Storie originali > Nonsense
Ricorda la storia  |      
Autore: ChimeraW    04/10/2010    2 recensioni
Ora non siamo altro che polvere che ondeggia nell'aria, spostata da un leggero vento autunnale.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Una piccola Nonsense dedicata ad una mia amica, amante di questo genere.

 

 

Anime nel vento

 

Inverno del 1937. Amsterdam.

A quel tempo ero una bambina. 

A quel tempo avevo ancora i miei sogni, le mie speranze.

Ricordo ancora che, seduta davanti al tavolo della cucina, passavo ore a disegnare il vestito che avrei voluto indossare il giorno del mio matrimonio. Con un lungo velo che arrivava fino a terra e dei guanti di un bianco panna...

Tra le mani avrei stretto dei fiori di lillà avvolti in un nastro rosa antico, il mio colore preferito. E tra i capelli il fermaglio a forma di farfalla color cielo, che mia madre teneva nascosto in fondo al cassetto della biancheria per paura che qualcuno potesse rubarlo.

Nel mio futuro mi vedevo sposata con un uomo onesto e generoso, che fosse rispettato da tutti. Mi vedevo madre di tre belle bambine e due bambini, che correvano per la casa mentre io preparavo la cena. Avevo deciso che la prima femmina l’avrei chiamata Gwendaline, come mia nonna.

Quegli anni, probabilmente, furono i momenti più felici della mia vita. E non solo perché ero ancora un’innocente bambina che non aveva idea del male presente in tutto il mondo, ma perché dopo quei momenti così felici, arrivarono quelli più orrendi.

E la vera felicità è sempre seguita dalla miseria.

Non feci in tempo a compiere i miei diciotto anni, che mi portarono via tutto ciò che avevo.

La mia casa, le mie cose, parte della mia famiglia. L’unica cosa che mi rimaneva era mia sorella maggiore. Si chiamava… Cecile. Sì, credo proprio si chiamasse Cecile.

Ma poco tempo dopo, portarono via anche lei. Ricordo bene quel momento, mentre gli uomini con quella strana croce storta sul braccio spingevano le donne verso i grandi palazzi verso i confini del campo.

- Stai tranquilla – mi disse, prima di allontanarsi. – È solo una doccia.

Però le docce non ti uccidono.

Avevo sedici anni, quando dissi addio a Cecile. Probabilmente, se fossi stata insieme ai miei genitori, mi sarei stata considerata ancora una bambina. Ma quando tuo padre viene portato in qualche posto sconosciuto, quando vedi un uomo sparare alla testa di tua madre, quando sai che non rivedrai mai più tua sorella, qualcosa dentro di te cambia. E cambia per forza, che tu lo voglia o no.

Non dipende dall’età che hai, se sedici, trenta, o nove anni. Quando capisci di essere solo al mondo, e capisci che nessun tornerà mai da te... diventi improvvisamente grande. È come se quella parte di bambino che ti era rimasta dentro scivolasse via, lasciandoti completamene vuoto.

Quel vuoto, io, non lo portai dentro per molto.

Avevo sedici anni quando vidi Cecile per l'ultima volta. E a sedici anni morii, nello stesso modo in cui era morta lei.

Morirono tutte le donne che erano con me.

Erano tutte donne che avevano avuto dei sogni e delle speranze. Tutte donne che un tempo erano state felici, che avevano sorriso, che avevano pianto non solo di dolore ma anche di gioia.

Come tutti gli esseri umani, quelle donne avevano un cuore, avevano dei sentimenti. Perché quelle donne, a differenza degli uomini che ci uccisero, erano umane.

E ora cosa rimane di loro? Cosa rimane di me?

Niente, non rimane niente, se non il ricordo offuscato di una breve vita.

Ora non siamo altro che polvere che ondeggia nell’aria, spostata da un leggero vento autunnale.

Non siamo altro che anime nel vento.

 

Premetto che non sono un tipo che si commuove con troppa facilità, ma de vo dire che mentre scrivevo mi veniva un po’ da piangere. Non voglio deprimervi con queste poche righe, ma avevo un gran bisogno di scrivere questa storia.

Spero che, per quanto drammatica, vi sia piaciuta.

Un bacio a tutte.

 

_ Ariel Riddle Volturi _ 

  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Nonsense / Vai alla pagina dell'autore: ChimeraW