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Autore: LilianLunaPotter    27/09/2010    0 recensioni
Andromeda è una Black un po' anomala. Dal primo capitolo: "Vediamo un po'... mmh, bontà, intelligenza e coraggio... molto Grifondoro... uhm strano...sei una Black...i tuoi genitori non saranno soddisfatti di te, ragazza... non credo di poterti assegnare a Serpeverde..." il Cappello Parlante stava leggendo la sua mente.
"Ti prego, ti prego...Cappello, io non voglio deluderli!" pensò la ragazzina "Mettimi a Serpeverde...Serpeverde...Serpeverde" ripetè con tutte le sue forze nella sua testa.
"Se ne sei così sicura allora..."
-SERPEVERDE!- urlò poi l'antico cimelio.
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Andromeda Black
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Dai Fondatori alla I guerra
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Dans un repaire des vipères (1 Septembre 1964 - Hogwarts - Première année)

-Black Andromeda!- chiamò l'anziana donna che poco prima si era presentata come Minerva McGranitt.

Un undicenne dai capelli di un morbido castano avanzò sicura e altezzosa fino a sedersi sullo sgabello al centro della pedana.

La donna le posò un vecchio cappello a punta in testa.

"Vediamo un po'... mmh, bontà, intelligenza e coraggio... molto Grifondoro... uhm strano...sei una Black...i tuoi genitori non saranno soddisfatti di te, ragazza... non credo di poterti assegnare a Serpeverde..." il Cappello Parlante stava leggendo la sua mente.

"Ti prego, ti prego...Cappello, io non voglio deluderli!" pensò la ragazzina "Mettimi a Serpeverde...Serpeverde...Serpeverde" ripetè con tutte le sue forze nella sua testa.

"Se ne sei così sicura allora..."

-SERPEVERDE!- urlò poi l'antico cimelio.

Dal tavolo verde-argento si levarono forti applausi e Andromeda andò a sedersi di fianco alla sorella Bellatrix con un sorrisetto compiaciuto.

-Congratulazioni sorella, hai seguito la tradizione, non che avessi scelta...- commentò ghignando Bella.

Bellatrix era una ragazza di tredici anni, alta, snella e bellissima. I capelli castani scurissimi le ricadevano serici fino alla vita e i suoi occhi blu scuro risaltavano in modo spettacolare sulla sua carnagione diafana. Andromeda sapeva perfettamente che sua sorella, sapeva essere perfida come non mai e che una sola parola, lì ad Hogwarts, poteva distruggerti. Bellatrix Lestrange era la regina della Scuola.

-Pare di si- commentò Andromeda nascondendo la rabbia per essere stata trattata così freddamente da Bella. Diamine, era sua sorella!

La neo-Serpeverde si guardò attorno con fare annoiato (le avevano insegnato ad essere una Black), e vide una ragazzina dai capelli biondo miele che faceva lo stesso.

-Io sono Lucretia Crabbe, piacere di conoscerti- fece quella quando si fu accorta di lei.

-Andromeda Black, piacere mio- rispose Andromeda osservando Lucretia: aria altezzosa e altera, perennemente annoiata da tipica Serpeverde. I capelli biondo miele raccolti in una lunga treccia laterale e gli occhi azzurrissimi le donavano.

Iniziarono a socializzare e terminata la cena, con ottime portate di qualunque prelibatezza, venne il discorso del Preside Albus Percival Wulfric Brian Silente, che non si dilungò: elencò soltanto alcune norme della scuola e augurò un buon anno scolastico.

Finito tutto ciò i primini seguirono i Prefetti delle loro case verso le rispettive Sale Comuni.

Andromeda e Lucretia si accodarono a una ragazza mora che si presentò loro come Aurelia Rosier e che disse al gruppo che la parola d'ordine era "Mortem".

A quella parola apparve dietro di lei una porta e la varcarono.

Andromeda si fermò e si guardò intorno: la Sala Comune di Serpeverde si trovava nei sotterranei di Hogwarts, sotto il Lago Nero, per questo la luce era verdognola e l'arredamento era costituito da poltrone e sofà neri, tappeti verdi e argento e anche le lampade diffondevano nella stanza una luce verdastra. L'unica fonte di calore era un colossale camino di marmo, "abbellito" da statuette e teschi.

Ad Andromeda non piaceva il freddo gelido che vi regnava. Eppure erano solamente a Settembre!

Seguendo le indicazioni della Rosier, Andromeda, Lucretia e altre tre ragazzine si avviarono verso il dormitorio delle ragazze del primo anno.

Arrivate lì, la Black prese il suo baule e lo trascinò fino al letto centrale, dove si sedette elegantemente. Alla sua sinistra si posizionarono due gemelline platinate, alla sua destra Lucretia e una moretta si accingevano a svuotare i loro bauli.

-Piacere di conoscervi, noi siamo Isabelle Sophie e Corona Helena Malfoy- disse la prima gemella a nome di entrambe.

-E voi?- chiese l'altra. Era assolutamnete impossibile distinguerle.

-Andromeda Lysandra Black- rispose rapida Dromeda.

-Lucretia Kathleen Crabbe- fece fredda Lucretia.

-Rosalie Julia Zabini- concluse la moretta.

-Ah! Tutte Purosangue qui, allora! Bene, molto bene!- esultò educatamente una delle gemelle -Sinceramente non avrei potuto neanche solo pensare di dividere il dormitorio con delle sporche Mezzosangue o feccia, sarebbe stato terribile, di grazia! Non è vero Ise?- continuò la gemella, palesemente Corona.

-Certamente Corrie- le diede manforte l'altra.

-Voi cosa ne pensate invece?- questa era Corona.

-Oh io se fossi Silente non permetterei ai figli di Babbani di frequentare Hogwarts! Cioè, mi capite no? Simile gentaglia sotto il nostro stesso tetto!- esclamò Lucretia rabbrividendo schifata.

Andromeda ascoltava in silenzio e una smorfia le si dipinse sul viso dai bei lineamenti alteri: le era sempre stato insegnato che i Babbani erano feccia ma lei non la pensava così! A suo parere erano persone normalissime, ma non aveva potuto esprimere la sua opinione per paura di deludere i parenti.

-E tu Andromeda? Cos'è quella faccia? Non dirmi che tu, una Black, approvi i Babbani- la voce di Isabelle giunse scioccata alle sue orecchie.

-No di certo!- escamò Dromeda per non perdere la faccia da perfetta Black -come potrei anche solo degnare la feccia di un mio sguardo?-

-Ah, per fortuna! E manchi tu Rosalie! Tu sei una Zabini, cosa ne pensi?-

-Chiamami Julia, comunque io sono perfettamente d'accordo con voi...- cominciò Julia mentre si infilavano sotto le trapunte verde smeraldo.

Il sonno giunse subito alla Black che pensò: "Sono capitata in un covo di vipere".

  
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