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Autore: _Aya_    02/11/2005    13 recensioni
Strawberry e Ryan sono due reali dei giorni nostri, obbligati a sposarsi dalle loro famiglie. Ma da questa "costrizione" riuscirà a nascere qualcosa? leggete e recensite^^
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ichigo Momomiya/Strawberry, Ryo Shirogane/Ryan
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 1: La Vita Di Una Principessa

Capitolo 1: La Vita Di Una Principessa

 

Credete che sia bella la vita di una principessa?

Sicuramente tutti diranno “Sì, certo” senza neanche pensarci due volte. Ma io vi assicuro che non è così… per mia esperienza personale.

Sì, io mi chiamo Strawberry Momomiya, ho 18 anni, e sono la figlia maggiore del re del piccolo stato di Tokyo.

Certo, essere principessa ha i suoi vantaggi; un sacco di persone ai tuoi ordini, notorietà, soldi… però ha molti, molti difetti… hai un’etichetta da rispettare, quindi ti devi comportare in questo e quell’altro modo senza neanche pensare lontanamente di disobbedire… cioè non puoi vestirti in modo succinto, non puoi dire parolacce, non puoi andare a feste notturne… insomma, non puoi fare quello che la maggior parte delle ragazze della mia età fanno oggi, nel 2005… naturalmente non puoi frequentare gente “normale”, perché “questo nuocerebbe alla reputazione della famiglia reale!” e bla bla bla… e dei miei sentimenti chi se ne frega… inoltre, sono destinata a sposare un uomo appioppatomi dalla mia famiglia… senza avere la facoltà di scegliere la persona giusta per me…

-Sua altezza, sono venuta qui a prepararla per l’incontro con il suo promesso sposo…- mi disse una delle donne al mio servizio.

-Ah, era oggi? Me ne ero pure scordato… che allegria, eh? Oggi conoscerò l’uomo che sarò obbligata a sposare… lo dovrò sposare senza discutere, capisci?-

-Chissà, magari sarà la persona giusta per lei… ^^-

-Sì, sì, parli bene tu, che puoi fare quello che vuoi, andare dove vuoi e sposarti con chi vuoi…- le dissi, mentre mi spazzolava i capelli.

-Ma come, lei è fortunatissima… è ricca sfondata, è la figlia del re di questo paese, lo capisce? È logico che ci sia qualche difettuccio nella sua vita…-

-Sì, ma ultimamente i svantaggi stanno superando di gran lunga i lati buoni!- dissi furente, scaraventando per terra un vasetto che si trovava sulla mia scrivania.

Quei discorsi mi facevano innervosire tremendamente… che cosa ne potevano sapere loro della mia vita? Sì, sicuramente loro non avevano tutti i miei miliardi, ma io ci avrei rinunciato volentieri pur di condurre una vita normale…

Alla fine, la mia servitrice finì di prepararmi. Avevo un vestito nero, semplice e liscio… naturalmente i jeans a vita bassa, i top e le minigonne erano tabù (Beh, anche a casa mia ndAya)… beh, è naturale, che figura ci avrebbero fatto i miei genitori con una figlia vestita in modo così “sconveniente”…

Andai nel salone, dove mi aspettava mia madre.

Appena mi videro, una donna della servitù aprì la porta, e fece cenno a qualcuno di entrare.

-Strawberry, ti presento il tuo promesso sposo, si chiama Ryan Shirogane, ha 20 anni ed è l’erede del duca di Yokohama-

Il ragazzo entrò dalla porta. Caspita, com’era bello… (Concordo ndAya) aveva dei capelli biondissimi, degli splendidi occhi azzurri ed era molto alto… prima di incontrarlo lo immaginavo basso, grasso e miope, come di solito sono tutti i reali…

-Piacere di conoscerla, signorina Momomiya…- mi disse baciandomi la mano.

Il mio volto si colorò tenuemente di rosso.

-P…piacere m…mio…-

-Strawberry, questa donna invece è sua altezza la duchessa di Yokohama, nonché la madre di Ryan Shirogane…-

-Piacere…-

-Strawberry, mostra al tuo promesso sposo la nostra residenza…-

-Sì, subito madre…-

Immediatamente mi diressi, seguita da quel ragazzo, verso l’enorme giardino posteriore presente nella nostra lussuosa abitazione.

C’era uno spazio apposito per fare equitazione, un enorme piscina e dei campi da gioco.

-Ti va di andare a cavallo?-

-Ok…-

Io e il biondo montammo a cavallo.

-Ehi, tu che ne pensi di questa faccenda?- gli chiesi

-Che cosa ne dovrei pensare? Una gran rottura di scatole e basta… perché dovrebbero scegliere i miei la persona con cui condividerò parte della mia vita?-

-Già, hai pienamente ragione… senti, visto che ormai, volenti o nolenti, dobbiamo stare insieme, che ne dici di conoscerci meglio?-

-Che cosa? Tu sei matta… che cosa me ne potrebbe mai fregare di te, ragazzina?-

-Ehi, come ti permetti?! Inoltre, guarda che ho solo due anni meno di te, quindi non sfottermi più di tanto!-

-Sarà, ma hai la mente e soprattutto il corpo da bambina, quindi ti chiamerò così…!-

-Cretino! Guarda che i ragazzi mi dicono continuamente che sono molto carina!-

-Sì, sì, come no, quelli che vogliono approfittarsi della tua fama e della tua ricchezza… comunque, anche se fosse vero, a me non piaci per niente. I tuoi capelli, soprattutto, sono orribili. Io odio le rosse.-

-Maleducato! Scemo e antipatico!-

E io che l’avevo considerato bello…

Per vendicarmi presi una fionda che tenevo sempre in una tasca presente sulla sella, e tirai un sasso contro il suo cavallo. Questo si imbizzarrì, corse molto velocemente e saltò la bassa staccionata che divideva la parte del prato adibita all’equitazione dalla piscina. Fece un bel salto e finì direttamente dentro l’acqua.

Scoppiai a ridere.

-Maledetta… sei stata tu, vero?-

-Io? Nooo… sai, forse il cavallo si è arrabbiato perché mi hai detto tutte quelle cose cattive…

-Ah sì? Vediamo ora se si arrabbia…-

Il ragazzo dagli occhi azzurri uscì rapidamente dalla piscina, mi venne incontro, mi prese tra le sue braccia e mi buttò in acqua insieme a lui

-Ahhh!! Il vestito… i capelli!-

-Come immaginavo sei come tutte le altre principesse e similari… “Ah, le scarpe! Ah, il trucco! Ah, i capelli! Ah, il vestito!” eccetera eccetera…-

-Non è vero! Ed ora lo vedrai!-

Cominciai a spruzzarlo, ma lui rispose schizzandomi molto più forte.

-Ok, ok, mi arrendo!-

Indietreggiai un poco, poi nuotai velocemente verso di lui, e gli misi la testa sott’acqua.

-Ahahah! Ci sei cascato!-

-…-

Eravamo uno di fronte all’altro, io avevo delle ciocche tra le labbra, lui me le tolse.

I nostri sguardi si incrociavano…

Ci stavamo avvicinando a vicenda…

Solo allora ci accorgemmo di quello che stavamo per fare…

Ma che cavolo, mi ero rimbambita?

Pensare a queste cose con quell’antipatico di un promesso sposo che mi hanno appioppato…

Lui arrossì leggermente e girò la testa…

-Beh, ragazzina, che ne dici di uscire da qui?-

-Non chiamarmi ragazzina, biondino!-

-E tu non mi chiamare in quel modo! È davvero odioso!

-Beh, allora io non ti chiamo ragazzina e tu non mi chiami biondino, ok?-

-Ok… Momomiya…-

Mi dava un gran fastidio essere chiamata per cognome… però se gli avessi detto di chiamarmi semplicemente Strawberry magari avrebbe frainteso il motivo per cui glielo avevo chiesto…

-Beh, Shirogane, ci vediamo…-

-E purtroppo per me credo anche molto presto…-

-Antipatico!-

-Smettila di rivolgerti a me in questo modo, stupida ragazzina!-

-E tu smettila di prendermi in giro!-

-Aah… la finisco giusto per non mettermi al livello di una bambina, va…-

Gli feci la linguaccia.

Shirogane se ne andò.

Io salii in camera mia… certo che tutti i ragazzi che esistono, proprio con quel biondo antipatico mi dovevano organizzare il matrimonio?! Maledetti genitori… grr…

Bussarono alla porta.

-Mi scusi se l’ho disturbata, signorina, volevo solo informarla del fatto che sua altezza la regina la aspetta giù per la cena…- L’ennesima servitrice…

-Sì, dille che arrivo subito…-

-Va bene, signorina…-

Dopo un po’ scesi. Mia madre e la mia sorellina minore mi aspettavano sedute all’enorme tavolo dove consumavamo abitualmente i pasti.

-Ciao sorellina!- mi disse mia sorella Satsuki.

-Ciao…- le risposi io.

Iniziammo a mangiare. Tra una portata e l’altra, mia madre mi chiedeva che cosa ne pensassi di Shirogane…

-È proprio un bel ragazzo, vero? Inoltre mi sembra molto gentile…-

Sì, sì, come no…

-Non so che dirvi, madre, ancora non lo conosco bene…-

Satsuki improvvisamente pose questa domanda:

-Scusatemi madre, ma se Strawberry non vuole che voi decidiate con chi si debba sposare, perché è obbligata a sottostare alle sue decisioni?-

Grande Satsuki!

Io e la mia sorellina eravamo molto complici, lei capiva subito quando qualcosa non mi andava bene e viceversa, inoltre se io avessi detto quelle cose mi avrebbero già linciato, mentre da lei lo accettavano già più di buon grado, dato che non era l’erede del regno e che era una ragazzina, infatti aveva 13 anni (La mia età! NdAya Ma che ce ne frega…? NdTutti)…

-Satsuki, tua sorella sa già che ha bisogno di una persona importante da sposare, perché la aiuti a prendere le decisioni migliori per il regno quando non saremo più io e tuo padre a governare…-

-Ma lei non lo ama!-

-L’amore non rientra nei suoi diritti. Ora chiudiamo il discorso.-

Che parole orribili aveva pronunciato…

“L’amore non rientra nei suoi diritti”… che schifo di genitori. Idioti, approfittatori e nient’altro. Secondo me, hanno fatto dei figli giusto per la discendenza… per quello e nient’altro. Sono come delle macchine, fredde, senza sentimenti, senza amore persino con le loro figlie…

Satsuki fece una faccia triste. Per una ragazzina è dura vivere quella vita, e lo so bene…

Appena finimmo la cena, io e mia sorella andammo nelle nostre rispettive camere.

 

L’indomani mi svegliai per andare a scuola.

Ero stata fortunata di non avere un insegnante privato, almeno potevo avere un po’ di vita sociale all’infuori dei banchetti reali…

Il mio autista privato mi portò proprio fuori la scuola.

Appena arrivai, vidi la mia amica Yui.

-Ciao!- mi disse

-Ciao…-

-Che ti è successo?-

-Lascia stare… senti, a proposito, ti va di diventare principessa al posto mio?- dissi ironicamente

-Certo! Non me lo faccio chiedere due volte!-

-Io te lo sconsiglio… anzi, non lo augurerei neanche al mio peggior nemico…-

-Accidenti, ti dev’essere successa proprio una cosa grave… ti hanno proibito di vestirti come volevi? Non ti hanno fatto uscire la sera?-

-Magari fosse solo questo, magari…-

In quel momento suonò la campanella.

-Dobbiamo andare in classe…-

-Già!-

le lezioni passarono abbastanza velocemente.

Forse perché non avevo ascoltato una parola, ripensando a quel cretino di fidanzato che mi avevano affibbiato…

-Senti Strawberry, ti va di andare a bere qualcosa con degli amici? Così ti presento qualcuno…-

-Mi piacerebbe molto, ma l’auto del mio autista arriverà fra due minuti esatti…-

-Non ti puoi trovare una scusa?-

-No, no… anzi, ora che ci penso… un modo c’è… eh eh…-

Mi spostai un po’, presi il mio cellulare e chiamai a casa…

-Pronto? Ah, è lei, signor maggiordomo… ho chiamato per dire al mio autista di non venirmi a prendere, dato che verrà Shirogane… ah, e dica anche a mia madre che è probabile che ci fermeremo a prendere qualcosa, quindi ritarderò un po’… grazie… arrivederci-

Evviva, allora quel biondino mi serve a qualcosa…

-Bene, posso venire!-

-Ma come hai fatto a convincerli…?-

-Segreto!-

Io e Yui mettemmo tutta la nostra roba negli zaini, uscimmo dall’aula e indossammo le giacche.

-Guarda, ieri ho conosciuto dei ragazzi della scuola maschile qui accanto, sapessi quanto sono carini… sarebbe bello se tu ne conoscessi qualcuno…-

Ero così contenta… finalmente, dopo tanto tempo, potevo avere un’uscita normale, di quelle che i ragazzi della mia età avevano quasi tutti i giorni…

Stavamo camminando quando un’auto si fermò proprio davanti a noi. Aveva i vetri oscurati, quindi non si capiva chi fosse, ma quando tirò giù il finestrino vidi che era…

-Shirogane?!?! Che ci fai qui?!?-

-Se qui c’è una persona che si deve arrabbiare, quello sono io, ragazzina…-

-Brutto scemo di un biondino, che diavolo ci fai qui?-

-Un minuto fa mi ha chiamato tua madre, chiedendomi se ti ero già venuta a prendere e a che ora saremmo tornati… quindi sono stato praticamente obbligato a venirti a prendere, ho dovuto pure guidare io per “essere galante” come mi hanno suggerito i miei, e ti ho pure creato l’alibi, quindi mi devi un favore!-

-Ehi, Strawberry, chi è questo ragazzo?-

-Solo un gran cretino…-

-Ehi ragazzina, modera i termini! Ricordati che sei in debito con me!-

-Scusala, ma è una gran cretina, ha un ragazzo così carino intorno e lo tratta anche male!-

-Ecco, era per questo qua che volevo farti prendere il mio posto come principessa!-

-Che cosa significherebbe quello che hai appena detto? Che state insieme?-

-Purtroppo sì…- le rispose Shirogane precedendomi

-Cioè vuol dire che…-

Annuimmo con la testa.

-Ahahahahahah!! Scusate… scusate se rido, ma è troppo forte! Esistono… ahahahah!! Esistono ancora le nozze combinate? Ahahah!! E io che pensavo che si fossero estinte un secolo fa…-

-Purtroppo ti sbagliavi… comunque, Shirogane, non è che magari toglieresti il disturbo? Mi aspetta un appuntamento con degli amici…-

-Fosse per me lo avrei già fatto… ma purtroppo sono obbligato dai tuoi e dai miei genitori…-

-Scusa, Strawberry, però lui è il tuo fidanzato, quindi non pensi sia meglio provare a conoscerlo meglio?- disse Yui

-È quello che gli ho chiesto ieri, ma lui non…-

-Bene, oggi ho cambiato idea! Vengo con voi!-

Brutto antipatico! Crede che non abbia capito che lo fa apposta per farmi arrabbiare?!

-Beh, ragazzi, ci sono degli amici che ci aspettano all’istituto maschile, andiamo?-

-…ok…-

Maledetto Shirogane! Era riuscito a rovinarmi una giornata perfetta…

Ma sì, meglio non pensarci…

 

-Allora, loro sono Akira Abe, Satoshi Nomura e Mark Aoyama, lei è Strawberry e lui si chiama…-

-…Ryan, piacere di conoscervi-

-Piacere nostro!- risposero i tre ragazzi all’unisono.

Erano davvero molto carini, certo, mai come quell’antipatico di Shirogane, però…

Quello che si chiamava Satoshi era castano e aveva gli occhi verdi. Akira invece aveva i capelli biondi ramati e gli occhi castani.

Quello che mi aveva colpito di più però era Mark Aoyama; aveva la carnagione piuttosto scura, era moro, i suoi ochi erano castani, e soprattutto aveva un sorriso dolcissimo…

-Ma com’è che mi sembra di avervi già visto da qualche parte?- ci chiese Satoshi

-Ce lo dicono spesso… almeno, a me sì, a lui non so…-

-E qual è il motivo?- ribatté Akira

-Segreto! Non voglio che lo sappiate…-

-Ok, va bene, non importa ^^- mi disse Mark, rassicurandomi un po’

-G…grazie…- gli dissi, arrossendo leggermente.

 

Andammo ad un bar, dove prendemmo da bere.

Parlavamo del più e del meno; io discutevo soprattutto con il ragazzo moro, gli altri parlavano fra di loro, eccetto Shirogane, che taceva da quando eravamo arrivati… ci guardava. Osservava attentamente me e Mark.

Mentre io e quest’ultimo parlavamo, io appoggiai le mani sul tavolino e il ragazzo moro mise le sue sopra le mie. A quel contatto diventai rossa, ma ne ero contenta…

Improvvisamente, però, Shirogane ruppe questa “atmosfera”.

-Ehi tu, non ti prendere troppa confidenza con la mia donna!- urlò il biondo al moro.

-Ma che diavolo dici, Shirogane?!- dissi io

-Ah, voi due state insieme? Scusa, non…-

-No, non devi ascoltarlo, Mark! Lui è solo un cretino e basta!-

-Però noi stiamo insieme, o sbaglio?-

-Sì, ma… no, cioè, no!

-Strawberry…-

-No, Mark, non devi ascoltarlo! Io lo odio! Odio quest’individuo! Non lo sopporto!-

-Ma tu stai con me, cara mia… inoltre, ieri mi stavi per baciare…-

-Non è vero! Non è assolutamente vero! ///////-

-Invece è vero, anzi, verissimo!-

-Guarda che quello eri tu! tu mi volevi baciare!-

-Mi sa che ti sbagli, cara…-

-Invece no! eri tu, tu mi hai tolto i capelli bagnati dalle labbra!-

-U-uh!- gridarono Satoshi, Yui e Akira in segno di interessamento alla “storia”.

Solo allora capii.

Solo allora mi resi conto delle stupidate che avevo detto e del fatto che Shirogane mi aveva provocato apposta per farmi fare brutta figura davanti a Mark… brutto antipatico! Gli feci un’occhiata storta, lui rideva sotto i baffi compiaciuto…

-Mark, ti prego, non credere a ‘sto cretino!-

-Sì, ma tu stessa hai ammesso che siete fidanzati…-

-Sì, ma… senti, è una cosa difficile da spiegare, ma ti prego, fidati… fidati di me…-

-…va bene… continuiamo a frequentarci… ti perdono-

-Oh, grazie, grazie mille Mark!-

Questa volta fui io a fare un sorrisetto di superiorità al biondo.

L’avevo spuntata, avevo vinto io…!

 

-Ragazzi, ora devo proprio andare… ci vediamo!-

Quando mi stavo per alzare, però, Mark mi diede un bigliettino con il suo numero di cellulare. Gli sorrisi.

Io e Shirogane ci allontanammo dal gruppetto.

-Shirogane, perché mi stai seguendo?-

-Mi sembra logico, ti devo accompagnare, no?-

-E perché dovrei venire con te? Ci sono tante alternative; l’autobus, il taxi, il mio autista…-

-Per quanto me ne frega potresti pure fare l’autostop, ma purtroppo i miei e i tuoi mi obbligano…-

-Uffa, come sei ligio ad ogni ordine! Prova a disobbedire ogni tanto, proverai nuove emozioni…-

-Senti, ragazzina, sali in macchina senza fiatare!-

-Ti ho detto di non chiamarmi in quel modo!-

-Tu sei in debito con me, quindi ti chiamo come voglio!-

-Ah, credevo, che dopo la figura che mi hai fatto fare fossimo pari…-

-Ti sbagliavi!-

Ah, a proposito di questo, ti ringrazio infinitamente per avermi fatto fare quella pessima figura prima! Credevo che Mark non mi avesse più cercata dopo quello che hai detto!-

-Ma è vero che mi stavi per baciare, però…-

-////////// Non è vero! Come ho già detto, quello eri tu!-

-Sì, sì, come no… ora sali in auto, va…-

Mio malgrado salii. In fondo aveva ragione, chissà che casino avrebbero fatto se non fossi tornata a casa con lui…

Dopo un po’ arrivammo a casa.

Mia madre ci stava aspettando sul portone.

-Oh, ciao Ryan! Ho saputo che sei uscito con Strawberry, ne sono contenta!-

-Grazie, sua altezza… ora però devo…-

-No, Ryan, aspetta, resta un po’ a casa nostra!-

Ah, quanto mi sarebbe piaciuto imprecare contro quella cretina di mia madre! Ora che finalmente me l’ero tolto di torno, doveva proprio dirgli di restare?!

-Strawberry, cara, mostra al tuo fidanzato le stanze al piano superiore…-

-Sì, madre…-

Ma che rottura! Inoltre quel “tuo fidanzato” mi aveva proprio fatto innervosire…

Salimmo le scale.

-Allora dove andiamo?-

-Ti mostro la mia stanza… oh, ciao Satsuki!-

-Chi è questa ragazza?-

-Vi presento… Satsu-chan, lui è Ryan Shirogane, Shirogane, lei è mia sorella Satsuki…-

-Lui è…- disse mia sorella in tono interrogativo

-Purtroppo sì…-

-Beh, non mi sembra una tragedia, è un ragazzo così carino…-

-Ma come mi sei simpatica, Satsuki! Quanti anni hai?-

-Tredici!-

-Sembri molto più grande, sai? Che ne dici di fare scambio con tua sorella e di sposarti con me-

-Molto volentieri…!-

Mia sorella e Shirogane risero.

Non avevo mai visto quel ragazzo ridere, aveva una risata cristallina, spontanea e travolgente… com’era carino…

-Strawberry, perché sei diventata tutta rossa?-

-Chi, io? Beh, sai, fa caldo… ///////////-

-Secondo me si è arrabbiata perché ha paura che la tradisca con te… anche se lei mi ha già messo le corna…-

-Ma come, Strawberry…?-

-Umpf! Tanto a lui non gliene frega niente di me, e tantomeno a me importa di lui. La nostra unione è stata decisa di nostri genitori, quindi perché farsi tutti ‘sti problemi? Io frequento chi voglio e tu vai con chi vuoi, no?-

rimanemmo tutti e tre in silenzio per un po’.

Vidi che Shirogane fece un’espressione un po’ triste, ma forse era solo la mia impressione…

-Beh, ragazzina, non dovevi farmi  vedere la tua camera…?-

-…ah, sì, andiamo… Satsu-chan, ci vediamo dopo…-

Io e Shirogane entrammo nella mia stanza. Era davvero enorme, ed era quasi una piccola casa a sé… c’era di tutto; divani, tavoli, letti…

-…bella camera…-

-…grazie…-

Ci sedemmo su un letto. Eravamo a venti, trenta centimetri di distanza…

Piano piano lui si avvicinò a me. mi avvicinò ancora di più a lui mettendomi un braccio sulle spalle.

Ma cosa stava facendo quel ragazzo…? Mi metteva tremendamente in imbarazzo, il cuore mi batteva forte…

Appoggiò la sua testa sulla mia.

Poi mi diede un bacio sui capelli.

-…tu… tu mi avevi detto… che i miei capelli non ti piacevano… ///////-

Che cretina che sono stata! Avevo detto una cosa stupidissima e fuori luogo, sicuramente ora mi avrebbe preso in giro… e invece…

-Credo… credo di aver cambiato idea…-

gli misi il mio braccio sulla sua schiena… ero tesa e imbarazzatissima…

rimanemmo così per alcuni minuti. Dopo Shirogane si spostò leggermente, probabilmente per farmi capire di staccarmi, infatti io mi scostai.

-Io… devo andare… ciao…-

-…ciao…-

 

Ma che diavolo era successo? Quell’antipatico mi aveva trattata così dolcemente…

Sentivo ancora il suo tocco sulla pelle…

-Allora, com’è andata?-

La mia sorellina era entrata improvvisamente in camera mia.

-Satsu-chan! Te l’ha mai detto nessuno di bussare prima di entrare nelle stanze altrui? Comunque a cosa ti riferisci?-

-Lo sai benissimo… cosa hai fatto con Ryan?-

-CHE COSA?! Niente, è logico che non abbiamo fatto niente!-

-Sì, sì… ah, chissà cosa avete combinato su quel letto matrimoniale…-

-Ma che diavolo ti viene in mente, Satsuki?! //////////-

-Dai, confessa!-

-L’unica cosa è stato un bacio…-

-Uao! Con la lingua?-

-Fammi finire! Un bacio sui capelli, e basta…-

-Secondo me, è cotto!-

-Ma va, mi prende sempre in giro… forse sarà stata l’ “atmosfera romantica” ad averglielo fatto fare…-

-Mah… poi non dirmi che non ti avevo avvertita…-

-Sì, sì, tanto non succederà più nulla del genere… senti, Satsu-chan, io sono stanchissima, quindi vado a dormire… ciao…-

-Ciao sorellina, e ricorda che Ryan è innamorato di te…! ^.-  -

Sì, sì, come no…

Satsuki se ne andò.

Io mi buttai su un letto e mi addormentai.

 

To Be Continued…

  
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