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Autore: Danya    02/10/2010    7 recensioni
*Capitolo 15 aggiustato! Chiedo scusa per il disagio! Starò più attenta!*
Terra.
Un giovane dalla lunga coda castana beveva una tazza di caffé davanti ad uno schermo di un computer, analizzando dati.
Quasi si affogò, decifrando il messaggio.
Keiichiro Akasaka si pulì la bocca e strabuzzò gli occhi.
“Che cosa vorranno, adesso?"***
Bene bene...una nuova ff! Dico subito che ci saranno tutti i personaggi e che tutto ha inizio qualche mese dopo la battaglia finale (al solito)... spero di avervi incuriositi e vi dico soltato questo: niente è come sembra xD
Genere: Avventura, Guerra, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Chiedo scusa per il problema visualizzato prima!

Eccomi ancora qui con un altro capitolo di questa storia… con lo scorso capitolo arriviamo a un punto di svolta e qui troveremo tanti spunti per fantastica sulla sua continuazione. Però mi sono resa conto che ho impostato molto su Retasu e non voglio cadere nel tranello di farla diventare una ff solo su di lei quindi cercherò di darmi una regolata xD però purtroppo chi è stata rapita per ora è lei xD ma bando agli indugi… voglio ringraziare chi ha commentato il precedente capitolo:

Marty 28: Cara, Pai mi dice di dirti che a sua sorella taglia pure le gambe se non si comporta bene xD però il povero Druza xD cioè mi sembra male maltrattarlo così tanto xD insomma… ancora non ha fatto niente

Siretta: dice Kisshu che ha un po’ di timore a parlare con te xD ma dai… anche Minto è carina, anzi, secondo me molto più di Ichigo (non mi uccidere!) però è stato un bel colpo di scena, eh? Devi vedere più avanti =P

MadamaKokoro: io sapevo che avresti avuto questa reazione xD lo sapevo! Eddai, lo sai come l a penso io xD e Retasu non è un “ravanello” xD hai sempre questi nomignoli xD ma ti prego, non uccidermi xD perdonamiiiiii xD

Mew_cherry: ma Minto non ci ha provato con Kisshu, ma il contrario xD più o meno, poi!

_ire_: altro che amore… qui tra poco si scatenano risse assurde xD eccetto Retasu, nessuno, nessuno, è pacifico quindi… prevedo spargimenti di sangue a breve xD

Ok, dopo veloci ringraziamenti, ecco a voi il capitolo! ^^  a presto, si spera, visto che con la nuova settimana si inizia a sgobbare all’università xD

 

Capitolo 15

“Controllo”

Retasu aprì lentamente gli occhi. Sentiva un gran male su tutto il corpo. Sentì qualcuno piangere vicino a lei. Mise a fuoco e vide Samia stesa lì accanto, raggomitolata su se stessa.

-Ma cosa …?- cercò di fare mente locale, ma non ricordava niente. Si guardò intorno e vide che era in una stanza buia, fredda con delle sbarre davanti a lei “Sono in una prigione …” costatò. Non riuscì a vedere oltre per il buio.

-Piccola, vieni qua…- abbracciò Samia, cercando di tranquillizzarla.

-Dove siamo?

-Non  lo so, piccola, ma vedrai, verranno a prenderci- la rassicurò e in cuor suo, lo sperava.

-Voglio Pai- mormorò la bambina, trattenendo i singhiozzi.

“Non sai quanto anche io desideri la sua presenza, adesso” .

Tastò la tasca de i suoi vestiti. La spilla Mew era lì .. non l’avevano perquisita bene, dopotutto.

“La userò a tempo debito” pensò alla promessa fatta ad Arwel e strinse la bambina al petto “Devo difenderla”.

**

Pai prese per il colletto Enialis, sbattendolo contro il muro della sua abitazione -Dove le ha portate?- ringhiò.

-Non so di cosa tu stia parlando- annaspò l’alieno.

Karl prese Pai, cercandolo di non fargli strozzare il giovane alieno ma subito dopo, Bor afferrò l’ex-amico dalle braccia, immobilizzandogliele dietro la schiena -Parla, o te le spezzo-

-Dove hanno portato la nostra amica?!- chiese Ichigo, furiosa, guardando quell’alieno con odio.

-E’ inutile, non so dove sia- disse quello, sospirando di dolore -Ma se arriverà a domani mattina è un miracolo-

Kisshu strinse i pugni, trattenendosi -Hanno preso Samia oltre la terrestre! È solo una bambina!- disse.

-E il sovrano è stato avvertito da nostro padre- disse Lay -Dove le ha portate?-

-Non lo so … - ripeté, scuotendo la testa con forza

-Mi hai detto di tornare a casa! Lo sapevi!- disse Pai, urlando

-Ho visto delle guardie uscire dalla sua stanza e poi dirigersi verso casa tua … non sapevo altro!

Pai fece per colpirlo, ma il braccio ricadde inerme sul fianco -Quella ragazza … - scosse la testa e Lay osservò il fratello -Hanno pure preso mia sorella. Dove può averle portate?-

Enialis cercò di sciogliersi dalla presa di Bor, ma inutilmente.

Zakuro si avvicinò all’alieno e gli afferrò la lunga coda, avvicinando pericolosamente il suo volto a quello diafano dell’alino -Lo sai sicuramente. Pensaci- lo guardò e sentì lo spirito del lupo risvegliarsi in lei -O non mi tratterò dallo sbranarti.

Enialis tremò un attimo. Dentro sentiva una strana inquietudine. Quelle Mew Mew … la ragazza emanava un carisma tutto particolare, come se fosse una bestia con un collare al collo. E qualche cosa gli diceva che non era un bluff, il suo.

-Forse …- iniziò, debole -Ho sentito dire fuori dalla nostra città ci sono delle antiche gallerie…

Bor e Zakuro si guardarono.

-Forse dovremmo unire i tuoi muscoli al mio charme- fece la viola, usando un tono molto strano. Bor annuì, mollando la presa su Enialis. Quella Zakuro iniziava a piacergli. “Altro che charme”.

**

-Ora dirai tutta la verità- disse un uomo incappucciato, estraendo una frusta luminosa che faceva un rumore simile a piccole scosse.

Retasu strinse la bambina -Cosa vuoi da noi?-

-Da voi?- rise, guardando la bambina -Da te … la bambina è stato un errore- con un cenno, due uomini strapparono la bambina dalle braccia protettrici di Retasu, che non poté far niente.

Un alieno la colpì sulla testa, facendole cadere gli occhiali. Cadde in avanti, sbattendo con la faccia sul pavimento duro e ruvido, come se fosse roccia non lavorata. Sentì le urla di Samia

-Retaaasuuu!-.

-Dimmi adesso come si usa l’Aqua Mewchiese l’incappucciato

-Come?- forse non aveva sentito bene…

-Hai capito bene

Retasu cercò di mettere a fuoco, ma il buio la ostacolava e poi la botta l’aveva confusa un attimo.

-Non … solo noi Mew Mew possiamo utilizzarla. Neanche Deep Blu è riuscito a-

-MENTI!- alzò la frustra e la colpì violentemente al petto, squarciando la maglia.

Le sue urla di dolore si mischiarono con quelle di paura di Samia.

Si tastò la ferita e sentì qualche cosa di appiccicoso e caldo. “Sto sanguinando”.

-Mettetela lì e fatela stare ferma- sentì dire.

Venne presa e messa in piedi e le braccia vennero legate a delle catene alte e le gambe sorrette da altre catene. Era sospesa nel vuoto. Non vedeva niente, era confusa e la ferita pulsava e bruciava. Non si ricordava di aver mai provato così tanto dolore.

L’uomo le si avvicinò e schioccò la frusta.

-Lasciate stare la bambina!- implorò. Non voleva che assistesse a quella tortura, ma venne ignorata -Samia, chiudi gli occhi!- disse alla bambina e quella ubbidì meccanicamente -Vi prego, sta male! Lasciatela andare!

-Silenzio, verme- un altro colpo di frusta, sulle gambe -Ti conviene parlare, così la tua morte sarà veloce e meno dolorosa-

Retasu gemette -Anche se lo sapessi, non ti direi niente- disse, cercando di trovare del coraggio, anche se era difficile, perché le ferite pulsavano, dolevano, bruciavano “Se solo potessi prendere la mia spilla …”.

I colpi tornarono a torturare il suo fragile colpo ed ogni urlo era uno squarcio nel cuore di Samia, che piangeva e tentava di tapparsi le orecchie allungate.

-Fatela tacere!- ordinò l’uomo incappucciato che ansimava. Quella terrestre era più tosta del previsto ma lui lo era molto di più.

Un alieno in nero prese la bambina, la imbavagliò e la buttò in un angolo in malo modo -Lasciatela stare!- gemette Retasu, mentre sanguinava “Non resisterò a lungo” pensò amaramente.

Chissà perché, le venne da pensare a Pai … -Lasciate andare la bambina, ve ne prego! Non centra niente in questa storia, è un’innocente!-

Uno degli alieni dal volto celato la guardò con sfida -Cosa dici?- prese la piccola dai capelli -Quasi quasi penso che mi divertirò a torturare questa bimba-

Retasu rabbrividì e sentì una grande forza dentro di lei -LASCIALA STAREEE!-. Improvvisamente non era più se stessa. Sentiva un’energia che la travolgeva come un’onda in piena. Si sentì urlare e mentre spezzava quelle catene il braccialetto si illuminava pericolosamente.

**

-Da questa parte!- urlò Karl, correndo e aprendo la strada al gruppo

-Shirogane, devi stare qua e indicare la strada alle guardie di Arwel!- disse Kisshu, fermando Ryou

-Non esiste, io …

-Cosa credi di poter fare? Resta qua.

Ryou non poté ribattere, impotente.

“Spero che arrivino in tempo per salvarle”.

**

-Pai, non hai uno di quegli aggeggi per orientarti?- chiese Kisshu, correndo accanto al fratello

-No! Non sapendo non ho potuto portare niente- odiava quella situazione. Sentiva i polmoni bruciare per lo sforzo e poi l’aria lì sotto era così rarefatta anche per loro.

-Sento l’odore di Retasu!- disse Purin -Girate a destra, adesso-

Non avendo altre indicazioni, seguirono quelle della ragazzina bionda. “Ma non era una scimmia?” pensò Kisshu, imboccando una galleria indicatagli.

Improvvisamente sentirono delle urla sempre più vicine e un pianto proprio davanti a loro.

Si acquattarono su una parete, guardando la scena che fece rabbrividire tutti i presenti.

Nella stanza vi erano una decina di alieni e uno incappucciato era armato di due fruste di energia e stava urlando qualcosa verso la ragazza dai capelli verdi. Era ferita, sanguinante in più parti del corpo.

Ma era in piedi, con le braccia aperte i capelli sciolti e disordinati e Samia dietro di lei, impaurita.

-Ti ho detto di non toccarla!- ruggì la ragazza. Stava per perdere il controllo e videro che i capelli iniziavano a fluttuare e intorno a lei si stava creando uno strato di luce delicata.

-Non abbiamo tempo!- sussurrò Bor -Attacchiamo ora.

Kisshu guardò le Mew Mew -Voi state nascoste.

-No!- Minto guardò Retasu -Dobbiamo aiutarla-. Sentiva lo stomaco sussultare nel vedere la sua amica in quelle condizioni.

-Come sperate di fare?- chiese Lay.

Ognuna estrasse la spilla Mew -Ci trasformeremo- asserì Minto -Abbiamo promesso di non farlo ma questo è assurdo-

-Avanti ragazze!- disse Purin, stringendo la spilla.

-Nooo!- il tipo incappucciato lanciò una frustra contro Retasu e Samia, la ma ragazza usò il suo corpo come scudo per la piccola, che urlò di terrore.

Fu l’ultima goccia -Mew mew Ichigo- sapeva che avevano promesso, ma la salvaguardia della loro compagna veniva prima di tutto -… METAMORPHO…!-

-No!- Kisshu le bloccò i polsi -Avete promesso! Se arrivassero le guardie ed Arwel cosa direte? Siamo noi a dovervi difendere! E contro quelli bastiamo noi- cercò di convincerle

-Forza!- disse Lay, scattando in avanti con velocità

Pai, Kisshu, Taruto, Lay, Bor e Karl scattarono in avanti senza dar tempo loro di reagire

Bor afferrò il primo alieno utile e lo scaraventò a terra con un calcio sulla schiena.

L’incappucciato vedendo quelle nuove presenze prese Retasu dai capelli, provando a trascinarla via.

Pai lo vide e scattò al suo inseguimento.

-FERMO!- maledisse i contenitori dei poteri. Senza di essi era poco utile.

Ma la Dea Bendata non l’aveva abbandonato del tutto perché, messo in difficoltà dalla ragazza che stava usando ogni parte del corpo per fermarlo, cadde rovinosamente a terra.

Pai gli fu addosso, scoprendogli il cappuccio. Non l’aveva mai visto prima di allora.

Aveva un viso squadrato e solcato da una cicatrice che lo passava dall’occhio destro ad angolo della bocca sinistro. Più pallido di lui, capelli argentei e occhi nerissimi -Chi sei?-

-Il tuo peggior incubo!- si tolse Pai di dosso e fuggì via. Sapeva che contro l’Ikisatashi maggiore aveva poche possibilità e di certo non si sarebbe arrischiato in quelle gallerie, che solo lui conosceva. Correndo con una velocità impressionante, scomparve.

Pai imprecò ma non si diede all’inseguimento e raggiunse Retasu, inerme.

La guardò attentamente. Era ricoperta di ferite che avevano lacerato stoffa e pelle, sanguinava copiosamente e gemeva al suo tocco. La ragazza aprì stancamente gli occhi -Sei arrivato … Samia … Samia ti  stava chiamando … non ho potuto difenderla … io …- delirava. Sembrava aver perso l’aggressività di prima.

Pai cercò di tranquillizzarla -Shh … so che hai fatto il possibile- l’osservò bene. Il braccialetto si illuminava ad intermittenza. Stava riprendendo il controllo dei suoi poteri.

Se la caricò in braccio e tornò indietro. Come aveva previsto, i suoi compagni avevano messo K.O. i nemici e notò con sorpresa che erano intervenute anche le ragazze, usando ogni tipo di oggetto a disposizione, come Ichigo che aveva in mano una spranga di metallo e stava continuando a colpire un nemico che tentava di rialzarsi debolmente.

-Retasu!- Samia, nelle braccia di Lay, corse verso la mew verde, svenuta -Retasu!- la chiamò ancora, piangendo.

-Sta calma, starà bene …- disse Pai. Samia non aveva neanche un graffio ed escluso il viso gonfio dalle lacrime, stava benissimo. Di questo non potevano che ringraziare la mew focena.

Eynis si avvicinò alla verde e la esaminò -Dobbiamo metterla in una vasca di rigenerazione …- esclamò, prendendole il polso -E’ debole e ha perso del sangue-

-Onee-chan!- Purin non riuscì a trattenere le lacrime -Perché? Siamo qui per aiutarvi … perché fanno questo?- chiese la bambina, disperata.

In quel momento arrivarono Arwel e Ryou con una decina di guardie armate fino ai denti. Vedendo la verde inerme tra le braccia di Pai, temettero il peggio, ma il vederla gemere un attimo li tranquillizzò, più o meno.

Ryou voleva prenderla in braccio, ma la stretta di Pai era salda e quando provò ad accennare ad allungare le braccia, il viola ebbe l’impulso involontario di stringerla di più al petto.

Si guardarono un attimo, confusi ambedue.

-Andiamo!- Arwel non perse tempo e ordinò alle guardie di setacciare tutta la zona e di catturare ogni alieno lì dentro.

**

Retasu fu immersa nella vasca di Rigenerazione nel laboratorio di Eynis. Era immobile sembrava quasi morta, se non fosse stato per qualche lieve respiro.

Accanto a lei c’erano tutte le ragazze, che aspettavano il suo risveglio.

-Perché non si è trasformata?- chiese Taruto.

Lay cullava Samia, cercando di tranquillizzarla, in attesa di Ierol e Saku -Ha promesso-. Aveva ben capito i sentimenti della ragazza. E forse aveva capito perché Pai ne era così attratto.

-Ed ha mantenuto il controllo sui suoi poteri fino all’ultimo- fece notare Kisshu, meravigliato

-Quella ragazza si è fatta ridurre così per proteggere la bambina- Arwel guardò il volto di Retasu -Mew Mew, vi informo che la promessa e cambiata. In caso di attacco dovrete trasformati. Non credevo si arrivasse a questo punto-

Zakuro si avvicinò ad una finestra –Arwel- iniziò, con voce ferma -Un altro attacco del genere alle nostre persone e ti giuro che non basterà il tuo esercito a fermarmi. Distruggerò tutti quelli che incrocio sul mio cammino- Zakuro si guardò il braccialetto -Questo arnese sta trattenendo la parte più violenta di me, non solo i miei poteri. Sento di poter sbranare chiunque- mormorò e nessuno capì bene le parole pronunciate, eccetto Bor e Minto, vicino a lei.

-Cosa ne sarà di Enialis e degli altri uomini?- chiese Ichigo, sedendosi vicino ala vasca di rigenerazione.

Arwel ci pensò -Quelli che avete catturato nelle gallerie saranno incarcerati e per loro si farà un vero e proprio processo, per Enialis, non abbiamo nulla di concreto ma lo terremo sott’occhio-

Passarono i minuti e Retasu cominciò a gemere dentro il liquido di rigenerazione e dalla maschera uscivano delle bolle, come se volesse parlare.

-Si sta riprendendo- constatò Eynis -Capacità di rigenerazione ottime- sorrise. Quelle ragazze potevano essere una interessante fonte di studio.

Pian piano Retasu aprì gli occhi e si trovò a fissare gli occhi color cioccolato di Ichigo, sorridente.

Il liquido venne riassorbito dalla vasca e si mise a sedere stancamente -Buon giorno, principessa- fece Ryou, andandole ad accarezzare la testa e a strofinarle il volto con dolcezza.

Retasu era confusa ma sorrise e vedendo Samia riposare nelle braccia di Lay sospirò, come se si fosse tolta un peso.

Per un attimo incrociò lo sguardo di Pai, accanto alle sorelle. Arrossì e cambiò direzione.

Lay strinse Samia al petto e in cuor suo sorrise “Sta bene”.

Osservò con la coda dell’occhio il gemello che sembrava essersi rilassato di colpo e vederlo così sereno mentre cercava lo sguardo blu di Retasu, la tranquillizzò.

   
 
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