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Autore: IsaMarie    04/10/2010    15 recensioni
Bella e Jasper sono i gemelli Swan che vivono con il padre Charlie e la cugina Rosalie a Forks. Le loro vite si intrecceranno con i ragazzi Cullen: Edward, Alice e Emmett.
(Scritta con sara_cullen)
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan, Un po' tutti | Coppie: Alice/Jasper, Bella/Edward, Emmett/Rosalie, Jacob/Leah
Note: AU, Lemon, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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cap.33
Buongiorno a tutte quante!
Con il capitolo di oggi diamo finalmente il via alla festa di compleanno di Rosalie!
Ne succederanno di cose quindi ci sarà più di un capitolo a farvi compagnia.
Speriamo vivamente che vi piaccia.
Buona lettura e buona settimana a tutte!
Vi lovviamo tanto e non finiremo mai di ringraziarvi di seguirci così numerose e fedelissime!
Bacioni!

sabry85: ciao tesoro! Siamo contente di essere riuscite a farti capire anche il punto di vista di Alice. Bene, in questo capitolo si dà il via alla famosa festa, e vedremo se questa tua paura che succeda qualcosa di brutto si avvererà... Conoscendoci tu che dici? Ahahah! Lo so siamo sadiche, ma il bello è anche tenervi in continua tensione, altrimento sai che noia! Grazie mille! Bacioni e a giovedì!

Austen95: ciao Perfida! Ahahah! Dai calmati che sei vai avanti così ti devono ricoverare e poi non ci puoi più seguire. Lo sai che siamo delle romanticone, potremmo mai lasciare Alice e Jazz a soffrire in eterno? Nooooo.... ma le cose si aggiusteranno subito? Mah vedremo, intanto inizia a leggere questo primo capitolo sulla festa e poi ci dirai che ne pensi nel prossimo commento! Bacioni e ricordati di stare calma! Grazie mille!

fabyp: ciao carissima! No... Alice guardava fuori dalla finestra solo per dare le spalle alle ragazze così non si sarebbero accorte che stava piangendo. Oddio ci fai morire dal ridere con le tue uscite... vabbé ti sei ripulita tutta? Anche perchè è finalmente arrivato il momento di leggere. Forza! Grazie e bacioni!

 vanderbit: ciao tesoro nostro! Bene, siamo contente che sei riuscita a capire perfettamente la reazione di Alice. Sicura sicura che le cose tra i due si sistemino? Mah... io andrei subito a leggere fossi in te! Bacioni e grazie!

 Ed4e: ciao! Eh sì anche a noi che l'abbiamo scritta dispiace tanto per Alice e Jazz, ma dopo tutto se va sempre tutto a gonfie vele poi diventi tutto troppo noioso! Le cose si sistemeranno.... mah! Sicura sicura? Buona lettura! Baciotti e morsetti! Grazie a giovedì!

Giada is owned by Edward: ciao Giadina nostra! Siamo proprio contente che il chappy ti sia piaciuto e che tu abbia perfettamente compreso la reazione della nostra povera Alice! Bella invidia Rosalie, solo per la sua spontaneità che ha nel parlare di certe cose che dovrebbero essere naturali, ma che spesso, a quell'età, creano numerosi imbarazzi. Invece Rosalie pur non avendo mai avuto nessun tipo di esperienza è riuscita a lasciarsi andare facilmente senza farsi problemi, mentre lei si continua a farsi mille paranoie, soprattutto per la sua insicurezza e la sua poca autostima. Scusa, forse non ci siamo spiegate bene, ma speriamo di averti fatto comprendere il perchè la invidiasse in quel momento. Se c'è qualcosa che però non ti è chiaro non ti fare nessun tipo di remora a chiedere altre spiegazioni. Saremo felici di dartele. Non ti preoccupare che alla festa Tanya non resterà tanto tranquilla. Basta ho già detto troppo!  I capitoli sono già pronti perchè siamo arrivate a scrivere quasi il capitolo 50, ma abbiamo deciso di continuare a postare due volte, perchè abbiamo numerosi impegni e non riusciremo a a postare tre volte la settimana. Ci spiace... speriamo che non rimarrai troppo delusa da questo. Bacioni e goditi l'inizio della festa.

bellad93: grazie mille! Contente che ti sia piaciuto! Ora inizia la festa. Bacioni!

ashar: ciao carissima! Anche secondo noi sono una delle coppie più belle! Vedrai che chiariranno! Quando? Mah! Vedremo! Bacioni e alla prossima. Grazie mille!

Lalayasha: ciao Ross! E' vero Alice ha perso un'occasione per l'arrivo di Quil, ma pensava fosse meglio così perchè aveva paura di dire qualche cavolata, di non riuscire ad aprirsi... poi si è resa conto che Jasper l'ha presa male, che non ha capito il suo tentennamento, prendendolo per un rifiuto e ora è disperata. Forza leggi l'inizio della festa e vediamo se i due piccioncini riusciranno a chiarirsi! Bacioni e grazie!

 giova71: ciao tesoro! Bravissima! Sei l'unica che ha capito che i guai sono appena iniziati! Tanya porterà un po' di scompiglio ma non a loro e vedrai che stavolta.... Basta non posso dire nient'altro altrimenti la mia socia mi trucida! Baciotti e buona lettura! A giovedì!






CAPITOLO 33

Di parole ne ho sprecate fin troppe…



Pov Bella

Appena mi accorsi del tremore di Alice, mi avvicinai subito a lei e mi accorsi che stava piangendo, cercando di trattenere i singhiozzi per non farsi scorgere da noi.
-Alice cosa è successo?- le sussurrai dolcemente. Lei mi guardò e poi andò a buttarsi sul letto lasciandosi prendere dalla disperazione. Aspettammo che si calmasse mentre Rosalie ed io la accarezzavamo, cercando di infonderle un po’ d’amore.
-Alice per favore, così ci fai preoccupare da morire! Hai litigato con Jasper?- le chiese Rosalie. Si mise a sedere e asciugandosi le lacrime, prese un respiro profondo per riuscire a parlare.
-No peggio! Oggi si è dichiarato ed io non sono stata capace di rispondergli, così ha pensato che non lo ricambiassi- urlò e ricominciò a singhiozzare.
-Alice… come mai non sei riuscita a dirgli niente?- le chiese Rose.
-Non lo so… quando mi ha chiesto cosa provassi per lui mi sono bloccata… non sono riuscita a lasciarmi andare subito… ma poi quando avevo preso il coraggio e stavo per parlare Quil ci ha interrotti e io non sono riuscita più a dirgli niente… e lui se n’è andato pensando che il mio fosse un rifiuto- rispose singhiozzando.
-Alice come mai  hai avuto questo blocco? Cos’è che ci nascondi?- le domandai dolcemente sperando che si aprisse.
Tra un singhiozzo e l’altro ci raccontò la sua storia e ne rimanemmo meravigliate.
Nessuna di noi si era mai accorta delle paure di Alice. Con il suo carattere gioviale, era riuscita a fregarci tutte e pensavamo che avesse solo voglia di giocare un po’ con Jasper… sapevamo che il suo ex l’aveva fatta soffrire tanto, ma prima non ci aveva mai raccontato niente di preciso e non pensavamo avesse provocato così tanto dolore.
-Vabbè Alice, dov’è il problema? Ora ti dai una sistemata, scendi e gli vai a dire tutto!- esclamò Leah. Per lei era sempre tutto molto semplice: bastava parlare chiaro e tutto si risolveva. Aveva perfettamente ragione, ma avevo l’impressione che per Alice non sarebbe stato così facile. Era la prima volta che la vedevo così disperata e proprio per questo mi faceva una tenerezza infinita… ma il pensiero andò anche a mio fratello… chissà come l’aveva presa Jasper: era molto innamorato di lei, ed era la prima volta che apriva il suo cuore a qualcuno. Speravo solo non facesse cavolate che avrebbero irrimediabilmente compromesso ogni loro chiarimento. Sentimmo bussare.
-Avanti!- dicemmo in coro. Edward ed Emmett fecero capolino dalla porta.
-Ragazze, iniziano ad arrivare gli ospiti, sarebbe meglio che scendeste tutte; per il momento li stanno ricevendo Jasper e Jacob, mentre gli altri ragazzi li fanno accomodare negli spogliatoi della piscina- ci informò Edward.
Appena si accorse dello stato di Alice corse subito verso di lei, seguito da Emmett e le si inginocchiò di fronte.
-Non sei riuscita a dirgli niente, vero?- mormorò affranto a vedere la sorella in quelle condizioni. Lei negò col capo. Ero meravigliata dal fatto che Edward sembrava sapesse tutto, anche che Alice dovesse chiarire con Jasper. Edward sospirò forte e la prese tra le braccia, intanto vedevo Rosalie ed Emmett bisbigliare in un angolo della stanza: probabilmente Rose gli stava spiegando la situazione.
-Mary Alice Cullen!- tuonò Emmett, visibilmente arrabbiato, venendo verso di noi. -Ora tu scendi e ti vai a riprendere il tuo uomo! Non è da te farti compatire e piangerti addosso! Dov’è finita la mia sorellina super vulcanica? L’unico folletto che provoca un terremoto ogni volta che parla?- e la trascinò verso il bagno per farle rinfrescare il viso, seguito da Edward, che mi diede un bacio al volo e mi sussurrò: -Ti aspetto giù, vado con loro, ok?-. Assentii e aspettai che uscissero dalla stanza.
Ero molto scossa per tutto quello che ci aveva raccontato Alice e vidi che per Rosalie e Leah era lo stesso.
Ci guardammo con espressione triste e sembrava quasi che nessuna avesse voglia di interrompere quel silenzio intriso di tristezza e dolore. Sospirai rumorosamente. Fu Leah la prima a parlare.
-Certo che non mi aspettavo proprio che il folletto soffrisse ancora così tanto per la storia del suo ex- esordì affranta.
-Puoi biasimarla con quello che le è successo? E’ come se tu dopo un anno di amore sereno con Jacob lo trovassi a letto con Bella. Come reagiresti?- le chiese Rosalie con un tono disgustato al pensiero del tradimento del ragazzo di Alice con la sua migliore amica. Leah mi guardò e un lampo di furia passò nei suoi occhi.
-Guarda che era solo un’ipotesi!- la redarguii io, e alzai le braccia in segno di resa, conoscendo il suo carattere impetuoso e irascibile. Mi sorrise serena ed io ricambiai.
-Io la ammiro tanto, sapete?- affermai; vidi le loro espressioni curiose. -Se ben ricordate ce ne ho messo parecchio di tempo prima di riprendermi dal tradimento di Dylan, anche se non ne ero veramente innamorata… ma se lo avessi trovato a letto con la mia migliore amica… boh, non so se sarei più riuscita ancora a fidarmi di qualcuno. Penso che sia il tradimento peggiore!- spiegai. Le ragazze assentirono energicamente.
-Eppure lei è venuta qui e in poco tempo è riuscita a conquistarci e da quello che ci ha raccontato lei, la cosa è stata reciproca. E ora che conosco le paure che ha dovuto superare con se stessa per arrivare a fidarsi di noi la ammiro ancora di più di prima!- continuai convinta.
-Io non so se ci sarei riuscita! Specialmente entrando a far parte di una nuova famiglia, il trasloco dalla sua città natale, perdere tutto quello con cui sei cresciuta, per di più lasciare i luoghi e la casa che custodiscono i ricordi di tuo padre… eh sì è proprio da ammirare- disse Rosalie decisa.
-Sì ragazze, ma non è riuscita a superare proprio tutto… Avete visto quanto era disperata al pensiero di non essere riuscita ad aprirsi con Jasper…- precisò Leah.
-Veramente come al suo solito pensava più al fatto che Jasper stia soffrendo che a se stessa. Non smette mai di stupirmi… è anche per questo che mi ha subito conquistata, proprio per questo suo amore incondizionato… lei pensa sempre prima agli altri: non ho mai conosciuto una persona così altruista- sentenziò Rosalie.
-Dici che Jasper stia molto male?- si preoccupò Leah, rivolgendosi a me. Ci pensai un po’ su pensierosa, cercando di indovinare cosa provasse mio fratello in questo momento. Ma quando si trattava di far vedere la sua sofferenza, si chiudeva come un riccio, per non coinvolgermi e proteggermi e questo mi mandava su tutte le furie, perché ormai ero cresciuta ed ero diventata più forte, e mi sarebbe piaciuto dargli il sostegno che lui aveva sempre dato a me, fin dalla morte della mamma.
-Non lo so Leah, veramente… Jasper è sempre così enigmatico e riservato quando si tratta dei suoi sentimenti più profondi. Ma lo conosco bene e se pensa che non ci sia nessuna speranza con Alice, stasera farà senz’altro qualche cazzata, mi ci gioco quello che vuoi!- cercai di spiegarle.
-Sarà meglio che ci avviamo, altrimenti ci daranno per disperse, e poi chi li sente i nostri uomini! Magari saranno già circondati da tante belle ragazze!- ci interruppe Rosalie, cercando di alleggerire l’atmosfera e riportare un po’ di buonumore, in fondo di sotto ci aspettava una festa e noi eravamo pur sempre le padrone di casa. Non andava affatto bene che scendessimo con i musi lunghi! Sorridemmo e ci avviammo ma quando ormai stavamo uscendo dalla stanza, con me in testa, mi girai e le bloccai sulla porta, spingendole di nuovo all’interno. Mi guardarono con espressioni interrogative.
Avevo assolutamente bisogno della collaborazione di Leah, anche se con la storia di Alice e Jasper, le mie priorità mi sembravano essere diventate ridicole.
-Leah, ho bisogno di un favore… Più tardi mi serve il tuo fidanzato per dieci minuti, devo assolutamente parlargli, ma devi assicurarti che il mio non si intrometta, piuttosto distrailo in qualche modo… fagli fare quattro chiacchiere- la pregai.
-Ok, ma potrei sapere a cosa ti serve il mio Jake? Hai uno sguardo malizioso negli occhi!- cantilenò. Cavoli se era attenta! Sorrisi alle due che mi scrutavano.
-Devo farmi spiegare ben bene da Jake cosa piace a un uomo… sì insomma… come far impazzire Edward!- buttai fuori sbuffando per l’imbarazzo. Le ragazze mi guardarono un po’ serie e un po’ sconcertate, ma poi scoppiarono a ridere.
-Certo, certo, ma quando te lo spiega fammi un favore tu: poi mi riferisci tutto per bene così anch’io saprò come far impazzire il mio cucciolotto!- mi canzonò Leah, continuando a ridere come una matta, seguita a ruota da Rosalie.
-Oddio Bella sei unica! Solo tu potevi uscirtene con una cosa così assurda!- rincarò la dose Rosalie e sghignazzando raggiungemmo gli altri al piano di sotto.
In poco tempo la casa si riempì di un notevole numero di ragazzi. Man mano che arrivavano, indicavamo agli invitati il luogo in cui avrebbero potuto cambiarsi e davamo indicazioni sulle modalità della festa: pomeriggio in piscina con musica, bevande e stuzzichini; a seguire, cena davanti al falò sulla spiaggia e alla sera tardi discoteca vicino alla piscina. Tutti erano entusiasti e naturalmente muniti di costumi, asciugamano e cambi per la sera, come da noi richiesto al momento dell’invito.
Mi guardai un po’ in giro: tutti continuavano a guardarsi intorno con autentica ammirazione. Effettivamente la dependance era bellissima: entrando ci si trovava di fronte ad un amplissimo spazio con tanti lettini, che erano sparsi anche intorno alla piscina, e numerosi tavolini. Guardando verso destra ci si trovava di fronte la postazione da dj di Seth e dietro di essa, anziché un semplice muro, c’erano delle grandi vetrate scorrevoli che permettevano di recarsi nel giardino davanti alla casa.
Di fronte all’entrata invece, dall’altra parte della stanza, c’era la porta dalla quale si accedeva agli spogliatoi e subito accanto era posizionato il bancone bar, decorato con luci, fiori, addobbi scintillanti, festoni dai colori sgargianti.
Al centro della stanza troneggiava l’enorme piscina circondata da centinaia di candele e in fondo, vicina ad essa, un’altra più piccola in versione idromassaggio, che avrebbe potuto contenere tranquillamente una decina di persone.
La parete di fronte alla postazione di Seth, alla fine delle piscine, era di nuovo formata da altre vetrate scorrevoli che permettevano, nella stagione fredda, di poter godere ugualmente della zona piscina riscaldata; infine dalle medesime vetrate aperte si poteva, attraverso un vialetto, accedere direttamente in spiaggia.
Eh sì, mia madre aveva sempre fatto le cose in grande! Sorrisi al pensiero che senza dubbio sarebbe andata d’accordissimo con Alice: entrambe erano maniache dei dettagli, fino all’inverosimile.
Mentre svolgevo il compito di accoglienza da brava padrona di casa, mi sentivo però stranamente nervosa e irritabile, consapevole che avrei preferito aiutare i due piccioncini incompresi con le buone e con le cattive: in quel momento avrei desiderato prendere per le orecchie quello scemo di mio fratello, trascinarlo di fronte ad Alice e invitare quei due sciocchi a parlarsi guardandosi negli occhi. Ero certa che tutto si sarebbe risolto nel giro di qualche attimo: non appena quei due testoni fossero riusciti a stare di nuovo da soli e ad aprire il loro cuore, ogni dubbio, incertezza o timore sarebbe stato spazzato via come neve al sole. Accidenti, lo sapevamo tutti: quei due erano fatti l’uno per l’altra!
Nel frattempo notai con soddisfazione come tutti si stavano divertendo, e pian piano cercai di rilassarmi. Edward si era quasi appartato accanto ad Alice e mi accorsi che stava cercando di convincerla ad andare a parlare con Jasper; mi piacque moltissimo assistere a quella scena di affetto fraterno… Edward, con le mani di Alice tra le sue, in un atteggiamento attento, risoluto ma al contempo paziente e delicato, stava ascoltando sua sorella, intervenendo abbastanza spesso per spronarla, consigliarla o fare una battuta per stemperare la tensione di Alice.
Che ragazzo fantastico, il mio Edward: così generoso, altruista, leale, forte, sincero, dolcissimo… e bellissimo…
Un sorriso nacque spontaneo sul mio volto: con un rapido sguardo notai ad un tratto due smeraldi intensi e vivi posarsi su di me, incatenandomi… lui si era accorto della mia occhiata prolungata nella loro direzione e mi aveva risposto, lanciandomi un segno di muta e reciproca comprensione.
Il mio cuore si intenerì a quella visione e in quel momento sentii distintamente il mio amore per lui espandersi e crescere ancora: come poteva essere? Ogni giorno lo amavo più del precedente…
Intanto quell’asino di Jasper, da perfetto deficiente rincretinito, non faceva altro che flirtare e fare l’idiota con le altre. Mi innervosii all’istante perché era parecchio che non vedevo questo atteggiamento odioso in lui; e, nonostante sapessi che Jazz si stava comportando in questo modo solo perché si sentiva offeso o ferito dalle incomprensioni con Alice, la ricomparsa del vecchio e stupido Jasper che usava le ragazze solamente per i suoi poco nobili fini mi fece davvero molto male.
Ma il peggio doveva ancora accadere!
Sentii una risata falsa e gracchiante, mi girai e per poco non mi prese un colpo: Tanya e Lauren avevano appena fatto il loro ingresso al braccio di… Tyler! Oddio!
Non l’avevo più rivisto dal venerdì del fattaccio al New Moon. Non era venuto a scuola per tutta la settimana e girava la voce che fosse a causa di un incidente stradale… come no? E non solo io sapevo la vera ragione! Una rabbia nacque al centro esatto del mio cuore e poi si irradiò per tutto il corpo al solo ricordo delle sue mani che mi strappavano il top e mi toccavano il seno violentemente. Per non parlare poi dello schiaffo ricevuto da quelle luride e viscide mani… mio dio, che schifo! Cercai di calmarmi. Mai mi sarei aspettata che quel sudicio animale avesse il coraggio di venire ad una festa a casa mia! Che emerito idiota! Che credeva di fare?
Che fosse un essere unicellulare senza cervello l’avevo già capito da un pezzo, ma non sapevo che avesse anche innegabili istinti suicidi… non osavo pensare a come avrebbero reagito  Edward o Jacob se quel viscidone avesse anche solo provato ad avvicinarsi a me…
Quel ‘simpatico’ trio si diresse verso Jasper per salutarlo e vidi che mio fratello abbracciò le due stupide oche molto calorosamente. Eh no! Questo era veramente troppo!
Mai e poi mai avrei permesso che Jasper ricominciasse a frequentare quella gallina di Tanya! Era una catastrofe che bisognava assolutamente evitare! Venni pervasa da una furia quasi incontenibile, che riuscii a controllare solamente per un soffio: mi vedevo già fiondata su Jasper per poi prenderlo a sani schiaffoni per agevolare il suo rinsavimento mentale, e contemporaneamente su quell’oca maledetta, per strappare uno ad uno quei ridicoli capelli…
Un forte urlo proveniente da un gruppo di ragazzi che giocavano nella piscina mi strappò via da quel bellissimo sogno; per fortuna quel suono riuscì a calmarmi un minimo, ma presi una decisione. Mi riscossi in modo piuttosto risoluto e mi diressi verso Alice ed Edward.
-Alice guarda un po’ là? Vuoi lasciare mio fratello nelle grinfie di Tanya o di Lauren o di qualsiasi altra stupida oca alla festa?!- la provocai per ottenere una reazione di qualche tipo. Che cavolo: doveva tirare fuori la sua grinta! Alice ne aveva da vendere! Capivo il suo momento di difficoltà, ma era giunto anche il momento di lottare!
Quando Alice si voltò al mio accorato richiamo la vidi spalancare gli occhi attonita e schifata: Tanya era avvinghiata come una cozza al collo di mio fratello e lui, quel fetente!, con un ghigno di soddisfazione  le carezzava la schiena. Un lampo di rabbia passò anche negli occhi di Alice: la vidi irrigidirsi per un istante, ma poi si diresse a passo di marcia verso di loro.
Finalmente, Alice! Falle capire con chi ha a che fare! Vai e distruggila!, esultai raggiante. Per un attimo sollevai lo sguardo e lo posai su Edward, per studiare la sua reazione. Come me, anche lui esultò, e mi fece un sorrisino complice e divertito.
Con piglio risoluto la nostra folletta preferita salutò la combriccola e, scostando malamente quella cretina di Tanya,  prese per mano Jasper e lo trascinò un po’ verso di noi, senza dargli il tempo di capire cosa stesse succedendo. Io ed Edward ci avvinammo con noncuranza a quei due per assistere in prima fila alla loro riappacificazione, cercando di sostenere Alice con un tifo silenzioso ma partecipe.
Finalmente Edward mi raggiunse e automaticamente le nostre mani si cercarono per intrecciarsi tra loro in un contatto che sapeva di tenerezza, comprensione, amore.
Vedemmo, con il fiato sospeso, Alice che stava diventando, da determinata com’era, sempre più insicura e intimidita dallo sguardo incattivito e truce di Jazz, che probabilmente non capiva cosa lei volesse ancora da lui.
-Jazz scusa per oggi.. è che io…- iniziò a balbettare; e la sua sicurezza, sotto lo sguardo duro di mio fratello, sparì in un lampo, facendole chinare il capo imbarazzata.
Come la scena di un film girata al rallentatore, vidi Jasper posarle un dito sotto il mento e sollevarle delicatamente la testa. Per un istante esultai a quel gesto; ma c’era qualcosa che non quadrava, non quadrava affatto... intanto sentii la mano di Edward rafforzare la sua presa sulla mia.
Jasper la guardò intensamente, a lungo… a me batteva forte il cuore, quasi non stava più nel petto dall’ansia… non osavo immaginare nemmeno, quello di Alice…
-Cazzo, no!- sibilò all’improvviso Edward accanto a me; mi voltai rapidamente e notai il suo sguardo sofferente e le nocche delle sue dita chiuse a pugno farsi bianche per la tensione.
Alla brusca reazione di Edward mi spaventai, ma riuscii comunque a dirigere la mia attenzione su di loro. Poi il tutto si svolse molto velocemente.
-Mi spiace Alice, ma  non sono mai stato un tipo di molte parole, lo sai… e con te ne ho sprecate fin troppe, credimi!- e detto questo la baciò appassionatamente. Alice rispose con veemenza al bacio, allacciando le braccia al suo collo, sotto lo sguardo attonito di chi era vicino, compresa la combriccola appena arrivata. Vidi Tanya diventare livida dalla rabbia. Finalmente! Stavo quasi per gongolare e per scoppiare dalla contentezza, ma un movimento secco di Edward al mio fianco mi bloccò. E ciò che accadde subito dopo mi investì come una doccia gelata.
D’improvviso Jasper si staccò bruscamente, lasciando Alice ancora un po’ intontita (conoscevo bene quella sensazione provocata da un bacio mozzafiato!), e… la umiliò davanti a tutti noi.
-Vedi piccola? Purtroppo per te, questo è quello che ti sei persa. Non mi servono più le tue scuse! E ora se permetti ho delle bellissime  ospiti da intrattenere. Sai non fanno tutte le misteriose come te!- e la lasciò lì, tornando dai cretini con cui era fino a poco prima. Quelle facilone di Tanya e Lauren ridevano come matte e si incollarono subito a Jasper, ghignando divertite e trionfanti.
Disgustata dalla schifosa scenetta e infuriata per il comportamento di Jazz, spostai lo sguardo dal clan degli idioti e rivolsi tutta la mia attenzione al mio piccolo folletto.
Alice aveva gli occhi lucidi e tristi e tornò mesta verso di noi. Io intanto sentivo la rabbia aumentare in modo talmente forte che avevo iniziato a tremare. Me ne accorsi solo quando sentii Edward abbracciarmi stretta per cercare di calmarmi.
-Mi dispiace Alice, è un imbecille! Un cretino, un idiota! Anzi è il re dei deficienti!- sputai fuori, cercando di non far tremare la voce.
-No… lui ha ragione… me lo sono meritato. Tu mi avevi avvertita Edward, e io, come una stupida,  ho tirato troppo la corda!- e se ne andò. Avrei tanto voluto seguirla per farla sfogare e consolare, ma Edward me lo impedì.
-Ha bisogno di un po’ di tempo da sola… per schiarirsi le idee. Credimi, Bella, io la conosco bene! Non puoi fare nulla adesso… aspettiamo…- mi sussurrò all’orecchio, trattenendomi tra le sue braccia. Sospirai sconsolata e dopo un ultimo sguardo assassino verso quel demente di mio fratello, che ero sicura avesse notato, andammo a cercare gli altri.
La festa intanto, per tutti gli altri, proseguiva tranquilla.
Con mio sommo stupore Alice, dopo una mezzoretta in cui era riuscita a ricomporsi e calmarsi, ritornò da noi; io al suo posto, sarei scappata via da lì, piena di umiliazione e vergogna. Invece lei stava affrontando la difficile situazione a testa alta, cercando di ridere e scherzare; la ammiravo per questo suo carattere risoluto, ma ormai conoscevo bene le sue reazioni ed ero sicura che in realtà stesse soffrendo tantissimo.
Edward ogni tanto cercava di tranquillizzarmi, spiegandomi che secondo lui tutto si sarebbe sistemato tra loro: ma non capivo se le sue fossero semplici parole di rassicurazione per cercare di non farmi esplodere dalla rabbia o se ci credesse veramente.
Intanto Paul e Quil avevano raggiunto Alice e non la mollavano un attimo, circondandola di mille attenzioni.
Personalmente ne ero felice: almeno quei due mattacchioni non le avrebbero dato il tempo di rimuginarci sopra. Ogni tanto mi permettevo di lanciare qualche occhiata in direzione di Jasper, che disgraziatamente sembrava divertirsi molto con tutte le ragazze presenti. Neanche una volta quell’imbecille si avvicinò per stare un po’ con noi, e anche quel suo odioso atteggiamento di fredda indifferenza mi dispiaceva da morire, sapevo che era meglio così, altrimenti avremmo finito per litigare bruscamente per questo suo comportamento infantile e assurdo!



ANTEPRIMA CAPITOLO 34

Non ero mai stata così audace in vita mia,  ma evidentemente la gelosia e la possessività portano a fare questo ed altro!
Quando restammo tutte e tre con dei bikini microscopici, che mettevano in risalto le nostre forme,  le facce dei nostri rispettivi uomini furono la soddisfazione più grande che potemmo prenderci. Emmett e Jacob avevano la mandibola praticamente sul fondo della piscina, ma io ero troppo concentrata su Edward. Era rimasto bloccato con la palla in mano da un bel po’ di minuti e le due oche accanto a lui continuavano a cercare di attirare la sua attenzione, invano.
Il mio uomo aveva occhi solo per me… e che occhi! Affascinata, spostavo il mio sguardo dagli smeraldi più ardenti del mondo alla vena che gli pulsava ritmicamente sul collo, mandandomi sotto ipnosi…
-Scusate ma devo andare a venerare una dea- mormorò con una voce roca mai udita prima; infine  lasciandole basite e restituendo distrattamente la palla, con due bracciate nuotò verso il bordo della vasca, si avvicinò a me porgendomi la mano per aiutarmi a scivolare nell’acqua.


Alcune fiction ancora in corso che meritano di essere seguite!

the dark side of the moon di barbara_f
Solo per un week-end di Isabella v (Sara)
Rock my life  di Isabella v (Sara)
Testa o Cuore? di Isabella v (Sara)
La libertà dell'amore di Lalayasha
Io, a Beverly Hills di artemide88
My Pretty Woman
di pensiera
Lightning in my life
di elisa1975
NASTY GAME
di elisa1975
Red Dazzling Passion
di Miss Simy Pattinson
A volte può succedere... di 3PolverediStelle

UNA SERA, PER CASO ... di endif
The Butterfly Effect di Lua93
Il precettore di porporina

Abbiamo notato che a molte di voi piacciono Alice e Jasper. Bene! Una nostra lettrice li considera la coppia preferita in assoluto e proprio per questo ha scritto delle shot sulla saga dal loro punto di vista. Se anche voi state iniziando ad affezionarvi sempre più a questi due personaggi, vi consigliamo di leggerle, per capire ancora meglio il loro punto di vista.

The center of my existence
di MaRtA HaLe
I trust you, Mrs Hale-Whitlock. di MaRtA HaLe 
I belong to you di MaRtA HaLe
My baby, my treasure di MaRtA HaLe
   
 
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