per un tempo
che pare interminabile,indeciso sul da farsi,finché non ti vedo
scendere dallo
specchietto retrovisore.
Prendo un respiro profondo e
ti imito.
Sosto un attimo con la mano
sullo sportello aperto. Posso ancora scappare.
Sarebbe troppo vigliacco da
parte mia. Confermerei la tua teoria che sono
un bastardo senza cuore.
Chiudo la portiera e ti
raggiungo.
Lo sguardo mi cade sulla tua
mano destra,fasciata alla bene meglio.
Ho un deja vue.
Finiranno per non accettarci
più negli hotel se ogni volta uno di noi due spacca uno specchio.
Che stupido. Non c’è più un noi.
« Non avevamo finito di
parlare »
« Perché,stavamo parlando? »
Stringi gli occhi.
Poi sospiri e stacchi lo
sguardo da me.
Forse è proprio per questo
che ti trovi qui.
« Non per me »
« Perché vuoi farti del
male? »
Sorridi amaramente.
Tu non mi ami. Tu non mi
ami. Tu non mi ami.
Non puoi amarmi.
Cazzo,Jude!
Non puoi amarmi perché io non posso amarti!
Non posso… Non posso…
Vorrei buttarmi ai tuoi
piedi ed implorare perdono,per poi scappare a Londra con te.
No,non a Londra. Molto,molto più lontano.
« Io no invece »
Non sarei dovuto rimanere
solo in camera per un mal di stomaco inesistente.
Non avrei dovuto farti
entrare.
Avrei dovuto pensare di più
a Susan e al mio matrimonio.
Avrei dovuto impedirmi di
affezionarmi tanto a te.
Non avrei dovuto innamorarmi…
Quelli sono stati gli sbagli
più belli della mia vita.
Se si posso considerare
sbagli.
Non ho la forza di
controbattere. Non più.
Stringo le labbra e continuo
a guardarti negli occhi.
Vorrei scappare. Ma le gambe
non rispondono.
Ti prego. Ti prego fermati…
Sei ad un passo da me ed io
desidero ardentemente toccarti.
Chiudo gli occhi e quando li
riapro ci divide un respiro.
« Lo sai »
Ti metto una mano dietro la
nuca e ti spingo verso di me,premendo le labbra sulle tue.
Ho rischiato di uccidermi.
Ho pianto come un bambino.
Ho sofferto come un cane…
Per poi finire col ricadere nella tentazione.
Sei diventato peggio di una
droga.
Ed io,purtroppo,me ne
intendo.
Fan culo l’orgoglio. Non me
ne frega più un cazzo da un pezzo.
Prendo un respiro profondo e
chiudo gli occhi.
Poi ti allontani,continuando
a guardarmi,finché non ti giri e sali sulla tua macchia.
Faccio altrettanto,ma resto
li immobile,aspettando di vederti andare via. Molto masochistico da
parte mia.
Guardo dallo specchietto e
ti vedo fare la stessa cosa che stavo facendo io prima.
Piangere stando aggrappato
al volante.
E’ così che deve andare.
Non cambio idea.
Disperato.
Harold usa il
tuo potere
inusitato per salvarmi da questo stato disperato!
Ma tutte le volte mi viene
in mente questa battuta di Kiss Kiss Bang Bang.
Va bo…
Per ascoltarla andate here
-> http://www.youtube.com/watch?v=BVlmQ-pyAeY
Devo scusarmi
con Barbara:
sapevo che sarebbe finita male fin dal principio,I’m sorry U.U
Spero che tutto
ciò che ho
scritto abbia un senso o.O
Ah,ovviamente –
sfortunatamente:
Robert Downey Jr e Jude Law
non mi appartengono. ©
Tutto ciò che ho scritto è
frutto di fantasia.
Chi vuole può
trovarmi qui
-> http://www.facebook.com/home.php?ref=home#!/erica.giannetti.91
Se mi aggiungete,lasciatemi
scritto chi siete,please.
Baciii ~ ♥