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Autore: Falling_Thalia    02/10/2010    3 recensioni
Epilogo:
“ È improbabile che tutto questo succeda di nuovo vero? ”
- Non se lo desideri –
“ Io lo vorrei tanto ma, non so come fare”
- Basta che lo desideri con tutta te stessa –
“ E se non ci riuscissi? ”
- Semplice, non saresti più in grado di rifarlo –
“ In che senso? ”
- Liz il nostro è un accordo che non accetta fallimenti, se sbagli una sola volta sarai costretta a guardare la tua vita che prosegue senza di te! –
“ Ah. In questo caso non fallirò. ”
- Bene. Conto su di te. –
Genere: Avventura, Fantasy, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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HI HI!

Come ve la passate? Io male..ho un raffreddore assurdo...ç__ç

va bhe...qui di seguito c'è il primo capitolo di una storia che il mio malato subconscio a prodotto ...se vi piacerà posterò anche i capitoli successivi...altrimenti la metto come one-shot =) 

 

La sveglia sta suonando. Ho sonno. Non ho per niente voglia di uscire dal letto. Per favore qualcuno venga a spegnere questo affare fastidioso!

- Liz! Sei ancora a letto? Muoviti o farai tardi! –

Con immensa fatica mi alzo e spengo la radiosveglia. Guardo l’ora: le 7.30 del mattino... Quella donna non capirà mai che ci metto solo quindici minuti per arrivare a scuola. Mi vesto svogliatamente e scendo in cucina. La colazione è già in tavola e a parte il rumore della piastra per i pancake nulla interrompe il silenzio della casa. Ora che mio fratello si è trasferito c’è un’insolita calma la mattina. Con la testa tra le nuvole mi siedo e cominciò a mangiare mentre mia madre mi fisse con insistenza. Che ci sarà mai di così strano nella mia faccia?

- Liz, tesoro, quante ore hai dormito questa notte? – mi chiede preoccupata;

- Quattro o cinque ore, credo – dico pensandoci un po’.

- Hai fatto ancora quello strano sogno? – annuisco – Sono nervosa, ora mai sono tre settimane che vai avanti in questo modo; per quanto ancora reggerai? –

Alzo lo sguardo, è davvero in ansia per questa storia, più di quanto lo sia io. La guardo negli occhi e le sorrido, non c’è motivo per cui si debba angosciare così tanto. E poi, delle ore di sonno che perdo, due o tre le recupero durante le lezioni. Ma questo è meglio non dirglielo. Mangio quello che rimane della mia colazione e salgo in camera a finire di prepararmi. Mi pettino, metto le lenti a contatto e dopo aver preso la mia borsa esco di casa. La strada per arrivare al Liceo è abbastanza lunga e io sono stanca morta. Ho quasi diciotto anni ma mi sento una vecchietta. Mi metto nelle orecchie l’I-Pod e comincio a camminare.

“ Vorrei tanto poter cambiare vita… ” penso sospirando.

Immersa nella musica arrivo a scuola; mi aspetta un’altra giornata noiosa. Entro, percorro il corridoio affollato e raggiungo la mia aula. Prima lezione: Storia. Ho una “A”, poso dormire tranquillamente. Mi siedo al mio posto e nascondo la testa tra le braccia.

- Hai passato un’altra notte insonne Lizzy? –

- La smetterai mai di chiamarmi così? E comunque sì, ho fatto di nuovo quel sogno e non sono più riuscita a dormire. – dico senza nemmeno alzare la testa. Non importa quante volte lo fisso negli occhi, quello stupido di Chase non si accorgerà mai che mi piace.

- Non sarebbe ora di andare da un medico? –

Come se uno strizzacervelli potesse farci qualcosa!

- È solo una perdita di tempo e soldi –gli dico freddamente.

- Bhe ma qualcosa devi fare! Non puoi andare avanti così! –

- Ti prego non ti ci mettere anche tu! Sai benissimo che venderei l’anima per riavere le mie ore di sonno! –

- Ecco la scioccante rivelazione della dea del sonno!! –

Sorrido tra me e me per quella definizione.

- senti facciamo così! Tu oggi pomeriggio vieni a casa mia: ti presto il mio comodissimo letto per riposarti! –

Arrossisco fino alla radice dei capelli ma fortunatamente lui non si accorge di nulla.

- Ehm, veramente dovrei finire ancora la relazione di Biologia per domani… -

- No problem! Tu pensa a riposarti, ci penso io! – mi dice sfoggiando il suo sorriso migliore.

- Ok, se dici così non dovrebbero esserci problemi –

- Sono contento! –

 

Alla fine delle lezioni sono così nervosa che fatico a camminare. Lentamente vado davanti al cancello principale e lo aspetto. Pochi minuti dopo un’auto sportiva scura si ferma vicino a me. Ne scende un uomo alto e bruno che mi si avvicina. Si toglie gli occhiali e mi chiede:

- Ehi piccola Liz! Che fai qui fuori tutta sola? –

- Liam! – urlo buttandogli le braccia al collo – è un secolo che non ci vediamo! Che ci fai qui? –

- Mi sono preso una pausa dal lavoro e sono venuto a trovare la mia ragazza preferita! –

- Ah~ il grande scrittore indaffarato che si prende una pausa, incredibile! – dico sorridendo.

Intanto molti ragazzi e ragazze che escono dal cancello riconoscono Liam e gli chiedono un autografo.

- Allora come vanno le cose da quando le tue amiche si sono trasferite? –

- Non molto bene…sono stata come dire…Spodestata! Si esattamente, tutti quelli che mi erano amici perché ero popolare se ne sono andati. In pratica sono rimasta senza amici. –

- E che aspetti a tornare al top? –

- Bhe veramente io…. – mentre cerco di esporre la mia opinione sento la sua mano scivolare nella tasca posteriore dei miei jeans. Lo guardo spaesata, lui mi fa l’occhiolino e mi bacia come se fosse la cosa più naturale del mondo. Io non posso fare a meno di arrossire.

- ehi, non arrossire, non è mica la prima volta che lo facciamo! – dice sorridendo – E grazie a questo domani la tua popolarità sarà di nuovo alle stelle! –

Si stacca da me e mi apre la portiera;

- Dai Sali, ti riaccompagno a casa. –

- Veramente io… - cerco di protestare, devo andare a casa di Chase. Mi volto per vedere se è già uscito e lo vedo fermo davanti a me che mi fissa. Ha visto abbastanza da aver rivalutato l’offerta. Imbarazzata a morte da quella situazione abbasso la testa ed entro in macchina. Durante il tragitto Liam continua a parlare io gli rispondo cercando di prestare attenzione a quello che dice ma sono troppo presa a pensare come farò a guardare di nuovo in faccia l’unico amico che mi era rimasto. Arriviamo davanti a casa mia e, con il sorriso più falso che riesco a fare lo saluto.

- Ehi! Passo a prenderti anche domani ok? –

- …Certo, ok! ... – rispondo un po’ disorientata.

Quando la macchina riparte entro in casa. Come al solito mamma no c’è.

“ Sono a casa.” Penso tra me e me.

- Bentornata piccola Elisabeth! – risponde una voce dalla cucina.

Sono confusa, non dovrebbe esserci nessuno a casa oltre a me! Lascio la borsa a terra e vado verso la cucina. Seduto al tavolo con le braccia incrociate sul petto c’è uno strano individuo. Non scappo, o meglio, non riesco a scappare. È la prima volta che lo vedo ma la sua faccia mi è familiare.

“ Dovrei scappare? Chiamare la polizia? ”

- E perché dovresti? Io vengo in pace! – mi dice lui sorridendo.

- Tu puoi sentire i miei pensieri? – chiedo incuriosita.

“ Certamente, come tu puoi sentirei miei ”

Mi gira la testa, comincio a non capirci più niente. Per evitare di cadere mi siedo.

- Ok, innanzi tutto se non vuoi che chiami la polizia dimmi chi sei, a quanto pare tu sai chi sono ma la cosa non è reciproca. – dico cercando di mantenermi calma.

- Oh bhe ok. Io sono DeathLevi e tu mi hai venduto l’anima! – esordisce lui sorridendo.

Sono allibita. Io avrei fatto cosa?

- Ehi se è uno scherzo sappi che non è affatto divertente! –

- Scherzo? Perché pensi che io ti stia prendendo in giro? – mi chiede davvero confuso.

- Come Perché! Spiegami per quale ragione dovrei credere ad uno strano tizio apparso nella mia cucina che dice di chiamarsi DeathLevi e con indosso degli strani vestiti! –

- Ohi vacci piano! I miei vestiti non sono strani! È un kimono quello che indosso! –

- E per quale assurdo motivo te ne vai in giro per Washington con un abito tradizionale giapponese? –

- Lascia perdere! Piuttosto, visto che non credi di avermi venduto l’anima, ti farò vedere che ho ragione. Vedi il tatuaggio che ho sul collo? – faccio cenno di si con la testa, è un magnifico fiore d’Ibisco.

- Bene. Tu ne hai uno identico sul cuore, guarda tu stessa. –

Tiro leggermente il collo della maglia verso il basso: il tatuaggio è proprio dove aveva detto, in corrispondenza del cuore c’è un fiore d’Ibisco.

- ma, appurato che sia vero, come ho fatto a venderti l’anima senza accorgermene? –

- È una cosa molto semplice ma allo stesso tempo occasionale. In pratica la persona deve aver pronunciato “ venderei l’anima per…” e poi aver sigillato la richiesta con un bacio. Come tu stessa puoi capire è una cosa che succede ad una persona su cento ma, nel tuo caso è stato differente. –

- Perché? –

- Perché tu mi hai sognato! Era solo questione di tempo, prima o poi avresti pronunciato quelle parole… -

- Ok, vada per il “ venderei l’anima per…” ma, se oggi non ci fosse stato Liam tutto questo non sarebbe accaduto! –

- Si bhe in verità Liam è stato un incidente di percorso… - mi confessa Levi.

- Incidente di percorso? – chiedo io.

Ogni volta che sono sul punto di capire qualcosa ecco che ricado nell’oscurità!

- Bhe…io avevo previsto di farti sigillare l’accordo con Chase, almeno sarebbe stato un ricordo piacevole non avresti cercato di uccidermi quando te l’avrei detto… -

Non parlo, lo fisso e sto in silenzio. Se lo uccido adesso non avrò sensi di colpa.

- Liz…sei arrabbiata? –

- E per cosa? Per essere entrato nella mia testa e avermi fatto vendere l’anima o per aver manipolato la mente del mio migliore amico? – dico rabbiosa.

- Ok. Non hai gradito che io sia entrato nella mente di Chase e mi dispiace. Ma non accusarmi di nient’altro! Io con il tuo sogno non centro niente! –

- come puoi non centrare! Tu eri nel sogno! –

- Io conosco solo un piccolo trucco per far fare alla gente quello che voglio ma non so manipolare la mente di nessuno, figuriamoci i suoi sogni! Se vuoi protestare devi parlare con lui… - mi risponde alterato lui.

- Lui? Chi sarebbe lui? –

- Non importa, non ti farebbe bene saperlo. –

- Levi…non voglio alzare di nuovo la voce…tanto meno farti arrabbiare. Per cui, sii gentile e dimmi chi ha manipolato i miei sogni. – dico restando calma.

- Ah~ ok. Anche se non mi crederai mai…è stato Liam. –.

Impossibile. Levi sta mentendo.

- Certo, molto divertente. Lo dici solo perché si è messo in mezzo. – dico ridendo amaramente.

- Ehi dico sul serio. Lui è quello che si occupa di queste cose. Io sono solo una specie di babysitter o un angelo custode, come preferisci. In pratica io ti aiuterò ad affrontare quello che succederà da oggi in poi. –

- Oh. Come pensavo; finche voi sarete in possesso della mia anima io dovrò lavorare per voi… -

- Bhe soprattutto per te stessa visto che gli angeli della morte vogliono ucciderti… -

- Gli angeli della morte? –

- Esatto. Sono creature che alimentano la loro esistenza con le persone che hanno perso la propria anima. Tu dovrai evitare di farti catturare e dovrai ucciderli per prendere la loro anima. –

- Ah ho capito, c’è la fregatura. Insomma prima vendo l’anima senza nemmeno saperlo e poi devo difendermi da delle cose che devo a mia volta uccidere; come si dice. Oltre il Danno la Beffa! – sospiro rassegnata. Tutto questo mi sembra ancora molto irreale ma, il modo migliore per risolvere un problema è affrontarlo quindi non ho altra scelta.

- Bene. Se non ti dispiace vorrei farmi una doccia. –

- Oh certamente. –

 Mi alzo e vado verso le scale, una volta in cima mi giro e vedo Levi svolazzare ad un metro da terra.

- Hai intenzione di seguirmi fino in bagno? – chiedo sarcastica.

- No, preferisco fermarmi alla camera da letto – replica divertito lui.

Arriviamo in fondo al corridoio ed entriamo nella mia stanza perennemente in disordine e dopo aver preso il necessario mi dileguo nel bagno. Non faccio in tempo ad entrare nella doccia che dei pensieri non miei si infiltrano nella mia testa;

“ Senti Liz, perché non sei arrabbiata neanche un po’ con Liam? ”

“ Semplicemente perché lui è un figo. ” Rispondo scherzosamente.

“ Si ok ma lui ti ha rubato, perché alla fine è di furto che parliamo, l’anima! ”

“ può anche darsi ma l’ha fatto presentandosi su una macchina sportiva in abito elegante non svolazzando in giro con un Kimono pacchiano! ”

“ Ehi, il mio Kimono non è pacchiano! Tanto dovrai indossarlo anche tu quando salirai al mio livello! ”

“ Si, ti piacerebbe! ”

“ Bhe vedremo! ”

Esco dalla doccia, mi rivesto e torno in camera.

- Levi, spiegami come funziona questa storia dei livelli. – chiedo sdraiandomi sul letto.

- in pratica ci sono sei livelli complessivi nella DeathAgency, dallo zero al cinque. Tu in questo momento sei al livello zero, ovvero sei una LostSoul. Appena ucciderai il primo angelo della morte entrerai nella categoria successiva, sarai una DeathKiller. Collezionate le prime centocinquanta anime diventerai una DeathHunter e dovrai collezionarne altre 300 per arrivare al mio livello ovvero una DeathLevi. Ora, il mio compito in quanto Levi è quello di far salire al mio stesso livello la LostSoul che mi è stata affidata. Così per tre volte di seguito fino a salire al livello di DeathManager ovvero colui che custodisce le anime e manipola le menti, sogni compresi. Più su, all’ultimo o al primo come preferisci c’è il DeathMaster. Il DeathMaster ha in mano le vite di tutti,come dire di tutti i suoi lavoratori? Quindi può decidere delle sorti di chiunque. Detto questo credo sia mio dovere darti il benvenuto ufficiale nella DeathAgency! –

- Wow. Quindi volendo chiunque entri nella D.A. può puntare al massimo livello! -

- Bhe di certo fino ad essere un DeathManager. Per più in alto bisogna avere certi requisiti molto particolari e, le elezioni si tengono ogni centocinquanta anni. Quindi la lista d’attesa è molto lunga… -

- Centocinquanta anni? – chiedo stupita – ma un essere umano non vive così a lungo! –

- Liz tu non sei più un essere umano sei una Rank, più semplicemente una persona senz’anima. Ora che non hai più un’anima che invecchia il tuo corpo non ha nessuno stimolo a fare altrettanto. –

- Cioè vuoi dire che non invecchierò mai? –

- Esattamente. Più o meno all’età di ventitre anni il tuo corpo cesserà di modificarsi e più il tempo passerà più diventerai bella. Infatti, i Rank più anziani sono i più belli! –

- Questo vuol dire che vedrò morire tutti quelli a cui tengo di più? –

- Non esattamente. Compiuto il ventitreesimo anno di età il tuo corpo cesserà di trasformarsi ma, gli altri intorno a tè non se ne accorgeranno. –

- Ah ecco il trucco! Io non invecchio ma gli altri mi vedono invecchiare! –

- Esattamente. –

- Stupendo. – dico sorridendo.

- In più, ho un'altra notizia che ti renderà felice! – Dice Levi svolazzando verso di me. Dopo essersi sistemato esattamente un metro sopra di me mi sorride e dice:

- A quest’ora alla D.A. il tuo fidanzamento sarà già stato annunciato e qualcuno starà decidendo la data delle tue nozze! – annuncia lui tutto felice!

Ho sentito bene? Ha detto fidanzamento? Data delle nozze? Mi alzo di scatto che quasi tiro una testata al povero Levi.

- Come hai detto scusa? Fidanzata? Io? E con chi? –

Perché in un solo giorno il mio intero futuro è stato programmato a mia insaputa?

- Hmm…come posso spiegartelo…Ah ecco! Allora una delle tante cose che si deve fare per salire al livello di Master è prendere l’anima della persona a cui si tiene di più in assoluto e assumersene la responsabilità per l’eternità. Solitamente se le persone sono di due sessi opposti il matrimonio è il legame più sicuro per far si che quella persona rimanga al proprio fianco per sempre. Romantico non trovi? –

- Se non sbaglio per ambire alla posizione di Master bisogna essere Manager. L’unico DeathManager che io conosco è Liam. Ah~ non può essere che io sia la persona a cui tiene di più! – ammetto sinceramente.

- Liz per caso hai perso la memoria? Non ricordi più che è successo dieci anni fa? –

- Certo che no! Come potrei dimenticarmene? Liam mi ha salvato la vita, sarei un’ingrata se non me ne ricordassi! – rispondo indignata solo all’idea di poterlo fare!

- Bhe, si parto con la storiella, la verità è che il padre naturale di Liam era il precedente DeathMaster per cui lui è nato privo di anima. Per questo fin da piccolo si è sempre sentito molto solo. Io l’ho visto crescere ed era sempre triste. Un giorno, circa dieci anni fa, arrivò all’agenzia con un mega sorriso dipinto in faccia. Gli chiesi immediatamente cosa fosse successo e lui mi rispose: “ oggi ho conosciuto colei che porterà la luce nella mia vita ”. Da quel giorno si impegnato al massimo per poter portare al suo fianco quella ragazzina di cui tanto si era innamorato e, in soli dieci anni ha scalato la graduatoria. Un record assoluto, unico nella storia. Di solito anche il Rank più esperto ci mette circa cent’anni per arrivare alla posizione di Manager! Fine della storiella. –

Lo fisso, sono incantata. Una volta Liam mi aveva promesso che saremmo stati insieme per l’eternità ma mai avevo compreso il significato di quelle parole!

- Io…non so cosa pensare…Io, ero anche io innamorata di Liam, davvero. Ma, a causa del suo lavoro lui si è allontanato da me e ci vedevamo al massimo una volta l’anno. Così piano, piano i miei sentimenti sono scomparsi e ho cominciato a sentirlo solo come un fratello… -

- È un po’ imbarazzante chiederlo ma, quando vi siete lasciati sei anni fa voi…vi siete baciati…con la lingua? – chiede diventando rosso fino alla radice dei suoi capelli biondi.

- Non farti troppi problemi. Comunque sì, ci siamo baciati…con la lingua. Posso sembrare un po’ insensibile a dirlo ma quello è il migliore ricordo di noi due… - dico sospirando. Quelli sì che erano bei tempi!                

- Come pensavo…Liam ha sigillato i tuoi sentimenti. – dice guardandomi. Vedendo la mia espressione nuovamente confusa continua con la sua spiegazione.

- Vedi il bacio alla francese è il metodo più veloce e indolore che conosciamo per sigillare i sentimenti. Solo la persona che ha imposto il sigillo può spezzarlo. –

- Fammi indovinare, con un altro bacio alla francese? –

- Già… -

- Bene. Sono ancora un po’ confusa da tutte queste cose ma credo che mi ci abituerò presto. –

- Sono contento. – dice lui sorridendo.

- Posso farti un’ultima domanda? –

- Dimmi. –

- Quando hai detto che il mio corpo smetterà di svilupparsi…è probabile che anche il ciclo cessi? –

Levi arrossisce di nuovo e mi scappa una risata ma nonostante tutto risponde alla mia domanda.

- Da quanto ne so sì. –

Al suono del “sì” lancio un grido di gioia.

- Oh Levi questa è in assoluto la notizia più bella che tu mi abbia dato!! –

- Addirittura più bella del tuo matrimonio?! – chiede lui confuso.

- Bhe in un certo senso sì. E poi senza il ciclo di mezzo il rapporto matrimoniale non può essere che agevolato, non credi? – gli dico io ridendo.

- Bhe, credo di sì! - mi sorride e comincia a svolazzare per la stanza.

Scoppio a ridere alla visione di quel buffo individuo e tiro un sospiro di sollievo. La mia vita senza scadenza è cominciata e non so nemmeno cosa mi aspetta.  

 

SPAZIO ALL'AUTRICE =)

Allora...vi è piaciuta???

se mi dite di si nelle recensioni vado avanti a postare altrimenti la trasformo in una one-shot U__U

Quindi...commentate e fatemi sapere che ne pensate...è un ordine...io posso perché ho il Geass ù.ù

XD Bye Bye

_Akana_ <3

   
 
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