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Autore: _PetrolioNero_    02/10/2010    6 recensioni
Ciao a tutti, questa è la mia prima ff che scrivo. Spero che vi piaccia. In questa one-shot ho scritto lo stato d'animo di George e Yukari dopo essersi divisi. Bene, spero che vi fermerete a leggerla e mi raccomando lasciate dei commenti, ne sarei lusingata.
Un bacio e un abbraccio da Lady Elaisa
Genere: Drammatico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Quella notte senza te

 

Piangevo, non sapevo cos’altro fare.

 La notte era buia e io rimanevo fuori alla porta, piangendo.

Era andato via, si era portato via ogni cosa che mi appartenesse.

Il mio amore per lui, il mio corpo …

Sentii la porta sbattere, mia madre mi trascinava con un braccio in casa.

Mi consolava, mi abbracciava, ma l’unica cosa che sapevo fare era piangere.

Non riuscivo a fare altro.

Con le ultime forze che mi ritrovai, corsi in camera e mi buttai sul letto.

Ero stremata, non avevo bisogno del conforto di mia madre.

Volevo solo morire in pace, da sola.

Perché era così che mi sentivo, sola.

Mia madre non voleva lasciarmi in pace, ma io non l’ ascoltavo, volevo solo piangere, sfogarmi.

Lui quell’uomo che fino a qualche tempo fa mi apparteneva, se ne era andato lasciandomi da sola.

- George –

Quel nome viaggiò nell’aria, senza una meta.

Mi si spezzò il cuore a risentire quel nome.

Non avrei dovuto, non dovevo ricordare.

Però mi mancava, anche troppo.

L’unica cosa che volevo fare era abbandonarmi ai sogni.

Sognarlo per l’ultima volta.

Così chiusi gli occhi, me lo rividi davanti con le lacrime che continuavano ad uscire.

- George -

Piansi, quella era l’ultima volta che lo avrei pensato.

Però avrei voluto che non finisse mai.

Ridevo, piangevo, arrossivo …

Quelli erano solo alcuni sentimenti che provai quella notte.

Così mi abbandonai ai ricordi e mi addormentai in lacrime, con il sorriso sulle labbra.

***

Me ne stavo andando, c’era traffico, appoggiai la fronte sul volante e lì scoppiai in lacrime.

Non era da me piangere, io ero un uomo e come tale dovevo rimanere.

Però qualcosa mi faceva piangere, non riuscivo a smettere.

Era un sentimento troppo forte da controllare.

Un clacson mi risvegliò.

La fila continuava a camminare.

Non sapevo più che fare.

Ripartii.

Mi fermai di nuovo, ancora traffico.

Guardai la luna spendere sopra di me.

Rividi il suo viso sorridente, intanto una lacrima scendeva lenta sul mio viso.

Ripensai a quella notte, quella notte dove lei divenne mia.

Quella notte capì che io amavo quella ragazza.

Forse lei non mi amava, ma io si.

Mi sentivo uno stupido, stavo abbandonando la donna che amavo.

Ero egoista, pensavo solo a me.

E ora mi ritrovavo in macchina a piangere come un bambino.

Però non ci potevo fare niente.

Ero fatto così, non potevo sprecare alcuna occasione.

Volevo diventare uno stilista.

Allora mi concisi una notte di ricordi.

Ero sulla nave, sentii che si muoveva, guardai la città che si allontanava e ripensai a lei.

Mi rimisi a piangere.

Mi sentivo stupido, la luna continuava a splendere su di me.

Mi ricordai quanto era bella con quel vestito che tutti avevano confezionato per la gara.

Era veramente bella.

Mentre la nave si muoveva, io piangevo.

Era un pianto vero, amaro e pieno di rancore.

Sapevo che anche se fossi tornato, lei sarebbe stata già anni luce lontana da me.

Anche se facevo il duro ero debole.

Forse anche più debole di lei.

Guardai per un’ultima volta la luna, poi mi accasciai per terra.

Piangevo, mi sembravo tanto sciocco.

Alla fine mi addormentai, con le lacrime che continuavano a scendere.

Forse l’avrei dimenticata, ma di sicuro non facilmente.

***

 

Era mattina.

Mi alzai, avevo gli occhi gonfi.

Era comprensibile, non avevo fatto altro che piangere.

Era mattina.

Dovevo chiudere George nel cassetto e andare avanti.

Mentre scrivevo il suo nome sulla carta, mi accorsi di aver ricominciato a piangere.

Aprì un cofanetto e ci riposi il biglietto dentro.

La chiavetta la nascosi.

Urlai.

Ricominciai a piangere più forte.

Intanto pensavo “Addio George”.

Così corsi in bagno, mi sciacquai la faccia più volte.

Mi vestii, e andai a fare colazione.

Cercando di essere il più normale possibile.

***

Con uno scossone forte mi svegliai.

Ero arrivato.

Mi guardai dietro.

Poi mi guardai avanti.

C’erano persone che si abbracciavano, che si baciavano.

Ripensai a lei.

Mi bloccai, non volevo ricominciare a piangere.

Misi un passo fuori dalla nave.

Addio”.

Avendola salutata per l’ultima volta, scesi dalla nave e non mi voltai più.

Sarei diventato uno stilista.

Forse un giorno l’avrei chiamata per farmi da modella.

Ma questo solo quando l’avrò dimenticata.

Volevo voltarmi, ma non lo feci.

Sorrisi e mi incamminai verso un taxi.

Cercando di prendere al meglio la mia nuova vita.

***

Avevo la porta davanti, era chiusa.

Mi feci forza e l’apri.

Un venticello fresco mi accarezzò la faccia.

Mi voltai a guardare la porta della mia camera, pensai al cofanetto, pensai a lui.

A George.

Mi girai a guardare il giardinetto di casa mia.

Misi un piede fuori dalla porta.

Non mi voltai e allora a passo spedito mi incamminai verso scuola.

Pensai che  forse un giorno avrei tolto il biglietto dal cofanetto, ma quel pensiero si sarebbe realizzato solo se io lo avessi dimenticato del tutto.

Mi misi a correre.

Volevo allontanarmi, correre via, volevo George, ma quel pensiero si cancellò subito dalla mia mente.

Io non sapevo cosa volevo. Avrei solo desiderato dimenticare George e andare avanti.

Però c’era una cosa che volevo con tutto il mio cuore, diventare modella.

Con il sorriso sulle labbra mi allontanai sempre di più da casa.

Sempre di più da George.

 

Note:

Un saluto a tutti quelli che si sono fermati a leggere questa one-shot. Spero che vi sia piaciuta.

Parla di quello che pensano George e Yukari dopo essersi lasciati.

Quando ho visto l’anima Paradise Kiss me ne sono innamorata. Era così bella che l’ho vista tre volte. E ora ho immaginato un’altra fine. Non so se è venuta bene, ma a me è piaciuta molto.

Buona lettura e se questa one-shot è di vostro gusto, non pensateci due volte a commentare.

Un bacio da Lady Elaisa.

  
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