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Autore: Penny Black    01/10/2010    6 recensioni
Sirius è letteralmente furioso per il ritorno forzato a Grimmauld Place; ma è anche sconvolto dai ricordi che esso comporta.
Sopratutto se sono legati al fratello, della cui morte non si è ancora fatto una ragione, anche perché non ne conosce i motivi...
Genere: Drammatico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Regulus Black, Sirius Black
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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I personaggi non mia appartengo, ma sono di J.K.Rowling e non intendo usarli a scopo di lucro.


Addio


Sirius Black era a dir poco furioso.

Non riusciva a credere di essere tornato lì. Di nuovo prigioniero. Di nuovo a Grimmauld Place.

Praticamente, l’unico momento in cui non era stato prigioniero era stato quello della guerra.

Che allegria!

Forse era pessimista: ovviamente, anche a scuola e nell’ultimo anno non era stato male.

Accidenti, tredici anni di galera per una colpa, che non ho commesso e, come ricompensa, mi ritrovo di nuovo qui!”

Entrò nella casa con la morte nel cuore.

Aveva deciso di andarci da solo, almeno si sarebbe abituato.

Maledetta guerra!”

Lasciò la sua roba all’ingresso, ignorando bellamente le strilla del quadro di Walburga Black, che, teoricamente, sarebbe stata sua madre.

Salì le scale lentamente, cercando di abituarsi all’idea di essere di nuovo lì.

Almeno, sarò da solo! “- tentando di non pensare alle persone con cui gli avrebbe fatto piacere passare del tempo.

Arrivò sul pianerottolo che dava sulla sua stanza.

Aprì la porta e, per la prima volta da quando aveva avuto la notizia che sarebbe dovuto tornare lì, sorrise: tutti i suoi poster erano ancora lì.

Bene: tornerò a dormire qui dentro. Adoro i colori di questa camera.”

Si girò, intenzionato ad andare in cucina, ma la porta che si trovò di fronte lo fece irrigidire.

Un sorriso amaro gli curvò le labbra, mentre leggeva il cartello che Regulus aveva messo sulla sua porta.

Un istinto antico e infantile lo spinse a contravvenirlo.

Girò la maniglia e provò di nuovo l’ebbrezza di disubbidire alle regole di quell’odiosissima casa.

Si trovò di fronte una stanza in cui regnavano i colori verde-argento.

Entrò, senza un vero motivo.

I suoi occhi vagarono su quei poster, così diversi dai suoi e si fermarono sulla foto della squadra di Quidditch.

Tanto James ti ha sempre battuto”- sussurrò con vano sarcasmo, ben ricordando la rabbia del Cercatore verde-argento dopo ogni sconfitta.

Ma con tutti gli altri hai sempre vinto.”-aggiunse forse per un lieve senso di colpa.

Come quando, da bambini, l’offendeva per gioco e, subito dopo, tentava di rimediare.

Mentre osservava di nuovo le pareti della camera, il suo sguardo s’indurì.

Il tuo attaccamento alla famiglia Black, alla Casa di Serpeverde, all’essere Purosangue e, infine,”- e mentre pensava ciò, serrò la mascella, mentre l’odio accendeva i suoi occhi -“a Voldemort è stata la tua fine. Non ho mai saputo perché sei stato ucciso alla fine… Perché hai tradito...”

Gli occhi vagarono nuovamente per la stanza come alla ricerca disperata di una spiegazione.

All'improvviso, si ricordò che, quando erano bambini, Regulus nascondeva i suoi segreti in una scatola di legno che teneva sotto al letto.

Senza sapere se per istinto o per curiosità, rifece lo stesso gesto che, quand'erano bambini, faceva arrabbiare tantissimo il fratello e prese la scatola, stupendosi che fosse ancora là. Era un regalo dello zio Alphard e risaliva a molti anni fa.

L'aprì, senza sapere cosa si aspettava di trovarci. C'era una foto: lui e Reg da bambini… Risaliva all'ultima estate in cui erano andati davvero d'accordo, prima del suo Smistamento a Grifondoro.

Aveva sperato di poter trovare qualcosa che gli spiegasse il vero motivo della sua morte, ma si era ritrovato con una foto in cui il fratello era vivo e stava ridendo con lui.

La strinse con forza, si alzò ed uscì, sbattendo la porta con violenza.

Maledizione, Regulus! Accidenti a te! Sei morto senza una maledettissima spiegazione!”- urlò con tutto il fiato che aveva in gola.

Rientrò nella sua camera, sbattendo anche quella porta, e scagliò la foto contro il muro.

Si accorse di avere gli occhi umidi e li asciugò, per poi buttarsi sul letto.

Non seppe dire per quanto rimase così, prima di alzarsi, rimproverandosi, ancora una volta, gli errori fatti con il fratello.

Ormai, si era rassegnato a non sapere mai il motivo della morte di Regulus.

Si avvicinò alla scrivania: a differenza del muro, era stata liberato da qualsiasi oggetto che gli fosse appartenuto; si stupì, quindi, di trovarci una busta bianca, su cui una scrittura conosciuta diceva “Sirius Black”.

La prese, l’aprì e ne tirò fuori un foglio ricoperto della scrittura del fratello, che riconosceva ancora.

Non sapeva se leggere o meno, non capiva perché il fratello gli avesse scritto una lettera e l'avesse lasciata nella sua vecchia camera. E, in fondo, non era neanche così sicuro di volerlo scoprire: temeva che i sensi di colpa, mai realmente assopiti, ritornassero all'attacco.

Insomma, Sirius, hai smesso di parlarti con tuo fratello perché sei stato smistato nella casa dei coraggiosi ed hai paura di una semplice lettere?”- non si rese neanche conto di aver chiamato di nuovo fratello Regulus, dopo anni, mentre si rimproverava.

Gli sembrava quasi che parlare fosse stato James, o Remus, e s'immaginò che l'avrebbero preso in giro, nel vederlo così esitante davanti ad un pezzo di carta.

Per non pensare al fatto che James non avrebbe più potuto prenderlo in giro anche per colpa sua, si decise a leggere:


Fratello.

È strano usare di nuovo questa parola: tu non sei più mio fratello. O, almeno, questo è quello che mi hanno detto i miei(nostri) genitori.

Sei sempre stato ribelle, fin da piccolo: Grifondoro, coraggioso e testardo, spericolato ed orgoglioso.

Io ero ubbidiente e rispettoso, invece.

Per questo sono diventato Serpeverde. Ed è per questo che ci siamo separati.

Mentre scrivo, rivedo te e me, bambini, uniti.

La famiglia ci ha separato e non sai con quanta fatica ho accettato che il tuo nome fosse stato cancellato dall’albero genealogico: ancora adesso non sopporto la vista di quella bruciatura.

Anzi, mi correggo: la famiglia ha solo iniziato a separarci, è stata la guerra dividerci.

Per sempre.

Io, Purosangue(e fiero di esserlo) , Serpeverde e Mangiamorte da una parte; tu , Rinnegato, Grifondoro ed Auror, almeno credo che tu lo sia diventato, dall’altra.

Non più fratelli, non più uniti.

Sarei un bugiardo se dicessi che mi è dispiaciuto da subito, che non fossi fiero di essere dalla parte giusta.

Quanto mi sono sbagliato: io ero fra assassini e folli!

Lo sguardo di Bellatrix dopo un omicidio mi mette paura e quello che ho scoperto mi spaventa ancora di più.

L’Oscuro Signore, in cui credevo tanto, altri non è che un vile, spaventato dalla morte.

E mi chiedo, fratello, tu cosa ne penseresti: tu, che vieni dalla Casa dei coraggiosi, avresti paura di morire?

Non credo: ognuno di voi morirebbe per salvare un altro.

Il mio adorato Signore Oscuro uccide per non morire.

Spesso mi sono chiesto cosa sarebbe accaduto se io fossi stato Grifondoro… Ed ancora adesso non so rispondermi: forse in questo momento saremmo stati entrambi nell’Ordine della Fenice, a combattere fianco a fianco…

Ma nessun se potrà cambiare il passato.

Andiamo avanti, allora, ognuno per la sua strada: tu contro l’Oscuro Signore, io…

Io con la consapevolezza di combattere la mia ultima battaglia al tuo fianco, per aiutare te e tutta la comunità magica.

Questa lettera non la spedirò mai, fratello. Non ne ho il coraggio.

Ora vado: la morte mi attende.

Addio Sirius, fratello mio.

Regulus Arcturus Black

R.A.B.(forse, se mai trovassi la lettera, capiresti anche il perché di questa sigla.)

Reg, tuo fratello minore, nonostante tutto e tutti.


Terminata la lettura, si asciugò le lacrime, che non si era neanche accorto di aver iniziato a versare.

Non sapeva perché suo fratello fosse morto e non l’avrebbe mai saputo; ma non aveva tradito per paura, bensì perché si era reso conto di aver sbagliato.

Non aveva capito, ovviamente, la sigla e la nota accanto, ma non vi si soffermò.

L’importante, per Sirius, era sapere che suo fratello fosse morto da eroe, con le giuste convinzioni.

Per la prima volta, riuscì ad ammettere a se stesso che gli mancava e, contemporaneamente, poté dirgli addio.

Addio, Regulus, fratello mio”




Note autrice(più o meno):


Io ho davvero pubblicato questa cosa?

Tralasciando sul perché io abbia fatto qualcosa di così Insensato, non so perché io stia scrivendo le note: anche se qualcuno dovesse aver letto questa...cosa, di certo non si curerebbe delle note. Io non lo farei.

Comunque, ho scritto questa cosa più di una anno fa e non l'ho pubblicata (avevo ancora del cervello!), poi l'ho ritrovata, sistemata ed adesso...pubblicata (non so con quale coraggio).

Spero che, almeno, i personaggi siano IC.

Ho cercato di rendere Sirius arrabbiato per il ritorno forzato a Grimmauld Place, ma al tempo stesso colpito dai ricordi che esso causa... La maggior parte è legata al fratello, per questo entra nella sua stanza.

Quando dice che Regulus era attaccato a Voldemort, si riferisce al periodo iniziale: se il fratello non fosse stato così preso, non sarebbe diventato Mangiamorte così presto e, una volta cambiata idea, non avrebbe dovuto tradirlo... So benissimo che Sirius sapeva che Regulus è morto perché ha tradito Voldemort.

Solo che lui non ha mai saputo fino a che punto, visto che la Rowling l'ha ucciso prima che si scoprisse ç_ç

Ho immaginato che Regulus avesse voluto far sapere al fratello di aver cambiato idea, solo che gli è mancato il coraggio e, soprattutto, non ha voluto mettere da parte l'orgoglio e, invece di mandargli la lettera, l'ha semplicemente posata nella vecchia camera di Sirius, in cui non entrava più nessuno da anni.

Non riesco a credere che sia morto senza spiegare il motivo a nessuno ç.ç

L'ho messo fra i personaggi anche se non appare direttamente, perché è comunque importante per la storia (a volerla definire così).

Il drammatico c'è soprattutto perché non si sono mai chiariti; ma non sono sicura di aver fatto bene a metterlo...

È ambientata fra il IV ed il V libro, ma questo era ovvio.

Beh, dopo questa lunga inutile spiegazione, posso anche andarmene.

Grazie a chiunque dovesse leggere questa cosa ^^

  
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