Le
parole lo sanno
[Bill/Fleur]
All that I am, all that I ever was is here in your perfect
eyes.
Capelli rossi,
lentiggini, vecchi vestiti di seconda mano. Marchio
Weasley.
Capelli troppo
lunghi, un orecchino inquietante, una parola gentile per tutti. Marchio Bill Weasley.
Non gli era mai
pesato il non avere tanti soldi, sua madre e suo padre gli aveva insegnato che
la virtù e il valore delle persone si misurano in altri modi.
Bill, comunque sia,
si considerava una persona alquanto modesta.
Ed era proprio per
quel suo lato modesto, per quel suo essere irriverente e coraggioso che Fleur
aveva passato un’ora intera a fissarlo, mentre insieme riordinavano gli archivi
della Gringotts.
Lui aveva
ricambiato lo sguardo e si stupì di come Bill Weasley, visto dagli occhi di
Fleur Delacour, sembrasse diverso, perfetto.
Don't tell her she is the reason that you live.
If you want to
keep a girl for as long as you live, just break apart her
heart.
Avere dei valori in
cui credere a volte è un ostacolo verso l’essere felici e Bill lo sapeva
bene.
Sapeva di piacere a
Fleur Delacour e sapeva altrettanto bene che lei gli piaceva in un modo talmente
coinvolgente che mai avrebbe creduto possibile. Credeva nell’amore –con Molly e
Arthur Weasley come genitori era impossibile non crederci- ma ancora di più
credeva nell’infatuazione.
La prima volta che
Fleur aveva provato a baciarlo, Bill l’aveva respinta con un sorriso triste di
chi vorrebbe, ma non può. La voleva, ma lui non voleva essere il giocattolo di
nessuno; era già successo e faceva troppo male.
Sapeva di aver
spezzato il cuore di Fleur quella sera, glielo aveva letto negli occhi. Ma
sapeva anche che da quel momento in poi l’aveva legata a sé per
sempre.
I want to recognize your beauty's not just a
mask.
La seconda volta
che Fleur provò a baciare Bill, sicuramente l’esito fu migliore del
precedente.
Impazziva per come
lui le accarezzava i capelli, per come le sue mani si movessero lente sulla
schiena o di come i suoi occhi la guardassero con profondo affetto.
La trattava come
una donna, nonostante avesse appena diciotto anni.
Lui era più grande,
più maturo, di una bontà infinita, ma non glielo faceva pesare affatto; più la
guardava e più la faceva sentire importante, degna della bella persona che era.
La osservava sempre quando lavorava, memorizzando i suoi modi di fare, il tono
melodioso della sua voce.
A Bill non
importava della sua bellezza da togliere il fiato, non gli importava della
Veela.
Gli importava di
Fleur e basta.
And as she turns this way she moves in the logic of all my
dreams
L’eleganza innata
di Fleur stonava terribilmente con l’ambiente disordinato e caotico della
Tana.
Ingenuamente la
signora Weasley le aveva preparato un letto in camera di Ginny, cosa che aveva
fatto ridere lui e storcere il naso a lei.
Bill avrebbe sempre
ricordato della sua figura esile intrufolarsi di soppiatto nella sua stanza a
notte fonda, mentre la casa era addormentata. Sentire i suoi piedi freddi, le
sue mani che lo cercavano, i battiti del cuore che acceleravano con il
suo.
Avrebbe ricordato
di come fecero l’amore cercando di non fare troppo rumore, soffocando ogni
gemito, controllando ogni movimento. In particolar modo, Bill si era sempre
soffermato a guardarle la schiena, mentre Fleur si rivestiva come meglio poteva,
imprecando in francese.
E quando lei si
voltava a sorridergli, nessun sogno avrebbe mai potuto competere con quella
realtà.
Canzoni
utilizzate:
1. “Chasing cars”,
Snow
Patrol.
2. “Break her heart”, Good Charlotte.
3. “Undisclosed
desires”, Muse.
4. “Desert rose”,
Sting.
Note:
Prima Bill/Fleur
che scrivo e prima volta che strutturo una fanfic in questo modo.
Non so proprio come
sia venuta fuori, anche se devo ammettere che non mi dispiace
affatto.
Mi piace scrivere
delle piccole cose, dei piccoli avvenimenti nella vita di un personaggio: per
una volta ho voluto scrivere su loro, che onestamente trovo
meravigliosi.
Lascio il giudizio
a voi, se avete voglia di esprimere un’opinione a riguardo
<3